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Tin Can: la recensione del survival spaziale a bordo di una capsula di salvataggio

In questa recensione di Tin Can vi portiamo nello spazio, cercando di sopravvivere in attesa di una mano amica pronta a salvarci da una triste e solitaria fine.

Tin Can: la recensione del survival spaziale a bordo di una capsula di salvataggio
RECENSIONE di Virginia Paravani   —   14/05/2023

Lo spazio è da sempre un mistero e, come natura dell'essere umano, questo spinge scienziati, astronauti e studiosi del cosmo a cercare di svelare tutti i segreti che esso nasconde. Dalla metà dello scorso secolo con l'approdo sulla Luna, siamo arrivati adesso alla corsa per Marte, con progetti ambiziosi in cerca di risposte verso un altro dei pianeti più enigmatici del cosmo, o almeno di quelli conosciuti e di minor vicinanza, raggiungibile con le attuali risorse delle agenzie spaziali. La sua vastità e tutti i segreti che nasconde hanno ispirato opere di ogni genere, divenendo sia in campo letterario che cinematografico, uno dei generi più rinomati e apprezzati dal pubblico.

Non potevano certo mancare videogiochi ambientati nello spazio, e le opere sci-fi sono innumerevoli, con produzioni ad alto budget come l'eterno sviluppo di Star Citizen o la prossima esclusiva Xbox, Starfield. Tra questi due esponenti vi è un abisso e nel mezzo si collocano molteplici giochi che hanno conquistato una community solida come Elite Dangerous, Everspace e davvero tantissimi altri. Non tutti però, fortunatamente, ci mettono al comando di una navicella con lo scopo di esplorare e combattere nella vastità del cosmo.

Le varianti sul tema sono molte e nella recensione di Tin Can di oggi vi parleremo di un survival approdato su Steam lo scorso anno e adesso disponibile anche su console. Si tratta della produzione di Tin Can Studio nella quale dovremo letteralmente sopravvivere dentro una lattina, o meglio, una capsula di salvataggio dai mille problemi.

Houston, abbiamo un problema

I problemi in Tin Can saranno molti e ostacoleranno la vostra speranza di sopravvivere continuamente
I problemi in Tin Can saranno molti e ostacoleranno la vostra speranza di sopravvivere continuamente

Tin Can ci mette dei panni di un addetto alle pulizie che si ritrova a dover sopravvivere nello spazio dopo un lancio d'emergenza dalla stazione spaziale su cui stava lavorando, compiendo mansioni in attesa di essere recuperato e salvato. Prima di questo fatidico evento potremo prendere dimestichezza con le funzioni di gioco grazie ad un breve tutorial, che seppur spieghi a grandissime linee le meccaniche, risulta piuttosto breve e semplificato tanto da non fornirci adeguatamente tutte le informazioni necessarie per sopravvivere nelle missioni della "campagna".

Questa carenza di nozioni ci ha lasciati piuttosto spaesati una volta che abbiamo avviato gli scenari Salvataggio, le cinque situazioni che ci hanno visto impegnati nel resistere all'interno della capsula di salvataggio. Nonostante siano appunto cinque, lo scenario è identico per tutte le missioni e lo scopo il medesimo: sopravvivere. Quel che le differenzia è la durata, partendo da 6 minuti fino ad arrivare a 30, e i problemi e i danni che la navicella subirà in questo arco di tempo.

Come accennato, il tutorial ci infonde solo delle basilari conoscenze inerenti all'ossigeno, all'anidride carbonica e a come tenere online i sistemi grazie all'uso delle batterie qualora la primaria fonte elettrica venisse a mancare, e piccolo spoiler, accadrà sempre. In più vi sono anche informazioni piuttosto superflue su come gestire i danni dal computer principale, validissimo aiuto se non fosse che non è mai presente durante gli scenari di sopravvivenza.

Riprova sarai più fortunato

Non essendoci un tutorial esaustivo in Tin Can, in alcuni scenari non potrete far altro che andare a tentativi
Non essendoci un tutorial esaustivo in Tin Can, in alcuni scenari non potrete far altro che andare a tentativi

Questa carenza di informazioni trasforma Tin Can in un trial and error piuttosto che in un simulatore, seppure non troppo rigido, di sopravvivenza nello spazio. Se non si è degli appassionati del tema o non si hanno delle conoscenze anche blande dei sistemi a bordo di una navicella, i 6 o 30 minuti di missione si svolgeranno nel tentativo di capire cosa sta facendo suonare l'allarme all'impazzata. In nostro aiuto vi è un manuale di circa 30 pagine con una lista di errori delle varie componenti che appariranno sui monitor, e alcune delle possibili cause che li generano.

Il nostro compito sarà dunque riparare componenti elettriche danneggiate o crearne di nuove, sostituire le bombole di ossigeno e di anidride carbonica e tappare eventuali fori sulla capsula causati dai detriti esterni. Detto così potrebbe risultare anche piuttosto semplice ma i problemi che abbiamo dovuto affrontare all'interno del nostro barattolo di latta sono stati incessanti e non di così facile ed immediata risoluzione.

Più si va avanti con gli scenari e maggiori e contemporanei saranno i problemi, soprattutto le avarie ai sistemi elettrici che ci hanno lasciato al buio senza ossigeno e controllo della temperatura interna assieme ai guasti alla calibrazione della gravità. Il senso di sfida in Tin Can non manca, ma portare a termine gli scenari più complessi senza una formazione adeguata può condurre ad una leggera ma decisa frustrazione nel dover ripetere tutto dall'inizio in cerca della combinazione giusta di sistemi per sopravvivere. È lo scopo del gioco, ovviamente, ma non trattandosi di missioni generate in maniera procedurale, a forza di sbagliare e morire soli nello spazio, piano piano la soluzione la si trova e potremo tirare un sospiro di sollievo all'esaurirsi del countdown.

Sfida di sopravvivenza

Tin Can metterà in alcune circostanze a dura prova la vostra pazienza: immaginate di essere soli, senza competenze, al buio e senza ossigeno....
Tin Can metterà in alcune circostanze a dura prova la vostra pazienza: immaginate di essere soli, senza competenze, al buio e senza ossigeno....

Una volta esaurite le missioni, Tin Can offre una sorta di multiplayer asincrono, dove sfidarsi online con altri giocatori grazie alle Challenges e al Ranking, una classifica dei miglior tempi registrati in ogni situazione. A differenza della campagna Salvataggio che ha una durata fissa, in questi scenari si ha la possibilità di mettersi in gioco e dimostrare che anche un addetto alle pulizie qualunque può divenire un ingegnere spaziale di prim'ordine seguendo solamente le istruzioni del manuale. A questo si aggiunge una modalità Sandbox dove sperimentare e divertirsi in completa libertà, un'aggiunta degna di nota e sicuramente piacevole.

L'offerta dell'opera di Tin Can Studios è piuttosto contenuta e se solo le missioni della campagna non presentassero i medesimi eventi, la durata del gioco diverrebbe molto più lunga, tenendoci incollati allo schermo per molte più ore. Il tempo per concludere le attività Salvataggio è dunque variabile; sta tutto nelle nostre mani e nella nostra astuzia e velocità, ma anche i meno pratici nel sostituire batterie potranno concludere l'esperienza in circa 4-5 ore, multiplayer escluso ovviamente.

Tutto sommato, cercare di sopravvivere nei meandri dello spazio è stato divertente, fatta eccezione per alcune situazione come l'assenza di gravità o le tempeste elettriche, eventi che hanno messo a dura prova la nostra pazienza. Detto ciò, il gioco risulta solido sul lato tecnico anche nel suo porting su console, dove la nostra prova su Xbox Series X si è rivelata fluida e senza intoppi, grazie anche ad una grafica generale piuttosto semplificata ed un numero di oggetti a schermo piuttosto equilibrato.

Conclusioni

Versione testata Xbox Series X
Digital Delivery Xbox Store
Multiplayer.it
6.5
Lettori (4)
6.5
Il tuo voto

Tin Can è senza dubbio un'idea interessante, ma dobbiamo purtroppo riconoscere che l'offerta è comunque molto contenuta e non priva di qualche sbavatura con bug sporadici che possono compromettere la missione, sia non manifestando eventi di sorta o con problemi che appaiono impossibili da risolvere. La componente multiplayer non è sufficiente a dare completezza al titolo, che grazie ad un maggior supporto sul lato single player ne sarebbe uscito sicuramente più intrigante anche agli occhi dei meno avvezzi alle avventure spaziali.

PRO

  • Meccaniche semplici ma impegnative
  • Buon livello di sfida degli scenari

CONTRO

  • Più missioni o eventi casuali lo avrebbero reso più completo
  • Alcune situazioni possono risultare frustranti