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Moonstone incontra Dark Souls

Gamera Interactive presenta Alaloth: Champions of the Four Kingdoms, gioco ad ambientazione fantasy ispirato al classico del 1991

ANTEPRIMA di La Redazione   —   23/02/2017
Alaloth: Champions of the Four Kingdoms
Alaloth: Champions of the Four Kingdoms
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Se fino a questo momento non avete mai sentito parlare di Gamera Interactive è perché la sua fondazione risale a tempi piuttosto recenti. Meno di un anno per l'esattezza, durante il quale il team ha rotto il silenzio per annunciare il platform Unit 4 per Xbox One, il cui arrivo sul mercato è previsto per il 2017 in cui ci troviamo. Ma nella pentola di Gamera Interactive bolle molto di più: ce lo ha suggerito un paio di settimane fa la notizia legata alla collaborazione con un personaggio del calibro di Chris Avellone, padre di Obsidian Entertainment e di giochi di ruolo come Fallout 2, Planescape: Torment e tanti altri. La conferma arriva finalmente oggi, giorno in cui abbiamo la possibilità di parlarvi di Alaloth: Champions of the Four Kingdoms, secondo progetto di Gamera Interactive con cui lo studio con base a Padova intende puntare in alto. Ma non perdiamo altro tempo e scopriamo insieme di cosa si tratta.

Chris Avellone e gli italiani Gamera insieme per un gioco ispirato al vecchio Moonstone: ecco Alaloth!

A hard days knight

Come già suggerito dal titolo di questo articolo, Alaloth: Champions of the Four Kingdoms attinge sia da Moonstone che da Dark Souls, presentandosi sulla carta come un gioco appartenente al filone scaturito dall'opera di From Software.

Moonstone incontra Dark Souls
Moonstone incontra Dark Souls

Un soulslike, quindi, dall'ambientazione fantasy classica unita a un'ispirazione di fondo che parte da lontano, per l'esattezza dal gioco arrivato su PC e Amiga nel 1991. Da Dark Souls il nuovo Alaloth: Champions of the Four Kingdoms riprenderà la difficoltà di base, che porterà il giocatore a dover stare attento a qualsiasi movimento, spendendo tempo nell'esercizio del combattimento prima di avere una padronanza completa dei propri mezzi. Da Moonstone saranno invece ereditati aspetti come il tipo d'azione immediata e la presenza di scontri particolarmente crudi, contraddistinti in particolare da un elevato livello di sangue su schermo. Con il titolo sviluppato venti e passa anni fa da Mindscape, Alaloth: Champions of the Four Kingdoms condividerà inoltre la struttura della mappa, divisa in quattro diverse aree che individuano altrettanti regni, dai quali provengono i quattro personaggi giocabili: un campione a testa quindi, di razza umana, elfica, nanica o orchesca. Sempre come in Moonstone, ci ritroveremo a girovagare per la mappa alla ricerca di quelle che all'epoca erano delle chiavi, più in generale inquadrabili come gli elementi necessari a sbloccare la parte finale dell'avventura. Arrivando nel 2018, Alaloth: Champions of the Four Kingdoms affiancherà ovviamente agli elementi di base una visione moderna degli aspetti maggiormente legati al gameplay, offrendo per esempio la possibilità di affrontare mostri di una quantità considerevole di specie e unirsi in gruppo con gli altri giocatori. A quel punto sarà possibile collaborare per andare avanti o decidere di far loro la festa come avveniva anche in Moonstone, portando via quanto in loro possesso dopo averli uccisi. In modalità singola si avrà comunque la possibilità di unirsi coi personaggi controllati dalla CPU, ognuno dei quali sarà dotato di un background e di una storia ben definiti.

Moonstone incontra Dark Souls

Guerrieri e draghi

I personaggi di Alaloth: Champions of the Four Kingdoms saranno di base dei guerrieri, destinati a specializzarsi salendo di livello per seguire tre percorsi specifici chiamati Way. La Way of Arms permetterà di ottenere ulteriori abilità con le armi, la Way of Gods si concentrerà invece su discipline di cura e buff, mentre infine la Way of Nature sarà legata agli elementi, permettendo quindi di usare abilità magiche come palle di fuoco e simili.

Moonstone incontra Dark Souls

Per quanto riguarda i combattimenti nello specifico, Gamera Interactive cita espressamente La Terra di Mezzo: L'Ombra di Mordor con l'intenzione di ereditare da quest'ultimo la spettacolarizzazione di alcune scene, in particolare quelle conclusive con l'introduzione di esecuzioni da eseguire quando un nemico è in fin di vita. Per un titolo che cita Moonstone come fonte d'ispirazione è ovviamente d'obbligo la presenza dei draghi: nel caso di Alaloth: Champions of the Four Kingdoms ce ne saranno ben quattro, pronti a seminare scompiglio attraverso i vari regni e a privare i giocatori dei loro averi. Nel caso in cui uno scontro con un drago non dovesse andare bene, ci sarà comunque la possibilità di bussare alla porta di Smaug per recuperare il maltolto, non prima di essersi fatti resuscitare presso un altare con una modalità fantasma simile a quella di Ultima Online. In termini di libertà di gioco Gamera Interactive punta a offrire diversi approcci, slegati da quello che si potrebbe definire un sistema di quest classico. Potremo così decidere di concentrarci sulla raccolta dei pezzi di chiave, oppure viaggiare in giro per i quattro regni e dedicarci allo sblocco di luoghi e personaggi. Conclude la lista di dettagli attualmente disponibili il tipo di telecamera di tipo isometrico, sulla carta particolarmente indicata vista la volontà di omaggiare in Alaloth: Champions of the Four Kingdoms alcuni titoli del passato.

Il ruolo di Avellone

Dopo tutto questo parlare non ci siamo di certo dimenticati di Chris Avellone, chiamato nel suo ruolo di Creative Consultant a contribuire alla scrittura della mitologia del mondo insieme alle storie dei personaggi.

Moonstone incontra Dark Souls

L'apporto di una persona così esperta in un ambito del genere non può dare altro che buoni auspici, considerando l'intenzione degli sviluppatori di puntare su una storia che possa rimanere nella testa del giocatore. Ci sarà anche un sistema di reputazione, con il quale sbloccare bonus ed elementi vari tramite le proprie azioni. Attraversando i quattro regni di Alaloth: Champions of the Four Kingdoms sarà possibile incontrare oltre quaranta casate, ognuna delle quali sarà dotata di araldica, motti e rivalità varie in pieno stile Trono di Spade. La mappa, completamente esplorabile, offrirà un sistema di città ripartito in base ai vari territori, dove in generale sarà possibile trovare una capitale accompagnata da agglomerati minori. In questi posti si potranno visitare negozi e taverne, contando anche su un sistema di artigianato che Gamera Interactive dettaglierà in un secondo momento. Per il momento, questo è tutto ciò che sappiamo su Alaloth: Champions of the Four Kingdoms, titolo destinato ad arrivare nel 2018 su PC. Eventuali versioni console non sono al momento escluse, ma immaginiamo che prima bisognerà vedere come andranno le cose per questo progetto. Noi, naturalmente, non mancheremo di aggiornarvi sui progressi.

CERTEZZE

  • Il richiamo di Moonstone è senza dubbio affascinante
  • Chris Avellone è una garanzia

DUBBI

  • Tanta carne al fuoco, speriamo non troppa