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Avatar: Frontiers of Pandora, tutto quello che c'è da sapere sul nuovo open world di Ubisoft

Avatar: Frontiers of Pandora si è mostrato all'Ubisoft Forward: ecco tutto quello che abbiamo scoperto sul nuovo open world sviluppato da Massive Entertainment.

SPECIALE di Gianluca Musso   —   13/06/2023
Avatar: Frontiers of Pandora, tutto quello che c'è da sapere sul nuovo open world di Ubisoft
Avatar: Frontiers of Pandora
Avatar: Frontiers of Pandora
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Presentato agli azionisti come un progetto di dimensioni sconfinate, al punto da essere definito internamente come il primo quadrupla A sviluppato dal publisher transalpino, Avatar: Frontiers of Pandora non ha avuto un percorso comunicativo semplice, finendo anch'esso intrappolato in quel buco nero che negli ultimi anni ha inghiottito buona parte della line up di Ubisoft dopo l'inizio della nona generazione. Nel luglio dello scorso anno il gioco era stato rinviato a un non ben specificato periodo tra il 2023 e il 2024, dandoci l'impressione che nemmeno l'azienda avesse le idee chiare su quando questo sarebbe stato effettivamente pronto. Insomma, a qualche minuto dall'inizio dell'Ubisoft Forward avevamo pochissime ragioni per pensare che il titolo si sarebbe mostrato in forma smagliante, e per giunta accompagnato da una data d'uscita abbastanza ravvicinata.

Spazzando via tutte le perplessità che si erano addensate in questi mesi di silenzio radio, Avatar: Frontiers of Pandora si è preso il palco dell'evento per un buon quarto d'ora, durante il quale Ditte Deenfeldt, director del gioco, ha potuto spiegare in quale direzione vorrà andare questa trasposizione cinematografica dei due kolossal di James Cameron, che è coinvolto in prima persona nel progetto. Se vi siete persi la diretta dell'Ubisoft Forward e ne volete sapere di più sul nuovo open world sviluppato da Massive Entertainment, date uno sguardo a questo articolo, in cui faremo il punto su tutto quello che c'è da sapere su Avatar: Frontiers of Pandora, mettendo insieme le informazioni emerse durante e dopo l'evento. Del resto, manca davvero poco a diventare un Na'vi.

Una storia parallela a quella dei film

L'interazione con le creature di Pandora sarà un elemento cruciale di Avatar: Frontiers of Pandora
L'interazione con le creature di Pandora sarà un elemento cruciale di Avatar: Frontiers of Pandora

Il trailer pubblicato in sede d'annuncio non si sbottonava moltissimo sugli elementi principali di questo nuovo, ambizioso progetto, affidato a Massive Entertainment che ne cura lo sviluppo in collaborazione con altri studi Ubisoft disseminati per il mondo. Guardando al pedigree dello studio svedese qualcuno aveva ipotizzato che Avatar: Frontiers of Pandora sarebbe potuto essere un'avventura in terza persona sullo stile dei due The Division, seguendo una formula che per taglio e ambientazione poteva strizzare l'occhio alle avventure made in Guerrilla della serie Horizon. Ogni ipotesi si è infranta contro le sequenze di gameplay mostrate oggi, dato che il gioco si configura come un'avventura in prima persona, anche cooperativa a due giocatori, che ricade a metà tra il genere action e quello sparatutto, più vicina ad un classico Far Cry che ad una delle due esperienze sopracitate.

Gli sviluppatori hanno scelto di non ricalcare le vicende portate al cinema dai due film di Avatar, concentrandosi invece nell'offrire ai giocatori una storia originale, parallela a quella delle pellicole. In Avatar: Frontiers of Pandora non interpreteremo un Avatar umano, ma un vero e proprio Na'vi, rapito da bambino dall'RDA per essere addestrato a combattere come uno di loro, contro la sua stessa specie. Il piano del conglomerato industriale che sta invadendo Pandora è tanto semplice quanto spietato, ma viene interrotto dagli eventi che si svolgono alla fine del primo film, quando i Na'vi guidati da Jake Sully e Neytiri imbracciano le armi e scacciano gli umani dal pianeta.

La nostra protagonista, che dovrebbe avere un'identità ben definita, viene allora bloccata in un sonno criogenico per quindici anni, tornando al mondo come una straniera, accolta con sospetto e diffidenza dalle tribù che incontra. L'arco narrativo di Avatar: Frontiers of Pandora ci porterà proprio a riguadagnare la fiducia dei Na'vi seguendo quello che, paradossalmente, sembra esattamente lo stesso lento, graduale percorso d'integrazione vissuto da Sully in entrambi i film diretti da Cameron. Vivendo a stretto contatto con la straordinaria fauna di Pandora e stringendo rapporti con le varie tribù che popolano la luna, la protagonista sarà chiamata a fare i conti con il proprio passato quando la sua specie torna ad essere minacciata dall'RDA, vero antagonista di tutta l'avventura.

Una peculiare miscela tra avventura action e sparatutto

Vivere Pandora dagli occhi di un Na'vi rappresenta indubbiamente la cosa più interessante offerta da Avatar: Frontiers of Pandora
Vivere Pandora dagli occhi di un Na'vi rappresenta indubbiamente la cosa più interessante offerta da Avatar: Frontiers of Pandora

Il personaggio al centro dell'avventura sarà quindi caratterizzato da una profonda contraddizione, che si riflette a specchio anche sul gameplay di Avatar: Frontiers of Pandora. Da una parte, la riscoperta della sua eredità di Na'vi arricchirà l'avventura di tantissimi elementi action, legati nello specifico all'esplorazione di Pandora e all'interazione con la sua fauna e la sua flora. Assorbendo lentamente le tradizioni del suo popolo, la protagonista potrà esplorare liberamente l'incontaminato ecosistema del suo pianeta sfruttando piattaforme, appigli e superfici per navigare un open world che, almeno dalle sequenze intraviste nel trailer, sembra avere una spiccata verticalità.

L'avventura ci porterà inoltre ad addomesticare alcune delle creature che popolano il mondo di Avatar, ed era inevitabile che alcune delle sequenze più suggestive dei due trailer ruotassero proprio attorno alle fasi di volo insieme a un Banshee o alle cavalcate nelle praterie di Pandora sopra un Direhorse. Non ci aspettavamo niente di meno dal nuovo videogioco di Massive dal momento che la connessione con gli animali di Pandora è uno dei temi principali di entrambe le pellicole, eppure è stato interessante apprendere che sarà possibile dare un nome e personalizzare ogni creatura con cui stringeremo un legame nel corso dell'avventura, anche se i dettagli al momento sono davvero pochissimi. Per il resto, la nostra protagonista si troverà impegnata in quel classico set di attività che i Na'vi chiamano "vita quotidiana": potremo andare a caccia, raccogliere erbe, frutta e materiali dalle piante di Pandora, cucinare pasti e migliorare l'arco, che per un Na'vi è quasi un simbolo culturale, più che un semplice strumento.

Le fasi sparatutto di Avatar: Frontiers of Pandora mostrano tutto il pedigree di Massive Entertainment
Le fasi sparatutto di Avatar: Frontiers of Pandora mostrano tutto il pedigree di Massive Entertainment

L'altro lato di questo peculiare dualismo, molto meno bucolico e pittoresco, è rappresentato dalle fasi di combattimento di Avatar: Frontiers of Pandora, che ricordano da vicino un autentico sparatutto. La protagonista è stata cresciuta come un soldato dagli umani, per tanto può utilizzare l'arco e gli altri strumenti Na'vi (nel trailer si intravede una sorta di fionda), ma anche tutto l'arsenale che affolla le armerie dell'RDA, come fucili d'assalto, fucili a pompa e lanciarazzi. Non è chiaro se questa lista è destinata ad essere più profonda, o se accoglierà i progressi di un albero delle abilità che è apparso durante il trailer solo per pochi secondi.

Quello su cui possiamo speculare è però la struttura di queste fasi, poiché sembra evidente che i combattimenti si concentreranno attorno a delle strutture controllate dagli umani che ricordano gli avamposti disseminati negli open world della serie Far Cry. In realtà, il trailer parla specificatamente della progressiva liberazione di Pandora dai presidi che l'umanità ha stabilito sul pianeta: quando se ne libera uno la natura reclama il suo spazio, guarendo dall'inquinamento causato dagli invasori. Massive Entertainment ha un'identità tutta sua e ci aspettiamo soluzioni di gameplay distanti dai classici (e ritriti) open world di Ubisoft, eppure non possiamo che avere qualche lieve timore in tal senso.

Connettersi con Pandora

Avatar: Frontiers of Pandora si ambienterà in zone del pianeta del tutto inedite
Avatar: Frontiers of Pandora si ambienterà in zone del pianeta del tutto inedite

Sviluppando qualcosa che ha l'ambizione di tradurre in videogioco un intero universo cinematografico la cui costruzione è durata decenni, Massive Entertainment ha posto grandissima attenzione nel replicare nei minimi dettagli il mondo di Pandora, anche se ha comunque avuto la libertà di offrire una propria interpretazione artistica dato che il gioco si ambienta in un'area della luna non esplorata dai film. In questo mix di accesa familiarità ed assoluta novità, un ruolo di primo piano nella messa in scena delle atmosfere dei film lo ha avuto il comparto tecnico di Avatar: Frontiers of Pandora, apparso quantomeno all'altezza del compito nei due trailer mostrati durante l'evento.

È prestissimo per sbilanciarsi sulla questione, ma trattandosi di un progetto esclusivamente next-gen, ci ha fatto piacere recuperare in 4K le sequenze dei video e notare che Pandora appare effettivamente bellissima, dagli occhi del Na'vi protagonista del gioco. Massive ha utilizzato un motore come lo Snowdrop Engine con cui ha tantissima familiarità, e la speranza è quella di non assistere a downgrade di sorta da qui all'uscita del gioco, che vi ricordiamo essere fissata per il prossimo 7 dicembre per PC, PS5 e Xbox Series S|X.

Voi che ne dite, vi ha convinto la presentazione di Ubisoft? Vi è piaciuto il girato mostrato da Massive? Che ne pensate di Avatar: Frontiers of Pandora?