Nei giorni passati, Amanita Design ha pubblicato su Steam la demo di Happy Game. Forse alle orecchie delle masse il suo nome dice poco, ma Amanita Design si è negli anni guadagnato una folta schiera di appassionati grazie a giochi dallo stile unico come Machinarium, Botanicula e Samorost. Happy Game punta però ad essere ancora più particolare, proponendo un horror dallo stile falsamente cartoon e allegro, che ci ha a dir poco inquietati. Ecco le nostre impressioni dopo averlo provato.
Svegliati
L'idea di partenza di Happy Game è semplice. Sei un bambino e ti sei addormentato nella tua cameretta. Quando riapri gli occhi, però, sei nel mezzo di un incubo, un luogo oscuro e senza limiti, nel quale si manifestano visioni familiari eppure terrificanti. Soggetto di questa prima sessione, della durata di soli 10 minuti, sono i giocattoli. Il bambino di Happy Game vede, sotto dei riflettori, pupazzi e altri oggetti con i quali un normale bimbo è solito divertirsi. Questa realtà oscura deforma però tali simulacri di gioia e li rende effigi demoniache inquietanti che causano anche visioni di morte e sofferenza.
Anche un improvviso momento di felicità, ovvero il ricordo di un giorno al parco passato a giocare a palla, è solo un inganno, come una fata che ti attira verso il proprio regno dal quale non potrai più scappare. Ogni interazione necessaria per proseguire nell'avventura è solo un passo in più nel baratro della mente contorta del protagonista, che crea in prima persona i propri incubi. Ad esempio, i giocattoli da noi ricomposti, a un certo punto, fanno festa e il bimbo salta gioioso insieme a loro, ma il suono e le luci diventano sempre più forti, fino a terrorizzarlo e a causare la distruzione di quello che inizialmente poteva essere un momento di tranquillità.
Apri gli occhi e le orecchie
Lo stile grafico di Happy Game è estremamente semplice: la prima area presente nella demo, come detto, è solo un baratro oscuro con saltuari elementi interattivi illuminati da riflettori fuori scena. A un primo impatto potrebbe sembrare una presentazione scarna, ma il risultato è affascinante ed efficace già dai primi minuti, mentre immagini e trailer condivisi da Amanita Design danno un'anticipazione di aree ben diverse, con colori accesi e dense di elementi.
Come in ogni gioco horror, anche in Happy Game è fondamentale la componente sonora. Sibili e sussurri, suoni deformati, la voce acuta del bambino che trasmette la propria sofferenza costante: tutto è chiaramente scelto con accortezza. Anche la cacofonia di molte sequenze aiuta a rendere l'esperienza ancora più disturbante.
Punta e clicca
Come da tradizione dei giochi di Amanita Design, Happy Game è un'avventura punta e clicca molto semplice. Ogni sequenza ci mette di fronte a una manciata di elementi con i quali è possibile interagire ed è nostro compito capire come avanzare. Alle volte si deve solo tirare su e giù un oggetto, in altre è necessario trovare la giusta sequenza di mosse, anche andando un po' a tentativi. Sulla base di quanto visto nella demo, non ci aspettiamo una struttura ludica particolarmente complessa, ma come in giochi come Samorost e Botanicula il fascino del gioco sta nella costante capacità di sorprendere. Happy Games non vuole mettere alla prova le nostre abilità di ragionamento e non vuole tenerci bloccati troppo a lungo di fronte a una schermata, anche per non perdere ritmo e, di conseguenza, rendere blanda l'esperienza.
La nostra speranza infatti è che Happy Game ci porti in un viaggio dal ritmo sostenuto che si preoccupi prima di tutto di rimanere fresco di sequenza in sequenza. Non si tratta infatti di un compito semplice: questi 10 minuti di demo ci hanno convinto, ma poter replicare le stesse sensazioni per ore è un'impresa non da poco. Il gioco sarà disponibile su PC e Nintendo Switch il prossimo autunno, in una data ancora da definire. Dovremo attendere la versione completa per poter capire in modo se Happy Game sarà un'esperienza di valore o se sarà solo un esperimento dallo stile particolare ma di scarso impatto. Prima di lasciarci, una nota per chiunque abbia intenzione di provare la demo su Steam: Happy Game, come viene segnalato subito anche dal gioco stesso, utilizza molteplici flash e luci intermittenti, fate molta attenzione se soffrite di epilessia.
Il primo impatto con Happy Game è certamente positivo. L'esperienza è evocativa, disturbante e inquietante, tanto che ci ha causato pelle d'oca per la maggior parte del tempo. "La maggior parte del tempo" significa però una decina di minuti. Per fare in modo che il gioco completo sia in grado di restituire le stesse sensazioni di questo provato, Amanita Design dovrà proporre un'opera dal ritmo perfetto e con situazioni sempre varie, sia dal punto di vista visivo che da quello ludico. Per scoprire se ci riuscirà dovremo attendere il prossimo autunno.
CERTEZZE
- Stilisticamente molto efficace
- Disturbante
DUBBI
- Il gioco completo avrà il giusto ritmo?
- La struttura da punta e clicca potrebbe stancare facilmente