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Darkwing Duck, ripercorriamo la storia dell'eroe Disney

Protagonista di un cartone animato cult, Darkwing Duck è stato anche uno dei migliori videogiochi degli anni '90: scopriamolo insieme.

Darkwing Duck, ripercorriamo la storia dell'eroe Disney
SPECIALE di Christian Colli   —   25/03/2023

Darkwing Duck è un personaggio che risale agli anni '90 e che si è ritagliato un posticino insospettabilmente speciale nei cuori dei videogiocatori che sono cresciuti in quel periodo e che possedevano un NES o un Game Boy: considerato tra i migliori titoli sviluppati da Capcom su licenza Disney, Darkwing Duck era un gioiellino che vorremmo rigiocare - e che magari potrebbe anche tornare per davvero! - in questo periodo in cui i remake vanno tanto di moda.

Le possibilità che ciò si verifichi non sono poi così improbabili: siamo già passati per il remake di DuckTales, altro videogioco di culto di Capcom, e solo pochi anni fa la compilation intitolata The Disney Afternoon Collection ha riscosso un buon successo, facendo conoscere al grande pubblico questi classici. Ma cos'hanno di così speciale Darkwing Duck e il videogioco ispirato al cartone animato omonimo? Cerchiamo di capirlo insieme.

Darkwing Duck, il personaggio

Darkwing Duck, una scena del cartoon originale
Darkwing Duck, una scena del cartoon originale

La prima cosa che bisogna sapere di Darkwing Duck è che era un rimpiazzo: chiusa DuckTales agli inizi degli anni '90, Disney avrebbe voluto rilanciare Rocky e Bullwinkle nel suo contenitore pomeridiano - The Disney Afternoon - salvo poi scoprire che non aveva i diritti per poterlo fare. Così, ispirandosi agli episodi "00-Jet" e "Il papero mascherato" di DuckTales, il disegnatore Michael Peraza e il regista Tad Stones buttarono giù l'idea di una nuova serie incentrata sulle avventure di Jet McQuack. Il problema era che non si poteva fare neppure quello, visto che i diritti sul prefisso "00" appartenevano già alla famiglia Broccoli, insieme a ogni altra proprietà intellettuale legata a James Bond. Così Stones e Peraza ripiegarono su un personaggio completamente nuovo: Drake Mallard, che di notte si infilava il costume del vigilante mascherato Darkwing Duck.

Per gli standard del Disney Afternoon, Darkwing Duck era già un'anomalia: era l'unico cartone animato incentrato su un personaggio totalmente slegato dai fumetti Disney, con un cast inedito. Rimandava a DuckTales soltanto la presenza di Jet McQuack nel ruolo di spalla, ma neanche lui aveva mai avuto un corrispondente nei fumetti.

Darkwing Duck era, insomma, qualcosa di completamente nuovo sotto ogni aspetto. Era anche il primo cartone animato pomeridiano tutto azione, col protagonista impegnato in ogni episodio contro un avversario diverso, ma sempre nei limiti di uno show per i più giovani che faceva il verso a Batman e ai supereroi Marvel e DC. Il protagonista, Drake Mallard - e già il nome si rifaceva a quello di Kent Allard, alias l'Uomo Ombra - viveva nella città di St. Canard insieme alla figlia adottiva Ocalina, il suo migliore amico Jet e la famiglia Parapiglia, i vicini di casa. In costume, Darkwing Duck proteggeva la città per conto della S.H.U.S.H. e gli eroi noti come Paperi della Giustizia dai super criminali che l'attaccavano ripetutamente, tra i quali spiccavano i Cinici Cinque capitanati dal suo sosia malvagio, Negaduck.

La serie animata riscosse subito un gran successo, motivando Disney a produrne tre stagioni che andarono in onda tra il 1991 e il 1992 e arrivarono in Italia nel 1993. La storia proseguì poi a fumetti, a partire dal 2010 col volume "The Duck Knight Returns" - non c'è bisogno di spiegare il gioco di parole, giusto? - ma fece il giro di almeno tre case editrici prima di concludersi prematuramente.

Un dettaglio del fumetto The Duck Knight Returns
Un dettaglio del fumetto The Duck Knight Returns

È stato il reboot di DuckTales del 2017 a riportare in scena Darkwing Duck dopo anni di silenzio. Nel nuovo cartone animato, Darkwing Duck era la serie TV preferita di Jet McQuack, che la menzionava per la prima volta nell'episodio "Un robot pericoloso" della prima stagione: nel mondo fittizio di DuckTales, l'attore che interpretava il DoppiaD televisivo si chiamava Jim Starling, omaggiando così il doppiatore storico del cartone animato americano originale, Jim Cummings. Tuttavia, nell'episodio 16 della seconda stagione ("Il ritorno di Darkwing Duck") Zio Paperone decide di produrre un reboot cinematografico della serie TV, assumendo Drake Mallard per interpretare il nuovo Darkwing Duck: la scelta fa ammattire Starling, che attenta alla vita di Mallard, rimanendo coinvolto in un esplosione. Mentre tutti lo danno per morto, e Mallard, su insistenza di Jack, diventa un vero vigilante mascherato, il redivivo Starling si trasforma nel super criminale Negaduck.

Da quel momento in poi, Darkwing Duck diventa un personaggio ricorrente nel reboot di DuckTales e compare in svariati episodi, aiutando i paperi protagonisti persino nella battaglia finale contro la F.O.W.L. dell'ultima puntata. Il successo del reboot - e della geniale soluzione metanarrativa con cui gli autori Matt Youngberg e Francisco Angones hanno reintrodotto il personaggio nell'immaginario odierno - ha convinto Disney ha rilanciare Darkwing Duck prima come fumetto, a partire dal 2016, e poi come cartone animato: prodotta nientepopodimeno che da Seth Rogen ed Evan Goldberg, la nuova serie TV sarebbe in lavorazione ormai da un paio d'anni, ma non è stata ancora definita una data di uscita.

I videogiochi

Darkwing Duck per NES di Capcom
Darkwing Duck per NES di Capcom

Tra il 1989 e il 1995, Disney affidò a Capcom i diritti su alcuni dei suoi cartoni animati pomeridiani, cominciando proprio con DuckTales, per poi passare a Cip e Ciop agenti speciali, TaleSpin e molti altri tra cui, naturalmente, Darkwing Duck. La qualità di questi prodotti era elevatissima, soprattutto per gli standard dei giochi su licenza dell'epoca, e Darkwing Duck, uscendo su NES e Game Boy, fu particolarmente folgorante poiché lo sviluppatore nipponico ebbe un'intuizione geniale: partendo dal presupposto che DoppiaD era un personaggio più "adulto" rispetto, per esempio, a Cip e Ciop, e che le sue avventure erano incentrate sull'azione e sul combattimento con armi da fuoco e gadget, Capcom usò come stampino una delle sue serie più popolari: Mega Man.

Il videogioco di Darkwing Duck era proprio una specie di Mega Man e lo si capiva fin dall'inizio dato che bisognava scegliere i livelli da giocare da una schermata iniziale - la mappa di St. Canard - in cui erano rappresentati da un balloon e una breve descrizione del super criminale da affrontare.

Darkwing Duck per PC Engine
Darkwing Duck per PC Engine

Superati i primi tre stage, se ne dovevano affrontare altri tre, sempre nell'ordine che si preferiva, e infine bisognava attaccare direttamente la fortezza della F.O.W.L. per sconfiggere Becco d'acciaio, che ci aspettava alla fine dello stage come un vero e proprio Dr. Wily. Il gioco in sé e per sé era un platform, ma il protagonista disponeva di due abilità particolari oltre al salto: poteva deviare i proiettili nemici col mantello - bastava premere il tasto apposito con un minimo di tempismo - e sparare con la sua caratteristica pistola a gas. Il giocatore trovava tre diversi tipi di munizioni negli stage: raccogliendone un tipo si sostituiva quello raccolto in precedenza, ma era comunque possibile passare in qualsiasi momento dalle munizioni standard, infinite, a quelle speciali, che invece si consumavano. Scegliere la munizione giusta era importante soprattutto negli scontri con i boss.

La versione NES e quella Game Boy erano molto simili nel level design, ma alcune differenze nella distribuzione dei nemici e dei collezionabili - e della risposta ai controlli, in verità - rendevano quella portatile leggermente più difficile: in entrambi i casi, tuttavia, si parla di giochi di qualità eccelsa anche rispetto a un altro tie-in che sarebbe uscito poco tempo dopo su PC Engine ad opera di Interactive Designs e Radiance Software, che si sarebbe rivelato molto più lacunoso sotto ogni aspetto, compresa la grafica che non sfruttava minimamente le capacità della console targata NEC.

La demo targata Headcannon di un potenziale Darkwing Duck
La demo targata Headcannon di un potenziale Darkwing Duck

In seguito, Darkwing Duck avrebbe fatto solo delle comparse nei titoli mobile di Disney, come Disney Emoji Blitz e Disney Heroes: Battle Mode, sparendo quasi completamente dalla scena videoludica: fu persino scartato dal cast di Disney Infinity, perdendo in un sondaggio pubblico contro il più popolare Olaf di Frozen. Sulla progressiva scomparsa del papero mascherato ci avrebbe ironizzato persino il divertente film live-action Cip e ciop agenti speciali del 2022, poiché DoppiaD compare in una scena dopo i titoli di coda proprio per lamentarsi della sua fine poco gloriosa. Anche nei videogiochi la situazione non è certo migliorata: intorno al 2018, lo sviluppatore di Sonic Mania, Headcannon, e lo scrittore della serie a fumetti di Darkwing Duck, ispirati dal remake di DuckTales ad opera di WayForward Technologies, collaborarono alla creazione di una demo di quello che avrebbe potuto essere un sequel dei giochi per NES e GameBoy o un remake vero e proprio degli stessi.

La demo di Headcannon era davvero valida, al netto di una certa sporcizia dovuta alla sua stessa natura: riprendeva il level design dei giochi Capcom, sviluppandolo con l'aggiunta di alcune meccaniche di gameplay aggiuntive e una presentazione più al passo coi tempi che si sarebbe appoggiata al cast originale per doppiare i personaggi negli intermezzi a fumetti tra i vari stage. Il gioco, inoltre, sfruttava una grafica 2D reminiscente ispirata alla generazione Game Boy Advance, giusto compromesso tra il vintage e la pixelart moderna.

Darkwing Duck nel titolo mobile Disney Heroes.
Darkwing Duck nel titolo mobile Disney Heroes.

Come potete immaginare, non se ne fece nulla, anche perché in caso contrario non staremmo qui a ricordare un personaggio che ormai è sempre meno conosciuto. L'interesse dimostrato in questi anni dai publisher nei confronti dei titoli d'epoca, tuttavia, potrebbe cavalcare l'uscita della tanto attesa serie animata su Disney+ e portare alla pubblicazione di un remake, una remaster o addirittura un gioco tutto nuovo su Darkwing Duck. I tempi sono maturi, ma il confronto con la qualità dei titoli Capcom degli anni '90 e, ammettiamolo, un velo di sana nostalgia, potrebbe essere impietoso e condannare DoppiaD all'oblio videoludico per sempre. Intanto cominciamo a incrociare le dita perché qualcuno pensi al povero papero mascherato, insomma: al resto penseremo in un secondo momento.