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Disgaea 6: Defiance of Destiny, il provato della demo

La serie Nippon Ichi sta per tornare in esclusiva su Switch: abbiamo giocato la demo di Disgaea 6 disponibile sull'eShop Nintendo, ecco le nostre impressioni.

PROVATO di Christian Colli   —   31/05/2021
Disgaea 6: Defiance of Destiny
Disgaea 6: Defiance of Destiny
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Nel giro di pochi anni, Nippon Ichi ha proposto su Switch svariate riedizioni di Disgaea, la sua serie in assoluto più famosa. Ce n'era decisamente bisogno: il primo titolo risale addirittura al 2003 e per tanto tempo è rimasta la passione di uno zoccolo duro di amanti del JRPG strategico. Contraddistinta da personaggi strampalati, gag esilaranti e meccaniche folli che esaltano la componente gestionale e numerica di questo genere, Disgaea ha vissuto una specie di seconda giovinezza sulla console ibrida Nintendo, facendosi conoscere e apprezzare anche da chi aveva mancato gli appuntamenti precedenti su PlayStation, PC e così via.

Perciò, dopo aver riproposto anche Disgaea 4 Complete+, Nippon Ichi si è messa a lavoro su un nuovo capitolo, Disgaea 6: Defiance of Destiny, che uscirà il prossimo 29 giugno in esclusiva su Switch, a qualche mese di distanza dalla release giapponese. Abbiamo provato la demo di Disgaea 6: Defiance of Destiny recentemente pubblicata sull'eShop: ecco le nostre prime impressioni.

Disgaea si è rifatto la veste

La prima cosa che balzerà agli occhi di chiunque abbia giocato almeno un Disgaea nella propria vita è che ora i personaggi sono completamente poligonali: Nippon Ichi ha rimpiazzato la pixel art col cel shading, prediligendo uno stile vagamente chibi che accorcia ulteriormente le distanze tra Disgaea 6 e un anime giapponese. Il risultato non ci è dispiaciuto, ma possiamo capire lo scetticismo dei fan abituati ai vecchi sprite, generalmente più dettagliati rispetto a questi modelli che danno il meglio di loro solo nelle brevi cinematiche in cui i personaggi scagliano i loro attacchi speciali più potenti.

Approfittando della grafica completamente 3D, inquadrature e regia appaiono immediatamente più efficaci e coinvolgenti, ma si perde quella sensazione vintage, per così dire, che caratterizzava i precedenti Disgaea. Il problema, semmai, è che la realizzazione in generale ci è apparsa piuttosto blanda: non solo i modelli 3D, ma anche gli scenari isometrici risultano poveri di dettagli, e le cinematiche d'intermezzo che raccontano la storia impiegando il motore di gioco sono poche e grossolane.

Disgaea 6: un combattimento.
Disgaea 6: un combattimento.

Detto ciò, le performance in generale sono state la parte più deludente del nostro test. Disgaea 6 consente di scegliere tra tre modalità di visualizzazione: Graphics, Balanced e Performance. Considerando la natura certamente basso/medio budget del titolo Nippon Ichi, non si spiegano i 30 fotogrammi stentati e l'aliasing in modalità Graphics, mentre in modalità Performance il gioco perde talmente tanto in risoluzione da apparire sporco e impastato sia sul TV sia in portabilità. Balanced è l'opzione migliore da impostare, ma su Switch girano giochi come Monster Hunter Rise che umiliano Disgaea 6 sotto ogni aspetto.

La storia è raccontata attraverso lunghi, ma esilaranti dialoghi tra personaggi rappresentati anche attraverso le solite illustrazioni, se non tavole che sembrano uscite dalle pagine di un manga in bianco e nero, ed è possibile scegliere tra il doppiaggio in lingua inglese o giapponese, mentre mentre i testi sono in inglese, francese o giapponese.

Disgaea è sempre stata una serie che cavalca l'umorismo e il sarcasmo, e Disgaea 6: Defiance of Destiny non fa eccezione, anche se i primi due capitoli della storia giocabili nella demo non ci hanno permesso di intuire la definitiva portata di una scrittura che inizialmente non sembra proprio brillantissima.

Disgaea per neofiti?

Disgaea 6: una combo.
Disgaea 6: una combo.

Si potrebbe arguire che Disgaea appartiene a quella schiera di videogiochi in cui la componente grafica è del tutto secondaria, e in un certo senso è vero, ma quello che abbiamo testato è abbastanza controverso.

Gli amanti degli strategici che non hanno mai messo le mani su un Disgaea troveranno pane per i loro denti e dovranno venire a patti con un universo pieno di regole folli, statistiche assurde e dinamiche di gioco a dir poco strampalate. Il primissimo stage è solo un assaggio: è essenzialmente un flashforward in cui controlliamo il protagonista, Zed, all'apice della sua potenza. Ogni attacco infligge miliardi di danni, cifre che in Disgaea si raggiungevano dopo aver dedicato una discreta quantità di tempo alla crescita e alla personalizzazione delle unità.

Sebbene si tratti soltanto di un intrigante prologo, e la situazione torni a livelli più ordinari già nello stage successivo, gli sviluppatori di Nippon Ichi hanno preferito accelerare i tempi e cominciare subito coi numeroni, probabilmente per impressionare i nuovi giocatori e spingere sul tratto più caratteristico del franchise.

Disgaea 6: Zed è lo zombi protagonista.
Disgaea 6: Zed è lo zombi protagonista.

In questo senso, il contenuto della demo è un gigantesco tutorial che sblocca, missione dopo missione, le varie funzionalità del gameplay e dell'hub nel Netherworld in cui potremo personalizzare unità, equipaggiamento e battaglie. Le prime ore saranno sicuramente disorientanti per chi si trova alle prese col suo primo Disgaea: fin dall'inizio il gioco sciorina statistiche, parametri, competenze con le armi e regole insolite per uno strategico a turni in cui, peraltro, si possono muovere le unità e farle agire senza seguire un ordine preciso.

I veterani, invece, noteranno subito una sommaria semplificazione di alcuni aspetti tradizionali nella serie, come il sistema di classi, che ne conta molte meno rispetto a Disgaea 5, e di apprendimento delle abilità e degli incantesimi. La nostra impressione è che Nippon Ichi, sviluppando il primo capitolo inedito su Switch, abbia deciso di rivolgersi a un pubblico molto più ampio rispetto al passato, e così facendo abbia semplificato o limato le sofisticatezze dei titoli precedenti per non alienare i nuovi giocatori.

Disgaea 6: l'immancabile Prinny.
Disgaea 6: l'immancabile Prinny.

In generale, Disgaea 6, al netto di un comparto tecnico poco convincente, è rimasto una gioia da giocare, e già in questi due capitoli è possibile inventarsi le peggio cose con un minimo di furbizia: si può addirittura massimizzare il livello delle unità e preparare il proprio esercito in vista della release, dato che il salvataggio sarà compatibile e si potrà riprendere il gioco da dove si era lasciato nella demo. L'innovativo sistema di combattimento automatico, che si appoggia a un'intelligenza artificiale personalizzabile che ricorda i Gambit di Final Fantasy XII: The Zodiac Age, consente approcci più rilassati per gli amanti del grind, mentre la Dark Assembly e il Cheat Shop tornano in grande stile con tutta una serie di bonus e modificatori che permetteranno ai giocatori di personalizzare completamente la difficoltà e la profondità del gameplay.

Il primo impatto con Disgaea 6: Defiance of Destiny non è stato esattamente dei migliori. Nonostante il passaggio al 3D, il titolo Nippon Ichi ci è sembrato poco curato dal punto di vista tecnico, e sicuramente meno sofisticato nel gameplay rispetto ai precedenti episodi. Questo, però, non significa che il sistema di combattimento, crescita e personalizzazione siano meno straordinariamente vari e complessi. Il test del codice finale ci confermerà se la serie abbia fatto un passo avanti o un passo indietro, fermo restando che i primi due capitoli della demo suggeriscono un episodio pensato proprio per i nuovi giocatori.

CERTEZZE

  • È un ottimo punto d'inizio per i nuovi giocatori
  • Il sistema di combattimento e personalizzazione sono straordinari...

DUBBI

  • ...ma la minor varietà potrebbe indebolire l'endgame
  • Problemi di performance che speriamo si risolvano alla release