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Call of Duty: Black Ops 6, come si costruisce una grande campagna a giocatore singolo?

Siamo volati a Londra per incontrare il team di sviluppo e i membri del cast della campagna di Call of Duty: Black Ops 6, che abbiamo intervistato per scoprire cosa potremo aspettarci da quella di quest'anno.

SPECIALE di Gianluca Musso   —   17/10/2024
Russel Adler in una scena della campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6
Call of Duty: Black Ops 6
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Raramente ci era capitato di seguire, da così vicino, il percorso pre-lancio di un Call of Duty. Il nostro coverage dedicato a Black Ops 6 era cominciato a giugno, quando Treyarch ci ospitò nei suoi studi per raccontarci le principali novità della nuova edizione - tra le quali spiccava senza dubbio il Movimento Assoluto - e si era poi arricchito di un nuovo tassello nei giorni del COD Next, quando raggiungemmo Washington D.C. per provare con mano, una volta per tutte, il comparto multigiocatore e la modalità Zombie di questo capitolo.

Di ritorno in Italia, curiosando tra i souvenir all'aeroporto della capitale americana, tra un cappellino di Trump e una tazza con la faccia di Kamala Harris, eravamo convinti che non ci sarebbero stati altri appuntamenti dedicati allo shooter di Activision, anche perché Call of Duty: Black Ops 6 è distante ormai solo una decina di giorni dagli scaffali fisici e digitali di PC e console. L'azienda americana ha invece organizzato un ultimo, ristretto evento a Londra, che ci ha permesso di scoprire qualcosa di più sulla campagna single player di Black Ops 6 e di incontrare il suo cast, composto da vecchie glorie e da qualche nuova recluta.

Nella splendida cornice della Freemasons Hall, luogo di ritrovo della loggia massonica di Londra, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Natalie Pohorski, Lead Narrative Producer di Raven, e con Y'lan Noel e Karen David, gli attori che interpretano rispettivamente i personaggi di Troy Marshall e Sev Dumas nella campagna di Call of Duty: Black Ops 6. Ecco, di seguito, cosa ci hanno raccontato.

La formula magica per una campagna memorabile

Avendo a disposizione tutta l'esperienza di Natalie Pohorski, non potevamo non farle qualche domanda su quella che secondo lei è la formula magica per realizzare delle storie di successo.

Le missioni della campagna di Call of Duty: Black Ops 6 cercheranno di essere tutte molto distinguibili
Le missioni della campagna di Call of Duty: Black Ops 6 cercheranno di essere tutte molto distinguibili

Per carità, è un fatto accertato che la maggior parte degli utenti dribbli la campagna dei Call of Duty per concentrarsi sulle playlist multigiocatore, ma è altrettanto vero che i capitoli del franchise che sono rimasti scolpiti nell'immaginario collettivo ci sono riusciti, anche e soprattutto, grazie a una componente single player semplicemente memorabile. Guai, invece, a realizzarne una in modo superficiale: uno degli aspetti che ha inciso in modo preponderante sul bilancio di Modern Warfare 3, l'edizione di Call of Duty dello scorso anno, era proprio la qualità della sua componente single player, non all'altezza delle aspettative e che faceva scorrere i titoli di coda dopo solo quattro ore di gioco.

"Penso che una buona strategia sia cercare di concentrarsi, per ogni missione, su un aspetto particolare per cui sarà ricordata" ci ha svelato la Lead Narrative Producer di Raven Software, lo studio che ha supportato Treyarch nella realizzazione della campagna. "Per riuscirci si può sperimentare con elementi di gameplay del tutto inediti, oppure inserire accessori ed equipaggiamenti dal taglio caratteristico, mai apparsi nelle altre campagne di Call of Duty".

Bill Clinton sarà presente all'interno della campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Bill Clinton sarà presente all'interno della campagna di Call of Duty: Black Ops 6

In effetti, Cold War era affiancato da un'ottima campagna single player, che ci era rimasta impressa per dei frangenti di gameplay decisamente innovativi. Ricordiamo ancora la sezione in cui, come in un Mission Impossible, ci si doveva infiltrare nel KGB utilizzando tecniche di spionaggio avanzate, e la buona notizia è che nella nuova campagna ci saranno missioni che seguono quella stessa impronta, lasciando al giocatore lo spazio per scegliere il proprio approccio, senza dover ricorrere alle armi. Per Natalie Pohorski si tratta proprio di questo, lavorare a degli elementi caratteristici capaci di lasciare il segno. "Ogni missione deve saper restituire sensazioni uniche, per essere ricordata", ma non solo. "Il passo successivo riguarda la narrativa, trovo che sia prezioso sviluppare i personaggi più iconici del franchise Black Ops, per portarli a un livello di caratterizzazione ancora più alto"

Un cast di personaggi ben assemblato

La conversazione con Pohorski non poteva non virare allora sui personaggi di questa campagna, di cui abbiamo potuto conoscere il cast di persona nel corso dell'evento alla Freemasons Hall.

Il personaggio di Troy Marshall nella campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Il personaggio di Troy Marshall nella campagna di Call of Duty: Black Ops 6

Il team di Raven ha lavorato molto sui personaggi di questa campagna, e ha scelto di proporre un cast variegato, composto da vecchie conoscenze come Frank Woods e Russel Adler, affiancati da un manipolo di personaggi inediti che, per Natalie Pohorski, contribuiranno in maniera interessante e inaspettata alla bilancia morale della squadra. "L'obiettivo era indubbiamente quello di avere una buona varietà in termini di protagonisti, un gruppo eterogeneo di persone che normalmente non vedresti insieme. C'è il personaggio di Troy Marshall, interpretato da Y'lan Noel, leader del team e riferimento morale per tutti gli altri, un personaggio che, a differenza magari di Adler, conta molto sulla sua integrità."

Noel ci ha raccontato di aver amato il suo personaggio, con cui pensa di avere in comune la capacità di sigillare dentro di sé le sue emozioni nei momenti più critici. Troy che, almeno all'inizio, non si ambienterà poi così bene all'interno della squadra. "Sì, entra nel team con un peso sulle spalle, e penso che non si fidi affatto dei suoi compagni", dice Noel, facendo un cenno a Karen David, l'attrice che in Black Ops 6 interpreta il personaggio di Sev, un'assassina con un passato complesso e doloroso, ma distante anni luce dai valori morali di Troy.

Parte del cast della campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Parte del cast della campagna di Call of Duty: Black Ops 6

"Lei invece è un'esperta di spionaggio, un killer su commissione, uccidere è la sua specialità, qualcosa che ha appreso fin da bambina", spiega Karen David, che ha colto l'occasione per approfondire il background di Sev. "Entrare nel suo personaggio non è stato facile, ovviamente non condivido affatto quello che fa, ma provo empatia per i traumi che si è trovata a vivere, per il dolore che ha affrontato, per il fatto che non ha mai avuto una famiglia."

Troy e Sev si troveranno entrambi coinvolti in un complesso thriller internazionale che ha come regola principale quella di "non fidarsi di nessuno" - come ribadisce spesso il marketing che circonda questo capitolo - e non vediamo l'ora di scoprire se ci saranno dei potenti colpi di scena all'interno della storia. La serie Black Ops da questo punto di vista ha sempre fatto scuola, e potremmo scommettere sul fatto che il finale della trama riuscirà a lasciarci del tutto sorpresi, come del resto era accaduto nel caso di Cold War.

L'equilibrio perfetto tra atmosfera, realismo e grande cinema

Ma tornando agli elementi di design capaci di proiettare ai posteri la campagna di un Call of Duty, eravamo curiosi di scoprire come si conserva e mantiene una densa atmosfera di suspense, mentre i protagonisti sono coinvolti in azioni spettacolari e, a volte, leggermente inverosimili.

Una sequenza dall'alto tasso di spettacolarità tratta dalla campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Una sequenza dall'alto tasso di spettacolarità tratta dalla campagna di Call of Duty: Black Ops 6

Come già sapevamo, la campagna di Call of Duty: Black Ops 6 ci vedrà impegnati a combattere un'organizzazione che si è infiltrata ai più alti livelli del governo americano, e che stando alle parole di Pohorski, vuole attivare un'arma semplicemente "apocalittica". La gravità, ovvero il livello di minaccia che ogni volta i protagonisti si trovano a fronteggiare durante la storia, è decisiva per far sì che i giocatori possano immergersi adeguatamente al suo interno, ma non è sempre semplice bilanciare un'atmosfera di pericolo con il grande cinema che spesso caratterizza molte sezioni delle campagne dei Call of Duty.

"Può essere una vera sfida", ha rivelato Natalie Pohorski, "bilanciare realismo, atmosfera e spettacolarità non è per niente facile, a volte adottiamo uno stile più scherzoso, altre volte lasciamo che i personaggi trasmettano il senso di pericolo della situazione che stanno vivendo." Ma per la producer, c'è un fattore chiave che va considerato, e che non può essere in alcun modo trascurato.

Per la producer Natalie Pohorski, è fondamentale bilanciare realismo e spettacolarità, dando però priorità al divertimento
Per la producer Natalie Pohorski, è fondamentale bilanciare realismo e spettacolarità, dando però priorità al divertimento

"Nella missione Most Wanted" - quella di cui vi avevamo parlato al ritorno da Los Angeles, e che ci vedrà coinvolti in un'operazione sotto copertura all'interno di un comizio di Bill Clinton - "un attimo prima ti stai infiltrando facendo attenzione a non far scattare gli allarmi, e quello dopo sei sopra una motocicletta nel cuore di Washington, sotto una pioggia di proiettili. So che può essere straniante, ma la domanda da porsi è una sola. È divertente da giocare?" Per Pohorski il divertimento deve rimanere la priorità assoluta per il team di sviluppo, senza però trascurare la suspense e l'atmosfera da thriller che avvolgono tutta la storia.

Un buon numero di novità di gameplay

L'appuntamento di Londra è inoltre l'occasione perfetta per fare anche il punto della situazione sulle novità di gameplay che troveremo all'interno della campagna.

Il Movimento Assoluto sarà naturalmente integrato all'interno della campagna di Call of Duty: Black Ops 6
Il Movimento Assoluto sarà naturalmente integrato all'interno della campagna di Call of Duty: Black Ops 6

Oltre ovviamente alla funzionalità del Movimento Assoluto, che abbraccia tutti i contenuti del nuovo capitolo, la campagna è caratterizzata anche da un buon numero di altre novità, che come ci ha detto la producer riguardano anche accessori e oggetti - tra i nuovi gadget vi segnaliamo la presenza di una nuova categoria di coltelli da lancio guidati - ma anche i nemici, considerato che quest'anno faranno il loro esordio degli avversari speciali, equipaggiati in maniera pesante, che richiederanno un po' di fantasia per essere eliminati.

La cosa che però in assoluto ci rende più curiosi è il nascondiglio, già presente nella precedente iterazione della campagna. In questo nuovo capitolo, avremo modo di raccogliere del denaro durante le missioni, e investirlo per migliorare alcuni aspetti del rifugio, come ad esempio il bancone delle armi, che accoglierà nuovi pezzi e modifiche man mano che si potenzia. Sappiamo ancora molto poco di questa meccanica di gameplay, ma è sicuramente qualcosa in grado di differenziare questa campagna dalle precedenti, cosa fondamentale se ricordiamo le parole della producer.

Insomma, siete curiosi di scoprire cosa si cela sotto al cofano della campagna di Call of Duty: Black Ops 6? È un contenuto che vi interessa, o vi getterete immediatamente sul multigiocatore?