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Young Souls, la recensione di un brawler coop ex-esclusiva Google Stadia

Ecco la nostra recensione di Young Souls, un brawler fuso con un GDR e un sistema di combattimento co-op che è stato per mesi un'esclusiva Stadia

RECENSIONE di Nicola Armondi   —   18/03/2022

Dopo circa sei mesi di esclusività su Google Stadia, Young Souls è arrivato finalmente anche su PC, Xbox One, PS4, Nintendo Switch e tramite retrocompatibilità anche su PS5 e Xbox Series X|S. Disponibile dal 10 marzo 2022, questo brawler - RPG cooperativo ci immerge in una piccola guerra tra umani e goblin. Vediamo tutti i dettagli nella nostra recensione di Young Souls.

Trama e personaggi

I gemelli di Young Souls ammazzano goblin
I gemelli di Young Souls ammazzano goblin

Noi siamo Tristan e Jenn, due gemelli che, circa un anno prima dell'inizio dell'avventura, sono stati adottati dal "Professore", un accademico con l'aria da scienziato pazzo (ma inoffensivo). I due ragazzi sono indipendenti e soprattutto sono dei piccoli delinquenti, che saltano la scuola e vanno in giro in motorino cercando di farsi servire alcool anche se sono minorenni. Il Professore, invece, è il classico genio talmente concentrato sulle proprie ricerche da dimenticarsi di dover mangiare.

Cosa studia l'uomo? Come scopriremo ben presto, sotto la cittadina dove vivono i nostri - Portsbourgh - esiste un enorme sistema di caverne all'interno delle quali prolifera una civiltà di goblin. Questi hanno rapito il professore ed è nostro compito andare a salvarlo, con anche l'aiuto di alcuni goblin che si sono ribellati al tiranno sotterraneo che sta muovendo le fila di una guerra che - come vediamo sin dai primi istanti di gioco - è destinata ad arrivare fino alla superficie.

Da questo momento, si aprirà una storia semplice e lineare, durante la quale i gemelli avranno modo di fare la conoscenza di tutti i generali dell'armata goblin, passando dal negromante all'inventrice geniale, fino alla spia mutaforma. Tra le due parti, il gioco approfondisce maggiormente i nemici piuttosto che gli eroi, portandoci a comprendere cosa li muove e cercando di farci capire che anche loro sono persone, non mostri senza anima. Sono però personaggi semplici, caratterizzati da pochi elementi e pur comprendendoli non riescono ad attirare più di tanto le simpatie del giocatore.

Anche se Tristan e Jenn dubiteranno delle proprie azioni durante questa guerra, il tono rimane sempre molto leggero, andando in contrasto con quelli che sono chiaramente gli obiettivi degli sviluppatori. Dal nostro punto di vista, la trama non ha l'ardore di ribaltare completamente i fronti, non ha mai il coraggio di dire in modo chiaro che in tutto questo anche noi siamo cattivi tanto quanto i nostri nemici. Soprattutto, i gemelli sono personaggi fin troppo semplici, ragazzacci dal cuore d'oro, con la battuta pronta che stanno cercando di sentirsi parte della famiglia e stanno cercando di chiamare il Professore per quel che è: loro "padre". Tutto questo emerge in pochi dialoghi, ma manca di profondità e il gioco non si concentra abbastanza su di essi per far sì che le loro difficoltà risultino realmente appassionanti.

Young Souls, in sostanza, propone una trama che scorre senza troppi problemi, ma manca di raffinatezza.

Brawler e GDR

I gemelli di Young Souls avranno il supporto di alcuni goblin
I gemelli di Young Souls avranno il supporto di alcuni goblin

Come detto, la trama ci porta a esplorare le caverne dei goblin, alle quali possiamo accedere grazie a una serie di teletrasporti. La struttura del mondo di gioco è molto semplice: ogni area dispone del proprio punto di accesso e potremo tornarvi liberamente. Il nostro obiettivo, quindi, è riuscire a sconfiggere tutti i nemici in ogni livello, che è sempre strutturato in modo lineare, una fila di stanze con alla fine un boss o un mini-boss. In caso di morte non si perde nulla e si riparte dall'inizio del livello.

Ogni area è tendenzialmente molto piccola e i boss maggiori hanno il teletrasporto di fronte all'arena, quindi anche in caso di sconfitta non si dovranno ripetere lunghe sezioni di gioco. Si tratta di un dettaglio rilevante perché, soprattutto alla difficoltà consigliata e specialmente se giocate in solitaria, la sconfitta non sarà affatto rara. Young Souls è un gioco con un livello di sfida tarato verso l'alto, con nemici in grado di eliminarci in pochi colpi e con intere battaglie fondate sull'uso del parry. Sia chiaro, abbassando a "Relax" (difficoltà minima) e superando le prime fasi (più difficili rispetto alle successive), si può arrivare alla conclusione senza troppa fatica, ma se volete giocare nel modo inteso dagli sviluppatori, dovrete accettare di farvi abbattere un po' di volte da ogni boss, almeno fino a quando non avrete preso la mano con le basi del combattimento.

Una delle prime bossfight di Young Souls
Una delle prime bossfight di Young Souls

Come già detto in apertura, Young Souls è un mix tra un brawler e un gioco di ruolo. I nostri personaggi possono eseguire attacchi normali con la propria arma (spade, coltelli, asce, martelli...), che hanno una determinata velocità di attacco, un certo range e ovviamente statistiche d'attacco, ma anche effetti aggiuntivi (sia positivi che negativi). Non manca poi un attacco speciale che consuma mana, da recuperare attaccando ed eseguendo parry.

Questi ultimi sono fondamentali alle difficoltà più alte: si tratta in poche parole di una parata eseguita all'ultimo secondo che annulla completamente il danno subito e stordisce il nemico, bloccandolo e rendendolo vulnerabile ai danni critici. I boss, però, dovranno subire in rapida successione molti parry di fila, il che obbliga l'utente a giocare bene e in modo continuato per raggiungere il proprio risultato. A Relax è possibile attaccare a testa bassa senza preoccuparsi troppo delle mosse avversarie (anche se qualche schivata e qualche parata va comunque fatta), ma a Consigliato bisogna giocare bene, pena un veloce game over.

In due giocatori la questione è leggermente diversa, visto che è possibile gestire i gruppi con più semplicità ed è possibile pressare i boss, evitando di rimanere bloccati in un mix di parry mancati. Young Souls è fondato sul fatto che si hanno a disposizione due personaggi, ma per fortuna anche in single player la cosa non va perduta.

Prima di tutto, se uno dei due personaggi muore, il secondo arriva in campo immediatamente e ci permette (un numero limitato di volte) di far risorgere l'altro. Inoltre, se si subisce un danno, una parte dei punti vita persi potrà essere recuperata cambiando il personaggio attivo. Passare da un personaggio all'altro è quindi una strategia utile, anche perché ogni gemello dispone del proprio equipaggiamento: scegliendo armi e armature diverse, potremo creare un gemello lento ma potente, e un gemello rapido ma più fragile, così da permettergli di affrontare nemici diversi.

In tal senso, è possibile anche condizionare la crescita delle statistiche dei gemelli per "specializzarli". Oltre ai normali level up (che assegnano gli stessi miglioramenti alle statistiche a entrambi) potremo sfruttare (un numero limitato di volte definito dal gioco) una palestra per allenare una delle tre statistiche del personaggio, così da puntare di più sull'attacco, sui punti vita o sulla stamina. Infine, possiamo potenziare armi ed equipaggiamenti, anche se avrà senso farlo solo nelle fasi finali, quando avremo accesso agli oggetti migliori.

Un mini-gioco di allenamento per potenziare i gemelli di Young Souls
Un mini-gioco di allenamento per potenziare i gemelli di Young Souls

Il problema di Young Souls, sotto questo punto di vista, è che cerca di fondere due tipologie di gioco che faticano a stare assieme. Il lato GDR non è solo poco originale, ma ha poco spazio per esprimersi. L'avventura è tutto sommato breve e vari degli strumenti che otterremo saranno poco utili se non inutili. Noi abbiamo provato un mix di tutte le difficoltà, quindi il nostro tempo di gioco è poco rappresentativo di quello di un giocatore che ne sceglie una e non la cambia mai, ma a Relax è probabilmente possibile finire tutta la trama ed esplorare un po' di aree secondarie in meno di 6 ore. A difficoltà maggiori, a causa di regolari morti, ci vorranno varie ore in più. Inoltre, il numero di ore sarà condizionato dalla volontà di esplorare ogni area secondaria e fare backtracking per recuperare i tesori perduti (che richiedono chiavi speciali da sbloccare in aree successive).

In ogni caso, arrivati alla fine avremo l'impressione di non aver avuto molto potere sul potenziamento dei due ragazzi e ci ritroveremo a non sfruttare vari oggetti a nostra disposizione perché troppo deboli.

Il sistema di combattimento è comunque sempre piacevole, soprattutto nelle fasi più avanzate durante le quali i personaggi hanno abbastanza stamina per eseguire più schivate e armi con varie cariche per gli attacchi speciali, che - insieme agli attacchi caricati, agli strumenti a ricarica (bombe, archi, mine, rampini...) e ai colpi in scatto - aiutano a rendere discretamente vario ogni scontro.

Il lato GDR può essere visto al massimo come un discreto modo per variare un po' il ritmo dell'azione ma, se è la componente che vi interessa di più, non è questo il gioco al quale dedicarsi. Il nostro consiglio è quindi di giocare a Young Souls se si è amanti dei brawler e soprattutto se si può giocare con un amico in cooperativa locale o, su Steam, tramite Steam Remote Play.

Conclusioni

Versione testata PC Windows
Digital Delivery Steam
Prezzo 24,99 €
Multiplayer.it
7.2
Lettori (6)
7.8
Il tuo voto

Young Souls è un'avventura che si divide tra il brawler e il GDR, con quest'ultima parte soffocata però dalla brevità del gioco e da una mancanza di equilibrio. Se siete interessati a giocare in cooperativa e vi interessa la parte più action, allora potreste divertirvi per una buona manciata di ore insieme a un amico. Da soli, invece, il tutto è un po' meno interessante. La trama scorre tranquillamente e propone una piacevole schiera di nemici, che per un volta non sono cattivi solo per il gusto di esserlo. Solo non aspettatevi un mix di eventi sorprendenti o dei protagonisti particolarmente carismatici.

PRO

  • Sistema di combattimento piacevole
  • In due è più divertente e supporta Steam Remote Play

CONTRO

  • Il lato GDR è meno d'impatto
  • Difficoltà irregolare