La seconda è la volta buona? Questo probabilmente staranno pensando gli sviluppatori di Ultra Age, che arriva questo fine aprile 2022 su PC, a seguire dalla pubblicazione su PS4 e Nintendo Switch, dove è stato accolto in modo abbastanza freddo, per giustissimi motivi come vedremo anche nel corso della nostro articolo.
Non bisogna però ignorare i tentativi fatti dai due team di sviluppo coreani che hanno realizzato Ultra Age, un gioco d'azione che dispone ora di una grafica migliorata, frame rate più stabile, un nuovo doppiaggio e che promette, nella seconda metà del 2022, di pubblicare un DLC gratuito che introdurrà una modalità roguelite che potrebbe essere il miglior modo per giocare a Ultra Age.
Prima di guardare al futuro, però, guardiamo al presente e scopriamo esattamente se questo gioco vale già la pena di essere giocato ora: ecco la nostra recensione di Ultra Age in versione PC.
A te, fra 2.000 anni
Ultra Age può essere rozzamente diviso in due parti: trama e combattimenti. C'è altro, sia chiaro, ma per semplificazione ora immaginiamola in questo modo. Bene. La trama può anche essere ignorata e in tutta onestà abbiamo l'impressione che anche gli sviluppatori non ci abbiano creduto fino in fondo.
La premessa narrativa è abbastanza classica: siamo nel futuro, nel 3174 per la precisione, e le risorse della Terra sono esaurite. Gli umani sono divisi tra coloro che vivono in una colonia spaziale nota come Orbis e coloro che vivono sulla Terra, in una struttura di sicurezza. Il problema è che questo è ciò che viene spiegato tramite la descrizione ufficiale del gioco presente sugli store digitali.
Iniziando Ultra Age, però, siamo lasciati perlopiù all'oscuro di questi dettagli e tutto quello che capiamo è che noi siamo Age, un giovane guerriero che deve compiere missioni per la Orbis. Il ragazzo ha solo sette giorni di vita rimasti e il suo vero obiettivo è soddisfare le richieste della Orbis per ottenere la vita eterna. Ad accompagnarlo vi è Helvis, un robot di supporto.
La trama prosegue nell'arco delle cinque ore di gioco ponendoci nel mezzo di classici cliché sci-fi. Il problema non è solo la banalità dell'intero intreccio e un insieme (striminzito) di personaggi poco interessanti e con dialoghi soporiferi, il problema è che la maggior parte del tempo la trama sarà "dobbiamo superare questa porta, andiamo di qua e di là ad attivare interruttori per ripristinare i sistemi". Ultra Age si sorregge su una manciata di idee narrative ma non riesce assolutamente a catturare l'interesse del giocatore.
Cristalloterapia fatta bene
Come detto, Ultra Age non è solo trama, tutt'altro. Parliamo infatti di un gioco di combattimento che vuole prima di tutto metterci in campo e farci menare le mani. La struttura è anche in questo caso classica, visto che si regge su mosse molto semplici, che richiedono di ripetere l'attacco leggero per poi eseguire un attacco pesante per scatenare un finale di combo che varia a seconda del numero di colpi che l'hanno preceduto. In poche parole, non pensiate di essere di fronte a Bayonetta o Devil May Cry in termini di complessità, il che può essere un male per chi è molto esperto di stylish action, ma è un bene per chi non è completamente a proprio agio con questi sistemi.
Oltre ai normali attacchi abbiamo anche un rampino, per attirare i nemici o lasciarsi verso di essi. Non manca ovviamente una schivata, alquanto generosa in termini d'invulnerabilità che permette di schivare molti colpi semplicemente premendo il tasto dedicato a ripetizione senza troppa precisione.
Tutto questo in realtà non è nulla di particolare, come ben sapete. Ultra Age ha però un'idea aggiuntiva, piacevole anche se migliorabile. Le armi del protagonista non sono eterne, ma vengono create tramite l'assorbimento di cristalli disponibili nell'ambiente o lasciati cadere dai nemici sconfitti. L'uso dell'arma ne consuma l'energia e quando la barra si sta per esaurire è possibile attivare una mossa speciale molto potente. Il giocatore è quindi invogliato a consumare l'arma il più velocemente possibile, soprattutto usando le combo nel modo corretto (le mosse finali consumano di più l'energia, quindi premere l'attacco leggero senza attivare combo rende più lento accedere alla mossa speciale).
Il problema di questa situazione è che il numero di cariche delle varie armi sarà praticamente sempre massimo. Varie tipologie di nemici sono deboli a diverse armi, ma la maggior parte del tempo se ne useranno solo due delle sei a disposizione. Il personaggio può portare con sé quattro tipologie di armi e cambiare al volo, eseguendo anche una mossa d'attacco in contemporanea, ma solo in rare occasioni ci si ritroverà davvero a dover cambiare arma durante i combattimenti. In questo senso, Ultra Age avrebbe potuto fare molto di più per rendere le situazioni ludiche più varie e dinamiche.
Infine, il nostro aiutante Helvis è in grado di attivare alcune abilità di supporto. La più importante è la cura, che si ricarica sconfiggendo nemici o trovando cristalli dedicati. Inoltre, permette di usare una sorta di potenziamento che aumenta la possibilità di fare danni critici. La caratteristica più particolare è però il viaggio nel tempo: è possibile in pratica ricaricare un'area (senza che il personaggio si sposti) per far riapparire i cristalli e ottenere così altre risorse, sempre che si abbia sconfitto abbastanza nemici da avere energia temporale sufficiente, chiaro. Si tratta però di una meccanica quasi inutile, almeno a difficoltà normale, perché i nemici ci donano molte più armi di quelle che abbiamo bisogno.
Potenziamenti per tutti
Come detto, Ultra Age non è veramente solo trama e combattimenti. Il mondo di gioco è estremamente lineare, ma nascosti in giro vi sono una serie di potenziamenti e i nemici donano punti esperienza, in modo alquanto generoso tra l'altro.
Tramite tali punti, possiamo potenziare gli alberi delle abilità delle varie armi, ottenendo bonus passivi ai danni e ottenendo nuove combo o ampliando quelle già disponibili. Inoltre, anche Helvis può essere potenziato, per curarci di più e non solo. La parte più interessante sono i potenziamenti da trovare nell'ambiente, che permettono di sbloccare varie abilità di Age, come l'aggiunta di danno quando si usa il rampino, la possibilità di scattare anche in aria e soprattutto lo sblocco di slot di equipaggiamento.
Quest'ultima caratteristica di gioco è la meno interessante purtroppo e ci è parsa troppo raffazzonata. Age può trovare infatti dei cristalli speciali che migliorano le sue statistiche, come la vita, l'attacco, i valori dei danni critici, l'armatura e non solo. Non abbiamo apprezzato il fatto che gli slot sono bloccati dietro i potenziamenti, però, in quanto rischia di annullare una delle meccaniche di gioco e, nelle fasi finali, potrebbe impedire di potenziare il personaggio e rendere quindi la vita un po' più difficile al giocatore senza motivo. Il problema principale, però, è che la maggior parte del tempo troviamo cristalli con bonus alle statistiche inferiori a quelli già equipaggiati. Questo sistema di bonus passa più tempo a essere inutile che a dare soddisfazioni al giocatore.
Un altro problema di Ultra Age è la presentazione. Sì, la versione PC ha rifinito la grafica e ottimizzato il frame rate, permettendo anche di lasciarlo sbloccato, ma nel complesso parliamo comunque di un gioco a basso budget, con ambienti ripetitivi, poche tipologie di nemici e boss ripetuti fin troppo spesso considerando lo scarso numero di ore che offre l'avventura.
Combattere è divertente la maggior parte del tempo, anche se il feedback dei colpi sui nemici non è soddisfacente come nei migliori giochi del genere. Il problema è quello che accade tra un combattimento e l'altro. Per questo motivo, siamo incuriositi all'idea della modalità roguelite promessa dagli sviluppatori tramite DLC gratuito. Ammesso che venga aggiunto qualche nemico nuovo, potrebbe essere un buon modo per godersi la parte migliore del gioco senza troppe distrazioni. Per ora, però, non possiamo giudicare ciò che non c'è.
Conclusioni
Ultra Age, se considerato come somma delle parti, è un gioco mediocre. Grafica limitata, trama dimenticabile, sistemi di supporto (potenziamento, carica delle armi...) poco d'impatto o mal gestiti, longevità limitata e scarsa rigiocabilità: vi è molto che non colpisce, ma in mezzo a tutto questo troviamo un sistema di combattimento piacevole che sa donare qualche ora di divertimento se si ha voglia di un gioco d'azione non troppo tecnico. Per molti, la cosa migliore è aspettare uno sconto.
PRO
- Sistema di combattimento divertente
- La versione PC include miglioramenti che su console arriveranno in futuro
CONTRO
- La trama non è mai interessante
- Ripete aree e nemici un po' troppo spesso
- I miglioramenti tecnici non fanno miracoli grafici