La realtà bielorussa Wargaming.net si è trasformata ormai da tempo in una corazzata schiacciasassi di rilievo internazionale, la cui avanzata è spinta da un moto acceleratore che non sembra conoscere momenti di esitazione. A confermare il trend ci pensano un paio di vittorie ottenute di recente, che in quel di Minsk avran ben donde di celebrare, appuntandosele al petto cercando spazio tra le già numerose medaglie al valore collezionate durante una carriera che ha tutto il sapore romantico della rivalsa di un paese tradizionalmente tagliato fuori dai grandi giochi nei confronti dell'establishment dell'industria dell'intrattenimento elettronico. La prima è rappresentata dalle finalissime della Wargaming.net League di un World of Tanks sempre più proiettato verso l'E-Sport, tenutesi all'inizio del mese a Varsavia, in una cornice di sfarzi all'altezza della nomea che la compagnia di Victor Kislyi si è guadagnata nel settore, party leggendario dopo party leggendario. La seconda, di qualche giorno fa, è la registrazione da parte dell'azienda specializzata in analisi finanziarie di titoli online SuperData del primato di World of Tanks come free to play che genera più introiti medi per utente, sbaragliando la concorrenza di mostri come League of Legends, Dota 2 e Team Fortress 2. Il successo, tuttavia, va alimentato col duro lavoro, una nozione che in Wargaming.net non sembrano affatto dimenticare, come dimostra la fitta attività di supporto indirizzata alla sua testa di serie, che si prepara ad accogliere nei prossimi giorni una nuova sfilza di update, su ciascuno dei formati su cui è stato portato, dei quali abbiamo potuto avere un assaggio, in anteprima.
Con la 9.0 World of Tanks si presenta più bello da vedere e più storicamente accurato da giocare
In officina, per la revisione
Si chiama New Frontiers l'Update 9.0 di World of Tanks. Si tratta di una patch piuttosto corposa, volta a introdurre novità sia strutturali che estetiche. Uno dei piatti forti è rappresentato dalla nuova modalità Historical Battles, che declina la classica formula di gioco inquadrandola attraverso la lente della fedele ricostruzione storica. Tre gli scenari disponibili: la Battaglia di Kursk, lo scontro sul Lago Balaton avvenuto durante l'Operazione Frühlingserwachen e la Battaglia di Bulge. In questa variante di gioco la selezione di veicoli ed equipaggiamenti è dunque limitata agli asset effettivamente dispiegati sul campo dagli schieramenti in lotta. Non solo: anche il numero di partecipanti può variare, a seconda di quelle che furono le effettive condizioni degli scontri.
Con riferimento allo scenario di Kursk, per fare un esempio, i nazisti potettero contare su carri molto più avanzati tecnologicamente rispetto ai russi, ma l'Armata Rossa riuscì comunque a vincere, grazie alla superiorità numerica. In gioco questo si traduce nella possibilità di avere accesso a carri di Tier superiori, da un lato, e di far parte di una squadra più numerosa, dall'altro. Il che oltre a portare con sé nuove, intriganti prospettive di gameplay dal sapore "asimmetrico" (maggior prestanza versus necessità di imbastire un teamplay più efficiente) dà vita, giocoforza, a inedite implicazioni a livello di bilanciamento che bisognerà vedere se e quanto saranno recepite. Gli sviluppatori ci dicevano infatti che nei server di test buona parte degli utenti preferisce assicurarsi un posto tra i panzer, un atteggiamento che, se confermato anche dal resto della community, potrebbe portare le Historical Battles a bruciarsi prima ancora di poter dimostrare di che pasta sono effettivamente fatte. Altre novità di rilievo di New Frontiers riguardano il comparto grafico, che ha beneficiato di alcuni graditi irrobustimenti. Circa una dozzina di mappe hanno ricevuto una profonda revisione del sistema di illuminazione, potendo vantare un impatto generale decisamente più realistico e vibrante che in passato. Contestualmente è cominciata l'opera di abbellimento dei carri, con un primo set di dieci esemplari che han goduto di un aumento del numero di poligoni fino al doppio di quelli usati in precedenza, un miglioramento che, improvvisando un grezzissimo confronto tra modelli nuovi e vecchi passando in rassegna i mezzi nella schermata di selezione del Garage, balzava decisamente all'occhio.
Fratelli minori
Oggetto delle nostre attenzioni sono state anche le nuove build di World of Tanks Blitz e World of Tanks per Xbox 360. Il primo, che non ha ancora una data di uscita ufficiale ma che con ogni probabilità debutterà su iTunes e Google Play entro i prossimi tre mesi, si è presentato graficamente più rifinito e meglio ottimizzato sebbene sempre contraddistinto da un ritmo meno appassionante della controparte desktop. Del secondo siamo stati invitati a combattere a Himmelsdorf, mappa ad ambientazione urbana già vista su PC, che sulla console Microsoft verrà introdotta a breve tramite la patch 1.1 , assieme a cinque nuovi carri inglesi (FV4202, Centurion I e 7/1, Comet e Cromwell) e all'implementazione definitiva del Crew System, ribadendo l'intenzione da parte di Wargaming.net di provare a piantare stabilmente i suoi cingoli anche sul suolo console.
CERTEZZE
- Versione PC è sempre meglio da vedere
- L'edizione Xbox 360 sta crescendo
- Le Historical Battles sono una boccata d'aria fresca...
DUBBI
- ...ma bisogna vedere se nella pratica funzioneranno
- Il potenziale di Blitz è ancora da verificare