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La città degli angeli

Al TGS 2013 abbiamo nuovamente provato lo spettacolare Titanfall

PROVATO di Umberto Moioli   —   20/09/2013
La città degli angeli

Se pensate che sbilanciarsi in fase di anteprima non sia opportuno è meglio che vi fermiate qui, perché dobbiamo dirlo: Titanfall ci è piaciuto davvero parecchio. La demo giocabile al Tokyo Game Show 2013 era la stessa di cui già parlammo dopo la prima prova diretta avvenuta nel corso della GamesCom di agosto, quella ambientata nella mappa Angel City, ma nonostante il senso di sorpresa di allora fosse sparito, lo sparatutto di Respawn Entertainment è tornato a convincere grazie ad un mix di elementi che sembrano inserirsi tutti al posto giusto così da formare un'esperienza multiplayer familiare ma allo stesso tempo fresca e divertente. Tra l'altro per la prima volta il test è avvenuto su Xbox One, controller alla mano. Un banco di prova importante per lo shooter pubblicato da Electronic Arts unicamente per le piattaforme di casa Microsoft, oltre che per PC. Una prova che ci sentiamo di dire è stata superata in maniera brillante. Nonostante l'uscita, prevista per il primo quarto del 2014, sia ancora distante, è insomma il caso di prepararsi perché probabilmente l'attesa verrà ripagata.

Il tempo passa e Titanfall si conferma uno degli shooter più interessanti tra quelli in sviluppo

Sparatorie titaniche

Matteo nel nostro precedente provato aveva espresso con grande abilità ciò che convince di Titanfall.

La città degli angeli

L'azione è fluida e frenetica, il marchio di fabbrica della squadra che ha creato Call of Duty pervade ogni secondo di gioco ma allo stesso tempo gli elementi distintivi sono impossibili da non cogliere. La costruzione verticale dei livelli, innanzitutto, si somma ad una gran quantità di edifici e stradine per formare una rete di passaggi riservati ai soldati a terra, irraggiungibili dai piloti intrappolati a bordo degli ingombranti Titan. Il risultato è un bilanciamento tutto particolare per cui a bordo dei mech si ha sì una gran sensazione di potenza, ma allo stesso tempo si deve avere la consapevolezza di essere costantemente accerchiati e che non è possibile tenere d'occhio tutti gli angoli da cui provengono gli attacchi.

La città degli angeli

Quello del pilota del Titan è un lavoro che prima o dopo si concluderà con la distruzione del mezzo, una certezza a cui nessuno sfugge ma che anzi rende sempre movimenta e imprevedibile la partita. A bordo di un Main Battle, una tra le tre tipologie di Titan svelate sinora, abbiamo verificato la reattività di controlli che con pochi tasti permetto di muoversi, usare i contro razzi per scivolare lateralmente e sparare, oltre che attivare le abilità speciali di ogni classe. Nel nostro caso una sorta di raggio traente che se attivato al momento giusto blocca i missili nemici e li tiene sospesi a mezz'aria, pronti per essere scagliati in direzione dell'avversario. Ovviamente anche il proprio alter ego a terra può contare su specializzazioni differenti e armamenti personalizzabili ma questo aspetto del gioco, così come le abilità e le armi sbloccabili acquisendo esperienza, non sono ancora stati discussi approfonditamente da Respawn Entertainment.

Tra un'uccisione e l'altra, dentro e fuori dai Titan la partita sulla mappa di Agel City si è svolta come un normale deathmatch se non fosse per l'Epilogo, una fase finale durante la quale la squadra sconfitta deve tentare di raggiungere la nave per l'estrazione mentre quella vincitrice impedire che questo accada. Un bonus intelligente perché torna a far aumentare il tasso di adrenalina sul campo di battaglia quando oramai questa non ha più nulla da dire, così da tenere alta la tensione. L'anima competitiva di Titanfall traspare da mille dettagli e il gioco è pensato per essere innanzitutto funzionale, senza inutili orpelli. Nonostante questo l'estetica è più che gradevole grazie ad uno stile futuristico riuscito, seppur non originalissimo, e ottimi effetti di fumo e fiamme.

La città degli angeli

Su Xbox One, a sessanta immagini al secondo fa insomma una gran bella figura. Tra l'altro l'interfaccia, che è contestuale e cambia a seconda che ci si trovi a terra oppure a bordo del mech, risulta poco ingombrante e chiara. Stesso discorso per i controlli, assimilabili a quelli di molti altri sparatutto in prima persona e perfettamente supportati dal nuovo pad Microsoft, ideale per questo genere come da tradizione. L'ottima risposta del controller alle sollecitazioni è in questo caso ancora più importante del solito perché il doppio salto e le movenze da parkour dei soldati aggiungono all'esperienza un feeling da action platformer che richiede una certa abilità manuale, non solo riflessi e mira. L'insieme di stimoli ed aspetti ludici necessari per padroneggiare Titanfall suggeriscono che l'immediatezza con cui possono essere affrontati i primi match lascia presto posto ad una notevole profondità. Elemento quest'ultimo che attendiamo di verificare in futuro, magari dopo una prova più attenta e prolungata al di fuori di un contesto fieristico. Per il momento l'opera di Respawn Entertainment non può che posizionarsi ai primissimi posti tra i most wanted degli amanti di sparatutto, mech e scenari competitivi.

La città degli angeli

CERTEZZE

  • Azione frenetica e divertente
  • Bilanciamento difficile ma apparentemente riuscito
  • Universo fantascientifico interessante...

DUBBI

  • ... anche se non particolarmente nuovo
  • La natura unicamente multiplayer non soddisferà tutti