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LEGO Marvel Super Heroes 2, eroi non per caso

Abbiamo testato a Colonia il seguito di uno dei LEGO games più riusciti in assoluto: sarà l'evoluzione di cui la serie ha bisogno?

PROVATO di Aligi Comandini   —   30/08/2017

I LEGO Games sono ormai una quantità nota: negli anni si sono ampliati, evoluti in molti aspetti, e sono riusciti ad offrire un misto di umorismo spensierato e contenuti spaventosi che è stato più che sufficiente a decretarne il successo, ma contemporaneamente non sono mai stati in grado di trovare una chiave di volta per la loro formula costruita attorno ai giocatori più piccoli. I Traveller's Tales, insomma, navigano con sicurezza su un mare più calmo che mai, evitando qualunque possibile collisione e tempesta, ed è proprio per questo motivo che siamo andati nello stand di Warner alla Gamescom con aspettative cristalline per il loro ultimo progetto. Prevedibilmente, il titolo che ci siamo trovati davanti non è riuscito a sorprenderci più di tanto, pur riuscendo a stupire ancora una volta per certe sue caratteristiche. Vediamo quali.

La storia del nuovo Marvel Super Heroes è un curioso espediente per offrire un open world diverso da quello a cui i titoli LEGO ci hanno abituati. Dimenticatevi Manhattan, o la città di LEGO City Undercover, qui il cattivone è Kang il Conquistatore, e grazie ai suoi immensi poteri ha creato un luogo chiamato Chronopolis, composto da "pezzi" dei più svariati luoghi dell'universo Marvel. Si va da Wakanda ad Asgard, con elementi presi di peso dalle serie "noir" della Marvel e quartieri cittadini più classici: Chronopolis offre insomma una miriade di possibilità narrative, missioni e scorci di gran qualità, il tutto nel tipico stile LEGO. Prevedibilmente, la conseguenza diretta di una tale varietà di ambientazioni è un roster di personaggi ancora più folle del solito. Non li abbiamo contati, ma la lista copre completamente lo schermo, e si va da chicche come Hulk Maestro a una strana fusione di Venom e Carnage dotata di spettacolari poteri.

LEGO Marvel Super Heroes 2, eroi non per caso

Una volta raccolta la mascella per il numero di eroi e super cattivi utilizzabili, però, ci siamo trovati davanti alle solite basi, e più specificamente ad Asgard, alle redini di un team composto da Miss Marvel, Loki, Thor, Capitan America e... Thor (donna) durante una boss. L'avversario era Surtur, enorme nemico dalle fattezze demoniache praticamente intoccabile nella sua forma gigante: per eliminarlo abbiamo dovuto, come sempre, sfruttare singolarmente tutte le abilità speciali degli eroi coinvolti, partendo prima dal raggio congelante di Loki, per poi passare allo scudo direzionabile del Capitano e al misto di elettricità e super forza dei due Thor. In parole povere, le battaglie contro i boss sono ancora dei puzzle a fasi multiple molto intuitivi più che scontri dalle meccaniche action, dove morire è impossibile e la (bassa) difficoltà risiede tutta nel capire cosa fare e in che punto della mappa farlo, passando da un personaggio all'altro. Perfetto per padri e madri con figlioli amanti dei personaggi LEGO, certo, ma inizia a essere leggermente stancante per i giocatori più navigati che hanno già avuto a che fare con la serie.

LEGO Marvel Super Heroes 2, eroi non per caso

Per loro, alla fin fine, il punto cruciale rimane quindi l'umorismo che ancora una volta permea la produzione Traveller's Tales: le scene d'intermezzo sono spesso spassose, e i personaggi mantengono tutta la loro verve in forma LEGO, inseriti nella solita pletora di battute brillanti (che dimostrano come nel team gli sceneggiatori siano grossi fan dei fumetti Marvel e spesso fini conoscitori anche di storie meno mainstream). Fanservice allo stato puro, che ad ogni modo ha sempre funzionato, strizzando l'occhio con il suo citazionismo spinto e la capacità di divertire in egual modo grandi e piccini.

LEGO Marvel Super Heroes non ci ha certo stupito per le novità introdotte, e punta infatti ancora una volta a offrire una massa incredibile di contenuti e personaggi utilizzabili, mescolata a un gameplay accessibile e semplificato, e a un fine umorismo. La nuova location in cui la storia si sviluppa è indubbiamente interessante, ma la staticità della formula inizia a preoccuparci. Vedremo come saprà difendersi il prodotto finito.

CERTEZZE

  • La solita formula vincente...
  • Nuova location che offre numerosi spunti interessanti

DUBBI

  • ...che però inizia seriamente a stancare dopo tutto questo tempo