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Final Fantasy 7 Remake, al TGS 2019 Summon, Sistema di Combattimento Classico e Minigiochi

Al TGS 2019 Square Enix ha tenuto una presentazione esplosiva di Final Fantasy 7 Remake, rivelando nuove informazioni, gameplay e dettagli sul sistema di combattimento Classico e le nuove Summon

ANTEPRIMA di Vincenzo Lettera   —   14/09/2019

Senza fiato. Così è rimasto il pubblico del Tokyo Games Show 2019 che - fisicamente oppure online - ha seguito la presentazione di Final Fantasy 7 Remake tenuta dal producer Yoshinori Kitase allo stand PlayStation. L'evento è in realtà iniziato in maniera molto simile all'incontro che lo stesso Kitase ha riservato ai giornalisti presenti all'E3 di Los Angeles e alla Gamescom di Colonia, lasciando pensare che non ci sarebbero state grosse novità per lo show giapponese. E invece l'appuntamento al TGS 2019 di novità ne ha avuto eccome, con un'esplosione di nuovi dettagli e sequenze di gameplay mai viste prima. Sul palco era ancora più sorridente del solito, Kitase. Perché sa bene che, se l'E3 2019 è stato il momento in cui Final Fantasy 7 si è riguadagnato la fiducia e l'interesse di molti, questa nuova presentazione ha definitivamente conquistato gli appassionati, incuriosito i più scettici e consacrato questo remake come uno dei progetti più interessanti sulla piazza.

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Sistema di combattimento Classico

Se il trailer di Final Fantasy VII Remake pubblicato in apertura del TGS 2019 si è focalizzato sul mostrare nuovi personaggi, frammenti importanti di storia e varie ambientazioni, la presentazione avvenuta il terzo giorno di fiera è stata nettamente più sbilanciata verso il sistema di combattimento. Sistema di combattimento che, fin dai primi video di qualche anno fa, ha destato le critiche dei fan più tradizionalisti a causa di una deriva decisamente action. La soluzione ibrida adottata dal team di sviluppo per questo remake ha convinto positivamente chi lo ha potuto provare in questi mesi, ma proprio per accontentare quelli che avrebbero preferito un combat system più vicino all'originale, Kitase ha rivelato la possibilità di personalizzare la propria esperienza attraverso le impostazioni del gioco. Oltre ai sistemi di combattimento Normale e Semplificato si potrà infatti selezionare l'opzione Classica.

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Se normalmente il giocatore controlla direttamente i movimenti e gli attacchi dei personaggi, nell'opzione Classica i membri del party si spostano autonomamente e continuano ad attaccare in automatico, permettendo all'indicatore ATB di caricarsi. Una volta pieno, il giocatore deve soltanto preoccuparsi di selezionare comandi, abilità e oggetti da utilizzare. Certo, non sarà una riproduzione precisa del sistema di combattimento originale, ma la soluzione adottata permette a chi gioca di concentrarsi meno sulla componente action e sugli spostamenti dei personaggi, e più sulle azioni da eseguire e le tecniche da usare, ricreando in buona parte il feeling del 1997. L'opzione Classica è stata mostrata in azione con la stessa boss fight già vista alle fiere precedenti, proprio per mettere in evidenza le differenze col sistema di combattimento normale. Abbiamo visto Cloud e Barret, aiutati dall'intelligenza artificiale, cercare copertura e ridurre o aumentare le distanze in base alla situazione. È ancora da vedere se questo sistema Classico si rivelerà adatto a ogni combattimento - e difficilmente i giocatori lo preferiranno a quello action, più dinamico e interessante - ma da quello che si è visto finora sembra poter funzionare piuttosto bene.

Squat e Rock!

Intravisto già nel trailer del TGS 2019, lo squat sarà solo uno dei tanti minigiochi del vecchio Final Fantasy VII che ritorneranno nel remake in una versione più ammodernata. In questo caso specifico, cambia la sequenza di input che il giocatore deve premere col giusto tempismo (l'interfaccia coi comandi scompare dopo poco per essere in linea con la competizione originale), ma soprattutto la sfida è accompagnata stavolta da un remix assolutamente esagerato del tema di battaglia, che fa ben sperare sul lavoro fatto per la colonna sonora. Ehi Square Enix, quanti squat servono per avere subito quel remix su Spotify?

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Ecco le Summon

Nella seconda e più spettacolare metà della presentazione, Kitase ha mostrato una nuova sequenza di gioco. Si trattava di una boss fight che avviene piuttosto presto nel gioco originale (ma non sappiamo precisamente nel remake), e che vede il gruppo affrontare Aps nelle fogne di Midgar. Il design del mostro si era già intravisto in uno dei precedenti trailer, ma in questa lunga presentazione abbiamo visto lo svolgimento effettivo del combattimento. Esattamente come lo Scorpione Guardiano della precedente demo, Aps è impressionante nelle dimensioni, ha diverse fasi e, soprattutto, si sposta nello scenario costringendo ad alternare combattimenti ravvicinati, schivate e attacchi dalla distanza. Guardando Tifa in azione, possiamo dire già con certezza che sarà uno dei personaggi che gli appassionati prediligeranno in battaglia: è veloce, violenta, sembra teletrasportarsi da un punto all'altro mentre scarica una pioggia di pugni e calci contro quel bestione.

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Aerith invece lancia attacchi da lontano, ogni sua fluida animazione la circonda di petali rosa, mentre una delle sue abilità speciali (Holy Circle) crea un'area che potenzia le magie lanciate da chi si trova al suo interno. È però quando Cloud richiama Ifrit in battaglia che finalmente abbiamo un'idea di come funzionino le evocazioni in questo remake. Ogni personaggio potrà equipaggiare una Materia Evocazione e durante il combattimento riempire un indicatore delle Summon via via che attacca l'avversario. Una volta pieno è possibile evocare la Summon associata alla Materia, ma a differenza del vecchio Final Fantasy VII, stavolta Ifrit non si limita ad eseguire uno spettacolare e dirompente attacco per poi sparire, ma per un periodo di tempo resta sul campo di battaglia al fianco degli altri personaggi, rendendo lo scontro pura dinamite. Vedere Ifrit combattere contro Aps sembra quasi come assistere a una battaglia tra kaiju, e a un certo punto si è intravisto Aps che, avvolto dalle fiamme di Ifrit, si è lanciato nell'acqua delle fognature per spegnerla. Se queste sono le premesse, possiamo solo immaginare cosa potrà accadere evocando altre incredibili Summon come Alexander e Knights Of The Round (sebbene non è ancora detto che tutte le evocazioni restino in combattimento come Ifrit). A differenza dei membri del party, Ifrit non può essere controllato direttamente dal giocatore, ed è invece gestito dall'intelligenza artificiale, ma è possibile comunque spendere cariche dell'indicatore ATB per fargli eseguire alcuni dei suoi attacchi speciali.

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Com'era prevedibile, Final Fantasy VII è stato uno dei giochi di punta del Tokyo Games Show 2019, ma quello che Kitase e Square Enix hanno presentato alla fiera giapponese è un progetto che sembra rivoluzionare l'opera originale pur restandone estremamente rispettosa, proponendo però un sistema di combattimento che sembra trarre il meglio dagli esperimenti fatti negli anni coi diversi capitoli della saga. Restano ancora diversi enormi punti interrogativi, sulla durata di questa prima parte, sulle parti esplorative, su quali piani ha Square Enix per gli episodi successivi, e su quanto effettivamente Midgar si rivelerà varia nei suoi scenari e densa nelle attività da svolgere. Eppure, dopo una presentazione così intensa, l'attesa e le aspettative nei confronti di questo Remake non possono che essere alle stelle.

CERTEZZE

  • Opzioni di combattimento per tutti i gusti
  • Tifa sarà una macchina da guerra
  • Le Summon renderanno gli scontri decisamente spettacolari

DUBBI

  • Ancora non abbiamo informazioni sulla durata effettiva dell'esperienza
  • Il combattimento sembra solido, ma il resto?