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Il capitolo finale?

Nonostante manchino molti mesi alla pubblicazione, sono già diverse le informazioni rilasciate sull'RPG di CD Projekt, raccolte per voi in questa anteprima

ANTEPRIMA di Valerio De Vittorio   —   13/03/2013

La prossima generazione è ormai dietro l'angolo ed i primi pionieri del nuovo passo in avanti tecnologico ed evolutivo che ci attende cominciano finalmente a farsi vedere. Uno di questi, tra i più attesi, è senza dubbio The Witcher 3: Wild Hunt sviluppato dai polacchi CD Projekt, forti del successo del precedente capitolo con protagonista il seriosissimo Strigo. Questo finale di trilogia promette di elevare all'ennesima potenza la formula del loro RPG, espandendo i contenuti grazie alla trasformazione in titolo open world. Nonostante molti mesi ci separano dalla fine dei lavori, è il momento per raccogliere le prime informazioni emerse fino ad ora.

La fine della trilogia dello Strigo

The Witcher 3: Wild Hunt chiuderà la storia di Geralt, con una narrazione che potremmo definire a due livelli. La storia infatti prosegue nel descrivere la guerra giunta fino alle terre più a nord, costrette a resistere contro le forze degli invasori. E poi vi è il percorso personale del protagonista, il suo legame con Triss, la ricerca di suoi simili e familiari, dopo che era riuscito finalmente a riacquistare la memoria nel capitolo precedente. La narrazione dovrà inoltre seguire le diramazioni dovute alle scelte del giocatore, proprio come accadeva nel predecessore, in un rapporto causa ed effetto convincente come visto in poche altre serie. Vi saranno tre diversi finali, per altrettante storyline. Il focus si sposterà sul protagonista, cercando di tralasciare almeno in parte la grande attenzione posta nel predecessore sugli intrighi politici. Pare poi ci attenderà una sorpresa arrivati in fondo alla campagna! Da segnalare la possibilità di importare il proprio salvataggio.

Il capitolo finale?

Gli sviluppatori, nonostante fossero soddisfatti della realizzazione del mondo di gioco in The Witcher 2, hanno sentito il bisogno di andare oltre, grazie anche al supporto del rinnovato motore grafico. Il passaggio a RPG completamente aperto è stato quindi una naturale evoluzione. Entra in gioco da subito il cavallo, un elemento da sempre voluto dagli sviluppatori e dai fan, presente anche nei libri. Questo sarà da acquistare o in alternativa da domare catturandone uno selvaggio. Il paragone a livello di gameplay per quanto riguarda la nuova formula di The Witcher 3: Wild Hunt è ovviamente Skyrim, esempio tra i più riusciti in questo ambito. Ma CD Projekt, riconosciuto l'indiscutibile valore del prodotto Bethesda, ha in mente diversi spunti di miglioramento, a partire dalla gestione delle quest. Il loro obiettivo è raggiungere l'immersività più totale e per questo la gestione dei personaggi non giocanti sarà molto più curata rispetto al concorrente. Gli NPC, infatti, reagiranno sempre in maniera coerente con le nostre azioni, consapevoli del nostro operato. Si dimostreranno amichevoli o scontrosi in base al proprio comportamento.

Il capitolo finale?

Un altro punto debole di Skyrim è la caratterizzazione dei personaggi che popolano il mondo di gioco, i quali sono difficilmente definibili come memorabili. Di contro è innegabile l'abilità dimostrata nel tempo da Bethesda nel realizzare mondi vasti e coinvolgenti, densi di spunti e di cose da fare. Un esempio sono i panorami mozzafiato, i paesaggi che già da soli spingono l'utente all'esplorazione. Combinando questa fonte di ispirazione con la propria esperienza, gli sviluppatori polacchi vogliono realizzare il gioco di ruolo perfetto. Uno degli ostacoli maggiori è rappresentato dall'unione tra esperienza basata su una componente narrativa e cinematografica forte e quella completamente aperta. Arrivati a questo punto dello sviluppo CD Projekt crede di aver trovato alcune soluzioni ideali per mantenere il giusto equilibrio tra libertà ed esigenze di narrazione. Da notare poi il desiderio di modificare profondamente una parte del gameplay decisamente classica del precedente capitolo, il quale proponeva sequenze di missioni da portare a termine, mentre The Witcher 3: Wild Hunt stimolerà il giocatore ad esplorare, lasciandosi incuriosire da eventi che stanno accadendo sulla mappa.

Monster Hunter!

Un elemento che verrà introdotto nel gioco sarà la caccia ai mostri. Curioso si sia dovuto attendere il terzo capitolo per permettere ad uno Strigo di fare il suo vero mestiere liberamente. Grazie alla nuova formula, avventurandosi per il mondo di gioco ci si potrà imbattere in cittadine in difficoltà, i cui problemi ad un occhio esperto come quello di Geralt faranno intuire la presenza di una creatura maligna. Potremo così accettare un nuovo compito e partire alla caccia. Il primo passo sarà l'osservazione di una sorta di scenda del crimine, dove esaminare un cadavere grazie al The Witcher Senses System.

Il capitolo finale?

Questa meccanica permette di scovare indizi lasciati dal mostro, come graffi, morsi, tracce di sangue e molto altro. Lo Strigo grazie alla propria esperienza riuscirà ad identificare la minaccia così da potersi preparare, magari consultando il Libro dei Mostri per poi scovare la creatura nella propria tana e combatterla. Questa meccanica vuole far tornare la serie alle proprie origini letterarie, dove i mostri vengono dipinti come esseri difficilissimi da abbattere e la preparazione è importante quanto il combattimento stesso. Quest'ultimo elemento contribuisce a rendere unica l'esperienza ruolistica del titolo. I sensi del protagonista potranno poi esserete utilizzati anche in battaglia, al fine di apprendere dettagli anatomici dell'avversario, come ad esempio la presenza di due cuori, target ideali per i propri affondi, oppure una ghiandola che produce veleno, da eliminare per limitare l'efficacia dei suoi attacchi. Una volta ucciso il mostro si verrà ricompensati con un trofeo, da riportare in città per ottenere denaro, ma non solo. Un'ulteriore ricompensa del "Monster Hunting" saranno materiali per il crafting, alcuni rari e utili per creare elementi particolari, mutageni ed equipaggiamento.

Imparare dai propri errori

Nell'approcciare lo sviluppo del terzo capitolo della propria saga, i ragazzi di CD Projekt hanno raccolto i feedback della propria community per poter migliorare il più possibile e creare il The Witcher 3 ideale. Un esempio sono le quest secondarie, giudicate un po' scarse e che invece in questo seguito saranno numerosissime, grazie anche alla formula open world. Il sistema di combattimento è stato poi completamente rifatto, per permettere combattimenti più fluidi grazie alle nuove animazioni e ad un targeting system rivisto. Geralt sarà anche molto più agile, capace di saltare ed arrampicarsi liberamente.

Il capitolo finale?

E' stata poi implementata una nuova telecamera che mantiene inquadrati sempre i nemici per non farsi sorprendere alle spalle. Un elemento sicuamente controverso di Assassins of Kings è il livello di difficoltà, incostante, con picchi fastidiosi, mentre la mancanza di un tutorial rende i primi incontri col titolo davvero difficoltosi. Il prologo di The Witcher 3: Wild Hunt fungerà invece anche da guida, permettendo un'introduzione alle dinamiche di gioco più amichevole e graduale. Gli ultimi dettagli che siamo riusciti ad estrapolare dalle dichiarazioni riguardano il livello dei nemici, che non scalerà in base a quello del giocatore, ma sarà fisso. Da citare poi la durata dichiarata di circa cinquanta ore, un bel miglioramento rispetto al precedente capitolo, giudicato da alcuni troppo corto. Con una data d'uscita non ufficializzata e fasi di gameplay vere e proprie ancora da mostrare, avremo certamente occasione di tornare a parlare di The Witcher 3: Wild Hunt, restate con noi per tutte le prossime novità.

CERTEZZE

  • Mondo di gioco espanso
  • Tecnicamente promette faville
  • Il Monster Hunting promette bene

DUBBI

  • Quanto ci vorrà prima di vederlo in azione?