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Musiche online: Nintendo dovrebbe prendere esempio da Square Enix

Square Enix pubblica su YouTube centinaia di tracce musicali dei suoi videogiochi, mentre Nintendo continua ad arroccarsi dietro a un inspiegabile conservatorismo.

SPECIALE di Gianluca Musso   —   18/05/2022

Dopo una fase storica durante la quale i maggiori attori dell'industria non sono sembrati mai realmente interessati ad applicare delle misure per coadiuvare la preservazione dei videogiochi, negli ultimi anni sono state diverse le compagnie che hanno mosso degli importantissimi passi in avanti in tal senso. Microsoft, ad esempio, è dall'inizio dell'ottava generazione di console che spinge sul concetto di retrocompatibilità, mentre Sony ha recentemente fondato un "Preservation Team" dedicato proprio a questo scopo, oltre a inserire i classici delle prime PlayStation in un tier del nuovo abbonamento PS Plus. Come un testardo salmone d'acqua dolce, Nintendo naviga invece nella direzione opposta di quella che ormai è una tendenza del settore, e sebbene sia ormai circondata da esempi virtuosi, la compagnia nipponica continua a salire alle cronache per la violenta rimozione dalla rete di qualsiasi contenuto non autorizzato che le appartenga, anche se dietro alla sua pubblicazione non c'è alcuno scopo di lucro.

È chiaro, Nintendo ha tutto il diritto di difendere il suo materiale dalla pirateria e dalla diffusione incontrollata di software ed emulatori attraverso l'etere, ma se parliamo dei contenuti artistici presenti in quei videogiochi che hanno fatto innamorare intere generazioni di appassionati, c'è un'evidente alternativa ai copyright strike. E quasi paradossalmente è Square Enix ad indicarci la via, un'altra azienda giapponese che ha scelto un approccio opposto a quello di Nintendo.

Nintendo contro la sua community

Il concerto dal vivo di Splatoon 2 al Nintendo Live 2019
Il concerto dal vivo di Splatoon 2 al Nintendo Live 2019

Nei primi mesi del 2022, Nintendo ha occupato le prime pagine dei siti specializzati con una notizia che ha ravvivato il dibattito sulla questione, e che ancora una volta ha portato dell'inevitabile pubblicità negativa al colosso guidato da Shuntaro Furukawa. GilvaSunner, un canale YouTube che negli undici anni precedenti aveva meticolosamente assemblato una vera e propria enciclopedia musicale caricando moltissime colonne sonore di videogiochi Nintendo, viene progressivamente spazzato via da una pioggia di strike che portano alla rimozione di oltre 3.500 tracce in pochissimi giorni.

La scomparsa del canale di GilvaSunner lascia quasi mezzo milione d'iscritti senza un punto di riferimento per il recupero e l'ascolto della sconfinata produzione musicale che Nintendo ha involontariamente inciso nel corso della sua longeva storia da publisher, il tutto mentre la compagnia non sembra essere in alcun modo recettiva alla richiesta dei fan di avere un'alternativa legale per la fruizione di questi contenuti artistici.

Con la chiusura del Creators Program qualcuno aveva auspicato l'inizio di un rapporto più disteso tra l'azienda e i creatori di contenuti che lavorano con il materiale Nintendo protetto da diritto d'autore, ma, come dimostra l'esempio di GilvaSunner, la casa di Kyoto sembra essere sorda alle richieste della sua stessa community, anche perché la soluzione al problema è facilissima da individuare ed è alla portata della compagnia, almeno nel caso delle musiche tratte dai videogiochi.

Square Enix rende le sue musiche disponibili per tutti... e le monetizza pure

Il concerto Distant Worlds: Music From Final Fantasy
Il concerto Distant Worlds: Music From Final Fantasy

C'è, infatti, un altro publisher, anch'esso giapponese, che ha adottato un approccio del tutto diverso da quello di Nintendo, offrendo un servizio straordinario agli appassionati, riuscendo contemporaneamente a salvaguardare e a monetizzare il suo enorme patrimonio artistico minacciato dallo scorrere del tempo. Parliamo di Square Enix, che invece di combattere con strike e minacce legali il lavoro degli appassionati, è piombata sul servizio di streaming musicale YouTube Music con una nuova etichetta, a cui ora fanno riferimento circa 5.500 tracce riconducibili ai suoi videogiochi.

Cercando Square Enix Music nel motore di ricerca della piattaforma si possono raggiungere oltre 60 album musicali che includono le colonne sonore complete di alcuni celebri titoli del publisher, come quelle di Final Fantasy VII Remake, Nier: Automata, Chrono Trigger e Final Fantasy IX.

Cercando invece il nome del leggendario compositore Nobuo Uematsu, si trovano le colonne sonore originali di tutti gli altri Final Fantasy, dal primo all'ottavo, oltre alle registrazioni dei concerti Distant Worlds che portarono le musiche dei videogiochi della serie in giro per il mondo.

Come se non bastasse, la compagnia ha creato un canale YouTube nuovo di zecca, Square Enix Music Channel, che non si limita a includere le playlist con i link diretti a tutte le tracce delle colonne sonore appena citate, ma si spinge a ospitare interviste e approfondimenti musicali con i compositori e produttori giapponesi. Ci sono addirittura dei mix che possono essere messi in sottofondo mentre si lavora, si studia o si gioca, sintomo di come Square Enix sia realmente interessata a promuovere il canale piuttosto che destinarlo ad accogliere un'enciclopedia cristallizzata delle opere musicali che ha prodotto.

Cosa aspetta Nintendo?

Un classico approfondimento musicale sul canale YouTube di Square Enix
Un classico approfondimento musicale sul canale YouTube di Square Enix

Guardando all'incredibile lavoro svolto da Square Enix, non vengono in mente delle ragioni valide per cui Nintendo non debba seguire il suo esempio, utilizzando piattaforme come YouTube per conservare e rendere accessibili a vecchi e nuovi videogiocatori le tracce musicali che hanno contribuito a rendere i giochi della grande N i capolavori senza tempo che ricordiamo oggi. Pubblicando un archivio musicale sui più popolari servizi di streaming, Nintendo non solo potrebbe continuare a difendere il materiale proprietario rimuovendo le copie non autorizzate che spuntano in rete, ma avrebbe inoltre l'opportunità di monetizzarne la riproduzione, riuscendo infine ad avvicinarsi a quella community di appassionati che fino a questo momento aveva provato a preservare la storia del colosso giapponese solo per vedersi recapitare una lettera di diffida dagli avvocati della compagnia.

Sarebbe una mossa in grado di soddisfare davvero chiunque, e che avrebbe innanzitutto il merito di avviare un processo di preservazione capace di difendere l'immenso patrimonio artistico di Nintendo, un bagaglio di amore e ricordi che rischia di andare perduto per sempre.

Qual è la vostra opinione in merito? Pensate che Nintendo faccia bene a proteggere la sua proprietà intellettuale o vorreste che l'azienda si muovesse per avviare iniziative come quella messa in campo da Square Enix? Ditecelo nei commenti qui sotto!