Per ogni fan dei film di Kurosawa, quei nove minuti in cui Ghost of Tsushima è stato mostrato durante la conferenza Sony all'E3 2018 hanno toccato le giuste corde. Un tempio sacro, due samurai che si studiano, la mano sul daisho prima di sfoderare la katana e dare inizio a una coreografica danza su un tappeto di foglie scarlatte, mentre sullo sfondo il tramonto tinge di rosso l'affascinante isola di Tsushima. Per ambientazione, paesaggi e atmosfera, il nuovo progetto di Sucker Punch è stato tra i titoli più impressionanti che abbiamo visto a quest'edizione dell'E3 di Los Angeles, e l'evento californiano ci ha dato un'idea più chiara sul tipo di gioco che ci aspetta.
Samurai's Creed
Con l'annuncio di Sekiro da una parte e Nioh 2 dall'altra, si profilano diversi giochi sui samurai, ma l'interpretazione di Ghost of Tsushima si colloca in un contesto ben preciso. Ambientato in pieno Giappone feudale durante l'invasione dei mongoli, Ghost of Tsushima vedrà il samurai Jin Sakai attraversare l'isola con l'obiettivo finale di respingere gli invasori. La sequenza mostrata è tratta da una missione secondaria in cui, assieme a una combattente di nome Masako, Jin deve raggiungere un antico tempio e salvare un monaco prima che venga catturato e ucciso dalle forze mongole. È stato interessante vedere Masako tradire Jin per uccidere il monaco, così come i tentativi del protagonista di ricordarle dell'imminente minaccia dei loro veri nemici. Ci si aspetta insomma una storia non banale, con diversi personaggi e colpi di scena, proprio come in un film di Kurosawa. La presentazione del gioco è stata in buona parte focalizzata sull'impressionante riproduzione del mondo nei minimi dettagli, e in più occasioni il personaggio si è fermato per permettere ai fan di godersi lo spettacolo.
Saliti sulla cima di una collina ci si ritrova davanti un'enorme distesa di grano; il cielo si riempie di frecce incendiate, in lontananza sulle montagne si notano pagode e santuari, laddove le foglie d'autunno vorticano a causa del vento. Di sicuro non mancheranno sequenze sotto la pioggia fitta (un'icona nei film di Kurosawa): nel trailer era possibile intravedere delle precipitazioni all'orizzonte, mentre lo stesso protagonista indossa una mantellina di paglia usata nella tradizione giapponese per coprirsi dalle intemperie. Sebbene non sia stato ancora confermato, l'impressione che si ha guardando il trailer è che Jin sarà capace di raggiungere qualsiasi luogo visibile in sella alla sua cavalcatura. È però quando il protagonista scende da cavallo e prepara un agguato ai nemici che si nota quanto il nuovo action di Sucker Punch sia vicino alla formula di giochi come Assassin's Creed e la serie Arkham, dagli avvicinamenti furtivi alle esecuzioni dall'alto, passando per le arrampicate e sì, anche per i combattimenti in cui i nemici attaccano uno per volta (escamotage che, per la cronaca, è ampiamente usato anche nei film sui samurai). Forse proprio il gameplay così derivativo è l'aspetto della presentazione che ha colpito meno. Durante il combattimento contro Masako, la telecamera cambia prospettiva e si posiziona di lato per rendere ancora più cinematografico il duello tra i due; eppure, i personaggi appaiono ancora grezzi, le loro animazioni troppo rigide, finendo per creare uno stacco netto tra il palcoscenico e gli attori.
È curioso notare che, mentre la serie Assassin's Creed cambia faccia e abbraccia sempre più influenze da altri generi, Ghost of Tsushima potrebbe rivelarsi quel capitolo ambientato nell'antico Giappone che Ubisoft non ha mai dato ai suoi fan. Visivamente il gioco di Sucker Punch è impressionante, l'ambientazione è ricca di fascino, e sebbene il gameplay sembri poco originale, non vediamo l'ora di provarlo già nei prossimi giorni, durante l'E3 di Los Angeles.
CERTEZZE
- Panorami impressionanti
- Combattimenti coreografici e spettacolari
DUBBI
- Animazioni ancora molto rigide
- Gameplay parecchio derivativo