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Dead Island 2: le impressioni dopo averlo giocato oltre sei ore!

Con Dead Island 2 pensavamo di ritrovarci tra le mani uno zombie di gioco, e invece ci è esploso davanti un gioco di zombie tra i più promettenti.

Dead Island 2: le impressioni dopo averlo giocato oltre sei ore!
PROVATO di Francesco Serino   —   13/03/2023

Avevamo provato Dead Island 2 alla Gamescom, la scorsa estate, e non era andata affatto male: il gioco sembrava solido nonostante l'abbandono di Techland e i continui cambi di sviluppatore.

In quell'occasione ci fecero testare una porzione di gioco avanzata e decontestualizzata da tutto il resto, difficile quindi capire che tipo di struttura proponesse davvero Dead Island 2. Le parole a mezza bocca degli sviluppatori ci avevano sì indirizzato lontani dal classico open world, ma oramai certe terminologie possono essere interpretate in troppi modi per fornire indizi davvero precisi sulla natura di un progetto, incluso il concetto di livello "wide linear" applicabile, ora lo sappiamo con certezza, a questo atteso seguito. Anche se questa non è l'unica cosa che abbiamo scoperto di Dead Island 2 durante queste sei ore, rimarrà fino alla fine della nostra prova la più preziosa...

Polpa Pronta

Dead Island 2: non vediamo l'ora che tipo di sfide ci lancerà contro questo gioco
Dead Island 2: non vediamo l'ora che tipo di sfide ci lancerà contro questo gioco

Gli aspetti migliori di Dead Island 2 sono quasi sempre legati alla sua struttura lineare, inclusa la grafica. Gli sviluppatori potevano rilanciare con un altro open world, con il suo inevitabile copia e incolla, e invece eccoci qui alle prese con una quantità sorprendente di elementi grafici unici per ogni mappa, tra oggetti di scena e texure, capaci tutt'insieme di offrire spettacolari lampi di fotorealismo. Quella proposta è una Los Ang... Hell-A molto colorata, vibrante, ancora fulgida; del resto la minaccia zombie è appena iniziata, e tutto è rimasto fermo a poche ore prima. Non sono da meno gli zombie che popolano il gioco, costruiti con dettaglio eccezionale e assemblati a strati, in modo che i nostri colpi lacerino realisticamente e progressivamente protezioni, vestiti, carne e muscoli, fino a spezzarne le ossicine malconce.

La soluzione tecnica adottata funziona estremamente bene e l'effetto cambia a seconda della tipologia di armi utilizzata. Per esempio, a un certo punto ci siamo accaniti sul braccio di uno zombie con una piccola accetta e, sebbene l'osso si fosse spezzato, i tessuti esterni hanno continuato a tenere il braccio attaccato al resto del corpo, ciondolante; a volte capita che con una mazza riesci a staccargli di netto la mandibola, e se poi ti riescono ad acchiappare puoi goderteli anche in primissimo piano. C'è lo schifo giusto, quello da horror di qualità e tanta polpa pronta.

Dead Island 2 è denso, non solo graficamente, e a quanto pare sembra anche capace di dosare con cura i momenti più intensi con l'esplorazione più attenta. Abbiamo sgomitato tra gli zombie, controllato da cima a fondo villette stile messico, ci siamo arroccati in una reggia con piscina insieme ad una famiglia di ricconi distrutta dal risentimento, e abbiamo fatto avanti e indietro tra Bel-air e dintorni. Dead Island 2 prevede anche un po' di backtracking, quindi rivisiteremo mappe in cui siamo già stati, ma quando accadrà spesso troveremo ad aspettarci diverse sorprese, a partire da un'atmosfera completamente diversa: quando siamo ritornati a Bel-air dopo una lunga missione era notte invece che giorno, e questo ci ha colto di sorpresa, ci ha fatto capire che Dead Island 2 potrebbe avere diversi assi nella manica, come la capacità di modificare profondamente le sue mappe e i nemici nei paraggi a seconda delle necessità.

È una sottigliezza che non ci aspettavamo da un gioco che credevamo molto più spartano, quindi se vogliamo in linea con il suo predecessore. Il primo Dead Island non aveva davvero nulla di cinematografico, in questo seguito c'è invece una sensibilità nella costruzione di ogni scena molto interessante: la musica e la nebbiolina al punto giusto e al momento giusto, l'uso dei colori e dell'illuminazione. Se il gioco non si rivelasse all'altezza, ricorderemo comunque i suoi set.

Sei facce da schiaffi

Dead Island 2: personaggi e trama hanno tonalità particolari, sarà interessante capire quale prevarrà
Dead Island 2: personaggi e trama hanno tonalità particolari, sarà interessante capire quale prevarrà

Come forse già saprete, Dead Island 2 permette di scegliere tra sei diversi personaggi, tutti passeggeri del medesimo aereo precipitato nel cuore di Hell-A, la versione estrema di Los Angeles proposta dal gioco. Chi sceglieremo, sarà il personaggio che si salverà dal disastro e naturalmente il nostro alter-ego per tutto il resto del gioco. Ogni personaggio è caratterizzato da una sua personalità e da una voce unica, che ci accompagnerà lungo l'avventura con commenti personalizzati, e sette diverse caratteristiche: robustezza, resistenza, recupero salute, danno critico, agilità, salute massima e resilienza.

Noi abbiamo scelto Jacob, che come gli altri personaggio è munito di due abilità innate: nel suo caso la ferocia, più attacchi e più aumentano i danni, e vantaggio critico, un aumento dei danni critici quando la resistenza è bassa e la possibilità di recuperarne un po' attraverso i colpi migliori. Bruno è al contrario un personaggio più adatto a un approccio più stealth: il suo danno critico è alto e la sua salute è bassa, inoltre come abilità ha la pugnalata alle spalle ovvero un moltiplicatore ai danni quando colpisce un nemico da dietro. Dani è invece il personaggio più resistente, inoltre i suoi attacchi pesanti "innescano una violenta esplosione all'impatto".

Poker di abilità

Dead Island 2: Mr.Muscolo merita una bella ripassata di martello
Dead Island 2: Mr.Muscolo merita una bella ripassata di martello

Le abilità innate dei sei personaggi di Dead Island 2 altro non sono che carte bonus che ci vengono regalate all'inizio del gioco, ma non sono le uniche che troveremo. Le carte, che si nasconderanno ovunque, sono infatti il sistema che ci permetterà di allineare il personaggio in base al nostro stile di gioco, e sono suddivise in quattro tipologie: le carte capacità, quelle superstite, quelle ammazzazombi e quelle numen, ovvero le più potenti, legate forse a delle mutazioni importanti che colpiranno il nostro personaggio. Non abbiamo ancora capito la differenza tra le altre categorie, le carte che abbiamo trovato ci sono sembrate tutte piuttosto simili. Strano e pericoloso: chiaramente uno dei potenziali punti deboli di Dead Island 2.

Il combattimento è molto semplice ed è composto da due colpi di diversa velocità e potenza, un calcio che allontana i nemici e, a seconda della carta equipaggiata, la possibilità di parare o schivare in una qualsiasi direzione. C'è un contrattacco e potremo mirare le diverse parti del corpo dei nemici, per esempio in modo da evitare armature che non farebbero altro che danneggiare le nostre armi, o spappolando le gambe agli zombie più veloci che naturalmente continueranno a trascinarsi, famelici, verso le nostro caviglie. Aiuta, in questi casi, il risolutivo pestone sulla testa che metterà una volta per tutte fine alla voracità del tanto, caro ma poco estinto, zombie. Anche da questo punto di vista ci si poteva aspettare qualcosa di più, ma in fondo siamo perfettamente in linea con altri giochi (molto) simili già in circolazione.

Tavoli da lavoro

Dead Island 2: alla Gamescom provammo una missione ambientata al molo di Santa Monica
Dead Island 2: alla Gamescom provammo una missione ambientata al molo di Santa Monica

Sparsi per le mappe troveremo dei tavoli da lavoro che ci permetteranno di riparare le armi a disposizione e quelle che conserveremo nell'inventario (i due inventari sono divisi), oltre che a modificarle per renderle più forti, più resistenti o capaci di danno elementale come scosse elettriche e spettacolari fiammate. Gli ingredienti si trovano facilmente in giro, e possono essere utilizzati anche per creare medikit. Tutto molto simile a Dead Island e naturalmente a Dying Light; nel caso di Dead Island troviamo anche momenti più creativi nei quali è possibile sfruttare fonti d'acqua, come tubi per innaffiare, e per esempio la batteria di una macchina, per eliminare più zombie contemporaneamente con una bella scossa. La prima volta è una soluzione divertente, ma quando ripasseremo da quelle parti lo sarà altrettanto? Ci piacerebbe vedere queste mappe trasformarsi, diventare sempre più pericolose proponendo anche nuove opportunità, ma forse stiamo correndo troppo con la fantasia.

Come forse avrete intuito, questo Dead Island 2 si sta rivelando un gioco promettente e, considerando la direzione presa da Techland, molto diversa nella struttura e nelle tonalità, anche piuttosto fresco. Insomma, non un doppione e il rischio c'era. Rimangono tanti gli elementi di cui vorremmo sapere di più, di cui serve sapere di più per capire davvero in che modo si evolverà il gioco lungo la sua trama. Per esempio, tornare su mappe già esplorate può essere una cosa positiva se queste saranno sempre riproposte insieme a qualche sorpresa; dubbi anche sul numero di zombie che potremo vedere su schermo, visto che al momento le parti più difficili sono quelle contro creature che potremo definire boss veri e propri, più che i normali non morti; delle carte invece abbiamo già parlato, saranno di numero sufficiente e abbastanza creative? C'è poi da provare la modalità cooperativa che supporterà tre giocatori contemporaneamente, e su cui non abbiamo potuto mettere le mani, capire in che modo è studiata la rigiocabilità, e su che binari si assesterà la trama.

Pazzi, ma non solo

Dead Island 2: il bello di questo gioco è che hai sempre la sensazione di poter andare ovunque, anche se poi non è vero
Dead Island 2: il bello di questo gioco è che hai sempre la sensazione di poter andare ovunque, anche se poi non è vero

Forse è nei personaggi e nella storia dove si percepiscono di più le diverse anime che hanno lavorato al gioco durante il suo lungo sviluppo, caratterizzato da almeno tre cambi al vertice. Da una parte ci sono questi personaggi estremi, come quelli selezionabili dai giocatori, all'apparenza totalmente sopra le righe; poi invece ti ritrovi davanti a scambi di battute così naturali da sembrare quasi fuori luogo, ma non lo sono perché creano questo strambo e originale bilanciamento a cui alla fine eravamo assuefatti. Ci è piaciuto, è che non sembra fatto totalmente apposta. Quanto sarebbe bello scoprire chi ha pensato cosa, quante idee sono state scartate, avere un'idea di quanti Dead Island 2 avrebbero potuto esistere e chissà, forse persino coesistere.

Per conoscere tutti i retroscena dietro lo sviluppo di questo titolo dovremo attendere un bel po' di anni, ma almeno potremo ingannare l'attesa giocando, finalmente, a questo Dead Island 2.

Dopo tutti questi anni, portare la nave così vicino al porto non deve essere stato facile per i Dumbuster Studios. L'impresa però sembra davvero a portata di mano: Dead Island 2 ha stile, ha la grafica, propone uno splatter dettagliato e d'effetto, inoltre potrà essere giocato insieme ad altri due amici, cosa potrebbe andare storto? Tante, tantissime cose. Per il momento potremmo salutarci così: le premesse sono innegabilmente buone, ma i dubbi ancora tanti. Dead Island 2 uscirà su PS5, Xbox Series e PC il 21 aprile del 2023

CERTEZZE

  • Grafica d'impatto
  • Sistema di smembramento all'altezza delle aspettative
  • Lineare... ma ampio!

DUBBI

  • Le carte abilità provate non erano molto interessanti
  • Quanti zombi vedremo contemporaneamente su schermo?
  • Stile narrativo ondivago, riuscirà a non scivolare?