In questi ultimi due mesi si è parlato a lungo di Cyberpunk 2077. Numerose sono state le notizie che hanno riguardato questo attesissimo nuovo progetto di CD Projekt grazie a tutta una serie di interviste, dichiarazioni e rivelazioni fatte dal team di sviluppo. Approfittando proprio di una recente affermazione riguardante la linea temporale in cui è ambientato il videogioco, abbiamo deciso di fare il punto della situazione sulle ultime informazioni arrivate online online. Partiamo dalla notizia più recente, una sorta di smentita messa in piedi da Mike Pondsmith, l'ideatore del gioco di ruolo carta e penna su cui è basato il videogioco di CD Projekt. Un'intervista errata pubblicata online e non ancora corretta sembrava infatti confermare che Cyberpunk 2077, il videogioco, sarebbe stato ambientato in una linea temporale differente da quella di Cyberpunk 2020, il gioco cartaceo originale. Pondsmith ha però sottolineato che non è affatto così visto che i due progetti condivideranno la medesima timeline che risulta essere quindi unificata anche se, ovviamente, basata su due periodi temporali distinti e adeguatamente lontani. Niente universi paralleli o realtà alternative ma la stessa identica ambientazione, comprensiva di fazioni, scenari, società e magari anche personaggi, con soltanto qualche anno in più sulle spalle.
Dobbiamo invece a Mateusz Tomaskievicz, il quest director di Cyberpunk 2077, tutta una serie di nuove informazioni e dettagli sulle missioni del gioco che ha letteralmente centellinato nel corso di diverse interviste. Innanzitutto, Tomaskievicz ha voluto sottolineare come le quest di Cyberpunk 2077 rappresentino un nuovo punto di riferimento nella storia del team, che tra l'altro già aveva stupito il pubblico per l'eccellente qualità di quelle presenti in The Witcher 3. Le missioni non saranno infatti soltanto più varie ma offriranno un gameplay completamente non lineare. Non si tratta solo di una questione di scelte e conseguenze che riguarderanno le decisioni che il giocatore dovrà prendere ma cambierà proprio come ci si potrà approcciare a queste missioni visto che tutte offriranno molteplici modi per essere affrontate e completate in funzione di come è stato creato il giocatore, di quali sono le sue abilità e gli strumenti a sua disposizione, dei personaggi con cui ha interagito e così via. Tomaskievicz ha parlato di almeno 3-5 differenti modi per affrontare ogni missione o alcune sfide interne alle varie quest. Il gameplay sarà quindi fortemente non lineare e si allontanerà con forza da quanto sperimentato nella serie The Witcher. Inoltre lo svolgimento e l'esito di queste missioni non potrà mai comportare il game over ma semplicemente dovremo convivere con i risultati delle nostre azioni, anche se queste saranno raffazzonate o comunque maldestre.
Possiamo immaginare le classiche missioni di scorta oppure quelle in cui dovremo raggiungere un determinato obiettivo entro un periodo di tempo limitato. Ecco è possibile che in casi come questi Cyberpunk 2077, il fallimento degli obiettivi non obbligherà il giocatore a ripetere la missione oppure a beccarsi la schermata del game over ma semplicemente la storia andrà avanti tenendo conto della nostra incapacità che magari avrà conseguenze più o meno drastiche sul mondo di gioco. Stando alle parole di Tomaskievicz il game over vero e proprio si avrà soltanto nel momento in cui il nostro protagonista morirà. In quel caso dovremo probabilmente ricaricare un salvataggio o un checkpoint precedente e riprovare. Tra l'altro proprio parlando di strumenti a disposizione del giocatore, Tomaskievicz ha voluto sottolineare che l'arsenale a disposizione del giocatore sarà davvero ricco e variegato. Pur rimanendo di fondo un gioco di ruolo, Cyberpunk 2077 sfrutterà a piene mani le caratteristiche degli shooter proponendo tantissime armi con funzionalità molto diverse, come ad esempio il fucile con munizioni intelligenti che si è intravisto durante la presentazione dello scorso E3. Grande spazio sarà dato anche al combattimento corpo a corpo con numerose armi contundenti e da taglio che ben si prestano alla visuale in prima persona. Insomma, anche su questo fronte sembra proprio che CD Projekt non si stia risparmiando con il preciso obiettivo di realizzare un titolo vastissimo e colmo di opportunità.
Ma in concreto quando diavolo riusciremo a giocare questo Cyberpunk 2077? Questa è la domanda da un milione di dollari a cui è difficilissimo rispondere. Innanzitutto sappiamo che lo sviluppatore sarà presente in forze anche all'E3 2019 che, vi ricordo, si terrà dall'11 al 13 giugno a Los Angeles. E che ovviamente noi di Multiplayer.it copriremo in grandissimo stile, come di consueto. Addirittura Adam Kiciński, l'amministratore delegato della società, ha sottolineato che proprio l'E3 di quest'anno sarà il più importante della storia di CD Projekt. Il perché non lo sappiamo ma possiamo fare qualche ipotesi. Prima di tutto è scontato che vedremo una nuova, colossale presentazione di Cyberpunk 2077 di almeno 45 minuti di durata, esattamente come è successo lo scorso anno. Durante alcune interviste, il team ha sottolineato quanto il gioco sia cambiato in questi mesi e credo che la prossima presentazione mostrerà maggiormente nel dettaglio l'open world e come il giocatore potrà influenzarlo nel corso delle sue missioni. Tra l'altro moltissimi giocatori nutrono ancora dei dubbi sulla natura da shooter di questo nuovo progetto e credo che sia compito di CD Projekt far vedere come l'elemento ruolistico con i vari danni, le statistiche e le abilità, si amalgami alla perfezione con uno stile di combattimento che per forza di cose non potrà essere troppo frenetico o irrealistico.
In seconda battuta mi aspetto di vedere la data di uscita ufficiale. Uno scenario come quello dell'E3 è praticamente perfetto per fissare sul calendario quando il titolo arriverà sul mercato e lanciare così anche la campagna di pre-ordini magari con i primi dettagli sull'immancabile collector's edition. Di recente un rivenditore slovacco ha parlato di un'uscita prevista per il 28 novembre 2019, esattamente il giorno del ringraziamento americano. A parte la difficoltà di distribuire il gioco in un giorno di festa, continuiamo a essere molto scettici per un'uscita entro la fine di quest'anno. Una pubblicazione nel mese di maggio 2020 sarebbe in linea con quanto fatto con The Witcher 2 e The Witcher 3, e uscire a ridosso dell'estate vorrebbe dire anche avere abbastanza tempo per preparare una enorme patch di potenziamento e miglioramento in vista dell'uscita di PlayStation 5 e della prossima Xbox che, è facile ipotizzare, arriveranno sul mercato entro Natale del 2020. Sicuramente Cyberpunk 2077 sarà rilanciato in quell'occasione approfittando del clamore che le nuove console si porteranno dietro.
Stando poi ai recenti risultati finanziari del team e alle parole del suo amministratore delegato, CD Projekt sarebbe pronta a lanciare sul mercato ben due titoli tripla A entro la fine del 2021. Se uno è ovviamente Cyberpunk 2077, l'altro cosa potrebbe essere? Magari proprio lo spin-off di The Witcher interamente dedicato a Ciri che i fan hanno chiesto a gran voce? O magari un prologo alle avventure di Geralt focalizzate su qualche altro Witcher? O addirittura un episodio direttamente connesso con la serie Netflix prevista per la fine dell'anno? Insomma le ipotesi sono davvero moltissime e se CD Projekt durante questo E3 dovesse mostrare Cyberpunk 2077, annunciare la sua data di uscita, confermare il suo rilascio anche su PS5 e la prossima Xbox e mostrare qualcosa di inedito ambientato nell'universo di The Witcher, allora saremmo sì davanti all'E3 più importante di sempre per la società polacca.
Ci separa appena un mese dalla fiera di Los Angeles, siete eccitati anche voi come me? Cosa sperate che faccia vedere CDProjekt? Fatemelo sapere qui sotto tra i commenti e se state guardando questo video su youtube mettete un bel mi piace che fa sempre piacere.