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Final Fantasy 16, analizziamo il nuovo trailer delle State of Play di giugno 2022

L'attesissimo Final Fantasy 16 è tornato a mostrarsi durante lo State of Play di giugno 2022 con un trailer che definisce meglio le sue nuove caratteristiche.

SPECIALE di Christian Colli   —   03/06/2022
Final Fantasy XVI
Final Fantasy XVI
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Final Fantasy XVI sarebbe già giocabile dall'inizio alla fine, stando alle parole del director Hiroshi Takai, ma l'ultima passata di rifiniture e ottimizzazioni esigerà un altro anno, sicché la nuova Fantasia Finale non vedrà la luce prima di una generica estate 2023. È stato un duro colpo per chi sperava in un lancio entro fine anno, come si vociferava, ma è già tanto che il producer Naoki "Yoshi-P" Yoshida abbia acconsentito a pubblicare un nuovo trailer: chi segue lo sviluppo di Final Fantasy XIV, il MMORPG rivitalizzato proprio dall'intervento di Yoshida, sa benissimo quanto la nuova punta di diamante di Square Enix sia meticoloso e attento ai dettagli.

Dopo aver visto il nuovo trailer, intitolato "Dominio", possiamo dire che l'attesa sarà davvero estenuante, ma anche che Final Fantasy XVI rischia di essere una cocente delusione per chi, cercando un'esperienza JRPG più tradizionale, ha criticato la deriva action del titolo precedente. Seguiteci nella nostra analisi del trailer dello State of Play 2022 di Final Fantasy 16, perché c'è parecchio da dire sulle novità che sono state divulgate in queste ore.

Analisi del trailer

Final Fantasy XVI, foreste e paludi
Final Fantasy XVI, foreste e paludi

Nel corso dello State of Play, Naoki Yoshida è comparso poco prima del trailer a scusarsi, da perfetto giapponese, per il ritardo nello sviluppo del gioco, con un sottile riferimento alla crisi che stiamo attraversando nel mondo reale, visto che di questo si parla anche in Final Fantasy XVI: guerra. Qualche tempo fa vi abbiamo raccontato quello che sapevamo sui protagonisti della storia e sul regno in cui si svolge, Valistheia, ma il nuovo trailer aggiunge alcuni tasselli a quello che sembra essere un mosaico assai complicato.

Le prime immagini sono inconfondibili: Titano, Garuda, Ifrit, Bahamut. Una carrellata di mostri iconici che noi affettuosamente abbiamo spesso chiamato "summon" (dalla voce nel menù che permetteva, appunto, di evocarli in combattimento) e che in Final Fantasy XVI assumono una definizione già usata in passati Final Fantasy, quella di Eikon. Esseri soprannaturali intrappolati nel corpo degli umani chiamati Dominanti, e che scalpitano per emergere anche a costo della loro vita.

"Sta per scoppiare un'altra guerra, vero?", domanda Clive a Jill, appoggiato con noncuranza alla ringhiera di un balcone. Questa scena dovrebbe svolgersi nel passato o in un flashback, perché Clive è più giovane rispetto all'altra versione del suo personaggio che vediamo spesso nel trailer e nelle illustrazioni promozionali. Clive è il figlio maggiore dell'arciduca di Rosaria, mentre Jill, strappata ai Territori del Nord in giovane età per assicurare la pace tra le due nazioni, è cresciuta insieme a lui e a suo fratello minore Joshua, e quindi è una specie di sorellastra per il nostro protagonista.

Le scene successive incrociano le parole dell'arciduca di Rosaria - che vediamo accanto a Joshua, in sella ai Chocobo e pronti a partire in quello che secondo noi è ancora il passato o un flashback - con delle scene d'azione che finalmente ci mostrano l'interfaccia e il sistema di combattimento vero e proprio.

Final Fantasy XVI, un'inquietante sala del trono
Final Fantasy XVI, un'inquietante sala del trono

Solo che sono due scene di combattimento molto diverse. Nella prima, Clive affronta un Lancere imperiale in una sequenza estremamente cinematografica in cui due si affrontano in duello e l'interfaccia si riduce a due indicatori dell'energia vitale, in alto, quasi come fosse uno scontro da picchiaduro. Accanto all'indicatore di Clive - su cui si leggono il livello di esperienza e la quantità esatta di Punti Vita - c'è un'icona più grande che raffigura palesemente la Fenice. Sotto, un'icona più piccola col ritratto di Garuda.

Nell'altra scena di combattimento, invece, vediamo affrontare una serie di nemici minori che ci fanno pensare che il Lancere imperiale fosse una specie di boss fight. In questa circostanza, notiamo un'interfaccia diversa, che in basso a sinistra elenca i consumabili associati ai tasti del controller, e in basso a destra le manovre di Clive: nella fattispecie, Jump per saltare, Attack per colpire, Fire per lanciare presumibilmente l'incantesimo omonimo, e Phoenix Shift, che sembrerebbe essere legato alla pressione del tasto R2.

Final Fantasy XVI, il sistema di combattimento è action in tempo reale
Final Fantasy XVI, il sistema di combattimento è action in tempo reale

Nella scena immediatamente successiva, l'icona del tasto R2 scompare e questa piccola interfaccia cambia forma: è divisa, e le manovre Scarlet Cyclone e Rising Flames sostituiscono Fire e Attack rispettivamente. Questo ci fa pensare che, premendo R2, Clive possa attingere ai poteri dell'Eikon associato, in questo caso la Fenice. È importante notare anche le diciture che compaiono a schermo: Precision Dodge x3, Precision Counter, Burst Shot, Eikon Strike, Lunge e così via. Esse descrivono le manovre che il giocatore sta eseguendo, perciò si avverte già l'influenza del combat director, Ryota Suzuki, che ha già lavorato a Dragon's Dogma e Devil May Cry 5, coi quali questo sistema di combattimento sembrerebbe avere diversi elementi in comune.

Mentre vedevamo il trailer nel corso dello State of Play, infatti, il sito ufficiale di Final Fantasy XVI e il PlayStation Blog si sono aggiornati con alcune comunicazioni di Yoshida e Takai, che tra le altre cose ci hanno svelato il team che sta lavorando al gioco, finora avvolto da un'aura di mistero e indiscrezioni. Questo elenco conferma non solo Masayoshi Soken alla sontuosa colonna sonora - e chi ha giocato Final Fantasy XIV sa che può aspettarsi un accompagnamento musicale a dir poco incredibile - ma anche Kazutoyo Maehiro alla voce Creative Director & Original Screenplay.

Final Fantasy XVI, scontro tra Eikon
Final Fantasy XVI, scontro tra Eikon

Questa informazione è importantissima perché ci dice due cose. In primo luogo, che tipo di storia e scrittura possiamo aspettarci: Maehiro, infatti, ha contribuito alla narrativa di Final Fantasy Tactics, Vagrant Story e l'espansione Heavensward di Final Fantasy XIV. Sono tutti giochi dalle storie sfaccettate e piene di intrighi politici, come del resto suggerisce una scena del trailer che sembrerebbe essere ambientata a corte, forse al cospetto di un sovrano.

L'altra cosa che ci dice l'elenco di collaboratori è che Naoki Yoshida si è circondato di fedelissimi, come per esempio Michael-Christopher Koji Fox, storico localizzatore di Square Enix che da anni dirige i lavori sulla narrativa di Final Fantasy XIV (e canta anche nella stessa band di Soken, The Primals). La sua influenza sulla storia e sui dialoghi sarà fondamentale: Yoshida ha confermato che Final Fantasy XVI è stato scritto e doppiato prima in inglese, e poi è stato localizzato in altre lingue, giapponese compreso, che è un'operazione al contrario rispetto al solito ma rimarca il controllo che Koji Fox ha su questo aspetto del gioco. E se avete giocato Final Fantasy XIV, sapete che capolavoro di scrittura sono i suoi dialoghi.

Interfaccia e del sistema di controllo

Final Fantasy XVI, Clive in uno scenario desertico
Final Fantasy XVI, Clive in uno scenario desertico

Torniamo al trailer. Le scene di combattimento successive sembrerebbero confermare la nostra interpretazione dell'interfaccia e del sistema di controllo. Clive affronta vari nemici in diverse circostanze, e notiamo che premendo il tasto L2, accanto alle icone degli Eikon a sinistra dell'indicatore dei suoi Punti Vita, il nostro protagonista cambia anche l'arsenale in basso a destra, scambiando i poteri degli Eikon: si nota chiaramente, per esempio, che passando da Titano a Garuda, le due abilità nella metà dell'interfaccia - Gouge e Wicked Wheel, verdi come l'Eikon del vento - si tramutano in Windup e Upheaval, che sono gialle come il colore dell'Eikon della terra.

In un'altra scena, Clive attinge al potere di Odino e le due manovre diventano Gungnir e Heaven's Cloud.

Final Fantasy XVI, la mappa di Valistheia
Final Fantasy XVI, la mappa di Valistheia

Notiamo anche un'altra cosa: vi ricordate che, nella prima scena di combattimento, al tasto superiore era associato l'incantesimo Fire? Ecco, sembra che quell'incantesimo elementale cambi in base all'Eikon selezionato in quel momento. Con Garuda, infatti, diventa Wind, e con Odino diventa Dark. Dunque l'Eikon scelto cambierebbe anche il tipo di incantesimi elementali che Clive può lanciare, rappresentando un vero e proprio asset strategico. Ora bisogna capire se l'icona che idealmente corrisponde al tasto Cerchio, quella che era Phoenix Shift nella prima scena e diventa poi Deadly Embrace, Titanic Block o Arm of Darkness a seconda dell'Eikon, rappresenta una specifica manovra o descrive soltanto lo stile di combattimento in essere.

Final Fantasy XVI, un castello all'orizzonte
Final Fantasy XVI, un castello all'orizzonte

Considerando che in queste scene di combattimento si intravede anche un nuovo elemento dell'interfaccia, e cioè tre tacche parzialmente illuminate sotto l'indicatore dei Punti Vita di Clive, viene da pensare che quella manovra sia una sorta di super mossa che possiamo usare consumando quelle tacche, che vediamo caricarsi a ogni colpo che Clive infligge ai suoi nemici.

Il trailer prosegue con una scena inusuale per la serie. Vediamo le schiene nude di Clive e Jill che rivolgono le spalle all'inquadratura. È un momento d'intimità che si svolge quasi sicuramente nel presente. La presenza di questa scena riconferma i toni più maturi del nuovo Final Fantasy e ci ricorda un altro titolo storico di Square Enix che accennava con sottigliezza a una scena di sesso fuori campo: Xenogears. Yoshida e soci stanno alzando la posta e noi non possiamo esserne più felici.

Final Fantasy XVI, Shiva è l'Eikon del ghiaccio
Final Fantasy XVI, Shiva è l'Eikon del ghiaccio

Le scene di combattimento successive, in cui Clive affronta un Coeurl, mostrano lo stile di combattimento legato a Shiva (che curiosamente ha Thunderstorm e Pile Drive come manovre, oltre ad abilità più glaciali come Blizzard o Cold Snap) e ci fa notare meglio, in una scena maggiormente chiara, i cosiddetti Perks sopra l'indicatore della vita: le iconcine suggeriscono che siano bonus permanenti o temporanei tipo Haste - a giudicare dall'iconico orologio - o Protect, e lo stile impiegato ricorda davvero tanto quello dei potenziamenti in Elden Ring, anche se probabilmente è solo una coincidenza.

"Io unisco i Dominanti affinché pongano fine ai conflitti e fondino un nuovo prdine per garantirci un mondo migliore", dice Clive. Sembra, infatti, che il nostro stia cercando altri Dominanti come lui e suo fratello Joshua, che nel presente sembrerebbe essere sparito. Ricordando il primo trailer del gioco, abbiamo formulato un'ipotesi: che Clive sia in grado di assorbire gli Eikon degli altri Dominanti, magari uccidendoli?

Final Fantasy XVI, Hugo Kupka è il Dominante di Titano
Final Fantasy XVI, Hugo Kupka è il Dominante di Titano

Il trailer prosegue rivelandoci le identità di due nuovi Dominanti, descritti poi più dettagliatamente sul sito ufficiale del gioco. Hugo Kupka era il consigliere economico della Repubblica Dhalmekiana, ma dopo essersi risvegliato come Dominante di Titano ha usato i suoi poteri per arricchirsi. Nel trailer, Hugo sostiene che il suo scontro (con Clive?) "scuoterebbe le fondamenta dell'isola". Vediamo Clive affrontarlo in una spettacolare boss fight in cui il protagonista possiede già gli Eikon di Garuda e Ramuh, oltre a Fenice, e Hugo indossa letteralmente un'armatura di pietra.

Nella scena immediatamente successiva, gli Eikon si affrontano a coppie: vediamo Shiva contro Titano, Odino contro Bahamut, Fenice contro quello che l'interfaccia definisce soltanto Eikon del Fuoco, ma che noi sappiamo benissimo essere Ifrit. La cosa più interessante è che vediamo numeretti e indicatori, e quindi significa che non sono semplici cinematiche, ma vero e proprio gameplay: è peraltro il momento in cui intravediamo, finalmente, gli attacchi finali iconici come Hellfire, Diamond Dust o Mega Flare.

Final Fantasy XVI, Benedikta Harman è la Dominante di Garuda
Final Fantasy XVI, Benedikta Harman è la Dominante di Garuda

Il trailer, infatti, inscena queste battaglie come fossimo in un picchiaduro, mentre l'Imperatore di Sanbreque fa cinici proclami sulla sopravvivenza del suo regno al costo delle vite innocenti. Sospettiamo, però, che la storia sia molto meno prevedibile del solito: conoscendo i colpi di scena nella narrativa di Final Fantasy XIV, è difficile immaginare che tutto si riduca a Clive contro l'Impero del male. La carrellata finale che conclude il trailer è decisamente insolita: vediamo i nomi degli Eikon svelati, associati ai loro Dominanti, ma ne mancano diversi all'appello. Sappiamo che Joshua è (era?) il Dominante di Fenice, vediamo Hugo con Titano e un nuovo personaggio per l'Eikon di Garuda: Benedikta Harman. Comandante dei servizi segreti d'élite di Waloed, Benedikta sta cercando il "secondo Eikon del Fuoco" quando s'imbatte in Clive e sembra che diventi sua alleata. I Dominanti di Ramuh, Odino e Bahamut restano invece ignoti... ma solo a noi sembra che Ramuh somigli tanto ma proprio tanto all'Imperatore?

Conclusioni

Final Fantasy XVI, Clive è il Figlio del Fato
Final Fantasy XVI, Clive è il Figlio del Fato

Dominio, il nuovo trailer, si conclude mostrandoci Clive mentre la voce narrante lo chiama Figlio del Fato. È chiaro, a questo punto, che il nuovo Final Fantasy abbandonerà la tradizionale idea di party per concentrarsi tutto su un solo personaggio, Clive, e su un sistema di combattimento tutto azione che potrebbe fare storcere il naso ai puristi del genere e del franchise. Non solo.

Nel messaggio tradotto in italiano che Naoki Yoshida ha rivolto ai giocatori, si parla di "un'avventura fluida, narrativa e adrenalinica", ma in inglese quel "narrativa" era reso come "story driven" e noi sappiamo che con queste parole si descrivono solitamente i giochi in cui la storia ha un ruolo preponderante, ma talmente tanto che qualche volta sembra di giocare sui binari.

Final Fantasy XVI, ecco Fenice
Final Fantasy XVI, ecco Fenice

Questo suggerirebbe che Final Fantasy XVI potrebbe essere molto lontano da un action JRPG tradizionale, ma piuttosto un'avventura in terza persona fortemente narrativa con una componente interattiva sotto forma di combattimenti. Per questo suggerivamo, in apertura, che il gioco in uscita nel 2023 potrebbe deludere i fan che cercavano qualcosa di più simile ai vecchi Final Fantasy, quantomeno dal XIII a scendere. Sebbene sia ancora presto per esprimersi, e le nostre siano solo congetture, vogliamo essere chiari: siamo entusiasti e non vediamo l'ora di vivere quest'avventura.

Naoki Yoshida e il suo team si sono guadagnati il nostro eterno rispetto dopo Final Fantasy XIV e non c'è ragione di credere che Final Fantasy XVI, grazie anche alle tecnologie moderne, possa essere men che straordinario. Ma certo non un JRPG a turni.