Anthem avrà un approccio cauto e il più possibile "giusto" nei confronti delle microtransazioni, ha dichiarato Casey Hudson, general manager di BioWare. L'idea è di offrire un'esperienza completa a chi acquista il gioco, senza l'obbligo di dover spendere ulteriori soldi in contenuti extra.
L'assenza di microtransazioni al lancio consentirà agli sviluppatori di perseguire questo proposito e di riflettere su come gestire gli immancabili elementi aggiuntivi, tipici dei "games as a service", categoria a cui Anthem appartiene.
Nell'intervista rilasciata a Game Informer, Hudson dice chiaramente che la questione è molto delicata, ma allo stesso tempo le dinamiche che ruotano attorno alle microtransazioni, alle lootbox e a come gli utenti pagano per ottenere nuovi contenuti cambiano molto rapidamente, lasciando ben poche certezze o punti di riferimento.
Resta stabilito che al lancio, fissato per il 22 febbraio, Anthem si presenterà come un prodotto assolutamente completo, privo di microtransazioni o contenuti extra da aquistare. Quando poi l'esperienza verrà arricchita di nuovi elementi, capiremo come BioWare ed Electronic Arts avranno deciso di affrontare la questione.