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Monster Hunter Wilds, abbiamo spolpato per bene la beta

La beta di Monster Hunter Wilds è disponibile su PS5 da un paio di giorni e noi l'abbiamo sfruttata per analizzare il più possibile il gioco. Ecco cosa abbiamo scoperto.

PROVATO di Aligi Comandini   —   01/11/2024
Gruppetto di Doshaguma? Nessun problema, si menano facile lo stesso
Monster Hunter Wilds
Monster Hunter Wilds
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Il 2025 si prospetta un anno pieno di titoli interessanti, vuoi per alcuni rimandi illustri, vuoi per l'arrivo di alcuni giganti in sviluppo da una vita. Sarebbe però sciocco non considerare nella top 3 dei giochi futuri più attesi Monster Hunter Wilds, e non certo solo per via del nome che Capcom si è fatta negli anni a forza di titoli di altissima qualità.

Wilds è, a tutti gli effetti, il diretto successore di Monster Hunter: World e della sua espansione Iceborne, due titoli che hanno fatto conoscere la storica saga di action giapponesi ben oltre qualunque possibile previsione. Più di 25 milioni di copie sono state piazzate da questi due capitoli, una cifra enorme che a oggi ha trasformato la community di Monster Hunter in una forza gigantesca, sempre più affamata di nuovi mostri e di evoluzioni dirette. E sì, Rise e il suo successo non vanno dimenticati, ma, trattandosi di un'esclusiva console Switch (la cui uscita PC non è stata contemporanea), inevitabilmente la sua diffusione non è stata altrettanto esplosiva; tanto che moltissimi giocatori sono tornati proprio al titolo precedente negli ultimi mesi, per "riscaldarsi" in vista del nuovo capitolo.

Capcom ben sa cosa c'è in ballo: Wilds è chiaramente il gioco su cui puntano di più per l'anno prossimo e la comunicazione è stata tanto ben calcolata quanto martellante. Ora però siamo arrivati a un momento molto importante del tragitto: la pubblicazione di una beta giocabile, disponibile prima su PS5 e poi sulle altre piattaforme. Noi, ovviamente, l'abbiamo sviscerata, curiosi non solo di comprendere al meglio i cambiamenti a meccaniche e sistemi, ma anche di valutare l'ottimizzazione su console del gioco, a oggi uno dei dubbi principali dei fan.

Master of focus

Una delle cose più evidenti dopo aver approfondito il gameplay del gioco, è quanto importante sia il nuovo Focus Mode, che permette non solo di vedere le ferite inflitte ai mostri, ma anche di farle "esplodere" o con attacchi normali o con speciali Attacchi Focus, per aumentare il danno. Capcom non si è limitata a inserire questa modalità al solo scopo di offrire uno strumento aggiuntivo per fare disastri, l'ha integrata in modo netto in praticamente ogni arma, rendendola importantissima non solo per massimizzare l'efficacia di alcune manovre fondamentali, ma anche per regolare al meglio il ritmo del combattimento.

Per chi completa la beta ci sarà un bel peluche decorativo per il gioco completo. Carinerie del genere sono sempre ben accette
Per chi completa la beta ci sarà un bel peluche decorativo per il gioco completo. Carinerie del genere sono sempre ben accette

Per farvi qualche esempio concreto: la Charge Blade ora è alquanto dipendente dal potenziamento chiamato Savage Axe, attivabile con una parata perfetta, cavalcando il mostro o, appunto, usando un Attacco Focus su una ferita; il passaggio da una manovra normale (anche lenta in forma d'ascia) al fendente dell'Attacco Focus è istantaneo e le tempistiche sono chiaramente pensate per essere così rapide e fluide anche con la maggior parte delle altre armi. È chiaro come gli sviluppatori vogliano rendere il passaggio al Focus Mode una seconda natura e la cosa viene ancor più confermata dal fatto che tutti i mostri "creano" dei punti deboli colpibili col Focus durante certe mosse specifiche, che vanno studiate nei loro schemi per approfittarne. Nel complesso, il Focus ci piace da morire, rende armi come lo spadone e il martello immensamente più precise nel direzionare i colpi più potenti e aggiunge notevole strategia e ritmo ai combattimenti.

Il Rey Dau ci ha davvero colpito. Le sue mosse sono prevedibili, ma spettacolari, e nella beta è sicuramente la caccia più esaltante
Il Rey Dau ci ha davvero colpito. Le sue mosse sono prevedibili, ma spettacolari, e nella beta è sicuramente la caccia più esaltante

Altrettanto bene, poi, la stragrande maggioranza dei cambiamenti alle armi. Ci sono state delle trasformazioni anche secche a certi set di mosse, ma generalmente tutte le scelte hanno ottenuto più mobilità, più opzioni, e sono state rese più "sicure" nell'utilizzo (come le doppie lame, il cui colpo di grazia ora è diviso in tre parti e può venir intervallato con degli spostamenti incredibilmente utili). Ci sono solo un paio di casi che vanno a nostro parere valutati più nel dettaglio o riconsiderati: la spada e scudo, e il falcione insetto. La prima è più o meno invariata rispetto ad Iceborne al di fuori del Focus Mode e di qualche nuova opzione durante le combinazioni, ma ha una nuova manovra caricabile che risulta talmente utile da soppiantare quasi ogni altro attacco, cosa che ci piace pochissimo. Il falcione ha invece perso molta della sua mobilità aerea, tornando a essere un'arma da usare prevalentemente a terra: peccato che qui l'analisi sia più difficile, perché si tratta di una chiara scelta del team e forse è solo necessario abituarsi al nuovo stile.

Potremmo parlare anche di bilanciamento, dato che già ora ci sono armi che sembrano superiori a qualunque altra per danni e flessibilità (l'arco, da sempre poderoso, a sto giro è letteralmente l'equivalente di una batteria di artiglieria a ricerca), ma siamo comunque davanti a una beta con valori diversi da quelli del gioco completo, solo le armi base disponibili e nessuna arma elementale, con quest'ultima cosa particolarmente importante per certe scelte. Prestissimo insomma per parlare di squilibri gravi, senza contare che una beta è utile a Capcom proprio per tener conto di eventuali assurdità ed equilibrare il tutto. Non è il caso di aspettarsi un bilanciamento impeccabile, considerando lo storico della serie e la presenza in ogni capitolo di armi più fortunate di altre, eppure crediamo fermamente che qualche ritocco significativo ci sarà grazie al feedback dei fan.

L'elefante nel processore

E l'ottimizzazione? La stabilità di Monster Hunter Wilds ha fatto parlare spesso di sè, specie dopo l'uscita delle specifiche PC. Beh, la risposta data da questa beta è un "credevamo peggio, ma comunque non benissimo".

La mappa della beta è già ricca di chicche, tra cui un villaggio di nativi del luogo pieno di cuccioli di Seikret carinissimi
La mappa della beta è già ricca di chicche, tra cui un villaggio di nativi del luogo pieno di cuccioli di Seikret carinissimi

Su PS5 il gioco ha due modalità: quella quality viaggia a 30 fps stabili con una buona qualità visiva, è perfettamente giocabile e non dà particolari problemi; quella performance va a 60 fps, ma non sono stabili (specialmente in situazioni climatiche avverse) e sfruttando la generazione di frame si nota una leggera latenza nei comandi. La latenza, in verità, ci è sembrata gestibilissima, anche perché le finestre temporali delle manovre sono ben calcolate e permettono di seguire a dovere il ritmo del gameplay anche senza frame rate spaziali; la modalità performance però ha un problema un po' più grave di fedeltà grafica, legato alla risoluzione variabile. In pratica, nei momenti in cui il gioco "pesa" di più, la risoluzione cala e il tutto si fa molto più slavato e meno definito (il fatto che la prima mappa sia quella desertica non aiuta). Su schermi normali non ci sono grandi problemi, ma su monitor molto grossi il calo qualitativo è importante. È evidente, insomma, come Capcom abbia dovuto fare dei sacrifici, per mantenere i 60 fps su PS5 base.

Ciò detto, il miglioramento rispetto alla versione provata alla Gamescom è enorme: ora il titolo è giocabilissimo, non ha alcun problema di stabilità e sospettiamo che si possa fare ancora molto per migliorare le prestazioni prima del lancio. Va peraltro detto che PS5 inizia già ad essere un paletto hardware per molte produzioni ambiziose (vedere Wu Kong) e Wilds è estremamente ambizioso rispetto al passato, per via del suo ecosistema mutevole, dell'IA migliorata dei mostri e dell'aumento secco di elementi interattivi a schermo. Tutto considerato, il fatto che già questa beta giri più che degnamente su PS5 è già un successo, ma certo non ci dispiacerebbe vedere ulteriori passi avanti (e dobbiamo ancora valutare le prestazioni della prova su PC). Parlando dell'ecosistema, dedicheremo al tutto un articolo a parte, perché quanto fatto con questo elemento, con le mappe, e con i comportamenti dei mostri in Monster Hunter Wilds è davvero notevole, dunque crediamo meriti un ulteriore approfondimento.

Il focus mode è molto più importante del previsto. Capcom lo ha integrato a meraviglia nel set di mosse di ogni arma
Il focus mode è molto più importante del previsto. Capcom lo ha integrato a meraviglia nel set di mosse di ogni arma

Nel complesso, comunque, la beta ci ha convinto pienamente. I cambiamenti a meccaniche e gameplay sono quasi del tutto eccelsi, le cacce disponibili si sono rivelate spassose e ben calcolate (il Rey Dau in particolare è davvero scenico da combattere), e navigabilità e design della mappa iniziale sono già a un picco notevole. Ah, la cooperativa sembra funzionare già in modo impeccabile, con hub sempre pieni di giocatori e crossplay confermato. Non vediamo l'ora di esplorare il resto del mondo di gioco e vedere cosa ci riserva la campagna completa.

La beta di Monster Hunter Wilds ha confermato tutte le nostre ottime impressioni sul gameplay, permettendoci anzi di scoprire non poche finezze legate all'uso del Focus Mode e ai tanti cambiamenti apportati alle varie armi. Molto bene anche il passo avanti a livello tecnico fatto rispetto alla build testata alla Gamescom, ma è chiaro come il gioco sia molto ambizioso e difficile da ottimizzare su console, dato che la modalità performance ha delle evidenti mancanze dal punto di vista della definizione e il frame rate non è ancora impeccabile. C'è comunque tempo per migliorare il tutto ulteriormente da questo punto di vista e anche nella build attuale Wilds resta una vera droga, che non vediamo l'ora di approfondire ulteriormente.

CERTEZZE

  • Gameplay eccelso, migliorato in molteplici aspetti
  • Ecosistema mutevole che influenza la mappa e il gameplay
  • Le nuove cacce sono notevoli, e sono solo le prime

DUBBI

  • Fedeltà visiva e ottimizzazione ancora non impeccabili
  • Spada e scudo e falcione sono le uniche due armi che non ci convincono