L'ennesimo e probabilmente inevitabile ritardo della corazzata Star Citizen ha colpito la componente FPS ma, nel frattempo, quella social presentata alla stampa durante la GamesCom è disponibile per tutti i finanziatori e, benché non metta nulla sul piatto del gameplay vero e proprio, rappresenta un passo importante per il progetto di Chris Roberts. Parallelamente è in sviluppo anche l'attesa campagna in stile Wing Commander, ma sono le dinamiche multigiocatore quelle che ci accompagneranno durante la speriamo lunga vita di Star Citizen, tra navi controllate da interi equipaggi giocanti, arrembaggi, immense basi brulicanti di vita, mestieri di ogni genere, campi di battaglia, sensori influenzati da fattori come il disturbo elettromagnetico e macro economia dinamica e rifinita.
La promessa la conosciamo già ma non ci stanchiamo mai di ascoltarla ed è quella di un universo vivo e pulsante all'interno del quale distinguersi come imprenditori, autisti galattici, grandi piloti o combattenti leggendari. Perché tutto questo funzioni serve ovviamente un'infrastruttura sociale, componente che ha appena compiuto il primo passo verso la creazione dell'ampio universo promesso da Chris Roberts in cui, se tutto andrà bene, andranno a fondersi i tasselli di uno dei titoli più ambiziosi di sempre. Come nel caso di Arena Commander si parte per per piccoli passi con una manciata di feature e una sola stazione esplorabile che si raggiunge attraverso l'ascensore posizionato nel nostro ormai familiare hangar. La prima cosa da fare, premendo F6, è decidere con qualche vestito tra i sei disponibili affronteremo il debutto in società. Quindi, assolte le velleità narcisistiche, non resta che superare le porte automatiche e interagire con un terminale che per ora include solo la voce ArcCorp, ma in futuro sarà probabilmente il sistema con cui ci sposteremo tra diversi ambienti. A questo punto, superato il caricamento, mettiamo finalmente piede nel primo ambiente social di Star Citizen muovendoci in un terminal dove altri giocatori vagano incuriositi parlottando tra loro. Purtroppo le dinamiche social sono limitate a una chat generale, qualche emoticon e al nome a schermo dei nostri interlocutori, per un'esperienza decisamente piatta. L'interazione tra i giocatori è uno degli elementi portanti di questo modulo ma quello che accade dietro le quinte è il vero cuore dell'update, visto che l'obiettivo principale è quello di provare il software che si occupa delle istanze e di tutta una serie di servizi secondari che saranno fondamentali quando l'universo di Star Citizen si espanderà. Per ora il numero massimo di giocatori è di soli ventiquattro ma questo numero è destinato a crescere nel prossimo futuro tra novità del Social Module e della componente FPS, chiamata Star Marine, che beneficerà direttamente dei test e dei miglioramenti consentiti dagli ultimi aggiornamenti. Possiamo infatti presumere che il rinvio della modalità FPS sia dipeso da problemi tecnici, intoppi che pesano indubbiamente meno nel caso di una tranquilla passeggiata in una pacifica stazione spaziale. Tra l'altro secondo quanto rivelato dagli sviluppatori, il codice ha già compiuto passi in avanti nelle ultime settimane visto che, almeno secondo quanto riportato nel comunicato ufficiale, fino a poco tempo fa quindici giocatori in un'istanza rappresentavano un problema.
La pubblicazione del Social Module di Star Citizen ci regala anche qualche interessante anticipazione
Spazio, ultima frontiera
Se il modulo sociale prepara l'arrivo di cambiamenti radicali, la gita sul pianeta ArcCorp ci offre un'altra sorpresa di natura più immediata. Parliamo del comparto tecnico che ci regala ambienti rifiniti, nuovi effetti luce, strutture complesse e un colpo d'occhio sulla città a dir poco strepitoso tra dettagli di altissima qualità e astronavi che sfrecciano a pochi metri da noi. Nella stazione troviamo poi un fumoso bar che speriamo sia presto arricchito da qualche interazioni, un negozio di navi spaziali, l'immancabile armeria, l'outlet per l'uomo che non deve chiedere mai e una piazza la cui resa tra luci e ologrammi è letteralmente spaccamascella. Ci sono inoltre zone in lavorazione, vicoli oscuri, personaggi non giocanti e, un po' nascosto, il non particolarmente luccicante robivecchi dove due bracci meccanici lavorano alacremente tra scintille e rumori irritanti. Quello che stupisce è il livello di dettaglio complessivo.
Nel negozio di oggetti di seconda mano c'è una lista di componenti e nell'undergroud della stazione un bruciatore di rifiuti a pieno regime. Ci sono inoltre varie postazioni che si presume saranno interattive, visto che ci restituiscono informazioni, come il modello di ogni arma disponibile nell'armeria, attraverso l'interfaccia in realtà aumentata di cui il nostro personaggio può godere. Questo oltre a stazioncine di ricarica e terminali ancora inattivi ma che presumibilmente lo saranno nel prossimo futuro. Sappiamo già che il seguente update, chiamato Persistence, aprirà le porte dell'outlet Casaba, incrementerà ulteriormente il già strepitoso dettaglio, incrementerà il numero di giocatori per instance le opzioni per la chat includendo, tra le varie cose, le comunicazioni private e la funzione "ignore". Ma dietro le quinte farà cose ancora più interessanti come dare un'identità univoca agli oggetti, mettendo così le basi per un vero universo condiviso persistente. Inoltre potremo finalmente visitare gli hangar degli amici e creare gruppi per lanciarsi nello spazio assieme a compagni fidati. Purtroppo l'update potrebbe essere diviso in due patch distinte, cosa che potrebbe allungare i tempi e questo inevitabilmente preoccupa, visto che prima di vedere la componente FPS dovremo probabilmente aspettare anche una patch che aprirà finalmente i vari negozi migliorando al contempo l'interfaccia. Non è invece chiaro come si collochino temporalmente gli altri update del Social Module, ma se non altro sono stati resi noti dettagli piuttosto allettanti. Il corposo update Subsuption introdurrà infatti personaggi non giocanti dotati di vita propria oltre a includere un nuovo ambiente chiamato Nyx; successivamente arriveranno le missioni con Final Frontier. L'ultimo update noto dovrebbe invece chiamarsi Quantum e aprirà l'intero sistema solare consentendoci anche di accedere agli altri tre pianeti del sistema Stanton che oltre ad ArcCorp include Hurston, Microtech e Crusader. La strada, insomma, è ancora lunga ma lo sapevamo dall'inizio e Star Citizen, pur essendo ancora una nebulosa di componenti staccate, tra l'altro non tutte disponibili nonostante le promesse, continua comunque ad avanzare riuscendo nel contempo a stupirci. Resta ovviamente da vedere come tutti i frammenti si combineranno in un'unica esperienza, ma per ora il titolo di Chris Roberts è l'unico che può vantare una componente a terra spacca mascella, astronavi multi equipaggio, corse futuristiche in ambienti mozzafiato e combattimenti spaziali altrettanto spettacolari.