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Il mondo in mano alle macchine

Abbiamo provato per la prima volta Horizon: Zero Dawn, ecco le nostre prime impressioni

PROVATO di Antonio Fucito   —   15/06/2016

Anche se è stato recentemente posticipato al prossimo anno, Horizon: Zero Dawn è stato uno dei protagonisti indiscussi della conferenza Sony di questo E3 2016. Si trova ovviamente in fase avanzata di sviluppo, e per questo abbiamo assistito ad una presentazione a porte chiuse dedicata, per poi provarlo la prima volta in assoluto da quando è stato annunciato. Ebbene, il titolo di Guerrilla Games sembra essere molto più profondo e complesso di quanto si pensasse inizialmente, un vero RPG Open World con tutte le caratteristiche proprie di questo genere, magari non così complesso come un The Witcher, ma nemmeno con dinamiche semplicemente abbozzate al servizio dei combattimenti.

Il mondo in mano alle macchine

Andiamo con ordine, nella presentazione alla quale abbiamo assistito vi era una demo più estesa rispetto a quella mostrata al pubblico. Cominciava, infatti, da un villaggio abitato da persone estremamente devote, al punto tale da definire i recenti attacchi subiti dalle macchine volere delle divinità, senza una causa perseguibile. Aloy non è dello stesso parere, e per questo è intenzionata a capire cosa sta succedendo e perché si stanno comportando in maniera così aggressiva. Proprio il villaggio fa da apripista alla struttura RPG del titolo, perché la protagonista può parlare con gli abitanti e porre domande multiple, può acquistare armi, oggetti e vestiti dai venditori adibiti, selezionare e tracciare missioni primarie e secondarie. Dispone di un livello che può essere accresciuto, così come i suoi avversari che non scalano in base alle sue caratteristiche, ma hanno un valore fisso in base alla zona in cui si trovano; dispone infine della possibilità di fabbricare gli oggetti e di migliorare le proprie abilità acquisendo egualmente esperienza. I frammenti di metallo rappresentano la valuta del gioco ma anche risorsa per la creazione degli oggetti, durante la presentazione gli sviluppatori li hanno utilizzati per comprare le armi poi utilizzate successivamente nella demo. Aloy ha a disposizione un arco con tre tipologie di dardi - semplici, elettrificati e infuocati - nel quale inoltre c'è la possibilità di incastonare tre modificatori differenti. Abbiamo poi delle corde che permettono di bloccare gli avversari al suolo oppure trappole di vario genere le quali possono essere posizionate sul campo, una serie di possibilità che lascia presagire una buona varietà per tutto l'arco dell'avventura principale.

Abbiamo provato per la prima volta Horizon: Zero Dawn, il nuovo titolo di Guerrilla Games

La corruzione è per tutti

Gli sviluppatori hanno affermato che tutto quanto si vede su schermo è raggiungibile e quindi esplorabile; ci saranno inoltre diverse ambientazioni come ad esempio deserti e giungle, che ad oggi non sono stati ancora mostrate. Le premesse narrative del titolo sono oramai note, quelle di un mondo post apocalittico abbandonato dagli umani, nel quale alcune macchine ne hanno preso il controllo in maniera ancora poco chiara.

Il mondo in mano alle macchine
Il mondo in mano alle macchine

Noi abbiamo finalmente mosso i primi passi in tale mondo, all'interno di un'area che metteva a disposizione alcune missioni come l'eliminazione dei Watcher, le macchine vedetta, ed il saccheggio del carico di alcuni robot-cargo. Il sistema di controllo di Horizon: Zero Dawn, è molto articolato ma anche facile da assimilare: con X si salta, con cerchio si esegue la capriola per le schivate, con il triangolo si aprono casse e eseguono alcuni tipi di azione, col quadrato ci si accovaccia allo scopo di non essere individuati e fare meno rumore. L3 serve per correre, R3 invece permette di abilitare uno scanner dell'area, allo scopo eventualmente di marcare i nemici o ispezionare caratteristiche ed oggetti in proprio possesso. Con R1 e R2 abbiamo gli attacchi ravvicinati leggeri e pesanti, con L2 la mira dell'arco per scagliare con R2 le frecce; eventualmente in quest'ultimo caso è possibile premere R3 per rallentare il tempo per qualche secondo, allo scopo di prendere meglio la mira. Lasciando premuto L1, invece, si accede alla selezione delle armi, che vanno equipaggiare con l'analogico destro nella configurazione che più aggrada. Dulcis in fundo, il d-pad permette di utilizzare sull'asse verticale gli oggetti, su quella orizzontale di scorrere i restanti in proprio possesso, associandoli alla croce digitale verso il basso. Tante funzionalità, quindi, ma vi assicuriamo che ogni caratteristica è messa al posto giusto e risulta di facile apprendimento: dopo pochi minuti abbiamo preso confidenza con il controllo della protagonista principale. Tornando alla demo, la prima azione che abbiamo compiuto è stata quella di nasconderci tra le piante, uccidendo di soppiatto un Watcher con R1; a questo punto ci siamo diretti alle spalle di una macchina dalle sembianze simili a quelle di un cavallo, e con il triangolo abbiamo sovrascritto la sua sequenza informatica per renderla addomesticabile, e quindi poter montare in groppa per muoverci più velocemente. In Horizon è possibile attaccare anche quando si sta cavalcando, e la cosa risulta comoda e funzionale per i nemici più coriacei che magari vanno aggirati poiché in possesso di scudo. Proseguendo abbiamo eliminato a distanza altre macchine colpendo i serbatoi che presumibilmente le tenevano attive, abbiamo derubato il carico di altre, infine affrontato in una maniera del tutto simile a quanto mostrato in conferenza il Corruttore, enorme robot che rendeva il comportamento delle altre nelle vicinanze aggressivo. In questo caso il combattimento è stato più articolato, tra schivate, utilizzo di armi differenti fino alle corde per immobilizzarlo sul terreno.

Il mondo in mano alle macchine

Il gameplay di Horizon: Zero Dawn, da quanto abbiamo potuto capire, farà grande leva sull'aggiramento dei nemici, su alcune meccaniche stealth e in generale l'utilizzo di tutto l'arsenale a disposizione di Aloy. La varietà sembra esserci, comprensiva della possibilità di fabbricare munizioni "al volo"; come detto il sistema di controllo funge estremamente bene fin da subito. È ancora presto per capire se tali dinamiche potranno mantenere la stessa qualità per tutta la durata dell'avventura, e non sappiamo nemmeno quali altre cose ci saranno nel prodotto completo; di sicuro abbiamo a che fare con un titolo che ha aumentato il nostro interesse dopo la prima prova, in aggiunta ad un'immaginario di per se risultato molto intrigante fin dal primo annuncio dello scorso anno. Tecnicamente Horizon: Zero Dawn supporta con un ottimo comparto grafico un solido impianto artistico, soprattutto il sistema di illuminazione e la complessità della scena rappresentano il fiore all'occhiello, per un impatto importante che posiziona il titolo ai piani alti delle produzioni per PlayStation 4. C'è ancora da lavorare in termini di fluidità, qualità visiva delle esplosioni, collisioni e senso di fisicità negli scontri, ma manca ancora quasi un anno e c'è tutto il tempo per ovviare a queste imperfezioni: in tale ottica va ricercato il motivo del rinvio della data d'uscita, quello di ottimizzare nella maniera migliore possibile tutte le componenti del gioco. Di Horizon: Zero Dawn torneremo a parlarne sicuramente nelle prossime settimane, nel frattempo mettete pure il titolo Guerriglia tra quelli da seguire con attenzione.

CERTEZZE

  • RPG a tutti gli effetti, con premesse interessanti
  • Graficamente importante, sembra vasto e variegato

DUBBI

  • Le armi a disposizione della protagonista saranno sufficienti per mantenere alto il divertimento?