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Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

Un po' di considerazioni dopo aver guardato il nuovo trailer dedicato a Red Dead Redemption 2

ANTEPRIMA di Rosario Salatiello   —   03/05/2018

Il 26 ottobre 2018 è ancora troppo lontano. Lo abbiamo pensato un po' tutti ieri pomeriggio dopo aver visto il nuovo filmato che Rockstar Games ha dedicato a Red Dead Redemption 2, attesissimo sequel di uno dei giochi più belli della passata generazione di console. Come dicevamo nella simile occasione offertaci dal trailer pubblicato lo scorso mese di settembre, se otto anni fa il primo Red Dead Redemption ci è rimasto nel cuore non è solo per la sua ambientazione, ma anche per la storia di vendetta e redenzione del suo protagonista, John Marston, culminata nel suo incredibile epilogo. Una storia alla quale Red Dead Redemption 2 si legherà per raccontarci i fatti antecedenti a quelli narrati dal suo predecessore, rivestendo a tutti gli effetti il ruolo di prequel nonostante la presenza del numero due nel suo nome. Ne sappiamo adesso qualcosa in più proprio grazie al trailer pubblicato qualche ora fa, che ha purtroppo deluso chi sperava di vedere qualcosa in più sul gameplay di Red Dead Redemption 2. Allo stesso tempo, esso ha però continuato a fornire informazioni importanti sul gioco, in particolar modo sul momento storico in cui l'avventura sarà ambientata, sulle attività che potremo svolgere al suo interno e sui vari personaggi coinvolti. Vale quindi la pena mettere un po' di ordine, partendo proprio dall'inizio del video.

Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

I Figli di Dutch

Come da propria tradizione, Rockstar Games ha deciso di centellinare i dettagli riguardanti Red Dead Redemption 2, lasciando ancora buona parte dei suoi elementi aperti alle supposizioni. Il nuovo trailer si apre con Dutch van der Linde e la sua banda, mostrandoci i metodi spicci del fuorilegge in occasione di un assalto a un treno. Poco dopo entra in scena il protagonista, Arthur Morgan, introducendo con le sue parole l'ambientazione che farà da sfondo a Red Dead Redemption 2: il periodo storico sarà quello del 1899, anno in cui del selvaggio West non restano che poche briciole, costringendo i banditi ancora in attività a lottare per la propria libertà, contro un braccio violento della legge che li vuole arresi alla giustizia o morti. Lo stesso Dutch ci viene poi mostrato in compagnia di Arthur, impegnato in quello che sembra un tentativo di convincerlo delle possibilità di sopravvivenza del gruppo di fuorilegge che si fa chiamare "I Figli di Dutch". Un altro dettaglio importante, quello del nome, legato alla figura patriarcale e a tratti quasi venerativa di cui il capobanda può godere almeno nelle battute iniziali di Red Dead Redemption 2.

Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

Dopo un passaggio al chiarore di un focolare - su cui torneremo a breve - il trailer ci porta in quella che sarà probabilmente la città principale che ci ritroveremo a visitare in Red Dead Redemption 2, per poi dare spazio a un elemento ricorrente tra i trailer del gioco targato Rockstar Games: il fuoco. Una donna impegnata a sputare fiamme su un palco ci suggerisce quella che potrebbe essere una possibile attività secondaria da vivere nei panni di Arthur Morgan, passando poi a immagini più minacciose come quella di un piccolo villaggio dato alle fiamme dalla banda di Dutch. È più o meno questo il punto in cui decolla l'azione del trailer, portandoci dritti nel mezzo di una rapina. Un aspetto di cui si è parlato molto negli ultimi mesi è quello che accomunerebbe da questo punto di vista le dinamiche di Red Dead Redemption 2 a quelle fortunatissime di Grand Theft Auto V, anche per la modalità multigiocatore. Vedendo le nuove immagini messe online da Rockstar Games, tutto quanto detto finora sembra avere perfettamente senso, con l'aggiunta di possibili varianti alle rapine in banca quali l'attacco al treno o l'assalto alla diligenza, suggeriti dai passaggi successivi del trailer.

Il braccio violento della legge

Il nuovo trailer di Red Dead Redemption 2 sembra alternare fasi legate al gameplay ad altre in cui viene invece svelato qualcosa in più sull'ambientazione, o a un mix di entrambe. A queste ultime potrebbe appartenere la scena in cui un personaggio per ora senza nome, in giacca e cravatta, si rivolge duramente alla banda di Dutch, accusando i membri di venerare la brutalità e condannandoli per questo motivo a morire in modo brutale. Mentre l'uomo scandisce le sue parole, le immagini a video si spostano su alcune scene che danno l'idea di essere le uniche del trailer realmente provenienti dal gameplay di Red Dead Redemption 2, ripulite dall'interfaccia di gioco ma decisamente somiglianti a quanto potremo vivere col controller in mano. Si tratta in prevalenza di una serie di scontri a mani nude tra i vari protagonisti del gioco, più un'altra fase in cui il nostro Mr. Morgan sembra dover scappare da un edificio in fiamme mentre altri gli scaricano pallottole addosso.

Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

A questo punto, arriva quello che potremmo definire il "momento-bomba" del trailer, in cui fa la sua apparizione l'attesissimo John Marston. Nonostante il volto sia più giovane rispetto a quello da noi conosciuto, l'identità del personaggio sembra essere confermata dalla presenza di cicatrici fresche sul naso e sul lato destro della faccia, le stesse identiche viste nel primo Red Dead Redemption. Nella scena del nuovo trailer Marston ha un coltello puntato alla testa da un personaggio sconosciuto che chiede a Dutch e Arthur di uscire allo scoperto, tentando così di sfruttare quello che sappiamo essere un profondo legame tra John e il capo della banda. Al momento non è ancora chiaro se la presenza di John Marston sarà rilevante all'interno di Red Dead Redemption 2, in quanto la scena del trailer potrebbe anche ritrarre una breve apparizione del protagonista del capitolo precedente. I due minuti di video si chiudono con Dutch impegnato nuovamente ad arringare i suoi, ma è una scena in particolare a richiamare l'attenzione: quella del duello con l'inquadratura che va sulla pistola di uno dei due protagonisti. L'indizio sembra infatti portare dritto alla dinamica di puntamento Dead Eye, usata in passato per rallentare il tempo per prendere la mira. Ci stupirebbe del resto la sua assenza da Red Dead Redemption 2, visto che essa è parte integrante della "serie" Red Dead sin dal primissimo Red Dead Revolver.

Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

Fuoco sotto le stelle

Come abbiamo accennato, uno dei momenti più suggestivi del nuovo trailer di Red Dead Redemption 2 è quello in cui la banda di Dutch ci viene mostrata alla luce di un fuoco acceso nel bel mezzo del nulla in piena notte. Il racconto dell'uomo impegnato a descrivere il suo incontro col boss nel 1878 ci permette di apprezzare tutta la qualità che Rockstar Games metterà nel gioco anche dal punto di vista grafico, approfittando della presenza ormai consolidata dei modelli PlayStation 4 Pro e Xbox One X sul mercato. È proprio la rappresentazione del fuoco a impressionare maggiormente, insieme alla presenza di un fantastico cielo stellato che lascia spazio a una cavalcata di cavalli selvatici al tramonto. Un'ispirazione a livello visivo degna del taglio cinematografico che un titolo come Red Dead Redemption 2 merita, per raccontare il West con tutta la potenza delle immagini a cui del resto la stessa Rockstar ci ha abituati dopo l'ottimo lavoro svolto con Grand Theft Auto V.

Red Dead Redemption 2: l'analisi del terzo trailer

Rockstar Games continua a stuzzicare il nostro appetito, mostrandoci pochissime immagini di gameplay ma mettendo comunque sul fuoco un po' di carne che ha un certo profumino. Le aspettative per Red Dead Redemption 2, lo avrete capito, sono sempre più alte: sarà senza dubbio lui a vedersela con God of War per l'elezione a titolo dell'anno.

CERTEZZE

  • Tutti i presupposti per essere degno del suo predecessore
  • Impatto visivo elevato
  • Il ritorno di John Marston...

DUBBI

  • ...sarà solo un breve cameo?
  • Ancora pochissimo gameplay