Durante la presentazione della nuova scheda grafica Radeon RX 6700 XT, AMD ha annunciato l'imminente arrivo dell'attesissima tecnologia FidelityFX Super Resolution. Si tratta di un equivalente del tanto amato Deep Learning Super Sampling (DLSS) di Nvidia per il mercato PC. La novità più importante è che presto questo algoritmo basato su machine learning arriverà anche sulle console di nuova generazione, oltre che su tutta la linea di schede video AMD della serie 6000. Stando alle ultime informazioni diffuse in rete, sarebbero proprio le console Sony e Microsoft le responsabili del ritardo della FidelityFX Super Resolution, in quanto AMD vuole portare questa funzione contemporaneamente su tutte le piattaforme RDNA2. Playstation 5 e Xbox Series X/S hanno dannatamente bisogno di questa tecnologia per poter sfruttare al massimo i loro chip personalizzati di AMD ed ottenere un perfetto bilanciamento tra qualità visiva, risoluzione e frequenza di fotogrammi. Andiamo dunque ad ipotizzare quali potrebbero essere i vantaggi della FidelityFX Super Resolution su PS5 e Xbox Series X/S.
Come funziona la FidelityFX Super Resolution
Se attivato, questo algoritmo basato sul machine learning permette di renderizzare i fotogrammi ad una risoluzione superiore, partendo da una decisamente più bassa. Supponiamo che vogliate giocare in 4K, ma non avete sufficiente potenza di calcolo per farlo. La FidelityFX Super Resolution utilizzerà i fotogrammi renderizzati in 720p o 1080p e tramite il machine learning effettuerà un upscale in 4K. Con la giusta ottimizzazione la differenza visiva tra un 4K nativo e quello generato dalla FidelityFX Super Resolution è veramente minima e quasi impercettibile. Non vogliamo scendere troppo nei dettagli sul funzionamento della FidelityFX Super Resolution, perché non è lo scopo principale di questo articolo. Spiegato il suo funzionamento base infatti, d'ora in poi tratteremo questa tecnologia come "It works like magic", proprio come disse Steve Jobs riguardo lo schermo multi-touch del primissimo iPhone. D'altronde, pur non conoscendo i complessi algoritmi ed altre funzioni utilizzate per dare vita a questo intricato procedimento di machine learning, si può facilmente capire il suo enorme vantaggio sia per il mercato PC che quello console legato sopratutto al mondo del gaming.
Il problema della risoluzione
Durante la presentazione di Playstation 5 e Xbox Series X, sia Sony che Microsoft hanno evidenziato come queste due macchine riescano a riprodurre i videogiochi con una risoluzione 4K. Dopotutto non potevano rinunciare all'appena citato obiettivo, quando già le console Playstation 4 Pro e Xbox One X puntavano a soddisfare questa particolare esigenza. Purtroppo però, sia le macchine di metà generazione scorsa che Playstation 5 e Xbox Series X stanno faticando a mantenere la risoluzione 4K già con i primissimi giochi usciti al lancio. Con l'avanzare delle tecnologie di sviluppo e l'utilizzo delle risorse di calcolo per ampliare il videogioco sotto altri aspetti tecnici, è probabile che tale trend continui (o addirittura peggiori) durante l'arco dell'intera generazione. In poche parole: Playstation 5 e Xbox Series X non hanno una potenza sufficiente per garantire la risoluzione 4K senza dover necessariamente rinunciare ad altri dettagli o diminuire la frequenza di fotogrammi.
La parola chiave di ogni generazione di console è sempre stata "ottimizzazione". Avendo tutte le macchine lo stesso hardware è sempre stato possibile dedicare sufficienti risorse per ottimizzare il software in maniera ottimale, affinché possa essere riprodotto al meglio su ogni console. Contrariamente a quanto accade nel mercato PC, le console hanno sempre avuto una resa migliore a parità di potenza del PC, proprio grazie all'ottimizzazione effettuata. È così che già Playstation 4 Pro e Xbox One X utilizzavano una risoluzione dinamica e tecnologie di upscale per simulare una risoluzione 4K che difficilmente riuscivano a raggiungere nativamente. Le stesse tecniche sono state poi riprese con Playstation 5 e Xbox Series X per dedicare le risorse di calcolo ad altre tecnologie come il Ray Tracing e l'aumento della frequenza dei fotogrammi. La triste verità che ormai tutti conosciamo è la seguente: la risoluzione elevata consuma una quantità spropositata di potenza di calcolo per dare un relativo vantaggio in termini visivi. Volendo mantenere i 60 fotogrammi al secondo ed il Ray Tracing attivo, la risoluzione è la prima ad essere diminuita utilizzando le tecnologie citate poco fa.
L’aiuto della FidelityFX Super Resolution
Immaginiamo che ormai sia chiara ed evidente l'importanza di una tecnologia come la FidelityFX Super Resolution per le console di nuova generazione. Grazie ad essa è possibile ottenere una qualità d'immagine pari a quella renderizzata in 4K, consumando una quantità decisamente inferiore di potenza. Questo darebbe agli sviluppatori maggiore spazio di manovra nella progettazione e distribuzione delle risorse, senza penalizzare il risultato finale del loro prodotto. Affidando alla FidelityFX Super Resolution il compito di renderizzare i fotogrammi in 4K, il resto delle risorse può essere utilizzato per tantissimi altri scopi.
Se adesso lo standard è il 2160p dinamico o addirittura una risoluzione 1440p quando si vuole privilegiare il frame rate, con l'arrivo di questa tecnologia sarà possibile ottenere una risoluzione 4K, senza penalizzare gli altri aspetti tecnici come il Ray Tracing. I vantaggi della FidelityFX Super Resolution saranno talmente evidenti che con ogni probabilità il suo utilizzo diventerà lo standard per ogni videogioco. Finalmente vedremo più giochi girare in 4K con 60 fotogrammi al secondo e Ray Tracing attivo, proprio come promesso da Sony e Microsoft all'annuncio di Playstation 5 e Xbox Series X. Oppure, nei casi più particolari come per i giochi meno pesanti dal punto di vista tecnico, si potrà puntare veramente alla risoluzione 8K (sempre con l'utilizzo della FFXSR) o ai 120 fotogrammi al secondo. Nel caso invece di Xbox Series S, console che presenta già qualche difficoltà a reggere il peso dei giochi attualmente disponibili, potrebbe portarla a supportare facilmente il 1440p oppure il 1080p con 60 fotogrammi al secondo per il resto della generazione.
Nintendo Switch
Parlando dell'arrivo del DLSS su console non potevamo evitare di menzionare Nintendo Switch. Anche questa macchina da gioco necessita enormemente l'utilizzo di questa tecnologia. Nintendo potrebbe ad esempio mettere in commercio una dock station per Switch con un chip Nvidia in grado di effettuare il DLSS per portare la risoluzione in uscita al 4K. L'output video di soli 1080p per la console ibrida Nintendo sta diventando ormai un po' stretto, sopratutto per via dell'enorme diffusione dei TV 4K. In alternativa, con l'arrivo della tanto chiacchierata Switch Pro, Nintendo potrebbe implementare un nuovo chip Tegra personalizzato, con una buona parte dei transistor dedicati per l'utilizzo del DLSS sia in modalità portatile che quella fissa.
Il machine learning è la salvezza per le console
Sulla carta quanto detto finora è tutto piuttosto plausibile. Portare questa tecnologia su console e sfruttare tutti i suoi vantaggi non sarà però così semplice. I chip personalizzati utilizzati da Playstation 5 e Xbox Series X/S potrebbero non essere in grado di ottenere un netto vantaggio con l'utilizzo della FidelityFX Super Resolution, proprio per via della loro architettura custom. Allo stesso modo il supporto software e l'utilizzo di tale tecnologia da parte degli sviluppatori probabilmente non sarà immediato. Dovremo quindi attendere ancora qualche mese per vedere i reali benefici di queste tecniche sulle console di nuova generazione, sperando che possano colmare l'attuale mancanza di potenza dovuta al voler renderizzare i giochi ad una risoluzione quantomeno vicina al 4K.