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Activision Blizzard: i giochi che potrebbero diventare esclusiva Xbox, dopo l'acquisizione di Microsoft

Nel catalogo di Activision Blizzard sono presenti decine di giochi davvero importanti che, dopo l'acquisizione di Microsoft, potrebbero diventare esclusive Xbox.

SPECIALE di Luca Forte   —   19/01/2022

La notizia dell'acquisizione di Activision Blizzard è stata un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Il colosso americano, infatti, nonostante il periodo difficile che sta vivendo, non è mai stato messo con convinzione all'interno di voci di possibile acquisizioni. Si è parlato di Take Two, qualche volta di EA, talvolta persino di Ubisoft. Ma di Activision davvero mai. D'altra parte stiamo parlando di uno dei nomi più grossi dell'industria, sembrava impossibile potesse accasarsi da qualche parte.

Si tratta di un'azienda leader, presente sin dagli albori dell'industria, un colosso che per anni ha gestito le più importanti licenze sul mercato e che anzi era abituata a inglobare altri studi: basti pensare a King o alla collaborazione con Bungie.

Siamo di fronte a uno dei maggiori attori del settore tradizionale, un conglomerato da oltre 10mila dipendenti che ha nel suo portafogli talento, esperienza e pedigree. Con 70 miliardi di dollari Microsoft sì è portata a casa uno publisher leader, forse non più all'apice della sua parabola, ma comunque in possesso di alcune delle serie più potenti e influenti dell'intero settore.

Il catalogo di Activision Blizzard, infatti, è formato da serie multimilionarie, giochi famosi, amati e conosciuti da tutti. Si va dallo scacciapensieri al titolo competitivo, dall'MMO hardcore allo sparatutto frenetico, passando per platform, giochi di corse e strategici. Ecco quindi i giochi di Activision Blizzard e King che potrebbero diventare esclusiva Xbox, dopo l'acquisizione di Microsoft.

I giochi di Activision

Il logo di Activision
Il logo di Activision

Partiamo dalla casa madre. Nata nel 1979 a Santa Monica da alcuni ex dipendenti di Atari, nella sua lunga storia Activision ha più volte cambiato pelle per restare ai vertici del settore. Nel 1991, per esempio, a un passo dal fallimento fu comprata per circa 500mila dollari da un gruppo d'investitori capeggiato da Bobby Kotick che ristrutturò l'azienda e la fece espandere attraverso diverse serie divenute con gli anni delle vere e proprie icone come:

Call of Duty

Call of Duty è senza dubbio la serie più importante nel catalogo di Activision. Sviluppato nel 2003 da Infinity Ward (lo studio fondato da Vince Zampella, Grant Collier e Jason West), CoD era uno sparatutto in prima persona di stampo cinematografico ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni, però, la serie ha saputo evolversi in modo da abbracciare tutte le principali tendenze del momento come il multiplayer online (vero fiore all'occhiello di Modern Warfare), il gioco cooperativo (gli zombie di Call of Duty: World at War), il gioco mobile (Call of Duty Mobile) o il battle royale (Call of Duty: Warzone). Una cosa che le ha consentito di essere costantemente tra i brand più redditizi dell'intero settore.

Ovunque sia approdata la serie di Call of Duty ha mietuto successi, tanto da aver focalizzato le energie di Activision per la produzione di nuovi contenuti, non importa che siano della serie principale, per lo spin-off mobile o Warzone. Quest'ultimo, per esempio, può contare su oltre 100 milioni di giocatori a cui vanno sommate le milioni di copie vendute annualmente dal capitolo principale della serie.

Tony Hawk's Pro Skater

Tony Hawk's Pro Skater è una serie di nicchia, ma è uno dei nomi di culto all'interno del catalogo di Activision, tanto da aver recentemente pubblicato una remaster dei primi due capitoli. Tony Hawk's Pro Skater ha inventato i giochi di skateboard e li ha evoluti a tal punto che i primi due capitoli sono ancora estremamente amati e originali, con le loro evoluzioni, la colonna sonora e i tanti campioni presenti. Nonostante fosse una remaster, Tony Hawk's Pro Skater 1 + 2 è stato il gioco della serie che più velocemente ha raggiunto il milione di copie.

Guitar Hero

Al giorno d'oggi la serie di Guitar Hero potrebbe dire poco, ma al tempo della sua uscita nel 2005, il rhythm game di Harmonix era uno dei più grossi nomi del settore, capace di muovere milioni di copie e vendere altrettante chitarre di plastica. La guerra spietata con EA e il suo Rock Band ha portato il mercato alla saturazione e il pur buon Guitar Hero Live del 2015 non è riuscito a ridare linfa a un genere che, siamo sicuri, potrebbe ancora richiamare qualcuno dei milioni di nostalgici rockettari catturati dalla serie e dai sui spin-off, DJ Hero e Band Hero.

Pitfall!

A proposito di nostalgici, il primo grande successo di Activision è un certo Pitfall!, uno dei giochi che ha contribuito a creare il genere dei platform bidimensionali. Sviluppato da David Crane nel 1982, Pitfall chiedeva di superare 255 schemi pieni zeppi di liane, coccodrilli e ostacoli, così da raccogliere il maggior numero di tesori possibile. Nonostante i 5 milioni di copie vendute, Pitfall! non ha mai saputo reinventarsi negli anni, ma è sempre una delle licenze con più storia presente nel catalogo di Activision.

Crash Bandicoot

Crash Bandicoot è uno dei personaggi più iconici del catalogo di Activision. Originariamente sviluppato nel 1996 da Naughty Dog (quelli di Uncharted e The Last of Us) per PlayStation, la serie negli anni è sbarcata su quasi tutte le piattaforme presenti sul mercato, mantenendo, però, una connessione particolare con il pubblico delle console Sony. Si tratta di una serie di platform in 3D con un buono sviluppo narrativo che ha creato una collezione di personaggi dall'assoluto spessore come hanno successivamente dato vista a spin-off di varia natura, come un endless runner e un apprezzatissimo gioco di kart: Crash Tag Team Racing.

Crash Bandocoot per anni è stata una delle mascotte PlayStation più conosciute
Crash Bandocoot per anni è stata una delle mascotte PlayStation più conosciute

Spyro the Dragon

Spyro the Dragon è un'altra serie ad avere una forte connessione con il pubblico PlayStation. Nata presso Insomniac Games (ora parte integrante dei PlayStation Studios) nel 1998, la serie di Activision per anni è stata un'esclusiva della console di Sony, prima di diventare multipiattaforma col remunerativo spin-off: Skylanders: Spyro's Adventure. Grazie a esso, Activision per alcuni anni ha prodotto direttamente anche giocattoli (sono stati venduti oltre 30 milioni di pupazzetti), oltre a essere entrata in contatto con Netflix che ha pubblicato tre stagioni dell'omonima serie televisiva.

Le serie dimenticate

Sono decine le serie di Activision cadute nel dimenticatoio, ma tutte con un enorme potenziale: True Crime, Space Quest, King's Quest, Cabela's e Geometry Wars. Inoltre nel suo catalogo sono disponibili ottimi giochi di Spider-Man e Transformers.

I giochi di Blizzard

Il logo di Blizzard
Il logo di Blizzard

Fino a pochi anni fa Blizzard era una delle perle più pure e amate del settore, in grado di avere schiere di fan disposti a tutto, che venivano vezzeggiati attraverso una serie infinita di giochi di qualità assoluta. Fondata nel 1991 come Silicon & Synapse da Michael Morhaime, Frank Pearce and Allen Adham, la compagnia è stata celebre per un lungo periodo per i suoi tempi di sviluppo lunghi, ma che davano vita a veri e propri capolavori. Blizzard fu acquistata nel 1998 da Vivendi che a sua volta nel 2008 si fuse con Activision dando vita al colosso che conosciamo al giorno d'oggi. Nonostante i tanti scandali che l'hanno coinvolta negli ultimi anni (Blitzchung, WarCraft III: Reforged, le accuse di molestie dei dipendenti) il catalogo di Blizzard resta uno dei più forti e amati del settore.

Warcraft

Come non partire da Warcraft? World of Warcraft è, nonostante i tanti anni di servizio (si tratta di un gioco pubblicato nel 2004), ancora uno degli MMO più giocati e popolari del settore con una media di oltre 1 milione di giocatori attivi. Warcraft III: Reign of Chaos (2002) è uno degli strategici in tempo reale più amati e venduto (si stima siano quasi 5 milioni le copie vendute) di sempre e persino l'omonimo film, nonostante i suoi limiti, è stato un successo con oltre 439 milioni di dollari al botteghino.

La lore creata è una delle più amate del settore, con tanti personaggi divenuti delle vere e proprie icone, basterà semplicemente sfruttare nel migliore dei modi tutto questo potenziale. D'altra parte stiamo parlando di una serie che già nel 2018 aveva prodotto oltre 11 miliardi di ricavi e generato innumerevoli spin-off di successo, tra i videogiochi (HearthStone), ma anche in altri media come i fumetti o i romanzi.

Il tutto senza dimenticare il Blizzcon, la fiera annuale nella quale migliaia di fan di Blizzard si ritrovano per sfoggiare il loro amore per la compagnia e ascoltare tutte le ultime novità della compagnia.

Diablo

Diablo è senza dubbio uno dei marchi più riconosciuti e amati del settore, nonostante sia sempre stata la serie che ha creato più frizione tra Blizzard e i suoi fan, basti pensare alle case d'asta di Diablo 3 o alle polemiche legate a Diablo Immortal. Un gioco che non è ancora uscito ufficialmente e che, assieme al quarto capitolo ufficiale, potrebbe rappresentare il riscatto di Blizzard agli occhi dei suoi tanti fan. Le sue atmosfere oscure, il gameplay magnetico, ma impegnativo e la rigiocabilità quasi infinita rendono Diablo uno degli esempi più fulgidi di come Blizzard sviluppa i giochi.

Con oltre 100 milioni di copie vendute e una comunità di giocatori fedele e appassionata, la serie di Diablo è uno dei maggiori tesori che Microsoft ha ottenuto comprando Activision Blizzard.

Reynor è uno dei più grandi campioni di Starcraft del circuito esport
Reynor è uno dei più grandi campioni di Starcraft del circuito esport

Starcraft

Nonostante la scena competitiva di Starcraft non sia più quella di un tempo, lo strategico in tempo reale di Blizzard ha contribuito a forgiare gli esport per come li conosciamo oggigiorno. Tutto grazie a uno strategico perfettamente bilanciato, in grado di unire una campagna emozionante e ben scritta a un multiplayer intelligente e altamente competitivo. Senza considerare il valore commerciale, anche in questo caso stiamo parlando di una serie che ha generato più di un miliardo di dollari dal 1998 a oggi.

Overwatch

A proposito di esport, per un buon numero di anni la Overwatch League è stata indicata da molti come il futuro degli sport elettronici. L'hero shooter a squadre di Blizzard univa un gameplay spettacolare e divertente a un character design accattivante che, nei piani di Activision, dovevano fare da base a una lega esport professionistica di livello superiore, basata sulle regole e l'organizzazione di quelle sportive americane come l'NBA o l'NFL. La pandemia da Covid, alcune scelte controverse e gli altissimi costi di gestione hanno messo uno stop a questo progetto faraonico. Il gioco del 2016 e il suo seguito, Overwatch 2, sono comunque ancora molto giocati e pronti a riprendere il discorso.

Stiamo parlando, anche in questo caso, di una serie che ha generato oltre un miliardo di dollari durante il suo primo anno, coinvolgendo oltre 50 milioni di giocatori.

Una carta di Hearthstone
Una carta di Hearthstone

Hearthstone: Heroes of Warcraft

Similmente a tutti gli altri giochi di Blizzard, anche Hearthstone: Heroes of Warcraft (2014) non sta vivendo il suo periodo di massimo fulgore. Per anni, però, il gioco di carte collezionabili basato sull'universo di Warcraft ha attirato milioni di utenti che si sono sfidati in maniera amichevole e competitiva per scoprire chi era il giocatore più forte al mondo. Dando vita anche a innumerevoli cloni, che ne hanno progressivamente eroso l'appeal.

Nonostante questo si tratta di una serie capace di guadagnare nel 2017 oltre 40 milioni di dollari al mese, oltre che di attirato più di 100 milioni di giocatori già nel 2018.

I classici dimenticati

Nonostante la polarizzazione degli ultimi anni, Blizzard ha in catalogo esperienze di diversa natura e tutte amatissime come il beat'em up The Death and Return of Superman, il gioco di corse Rock n' Roll Racing, il platform The Lost Vikings e l'avventura bidimensionale Blackthorne.

I giochi di King

Il logo di King
Il logo di King

Nonostante non possegga il pedigree delle altre due parti dell'azienda (nonostante il nome), King è senza dubbio un elemento importante dello scacchiere di Activision Blizzard che ha speso ben 5,9 miliardi di dollari nel 2016 per acquistare il publisher fondato da Riccardo Zacconi a Stoccolma.

King è diventata in brevissimo tempo una delle aziende leader del crescente settore mobile, uno di quegli attori in grado di capire da una parte le potenzialità ludiche degli smartphone, dall'altra in grado di creare esperienze magnetiche, facili da iniziare, ma in grado di catturare il giocatore che è disposto a spendere i suoi soldi per procedere più velocemente.

Candy Crush Saga

Candy Crush Saga è un semplice gioco "match three" che però già nel 2013 poteva contare su quasi 50 milioni di giocatori. Un meccanismo di gioco semplice, in grado di adattarsi al tempo dell'utente e un modello economico basato più sui grandi numeri che sulle grandi spese hanno reso Candy Crush Saga una vera e propria macchina da soldi, oltre che una delle app imprescindibili sui telefoni di molte persone, anche grazie alla connessione con Facebook.