57

Il nuovo DC Universe di James Gunn tra film e videogiochi

Il regista James Gunn ha finalmente svelato i suoi piani per il nuovo corso dei film DCU, ma anche per i futuri videogiochi su Batman, Superman e soci.

Il nuovo DC Universe di James Gunn tra film e videogiochi
SPECIALE di Christian Colli   —   03/02/2023

Quello del reboot è un concetto molto caro ai comics americani, specialmente alla DC che, negli anni, ne ha fatto un'arte: serve a ricominciare da zero, o quasi, per sciogliere nodi narrativi troppo complessi e fare una specie di tabula rasa che aiuti i nuovi lettori ad avvicinarsi a storie e personaggi con decenni di pubblicazioni alle spalle. Non dovrebbe stupire nessuno, quindi, che James Gunn abbia deciso di fare un reboot dell'universo cinematografico targato DC e Warner Bros. dopo averne preso le redini alcuni mesi fa.

Il suo passaggio dalla concorrenza Marvel è stato estremamente complicato, ricordate? Disney aveva licenziato Gunn per alcuni tweet controversi; lui era passato a Warner Bros. e aveva diretto l'ottimo Suicide Squad; poi Disney ci aveva ripensato, complice anche una vera e propria sommossa popolare, e aveva ripreso Gunn per dirigere l'ultimo Guardiani della Galassia, in uscita a breve; infine, Gunn è tornato da Warner Bros. e ha preso in mano tutto l'universo cinematografico DC. Riprendete fiato.

Gunn è arrivato in un momento delicatissimo a portare la visione coesa che è sempre mancata ai cinecomics della Distinta Concorrenza, intrappolati da anni in una pianificazione confusa e poco lungimirante anche nella loro ultima e più convincente incarnazione, cioè la Justice League di Zack Snyder, poi riveduta e corretta da Joss Whedon, poi riveduta e corretta di nuovo dallo stesso... Zack Snyder. Appunto, una gran confusione, che si poteva risolvere solo con un reboot. Punto e a capo.

Al cinema e in TV

Suicide Squad è stato il primo film di James Gunn per il DCU
Suicide Squad è stato il primo film di James Gunn per il DCU

Quindi, dopo mesi di polemiche, segreti e misteri, James Gunn e Peter Safran - il produttore dei DC Studios - sono usciti allo scoperto e hanno rivelato tutto quello che hanno in cantiere per i prossimi anni, facendo anche chiarezza sui film in uscita a brevissimo. Shazam! Furia degli dei, The Flash, Blue Beetle e Aquaman e il regno perduto dovrebbero essere, in quest'ordine, gli ultimi film del corso attuale, al quale seguirà un nuovo progetto diviso in capitoli, col primo che s'intitolerà Dei e mostri. Per la serie, viva l'originalità. The Flash sarà l'artefice del reboot - un po' come successo con Flashpoint nei fumetti - che però sarà di tipo "soft", cioè non reinventerà tutte le storie e il casting, tant'è che Gunn ha dichiarato di essere aperto a future collaborazioni con gli attori Jason Momoa, Gal Gadot, Zachary Levi e persino Ezra Miller purché quest'ultimo si dia una calmata e lavori sui suoi grossi problemi comportamentali.

Della partita non faranno parte, però, Dwayne Johnson, che ha sostanzialmente combinato un casino alle spalle del precedente produttore, Walter Hamada, col famigerato cammeo di Superman in Black Adam, e lo stesso Henry Cavill, che ha appeso il mantello dell'Uomo d'acciaio al chiodo - e pure le spade di Geralt di Rivia, se per questo - in seguito a una complicata serie di... incomprensioni. Ben Affleck non tornerà a interpretare Batman, ma è altamente probabile che dirigerà un film del nuovo corso.

Una scelta controversa, quella di Gunn riguardo a Cavill: l'attore, nel tempo, ha guadagnato un enorme rispetto da parte dei fan, che hanno sperato per anni in un nuovo film con lui nella parte di Superman, e che magari si allontanasse dalla visione più fatalistica di Zack Snyder - regista di Man of Steel - per abbracciare la prospettiva più solare e positiva del personaggio a fumetti. Bisognerebbe cos'è successo veramente dietro le quinte, ma intanto la sostituzione sembrerebbe fare parte di un piano più grande che include non uno ma ben due film nuovi di zecca sull'eroe. Superman: Legacy aprirà infatti il Capitolo 1 del nuovo corso con una storia - che Gunn ha sottolineato non essere sulle sue "origini" - incentrata sugli esordi del protagonista e sulla sua vita come Clark Kent. Il film, che dovrebbe uscire nell'estate del 2025, sarà scritto e forse diretto, proprio da James Gunn, e per il momento non è stato scelto ancora nessun attore per il ruolo principale.

L'altro film su Superman resta senza titolo e sarà scritto da Ta-Nehsi Coate e prodotto da J.J. Abrams: apparterrà all'etichetta Elseworlds, che racconta storie distinte e separate da quelle del nuovo corso, ma sempre facenti parte del multiverso DCU. Alla categoria Elseworlds, per esempio, apparterranno anche The Batman - Part II, sequel dell'ottimo film di Matt Reeves con Robert Pattinson, visto lo scorso anno, e Joker: Folie à Deux con Joaquin Phoenix e Lady Gaga.

The Batman - Part II arriverà nel 2025 ma sarà un film della linea alternativa Elseworlds
The Batman - Part II arriverà nel 2025 ma sarà un film della linea alternativa Elseworlds

Superman: Legacy sarà seguito da The Authority, un film più cupo e violento sulla squadra di supereroi creata nel 1999 da Warren Ellis e Bryan Hitch per l'etichetta Wildstorm. Poi sarà la volta di The Brave and the Bold, ennesimo reboot del personaggio di Batman: il film sarà incentrato sul rapporto tra l'Uomo Pipistrello e il Robin di turno, nella sua quinta incarnazione (Damien Wayne) che Gunn e Safran hanno descritto come "assassino" e "stronzetto".

Questo dovrebbe essere il film che Gunn vuole affidare ad Affleck, mentre il successivo, Supergirl: Woman of Tomorrow, introdurrà nel DCU una nuova versione di Kara Zor-El che non sarà interpretata dall'attrice Sasha Calle, cioè quella che indossa il costume di Supergirl nell'imminente The Flash. Secondo i piani di Gunn, la nuova Supergirl farà da contraltare caratteriale e comportamentale al nuovo Superman, ma se questo contrasto porterà a uno scontro è da vedersi. Considerate che non ci sono ancora né scrittori né registi associati a questi film, quindi è tutto in divenire, e lo dimostra anche la pellicola che dovrebbe chiudere il Capitolo 1, Swamp Thing, un vero e proprio horror ispirato al personaggio creato da Alan Moore.

Gli strani supereroi di The Authority riusciranno a fare colpo sul grande pubblico?
Gli strani supereroi di The Authority riusciranno a fare colpo sul grande pubblico?

Mentre al cinema si susseguiranno i film suddetti, Gunn intende prendere d'assalto anche il piccolo schermo con alcuni show che, in puro stile Marvel Cinematic Universe, dovrebbero incastrarsi nel quadro cinematografico e uscire quindi a partire dal 2025. Uno di essi, per esempio, sarà a cartoni animati e introdurrà nel DCU i Creature Commandos degli anni '80, ma in una versione completamente nuova e moderna. Gunn ha svelato che la serie è già in produzione e che proprio lui ne sta scrivendo ogni episodio. Waller, invece, sarà una serie TV live-action incentrata sull'omonima protagonista, Amanda Waller, che tornerà ad essere interpretata dall'attrice Viola Davis. La serie dovrebbe svolgersi nel tempo che intercorre tra la stagione 1 e la futura stagione 2 di Peacemaker e sostanzialmente racconterà i complotti dietro le quinte dei film cinematografici.

Gunn ha in cantiere altri tre show televisivi che, però, non hanno ancora una data, neppure indicativa. Paradise Lost sarà una serie in stile Il Trono di Spade (oppure House of the Dragon, se preferite) ambientata sull'isola di Themyscira moltissimi anni prima della nascita di Wonder Woman. Booster Gold introdurrà l'omonimo viaggiatore del tempo ne DCU con un tono più orientato verso la commedia e la satira, mentre Lanterns sarà, ovviamente, incentrata sulle amatissime Lanterne Verdi (Hal Jordan e John Stewart, nello specifico) alle prese con un mistero che s'intreccia con la narrativa nei film: la serie sostituirà quella che era in produzione per conto di Greg Berlanti e punterà a uno stile più simile a quello della pluripremiata True Detective.

Le ambizioni di Gunn per i videogiochi

Suicide Squad: Kill the Justice League di Rocksteady è il prossimo grande gioco DC
Suicide Squad: Kill the Justice League di Rocksteady è il prossimo grande gioco DC

È molto probabile che i super fan dei fumetti DC si siano emozionati a scoprire i propositi di Gunn, ma stiamo parlando appunto dei "super fan" che conoscono l'Authority e tutti quei personaggi meno mainstream come Damien Wayne e Booster Gold: la nostra impressione è che il talentuoso regista di Guardiani della Galassia e Slither (perché nessuno si ricorda mai di Slither?) stia parlando a una nicchia molto più ristretta di fan-spettatori, che al grande pubblico che Marvel e Disney hanno conquistato coi loro film sui supereroi più amati e famosi, e che lo stia facendo ispirandosi proprio allo schema dietro lo straordinario successo del Marvel Cinematic Universe, ma senza le stesse menti e gli stessi talenti creativi. Gunn ha un talento gigantesco, ma è un uomo solo, e dovrà circondarsi di collaboratori all'altezza delle sue ambizioni.

Il suo progetto, infatti, sembrerebbe ricalcare quello della Fase 4 nel Marvel Cinematic Universe, che è andata a incrociare cinema e TV... con risultati non proprio eccezionali, tant'è che gli stessi Marvel Studios hanno recentemente dichiarato di volersi concentrare più sulla qualità che la quantità dalla Fase 5 - che sta per cominciare - in poi, riducendo gli show televisivi su Disney+. Sulla carta sembra tutto intrigante, ma siamo sicuri che il grande pubblico sia veramente interessato agli intrighi delle Amazzoni o alle turbe esistenziali di Booster Gold?

Gotham Knights è la dimostrazione di quanto sia complicato sviluppare un titolo su licenza
Gotham Knights è la dimostrazione di quanto sia complicato sviluppare un titolo su licenza

Il problema col grande disegno di Gunn sconfina anche nel mercato dei videogiochi che, come sappiamo, è stato spesso legato a doppio filo col marchio DC. Il prossimo titolo di rilievo sarà Suicide Squad: Kill the Justice League di Rocksteady, ma dopo l'idea di Gunn sarebbe quella di cominciare un'interazione multimediale più stretta in cui i videogiochi rappresentano un tassello fondamentale nella narrativa imbastita al cinema e in TV. Si tratterebbe di una strategia alla Star Wars, per capirci, in cui i videogiochi canonici come Star Wars: Jedi Fallen Order o Star Wars Battlefront II arricchiscono di particolari l'universo multimediale rappresentato nei film, nei fumetti, al cinema e in TV.

Tuttavia Gunn sembrerebbe voler esasperare questa soluzione, conferendo ai videogiochi un'importanza decisamente maggiore. Gunn avrebbe detto: "La nostra idea non è quella di uscire con un film di Superman e poi con un videogioco dove c'è un altro Superman. Invece, dato che dopo due anni arriverà anche il film di Supergirl, ci chiederemo cos'è successo tra un film e l'altro. Magari ci sarà un gioco incentrato su Krypto, ambientato nello stesso mondo e in cui compaiono gli stessi personaggi. Vogliamo dare ai videogiochi la rilevanza che meritano".

Il compianto Kevin Conroy ha interpretato Batman in film, giochi e serie TV completamente slegati
Il compianto Kevin Conroy ha interpretato Batman in film, giochi e serie TV completamente slegati

È un concetto interessante, ma Gunn sta facendo i conti senza l'oste, o meglio, senza la logistica. L'intreccio multimediale funziona bene con franchise come Star Wars perché i collegamenti sono evidenti solo a sguardi più attenti, e non è necessario aver giocato nessun gioco o aver visto nessuna serie TV per capire quello che succede in un film o in un fumetto: sostituendo i fattori, il risultato non cambia. In questo modo, Lucasfilm (e Disney) si rivolgono sia agli appassionati, che seguono tutto, sia agli spettatori/lettori/giocatori dell'ultima ora, che magari hanno interessi più ristretti. Se vogliamo allontanarci da Star Wars, che è l'esempio più ovvio, possiamo prenderne un altro ancora più vicino a Gunn: la Marvel.

I videogiochi targati Marvel sono, per scelta, completamente slegati dal Marvel Cinematic Universe e dalle collane a fumetti cui s'ispirano. Ed è proprio per questo motivo che le campagne single player funzionano così bene in Marvel's Spider-Man, Guardians of the Galaxy e Marvel's Avengers (dite quello che volete sul gameplay e sul supporto, ma la campagna iniziale del gioco era davvero ottima). In questo modo, la Casa delle Idee ha dato carta bianca agli scrittori dei giochi, che si sono potuti sbizzarrire, e raccontare nuove storie grazie al sempreverde trucco del Multiverso.

Un'attrice come Viola Davis dovrebbe interpretare Amanda Waller in tutti i film, giochi e serie TV del DCU
Un'attrice come Viola Davis dovrebbe interpretare Amanda Waller in tutti i film, giochi e serie TV del DCU

Quello che ha in mente Gunn è molto, molto più complicato, soprattutto perché la sua intenzione è quella di vincolare gli attori del nuovo corso ai personaggi che interpretano. Viola Davis dovrebbe interpretare il personaggio di Amanda Waller in ogni singola incarnazione, e per quanto sia straordinaria l'attrice, è difficile immaginare che si presti a un impegno simile non tanto per questioni di tempo e praticità, ma anche perché Gunn, in questo modo, limita de facto le potenzialità delle storie che vuole portare sullo schermo.

Facendo un esempio al contrario, il compianto Kevin Conroy, nell'arco di trent'anni, ha doppiato Batman nei cartoni animati televisivi, nei lungometraggi per l'home-video, nei videogiochi come Injustice, e l'ha persino interpretato nella miniserie Crisi sulle Terre Infinite per l'Arrowverse dell'emittente The CW. Ma nessuna di queste storie s'incrociava ufficialmente: era solo un cammeo ricorrente che riconoscevano, e apprezzavano, specialmente i fan.

Intanto Shazam! Furia degli dei è il prossimo film DCU ad uscire nei cinema
Intanto Shazam! Furia degli dei è il prossimo film DCU ad uscire nei cinema

Forse Gunn non ha le idee molto chiare riguardo allo sviluppo di un videogioco tripla A moderno, che può costare tantissimo, richiedere anni di lavorazione e, in questo caso specifico, dovrebbe procedere di pari passo con la realizzazione di film e serie TV che possono subire ritardi, essere rimandati o cancellati, mandando alle ortiche interi copioni, soluzioni narrative e posti lavorativi. Sulla carta, l'idea che i videogiocatori possano vivere il nuovo DCU da una prospettiva diversa dal cinema o la TV è anche interessante, ma totalmente infattibile: richiederebbe uno sforzo creativo e produttivo gigantesco e un'esperienza pregressa che al momento semplicemente non c'è.

Le ambizioni di Gunn, insomma, ci sono sembrate un tantino folli. Il regista statunitense dovrà superare tantissime, difficilissime sfide nei prossimi mesi: convincere una fanbase solida che si è vista "rubare" i volti cui ha associato gli eroi DC al cinema per anni nelle loro più recenti e longeve incarnazioni; gestire il passaggio dal corso precedente a quello nuovo mentre fa i conti coi film dell'etichetta Elseworlds che sono comunemente più apprezzati di quelli canonici; incuriosire gli spettatori vecchi e nuovi con storie inedite su eroi meno conosciuti, e pure azzeccare gli attori che andranno a interpretarli e che si porteranno sulle spalle una scomoda eredità.

Diciamo che, in questo senso, i videogiochi dovrebbero essere l'ultimo dei suoi pensieri: anche perché il problema, e ce lo ha dimostrato il recente Gotham Knights, non è solo la narrativa, e sul gameplay Gunn certo non può metter bocca.