Dopo Frantics, Dimmi chi sei! e Hidden Agenda, il nostro tour del titoli appartenenti alla piattaforma PlayLink ci porta questa settimana a scoprire l'esperienza quiz di Sapere è Potere. Il gioco sviluppato da Wish Studios raccoglie in modo abbastanza evidente l'eredita del classico Buzz!, sostituendo gli ormai obsoleti controller dedicati con dei dispositivi decisamente più pratici e diffusi: smartphone e tablet. Scaricata l'applicazione gratuita da App Store o Google Play, come al solito, il setup è rapido e indolore, tanto che bastano letteralmente pochi minuti per organizzare una partita, anche fra chi non ha la minima idea di cosa sia una console e di come utilizzarla. Del resto è proprio in questa totale apertura verso l'utenza casual, dagli amici ai parenti anche attempati, che risiede la grande forza dell'offerta targata PlayLink, e Sapere è Potere non fa certo eccezione. Pronti a cominciare?
Questa la so!
Le partite di Sapere è Potere sono aperte da un minimo di due fino a un massimo di sei partecipanti, con la possibilità di creare una rete Wi-Fi interna con PlayStation 4 laddove ci siano problemi con la navigazione in internet. Una volta sincronizzato il proprio telefono con l'applicazione, bisogna scattarsi l'immancabile selfie e selezionare uno fra i tanti, buffi personaggi che compongono il cast del gioco. Questo primo aspetto dice molto della produzione, perché dal punto di vista grafico è stato fatto davvero un lavoro coi fiocchi: gli avatar sono incredibilmente simpatici e vantano uno stile azzeccato, con buffe animazioni che vi strapperanno più di un sorriso e ambientazioni frizzanti, colorate, molto vivaci a fare da sfondo all'azione.
Effettuate le regolazioni iniziali, accompagnati dalla voce impostata e dalle audaci movenze di un brillante presentatore televisivo, doppiato naturalmente in italiano, dovremo scegliere di turno in turno le categorie di appartenenza delle domande a cui fornire una risposta, cercando peraltro di farlo il più rapidamente possibile per ottenere un punteggio superiore a quello dei nostri avversari. Si va dalla geografia alla narrativa, dalla cucina alla poesia, dalla politica al cinema, dai motori ai fumetti: un set di argomenti molto ricco, che difficilmente presenta gli stessi quesiti a breve distanza. Per ogni domanda bisogna selezionare una risposta sul touch screen del proprio smartphone o tablet, raccogliendo quindi i punti che ci verranno assegnati e lottando per la vittoria finale. Ma sarà davvero il più acculturato a spuntarla?
Vinca il migliore
Come per la maggior parte delle applicazioni PlayLink a base competitiva, anche in Sapere è Potere ci viene fornita la possibilità di mettere il bastone fra le ruote dei nostri avversari. È così che fra una domanda e l'altra avremo modo di selezionare dei "malus" da sganciare sugli altri concorrenti: una coltre di ghiaccio che va infranta prima di poter rispondere, un percorso minato a cui fare attenzione, una spalmata di slime che rende più lenta la navigazione fra le opzioni, e così via. Trucchi che si rivelano di fondamentale importanza per appesantire le manovre degli altri partecipanti, che finiranno inevitabilmente per impiegare più tempo a fornire le risposte.
Si procede quindi a oltranza, cercando di inanellare il maggior numero di risposte corrette e di farlo più rapidamente degli altri, ma a intervalli regolari la partita viene vivacizzata da un set di sfide di natura differente, in cui ad esempio ci viene chiesto di collegare nomi e cose, artisti e città, o finanche personaggi fittizi e relativi videogame, disegnando sempre sul touch screen dei semplici collegamenti: un minigame simpatico, che spezza un po' la monotonia del gameplay di base. La parte conclusiva dell'esperienza, rappresentata dalla Piramide del Potere, non si discosta molto dalle meccaniche standard del gioco, con un'ulteriore sequenza di domande a cui rispondere per il rush finale che porterà uno degli utenti all'ambita vittoria.
Dunque, a distanza di qualche mese dal lancio, come si presenta oggi Sapere è Potere? Lo stile visivo del gioco realizzato da Wish Studios e la cura realizzativa si confermano ottimi, così com'è effettivamente molto abbondante la quantità di domande presenti nel pacchetto, sebbene a un certo punto sia inevitabile imbattersi in quesiti già visti. I videogiocatori tradizionali potrebbero storcere il naso di fronte all'estrema linearità dell'esperienza, che di fatto non si allontana mai dal concept di base, restando coerente con la propria vocazione. Alla fine dei conti, tuttavia, parliamo pur sempre di un quiz game: se siete nostalgici della già citata serie Buzz e vi piacerebbe avere un'alternativa al classico Trivial Pursuit, Sapere è Potere saprà senza dubbio conquistarvi!