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What If...? 3, la recensione della stagione finale su Disney+

La terza e ultima stagione di What If...? conclude uno degli esperimenti più coraggiosi ma anche controversi del Marvel Cinematic Universe televisivo.

RECENSIONE di Christian Colli   —   31/12/2024
Poster di What if...? 3

Nata per spingere il concetto del Multiverso - quello di cui sappiamo sempre spaventosamente poco - e fare da compendio alla nuova saga del Marvel Cinematic Universe, What If...? giunge alla conclusione dopo tre anni in cui sono cambiati molti, troppi piani e la chiave di lettura intorno alla quale dovevano girare decine di film e serie TV ha smesso di funzionare. Mentre il MCU cerca di rimettere insieme i pezzi, spostando l'attenzione dal Multiverso a storie più contenute e centrate, What If...? fondamentalmente non serve più, non potendosi neppure permettere la stessa funzione estemporanea della sua controparte a fumetti, sicuramente meno costosa da produrre.

La terza stagione, distribuita un episodio al giorno tra il 22 e il 29 dicembre, ha messo fine al primo esperimento dei Marvel Animation Studios con poca grinta, pur riuscendo a colpire nel segno con qualche episodio più divertente del dovuto. La domanda che ci siamo fatti alla fine, però, è stata: e se... avessero investito queste risorse su qualcos'altro?

Una debole annata

Sulle animazioni non si discute: pur non arrivando al livello eccellente di X-Men '97, la terza stagione di What If...? può contare su una qualità tecnica di prim'ordine e sul contributo di quasi tutti gli attori che hanno recitato nei film e nelle serie TV, sia in lingua originale che nel doppiaggio italiano. What If...? soffre più che altro la necessità di somigliare agli attori che conosciamo bene; qualche volta ci riesce e qualche volta meno, tant'è che in alcuni casi abbiamo fatto fatica a capire chi fosse chi, almeno finché non è stato chiamato per nome o non ha parlato con la sua voce storica.

I Mech Avengers nel primo episodio di What If...? 3 che fa il verso a Pacific Rim
I Mech Avengers nel primo episodio di What If...? 3 che fa il verso a Pacific Rim

La nuova stagione si prende peraltro alcune libertà, introducendo personaggi nuovi di zecca come Birdie, la figlia di Howard il papero e Darcy Lewis. Sì, avete letto bene. In "E se... Howard il Papero si fosse sposato?" i due sono i protagonisti del migliore tra i peggiori episodi della stagione, una puntata assurda e insospettabilmente divertente che quantomeno non si prende sul serio fin dall'inizio, essendo una specie di tributo ai principali antagonisti che abbiamo conosciuto nei film. Il fatto è che la prima metà di questi otto episodi ha un andazzo molto più leggero e sconclusionato, che forse spiega la decisione di proporre la stagione a cadenza giornaliera piuttosto che settimanale.

Se il primo episodio ("E se... Hulk avesse combattuto contro i Mech Avengers?") è tutto sommato godibile, pur essendo un omaggio inverosimile al cinema Kaiju e all'animazione nipponica, tra Mech che si combinano e orde di Godzilla ai raggi gamma, il secondo episodio ("E se... Agatha fosse andata a Hollywood?") è quasi insostenibile, nonostante la coreografia pazzesca e due protagonisti tra i più amati del MCU: Kingo e Agatha Harkness, impegnati a scontrarsi sul palcoscenico di un musical diretto da Howard Stark.

I primi quattro episodi sono insomma abbastanza deludenti, e anche il terzo episodio ("E se... Red Guardian avesse fermato il Soldato d'Inverno?") che vede Red Guardian fare squadra col Soldato d'Inverno in una specie di buddy movie in miniatura lascia l'amaro in bocca: aveva il potenziale di divertire tantissimo con le interazioni tra il goliardico Alexei di David Harbour e il serissimo Bucky cattivo di Sebastian Stan, in viaggio negli Stati Uniti degli anni 90, e invece spreca tutto con una scrittura blanda e poco ispirata.

Un finale spettacolare

Non avremmo biasimato chi avesse mollato What If...? 3 dopo l'episodio natalizio su Howard e Darcy, ma bisogna dire che la seconda metà della stagione merita un po' più di attenzione, prendendo subito una piega molto più drammatica - anzi, apocalittica - già nel quinto episodio, "E se... l'Emersione avesse distrutto la Terra?". Incentrato tutto su Riri Williams, cioè Iron Heart, l'episodio riporta in scena personaggi del calibro di Mysterio e Visione ed è probabilmente il migliore del lotto. Ha solo un piccolo problema: punta tutto su un personaggio che finora ha avuto un ruolo da comprimaria in Black Panther: Wakanda Forever, e con cui è quindi difficile entrare in empatia o riconoscerne il valore narrativo.

Il quarto episodio con Howard e Darcy inseguiti dai più potenti cattivi Marvel è un insospettabile spasso
Il quarto episodio con Howard e Darcy inseguiti dai più potenti cattivi Marvel è un insospettabile spasso

E qui casca l'asino. A questo punto, chiunque abbia seguito il Marvel Cinematic Universe negli anni si sarà reso conto che la stagione 3 di What If...? è stata pensata per mettere in risalto molti personaggi delle Fasi 4 e 5... ma i continui scombussolamenti hanno infierito anche sulla programmazione della serie animata che, dopo aver incentrato un intero episodio su Riri Williams ne sciorina un altro ("E se... 1872?") che mette in scena addirittura Hood, un super criminale che avrebbe dovuto fare la sua prima apparizione proprio nella serie televisiva Iron Heart, in uscita nel 2025 sebbene sia pronta da almeno due anni. L'episodio quantomeno è ben scritto, omaggiando i western con un duo d'eccezione composto da Shang-Chi e Kate Bishop, ma lo scenario - l'America alla fine del 1800 - è così strano da spaesare più che convincere.

What If...? ha sempre avuto una caratteristica particolare: quasi tutti gli episodi sono autoconclusivi ma in ogni stagione emerge un filo conduttore rappresentato dalla figura dell'Osservatore, su cui si concentra solitamente il finale. Lo stesso vale per l'ultima annata, dato che gli ultimi due episodi costituiscono un arco narrativo completo, introducendo una nuova formazione dei Guardiani del Multiverso composta dalla Captain Carter delle scorse stagioni, la nuovissima Birdie adulta, l'inedita Kahhori che ha fatto la sua prima apparizione proprio nella seconda stagione della serie - per poi passare ai fumetti - e addirittura Tempesta degli X-Men che, per l'occasione, brandisce Mjolnir.

Gli Exiles di What If...? 3 nel doppio finale di serie
Gli Exiles di What If...? 3 nel doppio finale di serie

Le quattro eroine - praticamente gli Exiles del Marvel Cinematic Universe - devono fare i conti con un avversario del passato che potrebbe essere la chiave per salvare l'Osservatore, preso in custodia dai suoi simili per aver interferito troppo col Multiverso. Nonostante le premesse e il carisma di alcuni personaggi, "E se... l'Osservatore fosse scomparso?" e "E se... e se?" sono davvero poco coinvolgenti: abbiamo trascorso così poco tempo con le protagoniste che è praticamente impossibile relazionarsi alle loro personalità e al cameratismo che la sceneggiatura cerca di trasmettere. Birdie e Tempesta compaiono per la prima volta in questi episodi, Captain Carter e Kahhori risalgono alla stagione precedente e gli antagonisti - gli Osservatori capitanati dall'Eminenza, un Jason Isaacs ottimo come al solito in lingua originale - sono piattissimi.

Il finale, inoltre, si sviluppa in un lunghissimo combattimento che occupa il 90% dell'episodio. Spettacolare, per carità, malgrado sia semplicemente molto buffo vedere delle forze cosmiche incomprensibili come gli Osservatori prendersi semplicemente a cazzotti in un crescendo di trasformazioni e potenziamenti che sembrano uscire da Dragon Ball o Gurren Lagann. Poco ispirata, la conclusione ruota tutta intorno a Uatu, pilastro fondamentale dell'intera serie, e si fa praticamente beffe dello spettatore con un'ultima carrellata di varianti, una più assurda dell'altra, che probabilmente non vedremo mai.

Gli Osservatori negli episodi finali della stagione
Gli Osservatori negli episodi finali della stagione

Alla fine, What If...? 3 non ha avuto nessun impatto sul Marvel Cinematic Universe ma probabilmente non avrebbe mai dovuto averlo. In rete girano alcune teorie; si presuppone che siano state Captain Carter e le altre eroine a disfarsi del Concilio dei Kang apparso alla fine di Ant-Man & the Wasp: Quantumania, e che quindi Kevin Feige e i suoi abbiano risolto "fuori campo" il problema del super-cattivo interpretato da Jonathan Majors e poi cambiato in corso d'opera a causa dei suoi problemi legali.

In questo caso, la nuova serie animata avrebbe avuto anche un senso nel grande disegno del Marvel Cinematic Universe, ma resta pur sempre un collage di microstorie autonome, pensate per i fan più sfegatati delle produzioni Marvel Studios. Peccato solo che questa stagione conclusiva sia stata la meno ispirata delle tre, mettendo fine all'esperimento senza troppe cerimonie per lasciare spazio alla nuova serie animata su Spider-Man e all'attesissimo proseguimento di X-Men '97.

Conclusioni

Multiplayer.it

4.5

What If...? si conclude con una terza stagione debolissima, contraddistinta da un mucchio di episodi poco ispirati e scritti maldestramente e da un finale che punta tutto sull'azione e sulla spettacolarità ma che non lascia niente a causa di alcune scelte molto discutibili nel ritmo e nella caratterizzazione dei personaggi chiave. Si salvano giusto un paio di episodi convincenti e ben girati, grazie anche a un comparto tecnico che può contare su animazioni pregevoli e un doppiaggio eccellente soprattutto in lingua originale. Davvero un potenziale sprecato che dimostra solo una cosa: il Multiverso è un concetto che è meglio lasciarsi alle spalle il prima possibile.

PRO

  • Realizzazione tecnica di ottimo livello
  • Qualche episodio di valore

CONTRO

  • È la stagione più deludente con alcuni episodi davvero scialbi
  • Finale frettoloso e poco coinvolgente