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Abbiamo giocato a Olden Era e sembra un Heroes of Might and Magic, finalmente

Abbiamo provato Heroes of Might and Magic: Olden Era, che finalmente sembra rendere giustizia alla serie Heroes of Might and Magic.

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   03/10/2025
I rappresentati delle quattro fazioni base di Heroes of Might and Magic: Olden Era
Heroes of Might and Magic: Olden Era
Heroes of Might and Magic: Olden Era
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Vi confesso che di tanto in tanto mi capita ancora di avviare Heroes of Might and Magic III, vuoi per provare qualche mod, vuoi per fare una partita veloce, vuoi perché è il capitolo migliore della serie per completezza e profondità. Il quarto e il quinto non erano per niente male, a dirla tutta, e introdussero alcune innovazioni necessarie a svecchiare un po' la formula base, ma il terzo è un pinnacolo tuttora inarrivabile. Insomma, fino a un certo punto l'opera nata da un'intuizione di Jon Van Caneghem, ossia quella di trasformare la sua celebre serie di giochi di ruolo fantasy in uno strategico a turni con elementi gestionali, non aveva sbagliato un colpo, pur tra alti e bassi. Lui ha diretto fino al terzo capitolo (e relative espansioni), ma chi lo ha seguito a stretto giro ha lavorato con intelligenza, cercando sempre di rendere giustizia al materiale originale, con Ubisoft, che nel frattempo aveva acquisito la proprietà intellettuale, che sembrava volerne rispettare gli elementi cardine. Poi la discesa nell'abisso.

Il sesto e settimo capitolo, diventati Might & Magic: Heroes per motivi di rebranding, andarono a diluire un po' troppo la formula nel vano sforzo di attirare nuovi giocatori. Oltretutto, a differenza dei primi cinque, oggi risultano difficilmente giocabili per mancanza di aggiornamenti. Del resto la comunità non è che li ami alla follia. Comunque sia, non hanno avuto seguiti, con la serie che progressivamente è stata usata per provare a penetrare nel mondo mobile e live service, tra disastrose derive free-to-play, tentativi di clonare Clash of Clans e Auto Chess e quant'altro. Negli anni recenti Ubisoft le ha tentate davvero tutte per sfruttare il marchio Might and Magic, a parte lanciare nuovi giochi che seguissero i modelli classici. Con Heroes of Might and Magic: Olden Era le cose sono improvvisamente cambiate, direi per il meglio, come ho avuto modo di provare con mano.

Si riparte da Heroes of Might and Magic III

Avviando una partita di Olden Era, ci si ritrova quasi a casa. Già a colpo d'occhio, è evidente che Unfrozen, il team di sviluppo, ha scelto di ripartire dal terzo capitolo. La mappa è piena di punti di interesse, tra risorse da raccogliere, edifici da visitare e truppe nemiche da combattere. La scelta di cosa fare è lasciata completamente al giocatore, che in questo modo ha in mano la gestione completa della crescita dei suoi eroi e delle loro truppe.

La versione in anteprima che abbiamo giocato, sostanzialmente una grossa demo, metteva a disposizione quattro fazioni: Temple, Necropolis, Dungeon e Schism. Altre ne arriveranno con il tempo, stando a quanto promesso dagli sviluppatori. Ciascuna di esse ha dei tratti unici, con specializzazioni nelle abilità e nei poteri degli eroi, edifici speciali da costruire all'interno delle città e unità caratteristiche.

Sarà l'editore di Manor Lords a occuparsi della vendita di Heroes of Might and Magic: Olden Era, non Ubisoft Sarà l'editore di Manor Lords a occuparsi della vendita di Heroes of Might and Magic: Olden Era, non Ubisoft

Le modalità disponibili nella demo erano tre: quella classica di conquista, con mappa da esplorare da cima a fondo per far crescere gli eroi e combattere con le altre fazioni, la variante in cui è possibile assumere un solo eroe, pensata per partite più rapide e focalizzate, e la modalità Arena, in cui viene dato un eroe massimizzato con un esercito massimizzato e bisogna vincere scontri a catena contro avversari molto forti. In realtà c'è anche una quarta modalità, quella tutorial, che spiega le basi del gameplay e che può essere molto utile per chi non ha giocato agli Heroes of Might and Magic precedenti. Nella versione finale ci saranno anche altre modalità, come la campagna single player o la possibilità di giocare online.

Il feeling da Heroes of Might and Magic 3 è fortissimo quando si esplora la mappa
Il feeling da Heroes of Might and Magic 3 è fortissimo quando si esplora la mappa

Ma stavamo cavalcando nella modalità classica, se non ricordiamo male. Come accennato, Olden Era ti fa sentire davvero a casa, se si è giocato a uno degli Heroes delle origini. Del resto, il sottotitolo stesso è una vera e propria dichiarazione d'intenti. Scelto il primo eroe, iniziamo a esplorare con il mouse la parte di mappa visibile. Passando il puntatore sulle unità dei nemici viene indicato il livello di sfida che offrono, così da dare un'idea delle possibilità di vittoria. Chiaramente ci sono anche risorse da prendere, per costruire nuovi edifici nella nostra prima città, e bonus da ottenere per potenziare eroe e truppe. In questo senso la mappa è davvero densa e ci sono decine di piccoli obiettivi impliciti tra cui scegliere. Il fine è quello di potenziarci, quindi dobbiamo procedere per gradi, ma non ci viene dato un percorso fisso con cui farlo e la scelta di cosa fare e dove andare è messa completamente nelle mani del giocatore, con dei limiti imposti dal posizionamento di alcune unità particolarmente ostiche, che chiaramente non possono essere superate con un esercito di base. Ad esempio, all'inizio è meglio evitare di visitare alcuni luoghi misteriosi, che fruttano sì dei bonus enormi, in termini di esperienza ed equipaggiamento dell'eroe, ma sono anche protetti da creature ingestibili da eroi e truppe alle prime armi.

Ogni fazione di Heroes of Might and Magic: Olden Era ha città dall'aspetto molto differente
Ogni fazione di Heroes of Might and Magic: Olden Era ha città dall'aspetto molto differente

Il gameplay è strutturato a turni, con punti movimento da spendere per ogni unità e singole strutture da costruire in ogni città, a patto di avere le risorse necessarie per farlo. Parlando proprio delle città, è qui che possiamo assoldare nuove unità, migliorare quelle che abbiamo, trovare nuovi eroi, sviluppare nuovi incantesimi e quant'altro. Chiaramente abbiamo una quantità di risorse limitata, quindi non possiamo fare proprio tutto e subito. Comunque sia, il sistema ricalca in modo quasi commovente quello dei capitoli più amati, tanto che entrare in gioco per chi li ha vissuti è questione solo di abituarsi alle icone differenti. In questo senso, Olden Era sembra quasi voler affermare il fallimento di tutto quello che è venuto dopo, presentandosi in totale continuità con l'esperienza originale, a partire dalla visuale isometrica che bada più alla sostanza che all'estetica, presentandosi come una specie di rielaborazione grafica del terzo capitolo, più che come un titolo all'inseguimento della modernità a tutti i costi.

Il sistema di combattimento

Lo stesso discorso che abbiamo fatto per la fase esplorativa, vale anche per il sistema di combattimento. Sono quindi tornati i campi di battaglia a schermata fissa, divisi in caselle quadrate, la cui morfologia è determinata da ostacoli dovuti all'area in cui si svolge lo scontro (rocce sulle alture, barricate nelle città e così via). Sono tornati gli schieramenti sui lati opposti della scacchiera, con le truppe che vengono disposte nelle prime file e il movimento che viene gestito a seconda dell'iniziativa di ogni unità.

Quando si usano gli incantesimi più potenti, le battaglie diventano davvero spettacolari
Quando si usano gli incantesimi più potenti, le battaglie diventano davvero spettacolari

Lo stesso eroe è più simile a quella dei capitoli originali che dei nuovi (anche se è sempre stato uno degli elementi di maggiore continuità della serie). Quindi abbiamo abilità passive, che influiscono in automatico su tutte le truppe, e incantesimi, che possono essere lanciati in qualsiasi momento dello scontro a seconda dei punti magia disponibili. Le truppe, di loro, hanno forza e abilità differenti a seconda della qualità, quindi della specializzazione, e della quantità, con la possibilità di sommare unità dello stesso tipo per creare enormi battaglioni, seguendo il principio che un grifone è più forte di un singolo guerriero, ma centinaia di guerrieri contro un grifone è probabile che per cena mangino uccelletto allo spiedo.

In questo senso è stato particolarmente interessante provare la modalità Arena, che ci ha permesso di valutare velocemente il sistema in condizioni estreme, ossia in battaglie estremamente difficili tra truppe molto potenti. L'idea di fondo che lo regola è decisamente quella di riprendere lo spessore dei primi capitoli, che se non lo avete capito è il let motif dell'intero gioco.

In alcuni casi la morfologia dei campi di battaglia offre vantaggi e svantaggi, a seconda del lato da cui ci si trova
In alcuni casi la morfologia dei campi di battaglia offre vantaggi e svantaggi, a seconda del lato da cui ci si trova

Rimane da vedere se gli eserciti sono stati ben equilibrati. In single player i combattimenti danno una certa soddisfazione e non siamo riusciti a trovare strategie dominanti per vincere contro ogni tipo di avversario, pur avendo chiaramente elaborato delle tattiche personali. La vera soppesatura del tutto andrà però fatta in multiplayer, dove emergeranno più chiaramente i punti di forza e i punti deboli di ogni unità.

Heroes of Might and Magic: Olden Era è la buona notizia che aspettavamo da anni per un gioco che porta il nome della storica serie. Non ci è sembrato rivoluzionario, ma dopo anni di uscite nulle, mediocri o inconsistenti, questo ritorno al passato ci è apparso più fresco di quanto pensavamo potesse essere e, almeno quello che abbiamo provato nella demo, ci ha fatto venire voglia di giocare alla versione completa, cui, a questo punto, guardiamo con grande ottimismo. Certo, va detto che ci troviamo di fronte alla classica situazione paradossale, per cui sembra che non sia possibile superare certi modelli, ma si possa solo celebrarli. Nel caso, ne riparleremo in fase di recensione.

CERTEZZE

  • Il feeling è quello di Heroes of Might and Magic III
  • Niente derive moderne

DUBBI

  • Forse manca delle innovazioni minime necessarie?