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Ori and the Will of the Wisps, la recensione

La recensione di Ori and the Will of the Wisps, toccante favola di Moon Studios del genere Metroidvania che arriva su PC e Xbox One a cinque anni di distanza dal capitolo d'esordio

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/03/2020

All'interno della recensione di Ori and the Will of the Wisps troverete più volte il termine "meraviglioso". Non ci capita di utilizzarlo spesso, eppure è la parola che più di tutte riesce a dare un'idea dell'esperienza che i ragazzi di Moon Studios hanno saputo confezionare con questa nuova, attesa esclusiva per PC e Xbox One.

È meraviglioso il mondo che il team di sviluppo ha creato ed esteso in questo sequel, consegnandoci un'ambientazione che è praticamente il triplo rispetto alla foresta di Nibel e vanta scorci quantomai suggestivi, dai colori splendidi. È meraviglioso il modo in cui la storia viene raccontata, con una delicatezza e un'attenzione ai tempi paragonabile a quelle delle migliori produzioni animate.

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Sono meravigliosi i personaggi, a cui ci si affeziona immediatamente e per cui si finisce per versare qualche lacrima, ancora una volta. È meraviglioso il level design, che prende il genere dei metroidvania e lo glorifica, elevandone le peculiarità come raramente si è visto. È meravigliosa la colonna sonora, che riesce a unire una straordinaria varietà dei brani ad atmosfere sognanti, nintendiane, che accompagnano alla perfezione qualsiasi sequenza.

E sì, è meraviglioso anche il gameplay, che migliora tanti aspetti della formula originale pur senza rinunciare a un approccio hardcore che in alcuni momenti vi farà gridare le più tremende imprecazioni in preda a una bruciante frustrazione. È un bene? È un male?

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Calendario alla mano, ci sono elementi che hanno senz'altro tratto giovamento nel passaggio da Ori and the Blind Forest a questo sequel, su tutti il sistema di combattimento: eliminata l'assistenza del raggio di luce a colpo sicuro, ci si ritrova a dover affrontare i nemici riducendo di molto le distanze, prestando grande attenzione ai loro pattern d'attacco e di movimento, nonché alternando le armi magiche a disposizione del protagonista a seconda della situazione.

Ci sono tuttavia momenti in cui bisogna piegare lo scenario al proprio volere per poter sopravvivere, eseguendo manovre a mezz'aria con una precisione al millesimo, e in un paio di occasioni ci si interroga davvero sull'opportunità di enfatizzare la sfida così tanto, così spietatamente.

Storia e scenari

Ori and the Will of the Wisps si apre con una sequenza introduttiva in qualche modo simile a quella del primo episodio, che ci accoglie nuovamente nel mondo creato da Moon Studios e nelle sue atmosfere.

Ori, Naru e Gumo si prendono cura della piccola Ku, un gufo che viene allevato con tanto amore dall'insolita famiglia ma che non riesce a spiccare il volo a causa di un'ala "sfortunata". L'uso di una speciale piuma risolve il problema e Ku comincia a librarsi in aria tenendo Ori sulla schiena, ma i due vengono colti alla sprovvista e precipitano, finendo per essere catapultati ben al di fuori dalla foresta di Nibel. Alle prese con uno scenario del tutto nuovo e pieno di insidie, con un'ingombrante e minacciosa presenza sullo sfondo, dovremo fare il possibile per ritrovare la nostra piccola amica e portarla a casa sana e salva.

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Le ambientazioni, come accennato, sono inedite e si sviluppano per un'ampiezza abbondantemente superiore rispetto a quelle del primo capitolo, il che si riflette anche sulla durata dell'avventura, più che raddoppiata. Ci si trova ad attraversare boschi rigogliosi e ad aiutare tutta una serie di personaggi e creaturine, fino a raggiungere una sorta di hub centrale e da lì spingersi ancora oltre, verso zone caratterizzate da tonalità molto diverse: l'ocra di deserti ventosi tutti da scavare, il celeste di pareti di ghiaccio fredde e inaccessibili, il nero di grotte in cui l'oscurità uccide e bisogna restare sempre vicini a una fonte di luce.

Da perfetto metroidvania, Ori and the Will of the Wisps presenta una progressione parallela fra personaggio ed esplorazione, visto che sono proprio le nuove abilità sbloccabili a consentire al protagonista di accedere a zone in precedenza irraggiungibili.

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Gameplay e nemici

Ci sono alcune importanti novità sotto il profilo del gameplay. Come già detto, Ori dispone di una maggiore varietà di attacchi, ma spesso (e soprattutto all'inizio della campagna) bisogna prendersi dei rischi colpendo da distanze brevi, ricorrendo magari allo scatto veloce per allontanarsi prima che il nemico ci raggiunga.

La resa degli impatti, ad ogni modo, è eccellente: grazie a una serie di soluzioni visive e alla fisica, si percepisce il peso delle manovre e il sistema restituisce grande soddisfazione, sebbene non manchino momenti più caotici quando ci si trova ad affrontare due o più creature contemporaneamente.

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In Ori and the Will of the Wisps si possono equipaggiare solo tre mosse (da assegnare ai pulsanti X, Y e B del controller), ma è comunque possibile selezionarne altre in qualsiasi momento tramite la pressione del trigger sinistro, magari per ricorrere all'arco, alla lancia, al "martello", ai meccanismi che convertono energia in salute e così via, per un totale di dodici differenti poteri che vanno sbloccati (ed eventualmente potenziati) spendendo gli orb raccolti nel corso dell'avventura.

A questi si aggiungono dei perk che arricchiscono ulteriormente il repertorio di Ori e gli permettono di effettuare tripli salti, aderire alle pareti, intercettare i proiettili per trasformarli in trampolini, aumentare l'efficacia dei colpi o la resistenza, e altro ancora.

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Il tanto criticato sistema di salvataggio istantaneo di Ori and the Blind Forest è stato accantonato in favore dei tradizionali checkpoint, con alcuni punti in particolare dove è possibile salvare i progressi e ricaricarsi. Queste fonti, una volta sbloccate, possono essere raggiunte tramite teletrasporto in qualsiasi momento, ovunque ci troviamo, per evitare un backtracking che altrimenti si sarebbe rivelato davvero pesante, considerate le dimensioni e la complessità della mappa. A tal proposito, esplorando lo scenario si scoprono nuovi dettagli che vengono riportati nello schema richiamabile tramite la pressione del tasto Visualizza, ma è anche possibile acquistare delle mappe presso determinati rivenditori e facilitarsi un po' la vita... a patto di trovarli, s'intende.

Nascoste un po' negli angoli più remoti dell'ambientazione ci sono anche le prove a tempo, un'altra novità di questo sequel, con sfide di velocità da portare a termine in un tempo limite al fine di ottenere delle ricompense.

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Il bestiario di Ori and the Will of the Wisps appare particolarmente ricco e variegato, con una grande abbondanza di nemici standard a cui si aggiungono diversi boss di generose dimensioni, talvolta protagonisti di rocamboleschi inseguimenti in cui bisogna spostarsi rapidissimamente fino a raggiungere un punto sicuro, oppure nascondersi per evitare uno scontro che ci vedrebbe per forza di cose sfavoriti.

Ogni creatura dispone di un set di movimenti e attacchi che vanno memorizzati per poterli contrastare efficacemente, ricorrendo alla grande agilità del personaggio al fine di evitare di subire danni. Il sistema funziona decisamente bene, è solidissimo e sa dare soddisfazione, ma risulta forse sbilanciato quando si scende a patti con le tantissime insidie presenti negli scenari, in grado di ucciderci dopo un solo passo falso. Fortuna che poi si riparte da pochi passi di distanza.

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La versione Xbox One

Durante i test abbiamo effettuato il passaggio da Xbox One S a PC non appena è stato possibile, sfruttando il provvidenziale cross-save, in quanto la versione Windows di Ori and the Will of the Wisps include già un importante aggiornamento che risolve una serie di problematiche tecniche che invece al momento affliggono il gioco su console. Al di là di svariati bug e glitch più o meno gravi, la cosa più fastidiosa su Xbox One è un pesante stuttering che si verifica al caricamento di nuovi scenari, e che ferma il gioco per alcuni lunghi istanti anche nel mezzo dell'azione. Gli sviluppatori hanno garantito che la patch del day one sistemerà le cose e non c'è motivo di non credergli, considerando anche la fluidità che avevamo riscontrato nel primo episodio.

Realizzazione tecnica

Ori and the Will of the Wisps vanta un comparto artistico straordinario, davvero di rara bellezza, in grado di sorprendere chiunque grazie alla forza di scelte estetiche di gran gusto. I colori che si alternano sullo schermo sono incredibili e l'HDR ne enfatizza la luminosità, sebbene forse disattivarlo consenta di godere di una palette più vicina allo stile delicato e cartoonesco che gli autori hanno cercato di creare.

Rispetto al precedente episodio è stato fatto un uso massiccio di effetti visivi che impreziosiscono lo scenario fra luci volumetriche, riflessioni, particellari e motion blur. Alcuni espedienti creano una grande sensazione di profondità, vedi ad esempio gli oggetti che si muovono in primissimo piano simulando un parallasse prospettico: praticamente un'evoluzione delle idee introdotte all'esordio del franchise.

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l design dei personaggi è eccellente, che si tratti di protagonisti, comprimari o nemici: ogni creatura ha caratteristiche precise e un buon set di animazioni; con una menzione speciale per il villain di turno, che sa essere davvero inquietante.

Purtroppo su Xbox One S si è dovuto scendere a compromessi sul fronte della definizione (e del frame rate!), e così determinate figure appaiono sfocate oppure con scalettature in bella vista. Su PC naturalmente non ci sono limiti del genere, e al netto della mancanza di opzioni avanzate (di fatto è possibile solo selezionare la risoluzione e attivare la sincronia verticale) il gioco gira sulla configurazione di prova a 4K reali e 60 frame al secondo con pochissime incertezze.

Dopodiché c'è la straordinaria colonna sonora, di cui abbiamo già parlato: una selezione di brani emozionanti, perfettamente adatti alle varie sequenze, che "raccontano" la storia di concerto con la grafica, creando un mix strepitoso e dando vita a momenti che non mancheranno di restarvi impressi nella mente.

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore: Intel Core i5 6600K
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 1080 Ti
  • Memoria: 16 GB di RAM
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti minimi

  • Processore: Intel Core i5 4460, AMD Athlon X4
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 950, AMD Radeon R7 370
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 20 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10

Requisiti consigliati

  • Processore: Intel Core i5 Skylake, AMD Ryzen 3
  • Scheda video: NVIDIA GeForce GTX 970, AMD Radeon RX 570
  • Memoria: 8 GB di RAM
  • Hard disk: 20 GB di spazio richiesto
  • Sistema operativo: Windows 10

Conclusioni

Versione testata PC Windows, Xbox One
Digital Delivery Xbox Store, Windows Store
Prezzo 29,99 €
Multiplayer.it
9.0
Lettori (104)
9.1
Il tuo voto

Come abbiamo visto nella recensione, Ori and the Will of the Wisps parte dalla formula del primo episodio per migliorarla, espanderla, arricchirla sotto ogni aspetto. Le differenze sotto il profilo del gameplay sono abbastanza evidenti, il sistema di combattimento è stato per certi versi rivoluzionato e rende alla perfezione gli impatti, ma sono soprattutto le dinamiche metroidvania, in combinazione con un level design eccellente, a caratterizzare in maniera forte l'esperienza. Ci sono picchi di difficoltà che creano momenti di grande frustrazione e crediamo che in determinati frangenti gli sviluppatori abbiano un po' esagerato, ma il lavoro svolto da Moon Studios sotto il profilo artistico è qualcosa che va visto e non può essere raccontato a parole: aprite gli occhi e date il benvenuto a una nuova, straordinaria esclusiva.

PRO

  • Artisticamente meraviglioso
  • Più lungo e sfaccettato: un vero sequel
  • Formula metroidvania solidissima...

CONTRO

  • ...ma con picchi di difficoltà eccessivi
  • Su Xbox One S la grafica paga dazio