Quello del cosiddetto "uomo sulla sedia" è un ruolo poco conosciuto, ma di grande valore. Nei fumetti esistono tantissimi eroi ed eroine che conducono i loro superamici da una base segreta, un laboratorio, una sala computer scolastica. A volte l'eroe - che sia Spider-Man, Batman o Flash - vince solo perché c'è un uomo o una donna sulla sedia a dirgli cosa deve fare. E da questo presupposto il piccolo sviluppatore AdHoc Studio ha creato un nuovo gioco d'avventura davvero molto particolare.
La demo di Dispatch, già disponibile da qualche settimana su Steam, ci ha permesso di comprendere meglio con cosa abbiamo a che fare: ecco le nostre prime impressioni.
Super lavoro d'ufficio
In un mondo pieno di supereroi e super criminali sulla falsariga di Invincible, The Boys o My Hero Academia, Robert Robertson è, anzi era, Mecha Man, finché non è rimasto senza tuta in uno scontro all'ultimo sangue con la sua nemesi. Ora Robert è un ex supereroe che ha trovato lavoro come coordinatore di una raffazzonata squadra di antieroi in puro stile Suicide Squad, molti dei quali sembrano uscire da un fumetto Marvel o DC.
La demo di Dispatch salta l'introduzione per catapultarci direttamente al primo giorno di lavoro di Robert, tra nuovi incontri e vecchie conoscenze come lo sboccato Chase, che prima si faceva chiamare Track Star e ora è invecchiato precocemente, ma si esprime come un teenager. Completamente in inglese, nel doppiaggio e nei sottotitoli, Dispatch è praticamente un episodio delle summenzionate serie TV e condivide con esse alcuni tratti caratteristici, a cominciare dal linguaggio scurrile che non ci ha convinto pienamente, poiché tende a rendere estremamente puerili alcuni dialoghi.
Non che ciò li renda meno esilaranti, soprattutto quando i vari personaggi tendono a battibeccare e dileggiarsi a vicenda. Per chi non lo avesse capito, il nuovo titolo AdHoc Studio è un'avventura interattiva: si "gioca" guardando lunghi intermezzi animati come fosse un anime o una produzione televisiva, scegliendo di tanto in tanto una risposta tra le opzioni che compaiono a schermo. Queste scelte cambiano i dialoghi e possono determinare cambiamenti più o meno importanti nella narrativa che promuovono la rigiocabilità. È però un'esperienza fortemente passiva per la stragrande maggioranza del tempo e i fan dei giochi Telltale come The Walking Dead o The Wolf Among Us si sentiranno subito a casa, anche perché gli autori sono i medesimi: AdHoc Studio è stato infatti fondato dagli ex scrittori e artisti di Telltale Games, tra cui Nick Herman, Dennis Lenart e Pierre Shorette.
Il livello qualitativo è altissimo. I filmati sono straordinariamente curati e sorprendono per la fluidità delle animazioni e la naturalezza delle espressioni. AdHoc Studio ha messo insieme un cast di doppiatori pazzesco che include le voci di Aaron Paul (Breaking Bad), Laura Baily (The Last of Us II), Jeffrey Wright (The Batman) e Alanah Pearce (Cyberpunk 2077). La demo ci dà solo un assaggio dei personaggi, che sembrano ben caratterizzati seppur fortemente derivativi. Alcuni, come Sonar, Malevola o Prism, sfiorano il plagio, ma è chiaro che AdHoc voleva omaggiare i grandi supereroi dei fumetti mettendoci del suo. In effetti abbiamo passato solo pochi minuti con la squadra di Robert, ma i disagiati che la compongono ci sono sembrati subito ben caratterizzati e sicuramente la versione finale li definirà più approfonditamente.
Dispatch, però, non è un'avventura da guardare. È una sorta di strategico in tempo reale: in certi momenti dovremo fare effettivamente il lavoro di Robert, impiegando la mappa del SDN (Superhero Dispatch Network) per assegnare incarichi e obiettivi ai membri della squadra. In pratica, sulla mappa appariranno delle icone che rappresentano le emergenze in corso - banalità come rapine o incendi, ma anche bizzarri scontri tra supereroi e così via - e noi dovremo scegliere gli eroi più indicati per risolverle in base al loro carattere, ai loro poteri e ai parametri che li definiscono. Flambae, per esempio, è immune al fuoco e ciò lo rende particolarmente adatto a salvare qualcuno da un incendio, ma è troppo irascibile per fare da intermediario in situazioni più delicate.
Questa parte della demo è stata coinvolgente, anche perché ci ha costretto a prendere decisioni difficili in pochi secondi, tenendo anche a mente la durata delle emergenze e i tempi di "ricarica" dei personaggi, che hanno bisogno di riposare tra una missione e l'altra. Purtroppo la demo - che si completa in mezzoretta scarsa - non offre una grande varietà di situazioni, pur dimostrando un sicuro potenziale.
Meno convincente il minigioco di hacking, durante in quale dovremo spostare una sorta di pedina su una griglia, scegliendo il percorso giusto e premendo i tasti in sovrimpressione per superare alcuni ostacoli. Il trailer a fine demo promette una maggiore complessità nelle fasi più avanzate del gioco, quando Dispatch sembrerebbe diventare anche una specie di puzzle game, ma bisognerà prima capire come questa componente sia stata integrata nel gioco. A parte questo elemento controverso, il titolo AdHoc ci ha fatto un'ottima impressione, e siamo convinti che i giocatori orfani delle avventure punta e clicca di Telltale Games dovrebbero tenerlo d'occhio e magari provare la demo su Steam.
Dispatch promette bene. A livello tecnico sembra davvero eccellente - anche se la demo era bloccata a 1280x720 per qualche motivo - e la storia di supereroi, strana e irriverente, potrebbe rivelarsi una deliziosa parodia dei fumetti e dei film più famosi. Le sequenze giocabili sono una questione più delicata: la componente strategica in tempo reale è davvero molto interessante, soprattutto per il modo originale in cui si intreccia con la narrativa senza soluzione di continuità, mentre il minigioco di hacking è un po' troppo antiquato ed essenziale. Teniamolo d'occhio: potrebbe essere una bella sorpresa!
CERTEZZE
- Le animazioni e il doppiaggio
- Il gameplay da coordinatore è originale e coinvolgente
DUBBI
- I dialoghi tendono a essere un po' troppo immaturi
- Il minigioco di hacking sembra completamente fuori posto