20

The Book of Boba Fett 1x02, la recensione del Capitolo 2 su Disney+

Dopo un inizio controverso, la nuova serie di Star Wars su Disney+ sta trovando la quadra? La nostra recensione di The Book of Boba Fett 1x02

RECENSIONE di Christian Colli   —   06/01/2022

Il secondo episodio di The Book of Boba Fett ha sostanzialmente confermato le nostre impressioni del precedente, nel senso che a questo punto è ovvio che la settimana scorsa si sarebbe potuto fare molto di più: se avete letto la nostra recensione dell'episodio 1, allora saprete che il prologo della nuova serie ambientata nell'universo di Star Wars ci aveva abbastanza deluso. La regia di Robert Rodriguez, debole e sgraziata, aveva appesantito un episodio pilota che non offriva granché in termini di contenuti. Certo, abbiamo scoperto come Boba Fett sia riuscito a fuggire dallo stomaco del Sarlacc in cui era precipitato all'inizio di Episodio VI: Il ritorno dello Jedi e lo abbiamo visto prendere il trono che era stato di Jabba the Hutt e poi del suo maggiordomo Byb Fortuna, ma sembra che fare il "daimyo" a Mos Espa sia tutt'altro che facile...

I primi passi del daimyo

The Book of Boba Fett, Jennifer Beals e Temuera Morrison in una scena
The Book of Boba Fett, Jennifer Beals e Temuera Morrison in una scena

È curioso che The Book of Boba Fett introduca questo termine nell'immaginario di Star Wars: nell'antico Giappone, il daimyo era la carica feudale più importante tra il XII secolo e il XIX secolo, ma come ben sappiamo George Lucas si ispirò profondamente alla narrativa e al cinema nipponico - soprattutto a I sette samurai e La fortezza nascosta di Akira Kurosawa - quando inventò Star Wars. In ogni caso, il secondo episodio della nuova serie su Disney+ si sofferma solo inizialmente sul modo - un po' maldestro, diciamolo - con cui Boba Fett tenta d'imporre la sua nuova organizzazione criminale... che al momento è sostanzialmente composta da lui, Fennec Shand, un droide e un paio di Gamorreani.

In questi termini, The Book of Boba Fett fa pochissimi passi avanti: il Capitolo 2 si limita a imbastire quello che sembrerebbe proprio essere il conflitto principale di questa stagione, introducendo i gemelli Hutt che vogliono prendersi il posto di Jabba.

Insieme a loro abbiamo visto un feroce Wookiee corazzato. Black Krrsantan, così si chiama, non è un personaggio nuovo per chi mastica pane e Star Wars: questo cacciatore di taglie ha fatto il suo esordio nei fumetti targati Marvel di Star Wars - che sono assolutamente canonici, badate bene - e ha riscontrato subito un grande successo nel fandom. Dobbiamo dire che ci ha piacevolmente sorpreso vederlo in carne e ossa nella nuova serie televisiva, a dimostrazione che Dave Filoni, Jon Favreau e soci intendono restringere sempre più gli spazi vuoti che separano i diversi media su licenza Star Wars.

Black Krrsantan, tuttavia, è solo una piccola parte di questo riuscitissimo secondo episodio che, siamo sicuri, ad alcuni spettatori non dirà granché, ma che noi abbiamo semplicemente adorato. Vogliamo precisare che non funziona tutto alla perfezione ma, se amate l'immaginario di Star Wars, "Le tribù di Tatooine" ne è un grandissimo tributo.

Balla coi Sabbipodi

The Book of Boba Fett, i gemelli Hutt in una scena
The Book of Boba Fett, i gemelli Hutt in una scena

Siamo convinti che sarebbe stato meglio accorpare questo Capitolo 2, che dura ben 53 minuti, al debolissimo pilota della settimana scorsa, un po' come accaduto con Hawkeye e WandaVision: i primi due episodi sono stati caricati insieme sulla piattaforma Disney. Se invece si fosse costruito un intero episodio pilota mettendo insieme in modo organico il primo e il secondo, sarebbe stato ancora meglio. Abbiamo apprezzato la regia di Steph Green, molto più misurata e metodica rispetto a quella di Rodriguez la scorsa settimana, ma il lunghissimo flashback si mangia quasi 40 minuti dell'episodio in soluzione di continuità e non siamo sicuri che gli spettatori meno preparati, per così dire, riescano a digerirlo.

Dal canto nostro, abbiamo davvero apprezzato questo tuffo nell'universo di Star Wars, che ha conferito un po' di dignità a una delle specie aliene più bistrattate nei film: quella dei Tusken, detti anche Sabbipodi.

The Book of Boba Fett, il Capitolo 2 ripristina due personaggi perduti: Camie e Fixer
The Book of Boba Fett, il Capitolo 2 ripristina due personaggi perduti: Camie e Fixer

Il flashback ci riporta ai primi giorni che Boba Fett ha trascorso in una tribù Tusken dopo essere sfuggito al Sarlacc. Tralasciando le ovvie similitudini con svariati film e romanzi come Balla coi lupi o L'ultimo samurai, "Le tribù di Tatooine" offre uno spaccato davvero interessante per chi ama Star Wars e ha sempre voluto sapere qualcosa di più sui Tusken: pochi media si sono concentrati su di loro, spesso dipingendoli come selvaggi mostruosi. Basti pensare a Star Wars: Episodio II. A differenza di Anakin Skywalker, però, Boba Fett non li ha macellati, ma anzi se li è fatti amici, complice un assalto a un treno che sembra uscito da uno spettacolare film western.

L'episodio ha un po' di tutto, compresa la sequenza di addestramento e un'iconica cerimonia d'investitura: dobbiamo dire che troviamo Temuera Morrison più a suo agio nelle scene leggere che in quelle d'azione, ma anche su questo fronte le coreografie si sono rivelate nettamente migliori rispetto alla scorsa settimana.

The Book of Boba Fett, Temuera Morrison e Ming-Na Wen in una scena
The Book of Boba Fett, Temuera Morrison e Ming-Na Wen in una scena

Tra la forgiatura dell'iconico bastone Gaffi, danze tribali e lezioni di speederbike, il lunghissimo flashback riserva non poche sorprese. Quella che ci è piaciuta di più, però, la dobbiamo al fanatismo di Jon Favreau, che ha scritto l'episodio. Probabilmente in pochi avranno riconosciuto i due umani nella stazione Tosche che Boba Fett attacca per procurarsi le speederbike. È normale: i due attori - Mandy Kowalski e Skyler Bible - rappresentano Camie e Laze "Fixer" Loneozner, gli amici di Luke Skywalker comparsi brevemente, insieme al più famoso Biggs, in una scena di Episodio IV che fu tagliata all'ultimo momento. In seguito, i due personaggi sono stati soltanto menzionati in alcuni romanzi o fumetti, per esempio nella novelization de Gli ultimi Jedi. Si tratta sostanzialmente di un simpatico easter egg, fedele alla pellicola originale persino nei costumi, che riafferma, casomai ce ne fosse ancora bisogno, l'affetto di Favreau nei confronti della saga.

Il Capitolo 2 di The Book of Boba Fett è pieno di piccole chicche, specie aliene più o meno note che si intrufolano tra un'inquadratura e l'altra o che rubano letteralmente la scena, come il famigerato sindaco Ithoriano o gli avventori nella cantina. La cura con cui continuano a essere realizzati i costumi e il trucco, al netto di una computer grafica che qualche volta tradisce la natura televisiva della serie, è semplicemente encomiabile, così come la colonna sonora di Ludwig Goransson, che resta la parte migliore della produzione.

Conclusioni

Multiplayer.it

8.0

The Book of Boba Fett 2x01 è un netto miglioramento rispetto all'episodio pilota, se non altro nella rappresentazione dello sfaccettato immaginario di Star Wars, composto anche da specie e culture aliene che raramente hanno avuto il tempo che meritavano nelle pellicole cinematografiche. Non che la nuova serie Disney+ sia una specie di National Geographic in salsa Star Wars, ma dobbiamo ammettere che non ci dispiace il fatto che si concentri sugli aspetti meno... conosciuti della saga. A piccole dosi, ovviamente. The Book of Boba Fett resta pur sempre una serie incentrata sull'iconico cacciatore di taglie: forse sarebbe meglio che dal prossimo episodio si concentri più sul presente che sui flashback.

PRO

  • Il lungo flashback tutto incentrato sui predoni Tusken e le loro usanze
  • Tante piccole chicche che attingono all'immaginario di Star Wars

CONTRO

  • La serie deve ancora trovare un equilibrio tra i flashback e il presente
  • Molti spettatori non coglieranno le citazioni che impreziosiscono l'episodio