Settanta milioni di giocatori superati ormai da un pezzo, centinaia di milioni di dollari raccolti ogni anno e un torneo come l'Hearthstone Championship Tour 2018 che si preannuncia come il più ricco di sempre in termini di montepremi. Nonostante la sua uscita risalga a quattro anni fa, giorno più giorno meno, con numeri del genere per Hearthstone la strada da percorrere sembra ancora lunga. Oggi vogliamo però volgere lo sguardo alle sorti più immediate per il gioco di carte targato Blizzard: come ormai di consueto da quando è stato introdotto il sistema di rotazione dei set di carte, questo è infatti il periodo in cui si inizia a guardare a ciò che arriverà nel mese di aprile, quando con l'inizio dell'Anno del Corvo usciranno dalla scena della modalità Standard le espansioni Sussurri degli Dei Antichi, Una notte a Karazhan e I Bassifondi di Meccania. L'Anno del Mammut attualmente in corso lascerà il posto a quello dedicato al volatile con l'arrivo di Boscotetro, prima espansione del 2018 fresca di annuncio. Abbiamo approfittato proprio di questo evento per dare una nuova occhiata a Hearthstone, fotografandone lo stato attuale prima di vedere che cosa sappiamo per il momento sull'Anno del Corvo e sul modo in cui esso potrà cambiare il gioco.
Murloc, cubi e segreti
Se in un primo momento l'uscita dell'ultima espansione Coboldi & Catacombe aveva addirittura dato l'impressione di poter garantire che tutte le classi trovassero mazzi in grado di affermarsi come competitivi all'interno del meta, alla lunga la situazione si è dimostrata leggermente diversa, anche se a nostro avviso comunque migliore rispetto a situazioni riscontrate in precedenza. Allo stato attuale troviamo il paladino a dominare la scena con le sue due varianti Murloc e Dude, salde in testa alle classifiche di utilizzo ormai da mesi insieme al Cubelock, probabilmente il più odiato del trio, e alla variante Control Warlock che fa uso di Rin la Prima Discepola. Nel meta attuale c'è ampio spazio anche per il Secret Mage, anch'esso tanto amato da chi lo usa quanto odiato da chi si trova ad averci a che fare da avversario, mentre ormai da qualche tempo ha fatto capolino al vertice anche il Combo Dragon Priest. Sei mazzi divisi tra quattro classi in cima alla classifica del meta, seguiti comunque da altre soluzioni interessanti come Spell Hunter e Weapon Rogue, anche se quest'utlimo dopo un periodo di esaltazione iniziale è un po' andato a finire nelle retrovie.
Al di là delle critiche, la situazione si presenta comunque migliore rispetto al momento analogo di un anno fa, quando anche da queste parti ci lamentavamo dell'esistenza di "Shamanstone". Oggi come allora, a rendere meno digeribile il meta durante le ultime settimane è stata la sua immobilità, favorita proprio dalla rotazione imminente: con le tre espansioni sopra citate destinate a lasciarci e la nuova Boscotetro in arrivo, la propensione a sperimentare con le carte si è un attimo arrestata in attesa di capire cosa succederà con l'arrivo dell'Anno del Corvo. Per quanto riguarda il meta attuale, quello che sappiamo è che il maggiore impatto lo avranno proprio i mazzi del mago, privato del suo inseparabile Blocco di Ghiaccio destinato a entrare nella Hall of Fame. Insieme a lui, ci saluterà l'Oracolo Lucefredda, ponendo così fine a mazzi come il Mill Rogue che facevano pescare l'avversario fino a mandarlo in fatigue. Tra le carte delle espansioni destinate a lasciare lo Standard troviamo inoltre Sghigno il Pirata, comunque già depotenziato con la patch di febbraio così come Raza l'Incatenato, accompagnati dalla magia Evoluzione dello sciamano. Anche i mazzi Jade subiranno un contraccolpo, in particolare il Jade Druid: oltre ad Aya Zampa Nera ci diranno infatti addio anche Fandral Elmocervo e l'Idolo di Giada. Quanto alle novità in arrivo con Boscotetro, al momento è piuttosto difficile prevedere che modifiche potranno esserci sul meta attuale: sono infatti state annunciate solo sei carte (e mezza) su centotrentacinque, per cui rimandiamo le analisi più approfondite a un secondo momento.
Eco e Assalto
Passiamo adesso a vedere che cosa sappiamo per ora su Boscotetro, dal cui annuncio spiccano in primis le nuove dinamiche legate ad alcune delle sue carte. La prima si chiama Eco, e ci permetterà di ottenere una copia fantasma della carta che ne fa uso destinata a scomparire dalla nostra mano a fine turno. In pratica sarà possibile giocare la stessa carta un tot di volte, finché la quantità a disposizione di mana ce lo permetterà. L'esempio introdotto è quello della Milizia Fantasma, un 2-4 con Provocazione a costo tre. La seconda dinamica è molto simile alla già presente Carica, con l'unica eccezione che Assalto (questo il suo nome) permette di attaccare solo i minion senza toccare l'eroe avversario. In questo caso invece l'esempio mostrato riguarda una carta appartenente al guerriero, il Capitano della Milizia: un 2-5 a costo quattro, che nel turno in cui viene giocato guadagna tre punti attacco. Anche se a una prima occhiata entrambe le dinamiche possono sembrare non rivoluzionarie, la storia ci insegna che non bisogna mai sottovalutare l'abilità di trovare sinergie tra le carte da parte dei giocatori più esperti. Sotto questo punto di vista, nuove possibilità vengono aperte da due delle carte presentate finora: Genn Mantogrigio e Baku la Mangialune.
Il primo permette di ridurre a uno il costo del proprio potere eroe originale in presenza di sole carte a costo pari nel mazzo, mentre la seconda potenzia il potere eroe nel caso in cui le carte siano invece a costo dispari. Anche in questo caso non bisogna sottovalutare il potenziale: il Razakus Priest ci insegna che le strade che si possono aprire sono difficili da immaginare per noi comuni mortali. Ci saranno inoltre le cosiddette carte Worgen, destinate a cambiare forma tra quella umana e lupina scambiandosi i punti attacco e salute a ogni turno. Segnaliamo infine lo scoop più recente, scovato dai giocatori alla fine del video di presentazione di Boscotetro: Hagatha la Strega sarà disponibile come carta eroe per lo sciamano. L'unica di questo tipo dell'intera espansione, destinata quindi a tentare di restituire a Thrall un po' dell'amore perso negli ultimi mesi.
A caccia di mostri
Anche se le avventure non esistono più, Blizzard ha comunque confermato l'intenzione di continuare a sviluppare contenuti da giocare in singolo. Dopo la modalità Dungeon Run di Coboldi & Catacombe, Boscotetro porterà con sé la cosiddetta Monster Hunt, ma ci vorranno due settimane dall'uscita prima di poterla provare. Monster Hunt sarà comunque simile alla modalità vista nell'espansione precedente e figlia dell'ambientazione legata alla nuova espansione: la foresta che dà il nome al pacchetto è infatti popolata da creature mutate dalla magia oscura, scatenate contro la Città di Gilneas, capitale di uno dei regni di Azeroth. A opporsi a queste forze troviamo Genn Mantogrigio, Re di Gilneas, accompagnato dai suoi sudditi che hanno l'abilità di trasformarsi in Worgen feroci. In termini di gioco, anche in questo caso si tratterà di una modalità a scontri successivi coi vari boss, con la possibilità di potenziare il proprio mazzo passando da uno scontro all'altro. Per l'impresa saranno inoltre messi a disposizione quattro eroi gilneani appositamente introdotti all'interno del gioco, in modo da rendere la sortita all'interno della foresta infestata un'esperienza accattivante e una parte importante dell'intera espansione. A proposito di cose accattivanti, come sempre anche Boscotetro può essere prenotata in anticipo, ma stavolta allo stesso prezzo avremo settanta buste invece che cinquanta: una buona risposta a chi ha spesso accusato Blizzard di voler tirare un po' troppo la corda nel generare entrate, rendendo Hearthstone un free to play solo di nome. Per il momento questo è tutto, il prossimo appuntamento è al 26 marzo, giorno in cui saranno svelate altre carte di Boscotetro.