Capcom ha pubblicato un messaggio su X rivolto ai giocatori PC di Monster Hunter Wilds, confermando di aver preso nota dei feedback relativi a prestazioni e stabilità. La compagnia ha dichiarato di essere al lavoro per migliorare la versione PC, ma ha anche lasciato intendere che i cambiamenti significativi non arriveranno prima dell'inverno.
Nel post, Capcom spiega che continuerà a introdurre miglioramenti graduali nelle prossime settimane, ma che il vero punto di svolta sarà il Title Update 4, previsto per il prossimo inverno. Questo aggiornamento introdurrà un "piano articolato" che includerà ottimizzazioni specifiche per CPU e GPU, seguito da una seconda fase di "misure di mitigazione" pensate per affinare ulteriormente le prestazioni.
Il messaggio di Capcom
"Cari cacciatori che giocano a Monster Hunter Wilds su PC, ci impegniamo ad ascoltare il vostro feedback e a migliorare sia le prestazioni che la stabilità del gioco", recita il messaggio pubblicato da Capcom.
"Anche se continueremo a implementare miglioramenti graduali nelle prossime settimane, puntiamo a pubblicare il Title Update 4 questo inverno per implementare un piano articolato, che include ottimizzazioni relative a CPU e GPU, seguito da una seconda fase di misure di mitigazione. Condivideremo maggiori informazioni sui dettagli in futuro."
Come molti già sapranno, la versione PC di Monster Hunter Wilds è stata duramente criticata per via di un'ottimizzazione carente, prestazioni instabili e vari problemi tecnici. Su Steam, il gioco ha ricevuto una media di valutazioni positive molto bassa, con la maggior parte delle critiche concentrate proprio su questi aspetti.
Il fatto che Capcom abbia riconosciuto l'entità dei problemi e sia stata trasparente sulle tempistiche necessarie per risolverli è sicuramente un segnale positivo. Tuttavia, molti utenti sui social lamentano la lentezza del processo, temendo di dover aspettare quasi un anno dalla pubblicazione per ottenere un'esperienza ottimizzata. Infatti, il Title Update 4 è previsto per l'inverno, ma senza una data precisa: nel migliore dei casi potrebbe arrivare a dicembre, nel peggiore a marzo.