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March of Giants: abbiamo provato l’ibrido tra RTS e MOBA

Il nuovo titolo di Amazon Games è insieme un RTS che vuole fare il MOBA e un MOBA che vuole fare l'RTS e la ricetta ha tutte le carte in regola per funzionare.

PROVATO di Riccardo Lichene   —   14/09/2025
March of Giants è un'esperienza assolutamente unica che mescola un RTS e un MOBA
March of Giants
March of Giants
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March of Giants è un esperimento coraggioso: si pubblicizza come un MOBA quattro contro quattro con eroi, potenziamenti e corsie e nello spirito è un RTS in cui la gestione di infrastrutture e unità è la chiave della vittoria. Dopo averlo provato una cosa è certa: come March of Giants non c'è niente sul mercato e Amazon Games Montreal è riuscita a produrre qualcosa di veramente nuovo.

Il cast di eroi che analizzeremo nel dettaglio è ancora acerbo in termini di personalità e unicità (cosa che attira gli utenti verso un nuovo MOBA), ma non per questo privo di fascino. Le meccaniche sono complesse, la curva di apprendimento è ripida e le famose APM (actions per minute) rese famose dai professionisti di Starcraft la faranno da padrone agli alti livelli.

Nonostante la velocità di pensiero e di azione necessaria per vincere, March of Giants è un gioco lento e colossale, come i suoi eroi, che però richiede una microgestione maniacale per trionfare in corsia da soli.

Cavalieri, fanti e fortificazioni

I veri protagonisti di March of Giants non sono gli eroi, ma i minion, chiamati "fanti". Queste unità vengono generate gratuitamente alla base, come succede in ogni MOBA. I fanti sono fondamentali perché non solo avanzano, ma possono "conquistare" anche dei giganti, ovvero delle unità di potenza superiore che da quel momento in poi potranno essere controllate dal giocatore in diversi modi. È possibile mandarli alla carica contro unità e giganti nemici, li si può proteggere nelle trincee per impedire agli avversari di caricare gli obiettivi e, tenendoseli attorno, si possono usare per rallentare i personaggi avversari.

Quello di March of Giants è un vero e proprio campo di battaglia in cui armate guidate da dei giganti si affrontano per conquistare il territorio
Quello di March of Giants è un vero e proprio campo di battaglia in cui armate guidate da dei giganti si affrontano per conquistare il territorio

Gestire i fanti in modo efficace è la chiave per la vittoria perché solo un sufficiente numero di minion può esporre i punti vulnerabili delle torri e dei nuclei nemici, così da poterli colpire e danneggiare. Andare all'attacco di una torre in solitaria è garanzia di una morte rapida. Ci sono anche altre unità corazzate e di cavalleria indispensabili per attirare il fuoco delle fortificazioni, ma queste non possono essere gestite da chi gioca, si comportano come i minion degli altri MOBA.

Sfruttando le risorse recuperate dai fanti in determinati punti della mappa, poi, sarà possibile dire ai giganti di costruire trincee e altre strutture (con un'interfaccia molto simile a quella di un RTS) per rendere l'avanzata nemica ancora più difficile e fortificare il territorio guadagnato. L'ambientazione del gioco è simil-Prima Guerra Mondiale con un bel po' di orrori cosmici lovecraftiani, quindi il gameplay ispirato alle guerre di trincea è particolarmente adeguato.

Le fortificazioni e la gestione dei fanti sono l'elemento più insolito per un MOBA e rendono March of Giants un gioco molto più tattico del previsto
Le fortificazioni e la gestione dei fanti sono l'elemento più insolito per un MOBA e rendono March of Giants un gioco molto più tattico del previsto

Ci sono eroi che interagiscono direttamente con i minion (trasportandoli e potenziandoli) e altri appositamente pensati per distruggerli. Mandare il proprio mini-esercito contro un gigante avversario infligge un mare di danni e visto che la carica dei fanti ha gittata infinita (corrono finché non incontrano un ostacolo o un bersaglio) l'abbiamo usata spesso come colpo di grazia mentre l'avversario stava scappando. In più, una carica con il giusto tempismo può cancellare l'intero esercito avversario in un istante, a patto che non ci siano trincee contro le quali anche i più valorosi trovano la morte.

Le partite di March of Giants sono lunghe e faticose perché sono una vera e propria guerra d'attrito. Dimenticatevi i combattimenti di League of Legends: tra costruzioni da posizionare, attacchi del gigante, posizionamento delle truppe, eroi nemici e torri da distruggere. March of Giants, se vi piacciono gli RTS e i MOBA, vi rapirà completamente.

Eroi interessanti, ma blandi

Graficamente, alcuni personaggi di March of Giants sono davvero impressionanti: The Mole, per esempio, è una talpa gigante corazzata che può ospitare nella sua armatura i minion per proteggerli mentre avanza. C'è un dirigibile con tanto di tentacoli, un lupo mannaro, una meteorologa che si è fusa con un tornado e un soldato arrabbiato che va in giro con la torretta di una nave cannoniera e la usa come arma primaria.

Goliath è la star di copertina del gioco e ha un kit incentrato sul potenziare e motivare i fanti
Goliath è la star di copertina del gioco e ha un kit incentrato sul potenziare e motivare i fanti

Visivamente, con la prospettiva dall'alto tipica del genere, i personaggi umani non sono immediatamente riconoscibili, hanno voci stereotipate e linee di dialogo estremamente banali. Le loro mosse, specialmente corpo a corpo, si somigliano abbastanza tra di loro.

Quello che abbiamo provato, però, è un gioco in alpha, quindi, è normale che molte cose non siano nel loro stato definitivo. La rivalità tra League of Legends e DOTA 2, però, è la prova vivente del fatto che vincerà sempre il gioco con gli eroi più unici da vedere e da giocare. Se March of Giants non azzeccherà questo aspetto potrebbe fare una fatica incredibile a decollare.

Stratus è per chi gioca dalla distanza e vuole avere un forte controllo del territorio
Stratus è per chi gioca dalla distanza e vuole avere un forte controllo del territorio

Un pregio (o un difetto) del gioco è che le tre corsie sono identiche tra loro e parallele, con l'unica differenza che in quella centrale ci sono due giocatori per squadra. Questo vuol dire che gli eroi si dividono in solitari e da duetto. L'assenza di una giungla, infine, costringe ogni personaggio a spremere ogni risorsa possibile dalla sua corsia, cosa che tiene frequenti e tesi gli scontri gigante contro gigante.

Nel comparto potenziamenti, poi, il gioco fa un'altra scelta coraggiosa: niente livelli dei personaggi, l'unica cosa che conta sono i soldi (chiamati Valore) che si guadagnano eliminando nemici, fortificazioni e minion. Con questi si possono acquistare in base sia i classici oggetti con cui si costruiscono le build dei MOBA sia quelle migliorie alle abilità normalmente associate con i livelli.

Le Poilu è il classico eroe a trasformazione che ha abilità doppie, un set per la forma normale e uno per quella mannara
Le Poilu è il classico eroe a trasformazione che ha abilità doppie, un set per la forma normale e uno per quella mannara

Il risultato è un'economia di gioco più complessa, che permette di personalizzare molto lo stile di gioco, ma è più limitante. Le migliorie alle abilità, infatti, possono essere acquistate solo una volta e assegnate a una sola delle mosse del campione. Questo vuol dire che parte del flusso di gioco e del processo di crescita del personaggio è decidere quale abilità avrà più gittata, o danni o altri effetti bonus.

March of Giants ha dalla sua l'unicità: un misto tra MOBA e RTS i cui ingranaggi si incastrano così bene non esiste sul mercato e il potenziale espressivo offerto da situazioni e campioni è molto alto. Controllare l'esercito di fanti e le fortificazioni mentre si sta duellando contro il campione avversario e pensando a cosa comprare per la build è incredibilmente stimolante, forse troppo, e tiene incollati al gioco. A remargli contro c'è questa complessità intrinseca che potrebbe tenere lontano il grande pubblico (indispensabile per farlo sopravvivere se uscirà come free to play) e degli eroi piuttosto blandi, almeno in questa fase dello sviluppo. Non sappiamo quanto spazio ci sia sul mercato per March of Giants, ma è un titolo davvero unico che merita l'attenzione di tutti coloro che amano gli RTS e che apprezzano i MOBA.

CERTEZZE

  • Esperienza nuova e innovativa
  • Fanti, fortificazioni e interazioni fatti bene
  • Passo di gioco lento e allo stesso tempo frenetico

DUBBI

  • Complessità elevata
  • Cast di eroi piuttosto anonimo