L'annuncio del nuovo Mortal Kombat non è stata una sorpresa. Certo, tra una trollata e l'altra del creatore della serie Ed Boon e la classica miriade di leak più o meno affidabili, non era possibile avere la assoluta certezza di un'uscita a breve, ma il ritorno di questo illustre nome era nell'aria da un po'... uno di quei classici "segreti di pulcinella" volutamente fatti trapelare per mantenere sempre un po' di desiderio nel cuore degli appassionati. E, va detto, c'è sempre posto per un Mortal Kombat sul mercato, anche in un 2023 pieno zeppo di uscite prestigiose che rendono ogni singolo mese una sorta di campo minato per qualunque gioco compaia sugli scaffali. La storica serie di NetherRealm è, infatti, da sempre una certezza quando si tratta di vendite, vuoi per l'ultraviolenza che la contraddistingue - e la ha messa al centro di un'infinità di discussioni - vuoi per la sua tendenza a offrire (diversamente dalla concorrenza) praticamente ogni volta una massa di contenuti anche per coloro che poco si curano del competitivo online.
Anche con questa corrente di popolarità alle spalle, tuttavia, il nuovo capitolo ha molto da dimostrare e notevoli margini di miglioramento. Se dal punto di vista dei valori produttivi infatti i Mortal Kombat sono per certi versi insuperati nel genere, lo stesso non si può dire del sistema di combattimento, dove vari aspetti meritano di essere svecchiati. Il trailer di oggi, però, non ha purtroppo mostrato gameplay, solo uno spettacolare filmato atto a introdurre il nuovo universo di gioco. Fortunatamente non è arrivato da solo, e grazie a un sito ufficiale ricco di informazioni, siamo riusciti a raccogliere tante informazioni di Mortal Kombat 1, la nuova opera di NetherRealm.
Un nuovo reset
Molte delle voci riguardanti questo Mortal Kombat 1 parlavano di un reboot e comprendiamo come il "ritorno alle origini" del titolo ufficiale possa aver confuso molti insider, eppure il nuovo gioco della serie è in realtà sia un seguito che una sorta di ripartenza, che ricostruisce interamente le vicende partendo dal finale di Mortal Kombat 11. In quel gioco, infatti, l'universo della saga veniva resettato per l'ennesima volta e una nuova pacifica linea temporale creata da Liu Kang - ormai diventato una divinità - sostituiva quelle originali. Il trailer parte chiaramente da qui, con un Raiden umano e un Liu Kang nuovo guardiano della terra, in un mondo apparentemente privo di guerra e violenza.
Ci vuole ovviamente poco perché tutto cambi in peggio, quando il solito Shang Tsung inizia a fare una strage, e scatena l'ira del dio del fuoco dopo aver eliminato buona parte dei combattenti originali. Difficile dire se la narrativa seguirà effettivamente quanto visto nel trailer, ma sospettiamo che si tratti di una sorta di palla curva, atta a convincere il giocatore che il cattivone di turno sia ancora Shang Tsung; nel video infatti vi sono una miriade di elementi interessanti legati alla narrativa, che potrebbero portare a sviluppi a dir poco imprevisti. Mileena e Kitana sono, infatti, confermate da subito e nel bel mezzo di una pacifica convivenza, ma non sono le uniche rivali "riappacificate", considerando che persino Sub Zero e Scorpion danno l'impressione di essere compari e non intrappolati in un turbine eterno di violenza e vendetta. Il fatto che Raiden sia un essere umano in compagnia di Kung Lao, peraltro, potrebbe avere sviluppi curiosi, così come imprevedibili sono gli sviluppi della conferma di Johnny Cage (nonostante non compaia nel trailer).
Chissà, forse questo reset potrebbe portare a una caratterizzazione molto più rifinita e matura dei vari personaggi e a una narrazione meno caciarona del solito, ma in tutta sincerità non ci scommetteremmo un soldo. Questo è Mortal Kombat e, resettato o meno, ci aspettiamo ancora oscure divinità pronte a scatenare il caos, momenti assurdi, e oceani di sangue e budella nel giro di pochi minuti. Per quanto ci riguarda va benissimo così, e speriamo solo che la campagna sia curata e sostanziosa quanto lo era negli ultimi capitoli.
Un'altra informazione è però spuntata dalle FAQ presenti sul sito: il gioco ha dei personaggi Kameo. Questi non saranno lottatori giocabili, bensì un roster a parte di ospiti dedicato agli assist e, se bazzicate da un po' nei picchiaduro, avrete immediatamente capito quanto la presenza di tale meccanica cambi del tutto le carte in tavola per il sistema di combattimento. Mortal Kombat, infatti, non è noto per essere un picchiaduro tag e gli assist sono di norma una aggiunta a giochi di questo tipo, in cui la scelta di team di combattenti con sinergie specifiche è importante quanto quella delle mosse che possono venir chiamate in aiuto. Non crediamo che in Mortal Kombat 1 si sceglieranno squadre intere di combattenti, eppure la presenza di mosse assist richiederà notevole strategia nelle scelte fatte, perché la loro utilità andrà calcolata in base a ciò che il proprio guerriero è in grado di fare. Curioso anche il fatto di voler dividere i roster con degli "ospiti", perché a tutti gli effetti annulla la loro possibile partecipazione futura nel cast principale (un po' come accade in Super Smash Bros. coi trofei assist e i costumi), ma si vedrà come gli sviluppatori decideranno di gestire il tutto a tempo debito.
I margini di miglioramento di Mortal Kombat 1
Calcolando questa novità, c'è un'altra cosa che ci spaventa parecchio: i proiettili. I NetherRealm hanno da sempre approcciato il loro utilizzo in modo abbastanza unico e i personaggi specializzati nel combattimento dalla distanza si sono rivelati spesso problematici nei loro picchiaduro (Superman e il suo laser in Injustice lo ricordiamo tutti, ma non è certo stato l'unico caso); la presenza di assist con attacchi dalla distanza potrebbe rendere le cose ancor più ingestibili se i tempi di ricarica non verranno calcolati a dovere, pertanto speriamo seriamente in una mezza rivoluzione del sistema in tal campo.
Altro aspetto da migliorare in Mortal Kombat 1? Le animazioni, perché la serie si porta dietro alcune movenze davvero legnose dai capitoli passati che sarebbe ora di rendere più fluide e veloci, specialmente se si considera quanto stonano in un comparto tecnico generalmente di altissima qualità. Non crediamo che il sistema di combo e le normal del gioco verranno rivoluzionati, ma un ammodernamento generale aiuterebbe molto; vorremmo inoltre vedere un riavvicinamento alla spettacolarità del nono e del decimo capitolo invece di una lenta rincorsa ai tecnicismi: Mortal Kombat è al suo meglio quando si preoccupa più di divertire che dei tornei, alla faccia del bilanciamento a tutti i costi.
Sul combattimento si posson fare un milione di speculazioni, ma dubitiamo di venir delusi. La vera spada di Damocle che pende sul gioco, ancora una volta, è lo spettro delle microtransazioni, che nel capitolo precedente avevano portato a parecchie proteste legate alla Krypta, con gli sviluppatori costretti a capitolare distribuendo valuta gratuita. Ora, sempre nelle FAQ è confermata la presenza di una valuta in-game che ci ha fatto drizzare immediatamente le orecchie: possiamo solo sperare che NetherRealm abbia imparato la lezione, e che non vi siano forzature per portare il giocatore a spese aggiuntive, specialmente considerando che si tratta di un gioco a prezzo pieno. Il fatto che Shang Tsung sia ottenibile solo con il preorder non ci fa ben sperare, ma si vedrà. La confermata skin di Jean Claude Van Damme per Johnny Cage però un po' ci fa gola, non possiamo negarlo.
Chiudiamo col comparto tecnico, perché il trailer sembra essere in computer grafica, ma sul finale un paio di scene davano l'impressione quasi di essere parte del giocato e, visti i passi avanti tecnologici fatti, non ci sorprenderebbe poi molto se il gameplay risultasse estremamente vicino a quanto osservato. Non resta quindi che attendere altre novità, sperando che un po' di sano giocato compaia a breve.