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Ace Combat 7: Skies Unknown, un ultimo provato

Abbiamo provato le prime tre missioni di Ace Combat 7: Skies Unknown in attesa dell'imminente uscita prevista per il 18 gennaio 2019

PROVATO di Tommaso Valentini   —   11/12/2018

Siamo finalmente tornati a provare Ace Combat 7: Skies Unknown un'ultima volta prima della recensione, scoprendo qualche dettaglio interessante e immergendoci in una storia capace di trascinarci nell'atmosfera classica della serie, nonostante il tempo trascorso. Sono passati più di dieci lunghi anni, infatti, da quando Ace Combat 6 è approdato sul mercato e quello di questo settimo capitolo sarà un ritorno agli standard a cui siamo abituati, senza divagazioni più o meno riuscite alla Ace Combat: Assault Horizon. La voglia di sentirsi giovani da parte del team Project Aces, dunque, è ormai passata così come sembra passato il desiderio di sperimentare nuove idee e prendersi rischi inutili senza ritorno. Ci vuole un attimo per capire che il nuovo capitolo cerca di tendere la mano ai fan travolgendoli con la nostalgia e i primi istanti, le prime scene in computer grafica e persino il modo di narrare la storia, sembrano flashback rapidissimi di una vita già vissuta. Ci si sente a casa non appena i motori si scaldano e la telecamera inizia a vibrare, quasi cullati dal rumore assordante dei propulsori che spingono alla massima potenza prima del decollo. In queste poche righe, insomma, speriamo già di avervi fatto capire la cosa più importante: questo non sarà un nuovo inizio ma il ritorno in grande stile dei vecchi classici.

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Il gameplay è solido e adrenalinico

In Ace Combat sono sempre stati gli scontri aerei, ovviamente, a farla da padrone ma la trama e le avventure che vedevano coinvolti i piloti protagonisti, erano quegli elementi aggiuntivi che, di volta in volta, ci spingevano a dire: "ancora una missione e poi stacco". Era la voglia di scoprire cosa c'era dopo l'ennesimo obiettivo distrutto, il desiderio di sconfiggere quell'asso nemico che continuava a comparire nelle missioni solo per infrangere i nostri piani, la voglia di portare a termine l'avventura più che quella di completare semplice battaglia. Ace Combat 7: Skies Unknown è tutto questo e nell'universo parallelo di Strangereal le forze di Osea ed Erusea si trovano nuovamente a prendersi a testate come arieti. Salirete sul vostro velivolo e guiderete la squadra nei cieli, sfidando tempeste e fortezze volanti nello stesso, eroico, modo di sempre. La fase preparatoria prima di ogni missione è familiare e immediata: scegliete il velivolo, la tipologia di razzi da equipaggiare e, se possibile, studiate a fondo il briefing per capire quali sono le armi migliori per il combattimento che vi aspetta a breve. La varietà degli aerei è buona, seppur non enorme inizialmente, ma spulciando tra i menu abbiamo scoperto che in questo capitolo torneranno gli F16, gli F14, il grandioso Mirage 2000 ma anche il Su47 ad ala inversa e il Mig, tanto per citare i più caratteristici. Mancano effettivamente all'appello alcuni grandi classici ma non è detto che nella versione finale del gioco sarà possibile sbloccarli in qualche modo, visto che tra i molteplici rami di creazione comparivano diverse icone nascoste da scoprire. Per ottenere i mezzi, e avere così un ventaglio di opzioni più elevato, dovrete semplicemente portare a termine le missioni e guadagnare crediti, in un sistema sostanzialmente identico al passato. Questa volta sarà possibile anche acquistare potenziamenti per i singoli aeroplani e armi specifiche, senza contare una gran quantità di bonus al respawn o una velocizzazione nell'accumulo del vil denaro, da utilizzare però unicamente negli scontri multiplayer, oggi a noi ancora preclusi.

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Il gameplay è solido e adrenalinico

Abbiamo giocato tre missioni distinte per circa un'ora di gameplay pressante. Siamo saliti sul nostro F16 e abbiamo iniziato a dare la caccia alle basi nemiche situate nell'arcipelago. Ace Combat 7: Skies Unknown, fortunatamente, non sembra voler mettere fretta al giocatore e l'inizio di ogni missione lascia il tempo di dare uno sguardo in giro mentre si ascoltano gli ultimi consigli su come affrontare la battaglia. In questo lasso di tempo si gioca con la telecamera e si guarda il contorno, una vista meravigliosa fatta di isole e montagne verdi, di onde che si infrangono su aridi deserti e di nuvole attraverso cui sfrecciare. Insomma, il colpo d'occhio è davvero eccellente e i controlli sono gli stessi che abbiamo apprezzato in ogni altra iterazione della serie. C'è però questa volta una golosa aggiunta per i novellini, con un'impostazione di volo semplice che non permette di fare barrell roll liberi e che fa oscillare leggermente la telecamera invece che bloccarla sul posteriore del nostro aereo. Funziona per imparare le basi se volete prendere esperienza prima di fare sul serio ma è come andare con una bicicletta dotata di rotelle: vi perdete tutto il divertimento. Abbiamo quindi frugato nei menu e tolto tutti gli aiuti, tornando a un sistema di volo per noi familiare e da sempre stupendo. Via allora di Immelmann e di Tonneau, buttandoci giù in picchiata per poi virare bruscamente e seminare qualche missile a ricerca agganciato al nostro sedere. Mentre sul radar i triangolini scomparivano uno alla volta ci esaltavamo nell'avvitarci su noi stessi cercando di indirizzare i nemici nel punto desiderato con le mitragliatrici, per poi finirli con una paio di 4aam lanciati al momento giusto. Combattimenti in cielo che diventano ancora più interessanti proprio grazie agli effetti atmosferici di questo nuovo capitolo. Passare attraverso le nuvole riduce ovviamente la visibilità ma ora vi farà anche perdere stabilità e rallenterà il tempo di aggancio, sia da parte vostra sia da quella dei nemici, aggiungendo un livello strategico che abbiamo apprezzato immensamente. Spettacolare, ovviamente, volare con la telecamera da dentro il cupolino, con le gocce di pioggia che offuscano la visuale spingendoci a pilotare alla cieca, per un risultato estremamente divertente e convincente. Non si combattono poi solo caccia ma anche le fortezze mobili e decine e decine di droni, con armamenti speciali e capaci di donare alle battaglie spunti extra e una varietà indispensabile, che dovrebbe appagare e rendere felici tutti coloro che attendono il titolo con ansia.

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Ci siamo divertiti parecchio in questa ultima ora di gioco prima della recensione finale e abbiamo scoperto con estremo piacere che Ace Combat 7: Skies Unknown resterà aderente alle meccaniche di gioco canoniche, capaci di rendere la serie uno dei pilastri portanti per gli amanti dei giochi a base di dogfight. La storia avrà come sempre un ruolo centrale, narrata con l'inconfondibile stile del titolo Namco e anche le novità introdotte sembrano aggiungere valore alla produzione, per un pacchetto particolarmente completo. Ricordiamo infine che Ace Combat 7 arriverà il prossimo 18 gennaio, con il supporto alla VR per tre missioni dedicate e un comparto multigiocatore ancora tutto da scoprire.

CERTEZZE

  • Gameplay classico e solido
  • Ottima narrazione
  • Longevo al punto giusto

DUBBI

  • VR e Multiplayer saranno solo un contorno?
  • Speriamo in un corposo hangar