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Eternal Strands, quello che c'è da sapere del GDR di Yellow Brick Games

Magia e termodinamica sono due degli ingredienti principali di Eternal Strands, avventura che vuole sorprendere, e mettere in difficoltà, il videogiocatore.

SPECIALE di Lorenzo Kobe Fazio   —   14/01/2025
Un artwork di Eternal Strands con Brynn, la protagonista del gioco, in primo piano
Eternal Strands
Eternal Strands
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Diventa sempre più evidente che per fare un buon videogioco serva soprattutto una buona idea. Un'idea attorno cui accordare e far ruotare ogni altro elemento: dal gameplay, al level design, passando anche per lo stile artico e la trama stessa. Serve coerenza, una visione precisa, un intento chiaro e lucido. Inseguire le tendenze serve fino ad un certo punto. Cercare di parlare ad un pubblico troppo eterogeneo e variegato annacqua la formula. Cambiare focus in corsa può rivelarsi mortale.

Eternal Strands, almeno stando a sentire quanto dichiarato in questi giorni da Frédéric St-Laurent, director del gioco, è un titolo fondato su un paio di buone idee. Pilastri che dovrebbero aiutare a sorreggere un progetto che si appresta a debuttare il prossimo 28 gennaio su PC, PlayStation 5 e Xbox, dove lo si potrà giocare anche via Game Pass già dall'esordio.

Si tratta di un gioco di ruolo caratterizzato da una palette di colori sgargianti che, ad una prima occhiata, potrebbe dare l'impressione di essere un prodotto come un altro. Un titolo poco ricercato, in cui un'eroina non troppo carismatica dovrà affrontare infinite schiere di nemici per salvare l'ennesimo regno fantasy in difficoltà. Eternal Strands, a ben vedere, è anche questo. Ma non solo. Perché ci sono anche un paio di idee estremamente intriganti a dare vigore al progetto. E una di queste ha a che vedere con la termodinamica.

Terra di maghi e di paria

Eternal Strands è in tutto e per tutto un action-RPG in terza persona. Nel gioco vestirete i panni di Brynn, una così detta Weaver, una maga guerriera in soldoni, nel suo viaggio che la porterà a scoprire i segreti e i misteri che avvolgono la terra di Mayda. Decenni addietro, dopo disastri e cataclismi di cui al momento non sappiamo nulla, Enclave, fiorente città nonché patria di Brynn, si è trincerata dietro ad una barriera magica che, sostanzialmente, l'ha tagliata fuori dal resto del mondo. In un clima sempre più stagnante e asfissiante, coloro che erano in grado di maneggiare la magia sono stati costretti ai margini della società, paria e nomadi costretti a girovagare persino al di là del Velo, della frontiera invalicabile a difesa di Enclave.

Al momento sappiamo poco altro della trama che farà da sfondo al gioco. Recentemente, Mike Laidlaw, già creative director della serie di Dragon Age, ha lasciato intendere che l'intreccio narrativo non sarà affatto un elemento secondario della creatura di Yellow Brick Games. La lore, ha promesso, sarà più sfaccettata e profonda di quanto preventivato inizialmente e sarà tra i principali motori a muovere i passi del videogiocatore, interessato sia a scoprire cosa abbia causato i cataclismi che hanno sconvolto Mayda, sia a fare la conoscenza dei tanti personaggi che abitano le lande che esplorerete.

Anche artisticamente il gioco promette piuttosto bene, sebbene le linee morbide e i toni caldi possano idealmente avvicinarlo a Genshin Impact, e quindi ad un certo tipo di preconcetti e pregiudizi che in realtà non avrebbero alcun motivo di esistere. Salta immediatamente all'occhio l'abbondanza di dettagli che caratterizza gli scenari, gli effetti che si sprigionano ad ogni attacco magico lanciato, la bontà delle animazioni che muovono la protagonista e i nemici, di ogni dimensione, contro cui combatterà. Il colpo d'occhio è davvero soddisfacente e si apprezza un mondo la cui linea d'orizzonte è davvero ampissima.

A quanto pare non mancheranno boss colossali da scalare per essere abbattuti, caratteristica che richiama direttamente l'indimenticato Shadow of the Colossus
A quanto pare non mancheranno boss colossali da scalare per essere abbattuti, caratteristica che richiama direttamente l'indimenticato Shadow of the Colossus

Difficile attualmente sbilanciarsi più del dovuto sul character design. Brynn non palesa chissà quale carisma dal suo aspetto, ma molto lo faranno le armature e gli oggetti d'equipaggiamento su cui potrà contare. I nemici ostentano un interessante mix che pesca dall'immaginario del fantasy classico, ibridato da suggestioni provenienti dai pantheon di divinità attinenti alla cultura greca ed egizia.

Insomma, la struttura artistica sembra sufficientemente solida e sviluppata per sorreggere un prodotto che, per ammissione dei suoi stessi creatori, punta comunque fortissimo sul gameplay. E su alcune caratteristiche che potrebbero regalarci un'esperienza a suo modo originale e brillante.

La fisica non va mai in vacanza

Eternal Strands si basa sulla fisica, per non dire specificatamente sulla termodinamica. Brynn, come anticipato, è una maga. Al momento sappiamo per certo che nel corso dell'avventura potrà contare su tre tipologie di poteri: cinetici, legati al fuoco e quelli invece che sfruttano come elemento principale il ghiaccio. Se il primo consentirà di spostare oggetti di ogni dimensione e forma, sia per facilitarsi l'attraversamento di alcune aree, sia per scagliare contro i nemici una roccia o un albero, gli altri due saranno declinati in varie forme. Palle di fuoco, aghi taglienti di ghiaccio, bombe di lava, potenti getti in grado di congelare tutto ciò che toccano, le varianti sembrano davvero tante, ognuna con funzionalità diverse e, soprattutto, effetti collaterali ben specifici.

Il rispetto della fisica in Eternal Strands non sarà tuttavia opprimente: potrete sperare di vedere Brynn sopravvivere a cadute apparentemente mortali, pur contravvenendo alle normali leggi che governano il nostro mondo
Il rispetto della fisica in Eternal Strands non sarà tuttavia opprimente: potrete sperare di vedere Brynn sopravvivere a cadute apparentemente mortali, pur contravvenendo alle normali leggi che governano il nostro mondo

Come ha sottolineato Frédéric St-Laurent a più riprese, Eternal Strands avrà ovviamente una struttura ruolistica solida e determinante ai fini della vittoria della protagonista. Livelli d'esperienza, un equipaggiamento che andrà puntualmente aggiornato, nuovi poteri acquisiti tramite l'abbattimento di determinati boss. Non mancherà nulla in questo senso. Ma ad incrementare la sua esperienza dovrà essere in primis il videogiocatore. Il punto di riferimento è per certi versi The Legend of Zelda: Breath of the Wild, nonché il suo illustre sequel. Link poteva ampliare resistenza e barra della vita, ma solo sperimentando, facendo proprie le meccaniche, fisiche e chimiche, del mondo di gioco si poteva risolvere più facilmente un enigma, nonché un alterco.

Le capacità magiche e atletiche di Brynn, difatti, non sono fine a sé stesse. Il gioco potrà essere completato anche solo affidandosi a spada, scudo e arco, armi principali dell'eroina. Persino limitandosi a lanciare palle di fuoco e raggi congelanti si potrà sperare di vedere i titoli di coda. Ma Eternal Strands incentiva la sperimentazione, l'approccio creativo, persino il tentativo fallito che pur tuttavia consente di imparare dai propri errori.

Brynn impegnata in una complicata scalata
Brynn impegnata in una complicata scalata

Come detto, tutto ruota intorno alla termodinamica. Lanciare contro ad un drago un albero sradicato dalle sue radici può sortire il suo effetto. Ma potrebbe infierire più danni, se prima opportunamente incendiato. Al tempo stesso, congelare l'area intorno al nemico potrebbe rendergli più difficile la deambulazione, ma potrebbe anche rivelarsi un'arma a doppio taglio se l'area interessata, per effetti inizialmente non calcolati, dovesse allargarsi troppo. Bisogna sempre considerare l'ambiente come una creatura viva, capace di reagire costantemente alle sollecitazioni del videogiocatore. Eccedere con gli attacchi magici di fuoco, per fare un altro esempio, può tramutare la zona circostante in un vero e proprio inferno in cui Brynn per prima può mettersi in pericolo con le sue stesse mani.

Le combinazioni sembrano davvero moltissime e non va nemmeno sottovalutata l'uso alternato di spada, arco e arti magiche. Congelare l'armatura di un cavaliere corazzato è il modo migliore per romperla con un singolo colpo di spada. Incendiare una freccia poco prima di scoccarla, ridurrà in cenere il riparo dietro cui si sono trincerati un gruppo di nemici. Anche in termini esplorativi, per esempio, potreste farvi strada all'interno di un vero e proprio vulcano semplicemente creando un sentiero di ghiaccio, oppure in un fitto bosco bruciando alcuni ostacoli che bloccano la strada.

Per avere la meglio sui boss sarà fondamentale individuarne i punti deboli
Per avere la meglio sui boss sarà fondamentale individuarne i punti deboli

Naturalmente la gestione delle forze fisiche in gioco non si limita al combattimento vero e proprio. Il peso delle armature di Brynn incrementerà la sua capacità di incassare i colpi, ma la renderanno più impacciata nei movimenti e causerà un maggior consumo della barra della stamina in fase di scalata, fattore tutt'altro che secondario dal momento che molti boss andranno scalati per essere abbattuti, esattamente come accadeva in Shadow of the Colossus. Vanno anche considerati altri fattori quando andrete ad equipaggiare Brynn. Un'armatura in metallo protegge meglio da lance e artigli, ma in certe situazioni potrebbe diventare un'opprimente e mortale trappola incandescente. Dovrete valutare attentamente, e costantemente, come armare la protagonista, tenendo conto delle condizioni ambientali, nonché delle capacità offensive degli avversari.

Anche il crafting sarà pesantemente influenzato dall'utilizzo degli elementi. Una roccia, opportunamente scaldata, potrebbe rivelarsi un'inaspettata fonte di metalli preziosi. Abbattere un animale selvaggio potrebbe garantirvi un buon quantitativo di pelliccia da rivendere o utilizzare per creare nuovo equipaggiamento, ma nel caso ne foste già forniti in abbondanza, potreste sempre dare fuoco alla carcassa per ricavarne della carne.

Riprendendo il titolo del gioco, la magia si palesa attraverso dei fili che si proiettano dalle mani della protagonista
Riprendendo il titolo del gioco, la magia si palesa attraverso dei fili che si proiettano dalle mani della protagonista

Come detto, insomma, Eternal Strands spinge alla scoperta, alla creatività, al rischio. Al di là della struttura ruolistica, sarà proprio questo gioco di tentativi e continui esperimenti con il motore fisico a dare carattere all'avventura, a renderla, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, unica e originale. Sarà interessante vedere questo sistema all'opera non solo nelle fasi esplorative e nei combattimenti con i nemici più comuni, ma anche negli scontri contro i boss, fasi che si preannunciano piuttosto frequenti, nonché caratterizzate dalle dimensioni generalmente titaniche degli avversari. Buona parte della mappa sarà liberamente scalabile, altro rimando a The Legend of Zelda: Breath of the Wild, e lo saranno anche i boss. Molto della riuscita di Eternal Strands dipenderà anche da come questo sistema basato sulla termodinamica verrà utilizzato in queste battaglie, dando vita, speriamo, a scontri in cui verrà premiato il pensiero alternativo, la trovata, il trucco che possa rendere uno scontro apparentemente sbilanciato, in una scaramuccia risolvibile utilizzando il potere più efficiente, nel momento giusto, che magari consenta una facile scalata verso il punto debole del boss.