Cimentarsi con la recensione di The_Otherside è un po' come rispolverare un vecchio gioco da tavolo anni '80: da questo punto di vista l'obiettivo degli sviluppatori può certamente dirsi raggiunto, se consideriamo che il nuovo titolo disponibile su Apple Arcade prova a riprodurre quel tipo di atmosfera, con particolare riferimento alla serie Stranger Things, per coinvolgerci in partite a base di pedine, tabelloni divisi in caselle e dadi a dieci facce.
Completato un breve ma semplice tutorial, le partite di The_Otherside partono appunto dall'apertura della confezione del gioco e dalla selezione dello scenario e dei personaggi che utilizzeremo per esplorarlo, scelti da una rosa di quattro protagonisti sbloccabili tramite la raccolta di punti esperienza. Questo tipo di progressione in realtà coinvolge l'intera esperienza, che man mano può diventare più sfaccettata e varia grazie all'introduzione di ambientazioni più grandi e di un maggior numero di nemici.
Gameplay
Nell'ambito di un rigoroso sistema a turni, il nostro obiettivo in The_Otherside è quello di individuare nella mappa una serie di ancore spirituali e distruggerle, facendo in modo che lo scenario perda le caratteristiche tipiche del sottosopra, la dimensione alternativa vista appunto nella serie Stranger Things, e torni alla normalità. Una volta che avremo compiuto tale operazione per l'intera ambientazione, potremo raggiungere l'uscita e concludere con successo la partita.
Ogni personaggio dispone di una determinata quantità di punti azione, che può spendere per effettuare movimenti, cercare risorse o attaccare con una delle armi in suo possesso.
La ricerca all'interno delle caselle porta al ritrovamento di oggetti utili alla nostra difesa (pistole, fucili, mitragliatrici, ma anche mazze) oppure rivela le ancore a cui abbiamo accennato in precedenza, che possono essere distrutte tramite una semplice azione preimpostata.
A porre un freno alla nostra velocità di esplorazione ci sono gli ostacoli, rappresentati da porte chiuse o sprangate, che richiedono punti azione per essere aperte, e naturalmente dai nemici, che compaiono sulla mappa quando il gioco "pesca" una carta e possono appartenere a quattro differenti tipologie di mostri, man mano più potenti e resistenti.
Decidere di attaccarli implica un lancio di dadi: ottenendo un valore superiore a tre potremo infliggergli un danno, ma ci sono armi che consentono di lanciare due dadi contemporaneamente e restituiscono dunque una maggiore probabilità di eliminare l'avversario con un solo colpo.
Realizzazione tecnica
L'impianto alla base di The_Otherside è insomma fin troppo semplice, si rifà alla lunga tradizione dei boardgame ma anche strutturalmente non vanta chissà quale complessità, puntando unicamente sulla generazione casuale dei contenuti per donare un minimo di varietà alle partite e, naturalmente, sul sistema di progressione che sblocca a poco a poco nuovi personaggi, nuovi nemici e mappe di dimensioni maggiori.
Il problema è che la realizzazione tecnica appare davvero basilare, e sembra utilizzare la rappresentazione grafica in stile gioco da tavolo come un mero espediente per consegnarci un'esperienza oltremodo statica, priva di qualsivoglia animazione, caratterizzata peraltro da un'interfaccia rudimentale.
Le ambientazioni possono essere zoomate e ruotate a piacimento, ma ciò non cambia la loro connotazione estremamente basilare e piatta, specie per quanto riguarda la scelta di alcuni colori e di alcune texture.
La situazione peraltro non migliora grazie al comparto sonoro, composto da effetti molto banali e da un sottofondo musicale estremamente ripetitivo a base, inutile dirlo, di synth anni '80.
Conclusioni
The_Otherside punta tutto sulle atmosfere alla Stranger Things per coinvolgerci in partite in stile boardgame con pedine, tabelloni e dadi. L'impianto è molto semplice e ricalca in maniera piuttosto fedele quel tipo di esperienza, con un sistema di progressione che assicura maggiore varietà man mano che si sbloccano i quattro personaggi, le quattro tipologie di nemici e le ambientazioni di dimensioni maggiori, ma ci sono strategici a turni decisamente migliori, più profondi e sfaccettati ma soprattutto molto più belli da vedere. In questo caso, infatti, l'interfaccia è rudimentale, il sonoro ripetitivo e la grafica manca di qualsivoglia animazione.
PRO
- L'atmosfera anni '80 c'è tutta
- Interessante sistema di progressione
- Molto semplice e immediato...
CONTRO
- ...ma davvero troppo limitato
- Grafica e interfaccia ampiamente migliorabili
- Musiche ripetitive