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10 momenti "dark" nei giochi Nintendo

I mondi Nintendo non sono tutti rose e fiori: vediamo alcuni tra i momenti più inquietanti nascosti all'interno dei giochi della compagnia.

10 momenti 'dark' nei giochi Nintendo
SPECIALE di Giorgio Melani   —   08/03/2024

Un vecchio stereotipo vuole i giochi Nintendo come pensati per bambini, o comunque particolarmente adatti a un pubblico giovane, motivo per il quale tenderebbero ad essere privi di elementi controversi, violenza o tematiche che si possono normalmente considerare "adulte" o inquietanti. Chi è più addentro al mondo dei videogiochi sa bene quanto questa visione sia un pregiudizio senza fondamento, tuttavia è indubbio che le atmosfere delle serie più classiche di Nintendo tendano a puntare maggiormente a un clima sereno, pur presentando sfide di altissimo livello.

Non sono però giochi privi di momenti sinistri, spaventosi, e proprio per la loro natura normalmente più solare, quando il lato oscuro si manifesta lo fa con impatto maggiore, tanto da rimanere facilmente impresso come dimostrano le numerose leggende metropolitane e creepypasta nati da easter egg e segreti più o meno consapevolmente inseriti all'interno di queste avventure. Ripercorriamo insieme alcune di queste situazioni in una panoramica di alcuni dei più memorabili momenti dark nei giochi Nintendo, tutte quelle volte che i giochi dell'azienda di Kyoto ci hanno fatto paura.

Le allucinazioni (Eternal Darkness)

Eternal Darkness è un vero e proprio horror targato Nintendo
Eternal Darkness è un vero e proprio horror targato Nintendo

Sembra piuttosto banale partire con Eternal Darkness: Sanity's Requiem in questa selezione, essendo uno dei rarissimi esempi di gioco pienamente horror pubblicato direttamente da Nintendo, ma lo sfortunato titolo di Silicon Knights si distingueva per una caratteristica che è sicuramente rimasta impressa in tutti coloro che l'hanno provato: gli effetti speciali che emergevano con il calare del livello di sanità mentale dei protagonisti. Questi inducevano delle vere e proprie "allucinazioni", colpendo il giocatore con un impatto anche superiore agli orrori più palesi che si succedevano con regolarità sullo schermo. Falsi errori tecnici, glitch inquietanti, deformazioni grafiche e dell'audio emergevano a sorpresa durante le sessioni, di fatto creando una sorta di meta-horror che giocava direttamente con l'utente, andando al di fuori della normale interazione e risultando così ancora più inquietanti di una qualsiasi sequenza "regolare" all'interno della storia lovecraftiana che, comunque, si distingueva per una notevole oscurità generale.

Il messaggio di Lanayru, e il resto (Zelda: Twilight Princess)

Un momento della scena d'intermezzo con il messaggio di Lanayru
Un momento della scena d'intermezzo con il messaggio di Lanayru

Siamo probabilmente tutti d'accordo nell'associare Majora's Mask alle atmosfere più oscure della serie e magari Link's Awakening a quelle più bizzarre, ma anche The Legend of Zelda: Twilight Princess ha le carte in regola per concorrere nella categoria dei capitoli più "dark". Venendo poi dallo stile di Wind Waker, si trattava di un contrasto veramente impressionante e gli sviluppatori sembravano volerlo rimarcare in ogni singolo elemento: i mostri d'ombra, ma anche il design dei semplici NPC hanno tratti inusuali e in qualche modo angoscianti, ma il culmine viene raggiunto dalla sequenza con il messaggio di Lanayru, che per ermetismo e oscurità generale poteva lasciare scioccati. Mentre gli altri spiriti della luce si limitavano a dare qualche indicazione a Link sul prosieguo del cammino, Lanayru lancia un avvertimento sui pericoli delle ombre, e lo fa in maniera decisamente impressionante, buttando in mezzo Link oscuri, occhi vacui, Ilias volteggianti e risate maniacali, con il risultato di lasciarci alquanto nello sconcerto.

Il pianoforte (Super Mario 64)

Sembra tutto tranquillo, qui
Sembra tutto tranquillo, qui

Sorprendentemente, si può dire che in Super Mario 64 ci siano diversi momenti spaventosi, che emergono all'interno di un'esperienza assolutamente solare e vivace, nel complesso. Attimi di terrore puro sono assicurati dalla gigantesca murena nascosta nei pressi del galeone affondato del livello sottomarino, mentre l'intero castello di Boo rappresenta la digressione "horror" del platform, ma per la maggior parte del tempo questo esegue il suo compitino in maniera piuttosto anonima. Tuttavia, al suo interno c'è un momento che sicuramente ha segnato chiunque abbia giocato a fondo al capolavoro per Nintendo 64, ovvero l'incontro con il dannato pianoforte: partendo dall'atrio ci ritroviamo in una sala dall'atmosfera lugubre ma tutto sommato piacevole, con un elegante pianoforte a coda illuminato dalla luce della luna. Il problema è che se ci avviciniamo troppo questo ci salta addosso mostrando denti aguzzi e assassini, trovando posto per sempre tra i nostri ricordi videoludici.

La ragazza fantasma (Pokemon X & Y)

La mancanza di animazione nella ragazza misteriosa di Pokémon X e Y è l'elemento più sconcertante
La mancanza di animazione nella ragazza misteriosa di Pokémon X e Y è l'elemento più sconcertante

Come vedremo anche nel paragrafo bonus, la serie Pokémon è sempre stata un vero e proprio ricettacolo di teorie e spunti per creepypasta, sebbene molti di questi siano occultati, latenti o semplicemente frutto di elucubrazioni da parte dell'enorme community di giocatori. Alcuni elementi sono però esplicitamente horror, e forse quello più noto rappresentato dalla misteriosa apparizione della ragazza fantasma all'interno di Pokémon X & Y: giunti a Luminopoli, possiamo imbatterci in un ufficio nel quale gli impiegati ci avvertono che "nessuno sale al secondo piano" del palazzo, cosa che ovviamente tutti i giocatori avranno fatto, ma trovandosi di fronte a una sorpresa da brividi. Quando l'ascensore si apre, veniamo accolti da uno strano flash e dietro di noi compare una ragazza dal look simile a quello delle "Hex Maniac", o allenatrice di classe streghetta, che si muove "traslando" su una gamba sola e senza un'apposita animazione, cosa che rende tutto ancora più strano. Superandoci, si limita a dire "No, non sei tu il prescelto", e poi scompare senza lasciare traccia. Questo ha scatenato negli anni numerose teorie e possibili spiegazioni da parte della community, disperatamente alla ricerca di un senso per l'episodio in questione.

La battaglia contro Giygas (Earthbound)

La figura distorta di Gygas in una delle sue rappresentazioni
La figura distorta di Gygas in una delle sue rappresentazioni

La serie Mother è tutta giocata su un fondamentale equivoco, o meglio un inganno con cui Shigesato Itoi ha nascosto una storia dai risvolti epici e tragici all'interno di una rappresentazione infantile, come una sorta di teen movie anni 80 portato all'ennesima potenza sia per quanto riguarda l'estetica fanciullesca che le implicazioni drammatiche. Tutto questo si svela con estrema potenza durante la battaglia finale contro Gygas in Earthbound, il secondo capitolo: una sfida impossibile, tanto da costringere i protagonisti a usare un complesso stratagemma, trasferendo le proprie coscienze in androidi spediti indietro nel tempo per colpire il mostro nel momento in cui è più vulnerabile, penetrando all'interno di una sorta di labirinto fatto di materia bio-tecnologica. Lo scontro assume contorni surreali e grotteschi, con uno sfondo animato che mostra immagini distorte e incomprensibili, oscillanti tra volti umani e mostruosi, forse addirittura feti, mentre in giro per il mondo vari personaggi si riuniscono per pregare, in modo da aiutare i protagonisti ad abbattere la minaccia. Indubbiamente uno dei momenti più strani e oscuri visti in un gioco Nintendo.

Quadri infestati e messaggi di alieni (Animal Crossing)

La 'Gyroid Face' non è un bello spettacolo
La "Gyroid Face" non è un bello spettacolo

Riuniamo in un'unica sede i vari casi inquietanti di Animal Crossing, perché anche questa serie ha i suoi bei momenti bizzarri nonostante sia normalmente la quintessenza del relax in forma videoludica. Partiamo dall'Animal Crossing per Gamecube del 2001 con la famigerata "Gyroid Face": se nel gioco prendiamo il treno per visitare il villaggio di un altro giocatore ma usciamo poi dalla partita senza salvare, quello che ci accoglie al riavvio non è il familiare volto arrabbiato di Resetti che ci tempesta di improperi e raccomandazioni, bensì qualcosa di molto più strano. Il personaggio principale appare con una faccia simile a quella di un giroide, senza bulbi oculari e con la bocca spalancata, per avvertire che se non ci rivolgiamo a questo rischiamo di perdere tutto ciò che abbiamo. Anche la nostra anima, considerando la trasfigurazione del volto del protagonista?

Per certi versi, risultano meno d'impatto altri momenti dark presenti nei capitoli successivi, essendo quantomeno più espliciti nel voler richiamare certe stranezze. In Animal Crossing: New Leaf, esattamente alle ore 3:33 reali (corrispondenti all'orario nel gioco, come sempre), possiamo notare che la TV di casa si comporta in maniera strana: emette il classico rumore bianco, dal quale emerge la figura di un alieno che sembra voler dire qualcosa.

Animal Crossing: New Leaf, messaggio dagli alieni in piena notte
Animal Crossing: New Leaf, messaggio dagli alieni in piena notte

L'evento non accade tutti i giorni ed è necessario avere una TV in casa, cosa che ha reso l'easter egg più raro e curioso che mai. Decisamente più diffuso è invece il caso delle opere d'arte "infestate" in Animal Crossing: New Horizons. Nel caso in cui Volpolo ci rifili delle copie contraffatte, è possibile che queste possano "prendere vita" e animarsi in maniera inaspettata.

SA-X (Metroid Fusion)

Metroid Fusion: l'SA-X è uno dei nemici più terrificanti
Metroid Fusion: l'SA-X è uno dei nemici più terrificanti

Metroid è forse la serie più oscura tra quelle storiche di Nintendo e ha diversi momenti che possono rientrare in questa selezione, ma una menzione particolare va fatta per l'incontro con l'SA-X in Metroid Fusion, rappresentando un episodio di terrore vero in cui è facile sprofondare. Si tratta di un duplicato di Samus Aran, un'arma biologica creata utilizzando un Parassita X sulla tuta della protagonista e risultando in una sorta di doppleganger con tutti i poteri e le abilità della Samus originale ma senza un'anima, ovvero una potentissima macchina vivente creata per uccidere. Al di là dell'aspetto poco rassicurante, con i soli occhi vuoti visibili dentro il classico elmo, è la furia con cui si scaglia contro la protagonista e il fatto di essere un nemico imbattibile e inesorabile a renderlo alquanto terrificante, consacrato come uno dei boss più temibili della serie.

In fondo al pozzo (Zelda: Ocarina of Time)

Zelda: Ocarina of Time, il combattimento contro Dead Hand in fondo al pozzo
Zelda: Ocarina of Time, il combattimento contro Dead Hand in fondo al pozzo

Anche The Legend of Zelda: Ocarina of Time è un gioco pieno di stranezze e momenti dark insospettabili, in grado di rimanere impressi a lungo nella memoria. Non è facile scegliere quelli di maggiore impatto: viene da pensare alla famiglia degli Skulltula, ai terrificanti ReDead e alle loro urla o anche a nemici più sfuggenti e misteriosi come il Dark Link, ma l'episodio da brividi che tutti si ricordano perfettamente è probabilmente la discesa in fondo al pozzo del Villaggio Kakariko. Alla ricerca della Lente della Verità, Link si ritrova a dover esplorare questo strano dungeon e a combattere contro Dead Hand, uno dei boss davvero più inquietanti mai visti nell'intera serie. La sua figura aberrante, i versi che produce e il modo di attaccare sembrano emergere dai peggiori incubi, rendendolo un nemico come se ne sono visti pochi nel mondo di Zelda. Per fortuna.

Fuggire dagli E.M.M.I (Metroid Dread)

Metroid Dread: l'incontro ravvicinato con un E.M.M.I.
Metroid Dread: l'incontro ravvicinato con un E.M.M.I.

Arriviamo a un titolo più recente, visto che finora la panoramica ha riguardato soprattutto i classici del passato, con quello che è forse il titolo più "dark" tra quelli appartenenti alle serie storiche della compagnia su Nintendo Switch: Metroid Dread. Già il titolo sembra voler mettere in chiaro subito come la nuova sfida di Samus Aran riprenda il filone più oscuro di una serie che, comunque, è sempre stata tra le più serie e "adulte" tra quelle della casa di Kyoto. Tutto il gioco è impostato su una linea piuttosto lugubre, ma sono gli scontri con gli E.M.M.I. a risultare i momenti più terrificanti, in particolare per quanto riguarda le fasi che precedono la battaglia vera e propria, quando la protagonista è costretta a fuggire, perché rappresentano una minaccia ancora troppo ardua da affrontare. Si tratta di un'evoluzione diretta del concetto già visto in Metroid Fusion con l'SA-X, ma in questo caso tutto è reso ancora più emozionante dalla velocità generale del gameplay e dal tasso di difficoltà notevolmente elevato, oltre al particolare design di questi mostri tecnologici in grado di appendersi a pareti e soffitti e raggiungere in pochi secondi la protagonista non appena ne scorgono i movimenti.

La luna e la fine incombente (Zelda: Majora's Mask)

La luna di Majora's Mask: non c'è nulla di più inquietante nei giochi Nintendo
La luna di Majora's Mask: non c'è nulla di più inquietante nei giochi Nintendo

La situazione "dark" rimasta più impressa nella mente degli utenti Nintendo è probabilmente il senso di fine incombente che caratterizza tutto The Legend of Zelda: Majora's Mask, sintetizzato dall'immagine della luna malvagia e allucinata che si avvicina progressivamente alla terra durante le convulse giornate e nottate in cui Link cerca di salvare il mondo dal cataclisma. Tutto il gioco è pervaso da una strana atmosfera oscura, con una diffusa sensazione di minaccia pervasiva, mascherata dalle azioni apparentemente normali che vengono portate avanti di giorno in giorno nel mondo alternativo di Termina. La sequenza della luna che si schianta su Clock Town quando il conto alla rovescia raggiunge la conclusione è una scena indimenticabile, che ci spinge inesorabilmente a ripercorrere gli ultimi giorni nel disperato tentativo di portare a termine nel migliore dei modi la giusta sequenza di azioni. Ci sono momenti più distesi, romantici e malinconici, ma basta alzare gli occhi al cielo per vedere sempre la minacciosa luna in avvicinamento, rendendo impossibile dimenticare il terrore della tragedia incombente.