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Dreamers: abbiamo provato un'avventura da sognatori

Il team italiano Playsys presenta un'interessante avventura dai toni onirici chiamata Dreamers: ne abbiamo provato la demo dall'evento ID@Xbox.

Dreamers: abbiamo provato un'avventura da sognatori
PROVATO di Giorgio Melani   —   22/07/2023

È passata un po' in sordina ma la storia di questo gioco parte nel 2021 e si è evoluta negli anni, fino ad arrivare a conquistarsi uno spazio importante durante il recente evento ID@Xbox dedicato agli indie più interessanti in arrivo nei prossimi mesi su console e PC. Proprio in questa occasione abbiamo provato la nuova versione di Dreamers, attraverso una demo che gli sviluppatori hanno messo a disposizione nell'ampia vetrina offerta dall'evento organizzato da Microsoft su Xbox, riuscendo a capire in maniera un po' più precisa le particolare soluzioni di gioco ideate dal team italiano PlaySys (con base a Milano).

Come è facile intuire dal titolo, Dreamers punta a creare un'atmosfera onirica, calando i giocatori in un mondo sospeso tra realtà e sogno, attraverso ambientazioni dalla struttura realistica ma dotate di un aspetto trasognato. Al di là degli strani momenti in cui ci veniamo a trovare, buona parte dell'atmosfera deriva dall'utilizzo di un particolare tratto grafico che punta molto sull'effetto stilizzato "low poly", ovvero con figure sintetizzate in pochi poligoni.

L'idea non è propriamente originale, vista la quantità di giochi indie che sfruttano una soluzione del genere per ottenere un certo taglio artistico, ma alle scelte estetiche qui si uniscono anche situazioni di gioco che contribuiscono attivamente ad immergerci in questo clima sospeso e rarefatto, al confine tra la veglia e la visione onirica e malinconica.

Una strana avventura a enigmi

Dreamers offre paesaggi e situazioni diverse
Dreamers offre paesaggi e situazioni diverse

La demo offre ovviamente solo un piccolo spaccato di quello che sarà Dreamers nel complesso, ma consente, se non altro, di capire i meccanismi di gioco costruiti da PlaySys per questa particolare avventura, che si presenta classica nella sua successione di enigmi, ma particolare nelle soluzioni adottate sul fronte della progettazione dei puzzle. La versione di prova disponibile su Xbox è tutta incentrata su un'area di gioco molto chiusa, all'interno di miniere e caverne, cosa che forse mortifica un po' la visione romantica e malinconica del gioco, che in altre sezioni si apre su ambientazioni di più ampio respiro e panorami suggestivi, dunque la scelta può apparire strana, ma serve probabilmente a porre l'accento sulle particolari meccaniche cooperative elaborate dal team. In ogni caso, quello che emerge è un'avventura dallo spirito classico, tutta incentrata sull'azione cerebrale più che sulla reattività ai controlli, con alcune trovate anche piuttosto originali.

La storia coinvolge tre personaggi: un ragazzo, una ragazza e un robot, che si ritrovano in qualche modo immersi in una sequenza di eventi bizzarri, tra scenari che sembrano appartenere a un mondo di sogno più che alla realtà.

Protagonisti della storia sono un ragazzo, una ragazza e un robot
Protagonisti della storia sono un ragazzo, una ragazza e un robot

Per quanto riguarda la demo, questa consente di conoscere solo i due protagonisti umani e la premessa narrativa appare molto semplice: cercando un luogo dove poter effettuare delle foto, i due passano attraverso una misteriosa caverna che dovrebbe rappresentare una scorciatoia per la zona costiera, e si ritrovano subito immersi in una serie di enigmi per trovare la via d'uscita. I due devono collaborare per attivare interruttori e meccanismi in modo da tornare in superficie e proseguire il viaggio, ma il passaggio nelle miniere sembra essere trasportarli progressivamente in un mondo strano e meraviglioso, con costanti sfide enigmistiche da superare per poter andare avanti.

Single player cooperativo

Lo schermo condiviso per il 'single player cooperativo' di Dreamers
Lo schermo condiviso per il "single player cooperativo" di Dreamers

La caratteristica più originale del gameplay che abbiamo potuto provare attraverso la demo è indubbiamente la meccanica cooperativa inserita nel contesto single player. A dire il vero, abbiamo visto qualcosa di molto simile già in Brothers: A Tale of Two Sons di Josef Fares, ma in questo caso la questione viene ulteriormente espansa dall'utilizzo dello split screen, che consente ai due personaggi di trovarsi contemporaneamente in due luoghi anche piuttosto distanti l'uno dall'altro. Per quasi l'intera sezione all'interno delle caverne, i due protagonisti possono essere controllati in maniera indipendente, ognuno con un proprio stick analogico e un set di tasti dedicato. La cosa può risultare un po' disorientante sulle prime, ma il fatto che non richieda azioni coordinate in contemporanea rappresenta sia un limite nella struttura degli enigmi che una semplificazione necessaria e non rendere troppo convoluto il sistema di gioco.

Nella maggior parte dei casi, gli enigmi presenti nella demo si basano sull'attivazione di interruttori a distanza e sul capirne gli effetti, sfruttando la dislocazione differenziata dei due protagonisti, ma emergono spunti interessanti sulla potenziale applicazione della cooperazione tra i personaggi. È tutto piuttosto meccanico e non molto creativo, almeno per il momento, ma l'originalità di alcune ambientazioni e l'atmosfera generale lasciano presagire applicazioni variegate dei puzzle, dunque attendiamo di vedere cosa riserverà la versione completa di Dreamers.

Tra sogno e realtà

Dreamers: la grafica 'low poly' è sempre molto evocativa
Dreamers: la grafica "low poly" è sempre molto evocativa

Non si può dire che l'adozione della grafica "low poly", ovvero a basso contenuto di poligoni, sia proprio una scelta stilistica originale, al giorno d'oggi. Sono moltissimi i titoli indie che hanno optato per questo tipo di semplificazione alla ricerca di una stilizzazione dal tocco artistico, finendo per uniformare un po' il gusto su uno standard ormai ben consolidato. Resta una soluzione molto piacevole e funzionale, ma ormai piuttosto lontana dall'originalità delle prime sperimentazioni di questo tipo, cosa che emerge chiaramente anche guardando Dreamers. Se non altro, qui ci troviamo di fronte a scelte molto interessanti per quanto riguarda ambientazioni e personaggi, che davvero riescono a creare una giusta atmosfera onirica con una successione di scenari e situazioni piuttosto bizzarra, fra contrasti inusuali, elementi realistici che si mischiano con altri astratti e un clima generalmente trasognato e romantico.

C'è evidentemente bisogno di un po' di lavoro di ottimizzazione: i movimenti di camera automatici spesso tendono a complicare la visione e uniti all'uso dello split-screen possono dare un effetto anche fastidioso, con una soluzione un po' da rivedere.

Luci e atmosfere hanno un certo impatto in Dreamers
Luci e atmosfere hanno un certo impatto in Dreamers

Per quanto riguarda almeno il livello provato all'interno delle caverne, la struttura labirintica dello scenario, in assenza di un sistema di mappatura efficace, risulta un'ulteriore complicazione un po' frustrante, che forse non si presenta negli scenari più aperti. In generale, fermo restando il buon stile grafico adottato, Dreamers ha probabilmente bisogno di ancora un po' di lavoro sul fronte tecnico, cosa comprensibile visto che si tratta di un progetto ancora in sviluppo.

Già il titolo attira l'attenzione, con una singola e potente parola che ispira mondi fantastici e atmosfere oniriche. Dreamers si porta dietro diverse domande e aspettative che questa demo è riuscita solo in parte a soddisfare: forse anche l'ambientazione scelta per questa versione di prova, così chiusa e claustrofobica, non aiuta a far capire precisamente il potenziale del gioco. Ci ha dato modo però di sperimentare un po' la progettazione dei puzzle e la meccanica cooperativa in single player, elementi che sembrano ben costruiti anche se un po' semplici e ripetitivi in questo piccolo frammento. Siamo curiosi di vedere Dreamers alle prese con scenari più aperti e di maggiore impatto, capire qualcosa di più dell'impianto narrativo e magari sperimentare enigmi più complessi, perché questa breve introduzione ci ha catturati nel suo strano mondo, lasciandoci però con parecchie domande.

CERTEZZE

  • Notevole varietà di ambienti e situazioni
  • La meccanica del "single player cooperativo" è interessante
  • Ottima atmosfera onirica

DUBBI

  • Enigmi non troppo elaborati e complessi nella demo
  • La narrazione è ancora poco comprensibile
  • Sbavature tecniche richiedono una certa ottimizzazione ulteriore