Dragon Ball Xenoverse 2 è il classico seguito di un titolo di successo: costruisce su quanto già fatto in precedenza, senza stravolgere nulla ma andando a colmare le lacune e dando ai fan quello che vogliono. Il suo predecessore è stato il videogioco ispirato alla licenza creata da Akira Toriyama che più ha venduto nella trentennale storia del franchise, aprendo le porte ad una serie che supponiamo non cesserà di esistere molto in fretta. Non era un titolo perfetto e forse in passato si sono visti altri picchiaduro ispirati a Dragon Ball qualitativamente superiori, eppure l'idea di dare agli utenti la possibilità di crearsi il loro combattente e di aggiungere una dimensione online più corposa e social, ha fatto breccia nel cuore di tutti quelli che cercavano qualcosa in più rispetto al solito picchiaduro a incontri uno contro uno. Alla GamesCom 2016 di Colonia ci siamo potuti fermare ancora una volta a provarlo, ma soprattutto abbiamo assistito ad una presentazione che ha fatto luce su alcune delle caratteristiche più innovative del seguito.
Dragon Ball Xenoverse 2 promette di rendere ancora più epiche le battaglie del suo predecessore
Cambiamo il passato
La trama di Dragon Ball Xenoverse 2 ricalca in larga parte quella che già abbiamo vissuto un paio di anni or sono: gli eventi di tutta la linea temporale della serie rischiano di essere sconvolti cambiando per sempre il futuro della Terra, quindi a noi e a tutti gli altri combattenti spetta il compito di rivivere questi passaggi ultra noti agli appassionati per fare in modo che le cose restino al loro posto.
Un aggancio narrativo forse non formidabile, pensato però per essere funzionale: la possibilità di creare il proprio alter ego scegliendo una tra le razze che hanno reso popolare Dragon Ball e di personalizzarlo in ogni aspetto, incluse quindi le caratteristiche tecniche di combattimento, ha rappresentato un'opportunità davvero golosa per tutti quelli che fino ad ora avevano trovato un po' limitante dover utilizzare unicamente i personaggi apparsi nelle diverse serie, senza poter creare qualcosa di completamente nuovo. L'hub che fa da punto di partenza per missioni e combattimenti torna ancora una volta, qui ampliato al punto da ospitare fino a trecento utenti contemporaneamente, con più distretti e personaggi non giocanti con i quali interagire. Oltre all'aggiunta di alcuni personaggi come Majin Vegeta e Future Gohan, esclusi in passato dal roster di combattenti, sembra che il gioco stia traendo particolari benefici dal passaggio a sessanta immagini al secondo, che rendono l'azione più fluida, e da alcuni accorgimenti atti a migliorare le battaglia. Lo sprint verso l'avversario può ora essere utilizzato anche quando il nemico tenta di colpirci dalla distanza grazie a una schivata, mentre il sistema di combo è stato in parte semplificato per dare modo a tutti di eseguire le tecniche più spettacolari. Un cambiamento che potrebbe non piacere ai giocatori hardcore... ma in fondo è difficile pensare che qualcuno possa acquistare Dragon Ball Xenoverse 2 per farne il proprio titolo competitivo preferito. Un gameplay più immediato e leggero ben si presta all'impostazione del prodotto.
Scontri epici
La principale aggiunta che è stata mostrata durante la GamesCom 2016 di Colonia riguardava le Expert Mission, battaglie particolarmente complesse da affrontare dopo essersi potenziati a sufficienza, che in Dragon Ball Xenoverse 2 tornano con una formula diversa rispetto al passato. Potranno parteciparvi fino a sei lottatori, controllati in parte dall'intelligenza artificiale oppure tutti in carne ed ossa, che ci metteranno al cospetto di avversari più ostici del solito ma soprattutto dotati di abilità uniche.
La sfida contro Great Ape Nappa, ad esempio, non solo presentava la difficoltà di vedersela contro la versione "scimmiesca" del Saiyan, ma anche di dover affrontare un proprio clone nel caso il nemico fosse riuscito a bersagliarci con una specifica tecnica. Qualora il suo attacco andasse a buon fine, infatti, verremmo catapultati in una dimensione parallela da cui uscire solo dopo aver sconfitto la nostra nemesi, lasciando allo stesso tempo scoperti i nostri cinque compagni. Una simile sfida ci vedrà impegnati con Turles, che in questo caso avrà il potere di mandarci in momenti temporali diversi per affrontare differenti avversari, prima di vedercela direttamente con lui. Sono contenuti end game che premiano sia l'impegno di chi è arrivato fino a quel punto, sia l'interesse dei fan che vogliono qualche spunto inedito da un universo sì ricchissimo, ma da cui è anche stato preso davvero tantissimo nel corso degli anni. Molto del successo di questo pezzo dell'offerta dipenderà dalla qualità delle ricompense offerte, ma con un sistema di personalizzazione piuttosto ricco e tante opzioni, è difficile immaginare che ci saranno problemi a trovare i giusti incentivi. L'uscita di Dragon Ball Xenoverse 2 prevista per il prossimo 25 ottobre fugherà gli eventuali dubbi rimasti in sospeso ma, ancora prima, il prossimo TGS di Tokyo dovrebbe darci modo di scoprirne alcuni nuovi dettagli.
CERTEZZE
- La nuova formula delle Expert Mission sembra molto interessante
- Sessanta immagini al secondo e diverse rifiniture al sistema di combattimento
DUBBI
- L'impostazione casual non farà la gioia dei giocatori più competitivi
- Ancora non sono state mostrate nel dettaglio le novità della città/hub