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Il menù Nintendo per l'E3

I giochi che Nintendo porterà all'E3 2013, una fiera importante per l'azienda giapponese: quelli certi, quelli probabili e le eventuali sorprese

SPECIALE di Alessandro Bacchetta   —   05/06/2013

Quando Nintendo ha annunciato che non avrebbe tenuto l'abituale conferenza stampa all'E3 di quest'anno, in molti hanno creduto che potesse essere una mossa per non confrontarsi direttamente con Sony e Microsoft. Abbiamo trattato dettagliatamente le probabili ragioni di questa scelta qui, stavolta invece concentriamoci sul perché, diversamente dalle supposizioni, quella del 2013 potrebbe essere una fiera memorabile per l'azienda di Kyoto.

Il menù Nintendo per l'E3

In primo luogo, chiunque abbia seguito da vicino il mercato negli ultimi anni si sarà accorto che, rare eccezioni a parte, le recenti console hanno spesso sofferto durante il primo anno di commercializzazione: è toccato a PS2, Xbox360, PS3, ora anche al WiiU. Durante gli anni '90 era d'obbligo lanciare la propria piattaforma in modo perentorio, con almeno una potenziale killer application e altri due o tre giochi di grande attrattiva; recentemente si è imposto un altro modo di proporsi, con un approccio iniziale focalizzato sulla novità hardware e sulla fedeltà degli appassionati, sul loro acquisto a scatola chiusa. Nintendo finora non aveva mai aderito a questa politica, ma con 3DS e WiiU, anche per agevolare (in modo quasi fallimentare) la partecipazione delle third party, si è tenuta il meglio per il secondo anno di vita: com'era successo anche col GameCube, è probabile che questo E3, il secondo della console appunto, possa essere ricordato tra i migliori del decennio. Vediamo un attimo perché, e cosa potrebbero presentare a Los Angeles.

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EAD 1 e 2

La situazione di Nintendo è critica, e se vuole salvare il WiiU è chiaro che deve creare un duraturo "momentum" (espressione cara ad Iwata) che vada almeno dall'inizio del prossimo autunno alla fine della primavera 2014. Non dovesse accadere, difficilmente ci saranno altre vie d'uscita: i team interni Nintendo sono pochi, le loro opere e i loro tempi sono facilmente prevedibili, e come vedremo è altamente probabile che tenteranno il tutto e per tutto nei prossimi mesi, con un altrettanto inevitabile gap fino alle successive grandi opere.

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Questo per questioni di grandezza e ritmi di sviluppo, essendo le squadre Nintendo composte da pochi elementi, e celebri per non affrettare la lavorazione dei propri titoli. Analizziamo caso per caso i principali team di sviluppo interni a Nintendo, ovvero le varie divisioni EAD, Project Sora e Retro Studios. EAD 1, guidata da Hideki Konno, solitamente pubblica due titoli per piattaforma, entrambi nei primi anni di vita della console. Pur avendo creato Luigi's Mansion, il seguito è stato sviluppato negli Stati Uniti: è facile quindi che l'intero team lavori da due anni, cioè dall'uscita dell'episodio per 3DS, all'iterazione su WiiU di Mario Kart. Il tutto dovrebbe aver raggiunto un avanzato livello di sviluppo, vedremo se finalmente il famoso racing game avrà un engine nuovo oppure continuerà a poggiare su quello, migliorato, della versione DS. In ogni caso, presenza certa all'E3 e probabile pubblicazione entro natale 2013. EAD 2 è la divisione di Eguchi (e ospita al suo interno anche Hino, direttore dei primi due Pikmin), responsabile dei più importanti titoli casual, come Wii Sports, e di Animal Crossing, il cui ultimo episodio, AC: New Leaf, dovrebbe rappresentare il loro principale progetto all'E3, almeno per 3DS. L'anno scorso su WiiU hanno pubblicato Nintendo Land, e non è da escludere che abbiano in cantiere un nuovo Wii Sports. Tuttavia, proprio per questioni di tempistiche, è improbabile che riescano a farlo uscire entro marzo 2014, ed è altrettanto difficile che venga mostrato all'E3 di quest'anno.

EAD 3 e 4

EAD 3 è stato per anni il team Nintendo più prestigioso, per stessa ammissione di Miyamoto. Guidato da Eiji Aonuma, si è ormai allineato ai tempi e alla produttività degli altri, e deve riconquistarsi il ruolo privilegiato che aveva un tempo. Alla fine dello sviluppo di The Legend of Zelda: Skyward Sword si erano aggiunti molti membri provenienti dalle altre divisioni, ma ormai la squadra è tornata alle dimensioni originarie.

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Una parte di essa sta lavorando da mesi, se non anni, all'episodio della saga per 3DS, che come sappiamo sarà il seguito di A link to the past, con grafica poligonale e inquadratura dall'alto, in linea coi vecchi capitoli a due dimensioni. Abitualmente EAD 3 è a sua volta divisa in due sezioni, una adibita allo sviluppo su console portatile e l'altra dedita all'ammiraglia casalinga. Stavolta, salvo imprevedibili collaborazioni tuttora da annunciare, le suddivisioni sarebbero addirittura tre: una impegnata su 3DS appunto, una concentrata sulla finalizzazione del remake di Wind Waker in HD (delle cui caratteristiche, certe e auspicate, abbiamo parlato approfonditamente qui), e l'ultima al lavoro sulla definizione del vero, nuovo progetto di Zelda per Wii U. Pur gradita, è chiaro come almeno in parte la riedizione di Wind Waker serva a placare l'appetito dei fan tra l'uscita della console e quella dell'opus magnum del team. Probabilmente avremo qualche notizia a mero titolo informativo su quest'ultimo progetto, accompagnata dalle versioni giocabili, ed entrambe in uscita entro l'anno, di A link to the Past 2 e Wind Waker HD.

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Abbastanza scontato anche il destino di EAD 4, guidato da Hiroyuki Kimura, il team di Pikmin e New Super Mario Bros. Difficilmente mostreranno qualcosa per 3DS, viceversa presenteranno ben due giochi per Wii U, uno atteso alla vigilia e l'altro no: il primo è chiaramente Pikmin 3, invocato da anni dagli appassionati, ormai in dirittura d'arrivo. L'altro è New Super Luigi U, annunciato a sorpresa in una recente Nintendo Direct, un titolo che non va sottovalutato: sebbene all'inizio abbia dato l'impressione di un semplice e limitato contenuto scaricabile, quanto Nintendo creda in questo progetto è dimostrato dall'edizione retail in arrivo a luglio. Sfrutterà l'engine di New Super Mario Bros U, è vero, e forse non avrà nuovi nemici; ma di sicuro potrà contare su un'ottantina di livelli inediti, e sui controlli "freak" di Luigi, come li ha definiti Iwata. I limiti stessi delle recenti iterazioni bidimensionali di Mario (ossia l'esagerato riciclo di ambientazioni e contenuti, di cui abbiamo parlato qui), potrebbero invero fare la fortuna di questo spin-off: non è impronosticabile che il pubblico possa percepirlo come un episodio a sé stante, e che abbia un buon successo commerciale. Insieme a Pikmin 3 sarà il mattatore dell'estate Nintendo.

EAD 5 e Tokyo, 1 e 2

Rimangono gli ultimi due team EAD, che sono tra loro agli antipodi: quello maggiormente creativo e amato, e quello più commerciale e trascurato. Partiamo da quest'ultimo, ovvero EAD 5, guidato da Sugiyama: a parte il remake per 3DS di Star Fox 64 e Steel Diver, questa squadra si è sempre occupata solo di Wii Fit, cosa che sta continuando a fare anche su WiiU. Sarà importante vedere come si comporterà questo best-seller sulla nuova console, se il suo pubblico sarà davvero tanto interessato da comprare non solo un aggiornamento, ma anche una nuova console per poterselo godere. Anche Wii Fit U arriverà entro il 2013.

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Passiamo infine all'acclamata divisione tokyota di EAD, le cui opere hanno tenuto alto il prestigio di Nintendo nell'ultimo quinquennio. Partiti dal geniale Donkey Kong Jungle Beat, questi ragazzi - perché si tratta non solo del più talentuoso, ma anche del più giovane team dell'azienda - hanno reclamato il loro status privilegiato a suon di capolavori, realizzando quell'eclettico saggio sul genere platform chiamato Super Mario Galaxy (1 e 2) e lo sperimentale Super Mario 3D Land. I loro successi hanno portato Iwata a edificare un inaspettato centro R&D a Tokyo, e ad ampliare la squadra al punto da creare due ulteriori sezioni interne, una guidata da Shimizu e l'altra da Koizumi, l'erede designato di Miyamoto. La certezza è che presenteranno, e pubblicheranno entro marzo 2014, il nuovo episodio tridimensionale di Super Mario: inutile dire che le aspettative non potrebbero essere più alte, perché EAD Tokyo sta al platform 3D come Roger Federer sta a Wimbledon. Si pretende il massimo, e difficilmente non lo si ottiene in cambio. Il gioco è in sviluppo dalla fine del secondo Super Mario Galaxy (cioè dal 2010), dovrebbe aver avuto un consistente aumento di personale alla chiusura del secondo capitolo, e tutto il team starebbe lavorando a concluderlo dal termine di 3D Land, cioè da inizio 2012. In questo caso non ci aspettiamo soltanto un gioco meraviglioso, ma anche un eccezionale comparto tecnico.

Project Sora e Retro Studios

Chiudiamo l'articolo con due società possedute da Nintendo, ma esterne alla casa madre. La prima è Project Sora, che ufficialmente non esiste più da febbraio 2013, essendo il suo fondatore tornato a collaborare direttamente con Nintendo: stiamo parlando di Sakurai, attualmente al lavoro sul nuovo Super Smash Bros insieme a Namco Bandai, progetto in sviluppo sia su 3DS che WiiU.

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All'E3 verrà mostrato al mondo, non sappiamo ancora se in versione giocabile o sotto forma di video, ma difficilmente lo vedremo sugli scaffali entro la fine dell'anno; tra le due opzioni, pare più probabile un'uscita a fine 2014, con eventuali date intermedie da non scartare. Quanto Iwata tenga a Sakurai è provato dal fatto che, nonostante abbia abbandonato (polemicamente) Nintendo, il presidente abbia cercato in tutte le maniere di non farlo allontanare dall'orbita della casa madre, riuscendoci in pieno, visto l'esito finale: Project Sora non esiste più, mentre Sakurai lavora, pur sotto diverse etichette, esclusivamente per Nintendo, addirittura su brand proprietari. Per finire rimane Retro Studios, perché se c'è un gioco capace di contendere a EAD Tokyo lo scettro dell'opera più attesa, quello è sicuramente il progetto della società americana. Da quanto ne sappiamo Retro si è espansa molto negli ultimi anni, in modo da rimanere allo stato dell'arte non solo da un punto di vista ludico, ma anche tecnico: i fan dell'azienda texana si aspettano miracoli in ambito grafico e tecnologico, oltre che nella sfera del game design. Pare abbiano pescato diversi talenti da vari piccoli team occidentali, ma anche da Vigil Games (Darksiders) e, soprattutto, Naughty Dog. A cosa stiano lavorando non ci è dato saperlo, probabilmente presentazione e uscita del gioco saranno vicine come nel caso di Donkey Kong Country Returns. Le ipotesi più credibili sono tre.

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La prima è che stiano elaborando una rivisitazione di StarTropics, un'avventura per NES che, costruita a dovere, potrebbe portare a una sorta di Uncharted in salsa Nintendo: il rumor circola in rete da un po', e visto il possibile parallelismo tra Startropics e Uncharted, unito alla notizia certa dell'acquisizione di dipendenti Naughty Dog, non è da escludere che sia un bluff preparato a tavolino. La seconda possibilità è, ovviamente, che il team stia lavorando a un nuovo Metroid Prime, una saga che Nintendo dovrà gestire con oculatezza dopo la storta rimediata con Other M. La terza ipotesi è che stiano progettando un'avventura inedita, un nuovo IP. Non è impossibile che stiano lavorando su Zelda per Wii U, ma se così fosse probabilmente sarebbe in collaborazione col team di Aonuma, quindi un'opera successiva a quella che, in linea teorica, dovrebbe essere in dirittura d'arrivo. Difficile anche che possano occuparsi di nuovo, in tempi recenti, di un platform 2D: DKC Returns è stato un glorioso una tantum, ci sorprenderemmo non poco se Retro Studios avesse passato gli ultimi tre anni a svilupparne il seguito. Qualsiasi cosa stiano creando, attendiamo fiduciosi.