Il mercato dei videogiochi italiano sta pian piano crescendo. Ovviamente il merito è in parte di grandi studi di sviluppo ed editori, come Milestone o 505 Games, ma in parte è merito anche di piccoli team che in modo indipendente cercano di dire la propria. Un esempio è Bad Vices Games, il duo composto da Cristian Gambadori ed Eleonora Vecchi che, dopo il piacevole Ravenous Devils, prova a cambiare ancora una volta stile e proporre qualcosa di diverso.
Parliamo di While We Wait Here, un gioco narrativo dallo stile grafico retro che abbiamo avuto modo di giocare in versione PC.
While We Wait Here, la storia
While We Wait Here ci mette nei panni di un uomo che insieme alla moglie gestisce una piccola tavola calda sperduta nel mezzo del nulla, dal sapore tipicamente nordamericano. Il nostro scopo è servire gli avventori, preparando loro hamburger, pancake, patatine e quant'altro, nel mentre fuori dalle mura del locale si scatena una tempesta che sembra ogni istante più soprannaturale. Cosa sta accadendo?
Ecco, "cosa sta accadendo?" dovrebbe essere la domanda che ci spinge ad andare avanti nella storia, ma proprio nel modo in cui While We Wait Here risponde a tale quesito sta il grande difetto del gioco: le varie storie al centro dell'intreccio sono alquanto prevedibili e, nella loro brevità, di impatto limitato. Comprendiamo quasi subito dove voglia portarci la trama e, arrivati al finale, siamo rimasti un po' insoddisfatti, pur avendo apprezzato nella totalità questa breve avventura.
While We Wait Here - onestamente non crediamo di farvi danno nel dirlo - è una intrigante rappresentazione di un limbo mentale, una sorta di purgatorio a metà tra l'accogliente e l'inquietante nel quale il protagonista si auto flagella per una perdita personale, che diventa chiara in tutte le sue componenti nell'arco dei primi venti minuti (su un totale di 90-120 minuti di gioco).
La storia però avanza a frammenti, intervallando quanto è accaduto al nostro personaggio principale alle vicende degli avventori, che a turno ci raccontano un pezzetto della loro vita, facendoci capire perché sono finiti in questo non-luogo apocalittico. Abbiamo un vecchio solitario pieno di rimpianti, un ragazzo malato di mente in fissa con gli alieni e le armi da fuoco, una giovane attrice all'inizio della propria carriera e non solo. Tutte le loro storie si risolvono in poche sequenze e, sebbene i personaggi siano piacevoli e credibili, lasciano sempre un po' l'amaro in bocca per la quantità limitata di retroscena, con un paio di storie che con dispiacere dobbiamo definire persino banali.
Il nostro compito è dire cosa pensiamo delle loro scelte, offrire un consiglio o anche solo patteggiare per un personaggio invece che un altro, per riuscire a dargli la forza di andare oltre lo stato di indecisione in cui si trovano. Purtroppo è tutto molto limitato, con un paio di scelte per ogni sotto-trama. Non riusciamo veramente a sentirci partecipi dei loro drammi o avere un serio potere decisionale, visto che possiamo solo fare un paio di commenti e poco più. Apprezziamo il fatto che tutte le storie possano essere viste da due diversi punti di vista, senza che ve ne sia uno giusto o uno sbagliato. Questo le rende umane, credibili e amorali quanto basta, ma non riesce a salvarle dalla poca sostanza che le contraddistingue.
Cucinare e non solo in While We Wait Here
While We Wait Here non è però pura trama e, anzi, cerca di proporci una buona varietà di sequenze interattive. Quelle principali sono legate alla gestione della tavola calda, con il nostro personaggio che si deve destreggiare tra cotture di hamburger, preparare caffè e servire whisky. Per quanto semplice, ammettiamo che preparare cibi e bevande è un'esperienza piacevole, anche grazie al fatto che non vi è alcun tipo di punizione per un approccio impreciso e poco organizzato.
Sulla carta sembra tremendamente banale occuparsi dei compiti assegnatici, ma controller alla mano c'è un che di rilassante e soddisfacente nel servire i nostri clienti, destreggiandoci tra dispensa, pentole, lavandino e area di preparazione. Bad Vice Games è stata brava a non esagerare nella mole ludica e a calibrare un sistema di interazione con gli ingredienti realistico il giusto, visto che questa componente poteva facilmente diventare troppo ripetitiva, troppo banale o al contrario troppo complessa.
Inoltre, regolarmente ci viene chiesto di vestire i panni degli avventori, nel mentre ci raccontano quanto gli è accaduto. Sono sequenze brevi e molto semplici, che aiutano a variare un po' il ritmo e non tenerci bloccati tutto il tempo dentro la tavola calda. Non vogliamo spiegarvi nello specifico di cosa si tratta, visto che sono poche, ma ciò che dovete sapere è che compiono il loro dovere.
Desideriamo poi elogiare lo stile grafico di While We Wait Here, un particolare stile retro che si abbina perfettamente all'atmosfera un po' inquietate dell'opera. Da apprezzare inoltre il fatto che il gioco abbia un doppiaggio completo (non sottovalutiamo la complessità della cosa per un progetto indie di questo calibro) e una traduzione dei testi in tantissime lingue (italiano compreso, ovviamente). Infine, il gioco costa già al lancio veramente poco, un elemento che potrebbe renderlo più appetibile, nonostante i suoi limiti.
Conclusioni
While We Wait Here crea un limbo formato tavola calda intrigante, inquietante e che avremmo voluto moltissimo apprezzare fino in fondo, ma che ci ha lasciati un po' delusi per una componente narrativa più scontata di quanto ci aspettassimo. Sia la storia principale che le sotto-trame sono credibili, umane e con un apprezzabile amoralità di fondo, ma non sono riuscite a colpirci dove fa più male. Nel complesso è un'avventura piacevole, scorrevole, con il giusto livello di varietà, solo non riesce a fare quel salto di qualità che le premesse promettevano. Considerando però il prezzo veramente basso, se vi intriga consigliamo comunque di dargli una possibilità.
PRO
- Buona varietà di gameplay
- Bellissimo stile grafico
- Prezzo basso
CONTRO
- La trama è troppo prevedibile
- Pochi momenti decisionali per condizionare i vari finali