Gli anni novanta sono stati un grande periodo per i videogiochi. Tra cabinati a gettoni, detti anche arcade, e giochi su PC e console, tale decennio ha riservato grandi sorprese e si è impresso nella mente di molti appassionati in modo indelebile. Tra SEGA, Nintendo, PlayStation e tanti editori di primo livello, definire i migliori giochi degli anni 90 è veramente difficile, soprattutto quando si mette in mezzo la nostalgia e i gusti personali. Abbiamo però deciso di creare una nostra lista, per ripercorrere il viale dei ricordi e dare qualche consiglio ai giovanissimi.
Scopriamo i 15 migliori giochi degli anni '90 che ci hanno fatto sognare in quel magico decennio.
Aliens (1990)
Uno dei grandi protagonisti delle sale giochi nei primi anni '90 e in generale uno dei migliori tie-in della storia dei cabinati, Aliens fu il frutto di una Konami in stato di grazia, reduce da successi come Teenage Mutant Ninja Turtles ed estremamente ispirata con le licenze. In questo caso si parlava della trasposizione dell'omonimo film di James Cameron del 1986. Gli agganci con la pellicola, palesati anche da fotogrammi tratti direttamente dal film nell'introduzione, aggiungevano fascino al tutto, ma in realtà il titolo della casa giapponese si basava solo in parte sulla storia. Il primo boss, per dire, era una creatura liberamente ispirata all'universo di H.R. Giger, ma comunque mai vista nei film, e la stessa cosa valeva per molti altri nemici, situazioni e scenari.
L'idea era quella di uno sparatutto a scorrimento laterale con grande enfasi sul ricco armamentario, anche questo in parte recuperato dal film: mitragliatori esagerati, fucili al plasma e lanciafiamme offrivano un potere offensivo elevato, un elemento che permetteva a Konami di aumentare i nemici a schermo, allestendo così situazioni veramente spettacolari. Subito capimmo che era uno migliori giochi degli anni 90, pur essendo solo all'inizio della decade.
Aliens è stato rilasciato in versione cabinata.
Sonic the Hedgehog (1991)
Quando SEGA decise di rivaleggiare veramente con Nintendo, aveva bisogno di una mascotte che potesse mettersi fianco a fianco a Mario e superarlo in velocità: la soluzione ideata da Yuji Naka e da Hirokazu Yasuhara fu Sonic the Hedgehog. Il porcospino blu era impaziente e chiassoso, rappresentando al meglio gli anni '90 e i giovani di quell'epoca. Come ben sappiamo, Sonic non è stato in grado di rubare veramente la scena a Mario sul lungo periodo e oggigiorno lo si può trovare fianco a fianco con il "rivale" in giochi sportivi dedicati alle Olimpiadi. Nondimeno, il primo capitolo della serie rimane uno dei migliori giochi degli anni '90 ed è per certo ancora oggi estremamente divertente da giocare.
Sonic the Hedgehog è stato pubblicato su SEGA MEGA Drive.
Mortal Kombat II (1993)
Se oggi giochiamo a Mortal Kombat probabilmente lo dobbiamo anche al successo del secondo capitolo di questa famosa saga, uscito nel lontano 1993, che ha definito l'identità della serie. A un solo anno di distanza dal primo Mortal Kombat, Midway Games sfornò un sequel sensazionale, un picchiaduro a incontri che migliorava praticamente tutto del predecessore e portava a nuovi livelli la tecnica del motion capture, utilizzata per realizzare le animazioni dei personaggi. Tutta la produzione era avvolta da un alone malsano, quasi horror, e una violenza semplicemente inusitata che si esprimeva nelle truculente Fatality, poi diventate uno standard del franchise.
Mortal Kombat II diventò anche celebre per gli scenari che offrivano foreste stregate, ponti sospesi e chi più ne ha ne metta. La storia inoltre si faceva sempre più intricata, dipingendo personaggi mossi da motivazioni personali, coinvolgendo quindi anche le bizzarre e mostruose creature dell'Outworld. Si tratta per certo di uno dei migliori giochi degli anni '90, sia nel genere dei picchiaduro che in senso generale.
Mortal Kombat II à stato pubblicato in versione Arcade, Super Nintendo, Game Boy, Sega Saturn, Sega 32X, Sega Mega Drive, Sega Game Gear, Sega Master System, PlayStation, MS-DOS e Amiga.
NBA Jam (1993)
La serie di NBA Jam è quasi arrivata fino ai giorni nostri, ma non è mai riuscita a replicare il capostipite uscito nel 1993, che rappresentò un vero colpo di genio da parte di Midway. L'idea di ridurre la pallacanestro a un match due contro due, ispirandosi allo street basket e cancellando ogni traccia di regola per favorire la spettacolarità più estrema, trovò il consenso di tutta la tribù da sala giochi e lo consacrò come uno dei migliori giochi degli anni '90.
I giocatori erano in grado di scatenarsi in acrobazie e schiacciate estranee alle leggi di gravità, i falli erano una leggenda urbana e gli spintoni in campo una religione. Stupenda poi la realizzazione grafica, un piccolo gioiello in bitmap caratterizzato da atleti giganteschi e splendidamente animati. La presenza del multiplayer fino a quattro giocatori contemporaneamente era l'arma finale per ripulire tutti i gettoni nelle tasche. Se non giocavate a NBA Jam negli anni novanta, forse non eravate in una sala giochi.
NBA Jam venne pubblicato in versione arcade, SNES, MEGA Drive, Game Gear, Game Boy, MEGA-CD e SEGA Saturn.
Alien vs Predator (1994)
Sembra incredibile ma Capcom riuscì a sublimare tutta la sua esperienza acquisita nei picchiaduro a scorrimento nel tie-in di uno spin-off tutt'altro che memorabile. Ma nelle mani della casa giapponese tutto diventava magia, e in questo caso il risultato era un prodotto a suo modo anche rivoluzionario. Proponendo un'alleanza tra umani e Predator nella sanguinaria lotta contro gli xenomorfi, Alien vs Predator offriva un'esperienza co-op fino a tre giocatori difficile da dimenticare. La svolta arrivava con l'utilizzo dei Predator stessi, presenti in diverse classi e dotati di una potenza offensiva devastante. Nel pieno rispetto delle controparti filmiche, erano dotati di speciali cannoncini posti sulle spalle in grado di colpire a distanza e di aggiungere quindi sfumature sparatutto che sconvolgevano la formula del picchiaduro classico. I cannoni si surriscaldavano però facilmente, costringendo a un tempo di attesa che doveva essere gestito strategicamente. La fantastica realizzazione grafica e la presenza di livelli ricchi di situazioni variegate. Ancora oggi uno dei migliori picchiaduro a scorrimento prodotti da Capcom e uno dei migliori giochi degli anni 90.
Alien vs Predator è stato pubblicato in versione arcade.
Virtua Fighter 2 (1994)
SEGA continuava a lasciare il segno sui giochi degli anni '90 ed è impossibile omettere il classico di Yu Suzuki e AM2. Anche in questo caso veniva tirata in ballo la scheda Model 2 per disegnare il sogno e portare ai giocatori un aspetto tecnico ai tempi impensabile. Lo stacco col precedente Virtua Fighter era segnato anche solo dalla fluidità, raddoppiata grazie ai sessanta fotogrammi al secondo; il motion capture e le texture definite facevano il resto. Virtua Fighter 2 fu un grande successo in Giappone nel 1994 e fu seguito dalla versione 2.1, un'edizione rivista che offriva la possibilità di controllare Dural, oltre che la presenza di diverse migliorie grafiche ed aggiustamenti al gameplay. Semplicemente un classico.
Virtua Fighter 2 è stato pubblicato su Arcade, Sega Saturn, Sega Mega Drive, Windows, PlayStation 2, PlayStation Portable.
Killer Instinct (1994)
Oggi giochiamo al remake su Xbox One, ma provate a tornare indietro di oltre vent'anni e immaginare le emozioni di un ragazzo di fronte al gigantesco cabinato di Killer Instinct, un bizzarro picchiaduro dotato di un aspetto grafico semplicemente rivoluzionario che lo rese uno dei migliori giochi degli anni '90. Solo molto tempo dopo fu svelato il suo funzionamento, garantito da un utilizzo combinato di hardware e tecnologia laser disc, ma ai tempi l'unica cosa certa erano le mascelle che precipitavano a terra.
Come se non bastasse, l'introduzione affermava che quanto visto non era altro che un porting di un gioco per il famigerato "Ultra 64", un'incredibile console Nintendo che sarebbe uscita un anno dopo. In realtà ne sarebbero poi passati due e la console si sarebbe chiamata Nintendo 64, ma qui stiamo parlando di emozioni che resero quel 1994 indimenticabile. Il titolo era devastante sotto tutti i punti di vista, un attacco deliberato ai sensi che vedeva l'apice nelle provocatorie, esagerate e interminabili combo. Semplicemente epocale.
Killer Instict è stato pubblicato in versione arcade e poi su Nintendo 64, SNES e Game Boy.
The King of Fighters '96 (1996)
SNK raggiunse la vetta con la terza iterazione della sua serie crossover, dove icone tratte da diversi franchise della casa giapponese si incontravano in un misterioso torneo per darsele di santa ragione. Sono seguiti molti altri capitoli, ma nessuno ebbe l'impatto del cabinato del 1996 e della conversione perfetta per Neo Geo.
Per molti The King of Fighters '96 rimane ancora oggi una delle migliori incarnazioni della serie, se non la migliore, avendo come protagonisti personaggi poi diventati presenze più o meno fisse della saga, come Leona Heidern. Memorabili gli scenari, che annoveravano, tra i tanti, spettacolari scontri nelle sopraelevate di Tokyo. Sullo stesso livello le musiche. Il gioco seguiva la classica formula del tre contro tre a eliminazione diretta, con una profondità tecnica che ha trovato ben pochi eguali nel mercato e che lo ha reso uno dei migliori giochi degli anni '90.
The King of Fighters '96 fu pubblicato su arcade, Neo Geo, Neo Geo CD, Sega Saturn, PlayStation, Game Boy.
Quake (1996)
Lo sapete, lo scontro negli anni novanta è sempre DOOM vs Quake. Abbiamo scelto quest'ultimo poiché ha proposto un completo motore grafico 3D che ha permesso ai giocatori di esplorare in modo nuovo il mondo di gioco. Inoltre, Quake proponeva una fantastica modalità multigiocatore online.
Quake era un'opera oscura, spaventosa, con effetti sonori perfetti e un arsenale di armi fantastico che ci permetteva di giocare in molti modi. Quake dava già l'impressione di essere nel futuro ed è diventato subito uno dei giochi degli anni 90 preferiti dagli appassionati di FPS. Oggigiorno è tornato sotto forma di remaster per console moderne.
Quake è stato inizialmente pubblicato su MS-DOS, poi su Windows, su Nintendo 64 e su Sega Saturn (questa versione usa un motore grafico diverso).
Final Fantasy 7 (1997)
Nel 1997 la saga di Square Enix era ben nota in tutto il mondo e arrivava da un capitoli di altissimo livello come Final Fantasy 6. Come fare a superare un titolo incredibile? Parte della risposta fu rivoluzionare il comparto tecnico, passando da una grafica 2D a un mondo 3D con fondali prerenderizzati e filmati in CGI che fino ad allora erano inimmaginabili. Il tutto ovviamente fu possibile grazie alla prima PlayStation e al nuovo supporto, i CD. Final Fantasy 7 divenne quindi subito uno dei migliori giochi degli anni 90 (anche grazie agli importanti temi trattati e alla qualità di scrittura, ovviamente) e cambiò il modo di creare i giochi di ruolo. Oggi, possiamo scoprire questo capolavoro anche in un nuovo formato grazie al Remake del 2020, che cambia però alcuni elementi, in primis il gameplay che passa da un classico gioco a turni ATB a un action ibrido con pausa tattica.
Final Fantasy 7 è stato pubblicato originariamente sulla prima PlayStation. Oggi può essere giocato su tutte le console, PC e su mobile.
Super Mario 64 (1997)
Mario era da tempo uno dei franchise più importanti nel mondo dei videogiochi, ma con l'arrivo di Nintendo 64 venne il momento di rivoluzionare tutto. Super Mario 64 ha portato la saga nel mondo 3D per la prima volta e ci ha permesso di esplorare tanti regni in modo completamente nuovo, definendo le regole dei platform tridimensionali che sarebbe stati prodotti da quel momento in poi. Sì, la telecamera di Lakitu era tutt'altro che perfetta, ma in termini di design si tratta di uno dei giochi degli anni 90 più importanti. Se oggi abbiamo Super Mario Odyssey, lo dobbiamo solo a questo titolo del 1997.
Super Mario 64 è stato pubblicato su Nintendo 64.
Half-Life (1998)
Half-Life ha molti pregi che lo hanno reso uno dei migliori giochi degli anni 90, ma uno dei più importanti è l'essere stato in grado di creare uno sparatutto in prima persona senza doversi basare su un film, su una vera guerra e senza puntare su una classica "power fantasy". L'opera di Valve ci mette nei panni di un semplice scienziato, Gordon Freeman, che deve sopravvivere in un oscuro e devastato laboratorio, cercando di non farsi mangiare da alieni provenienti da un'altra dimensione. Half-Life era (ed è) un gioco estremamente immersivo e ha definito il modo in cui i giochi avrebbero narrato le proprie storie da quel momento in poi.
Half-Life è stato pubblicato su computer e PlayStation 2.
The Legend of Zelda: Ocarina of Time (1998)
Nel 1992 Nintendo ha pubblicato A Link to the Past e ci faceva viaggiare la le versioni oscure e luminose del magico mondo di Hyrule. Ocarina of Time, nel 1999, invece ci faceva viaggiare nel tempo. Un giovane Link cammina nei campi di Hyrule alla ricerca della principessa che appare nei suoi sogni, poi, un Link adolescente emerge dal tempio del tempo solo per ritrovare il mondo all'orlo della distruzione. The Legend of Zelda Ocarina of Time propone varie innovazioni tecnologiche che hanno cambiato le aspettative dei giocatori in termini di giochi open world, ma a convincerci fino in fondo più l'atmosfera unica di questo capolavoro. Innegabilmente uno dei migliori giochi degli anni 90.
The Legend of Zelda: Ocarina of Time è stato pubblicato su Nintendo 64 e, successivamente, su GameCube.
Pokémon Rosso/Blu (1999)
Non si può parlare dei migliori giochi degli anni 90 senza citare Pokémon. La saga, nata in Giappone nel 1997, ha impiegato un paio di anni ad approdare nel Vecchio Continente, ma il ritardo non ha impedito alla coppia Rosso/Blu di avere successo. Pokémon è un JRPG a turni molto classico, ma invece di proporre un piccolo gruppo di personaggi da portare in battaglia, ci permette di sceglierne sei a piacere tra i 151 disponibili nel gioco. Ogni creatura ha un proprio tipo, mosse da apprendere e si trasforma in una nuova versione salendo di livello. Caratteristiche scontate oggigiorno ma innovative per l'epoca. Certo, la prima generazione venne pubblicata con un po' di bug, una grafica limita dal suo essere un gioco Game Boy e una quality of life non esattamente perfetta tipica di quegli anni 90 (problema risolto soprattutto a partire dalla terza generazione). Il fascino dei Pokémon era però unico e il successo ottenuto dalla saga è ancora oggi incredibile.
Pokémon Rosso/Blu è stato pubblicato su Game Boy e, in versione retrocompatibilità, su Game Boy Color.
Street Fighter II (1991 – 2003)
Gli anni novanta in un certo senso iniziavano e finivano con Street Fighter II. Non importa cosa potesse uscire dopo, il picchiaduro a incontri Capcom rappresentava un'esperienza dalla quale era impossibile tornare indietro. Niente sarebbe mai stato più come prima e riteniamo giusto premiarlo come emblema di questo indimenticabile periodo. Grandissimo catalizzatore di attenzione in qualsiasi bar o sala giochi, il titolo migliorava drasticamente il predecessore, introducendo una vasta rosa di personaggi giocabili e splendidamente caratterizzati. Ha generato icone del calibro di Ryu e Ken, Chun Li, Guile e Mr. Bison/Vega. Una giocabilità complessa e profonda che ha portato il genere a nuovi quanto impensabili livelli, e una realizzazione tecnica che faceva tesoro dell'esperienza maturata da Capcom nella realizzazione di uno stile da fumetto, con influenze occidentali. La storia degli Arcade degli anni '90 e non solo, visto che è riuscito a vivere il nuovo secolo con il rilascio limitato di Hyper Street Fighter II nel 2003, uscito prima su PlayStation 2 e poi in qualche sala giochi del Sol Levante.