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NOOB: The Factionless, abbiamo provato un GdR all'apparenza vintage, ma moderno e crossmediale

C'è qualcosa di dolcemente irresistibile nella grafica e nei sistemi di gioco di Noob: The Factionless, un'avventura di Microids che abbiamo provato a Parigi.

NOOB: The Factionless, abbiamo provato un GdR all'apparenza vintage, ma moderno e crossmediale
PROVATO di Francesco Serino   —   10/05/2023

Arrivati negli uffici Microids, senza tantissimo tempo a disposizione, ma con diversi giochi da provare, la prima cosa che abbiamo fatto è stato scaldare i motori proprio giocando a Noob: The Factionless. Un nome nuovo, un approccio vecchio stile: per noi praticamente irresistibile! Noob esprime perfettamente la furbizia con la quale questo sviluppatore -e in parte publisher - francese vuole tornare a contare sul mercato e ora vi spiegheremo il perché.

Noob è un gioco fatto con cura, ma senza spendere chissà quanti soldi, per un'esperienza che sa di essere un prodotto minore, ma vuole esserlo nel miglior modo possibile. Inoltre, anche se per noi italiani questo è un dettaglio di poco conto, Noob: The Factionless è basato su una serie per ragazzi tra le più popolari in Francia su Youtube, ennesima conferma di come Microids stia cercando di costruire dei videogiochi di interesse nazionale più che globale. Quando abbiamo scoperto il legame con la serie su Youtube, abbiamo iniziato a vedere questo gioco con occhi più duri, ma continuando nell'avventura lo sguardo è tornato ad ammorbidirsi. Il merito va a una grafica calda e accogliente, dallo stile "chibi", a una scrittura effettivamente ben ritmata, e da questa idea del gioco nel gioco che funziona piuttosto bene dappertutto.

Noob: The Factionless è una sorta di meta gioco

Noob: The Factionless: dateci una spada e una caverna, ora!
Noob: The Factionless: dateci una spada e una caverna, ora!

I protagonisti di Noob, infatti, vivono nel nostro mondo, ed è solo collegandosi al gioco di ruolo Online chiamato Horizon che vivranno le loro avventure più emozionanti. Il titolo prevede un inventario, punti esperienza e livelli, puzzle che immaginiamo piuttosto leggeri e un sistema di combattimento a turni chiaramente ispirato al mondo degli JRPG classici. Non aspettatevi nulla di particolarmente elaborato: il citazionismo di Noob, anche quando integrato nelle sue meccaniche di gameplay, è pensato quasi come fosse una parodia.

Ciò nonostante, Noob ha tutte le caratteristiche tipiche del genere con diversi personaggi selezionabi (Baster, Drek, May e Logs), un level cap di cento livelli, un bestiario decisamente ricco e boss di fine livello ispirati al mondo immaginario di Horizon. Sezioni all'interno del gioco Horizon si alterneranno con altri segmenti ambientati nella vita reale, dove saremo chiamati a scoprire chi si cela davvero dietro gli avatar dei nostri amici.

Non stiamo parlando di The Witcher 3, ne siamo coscienti, ma è fondamentale che l'industria dei videogiochi torni a realizzare prodotti come questo: senza dubbio dall'ambizione ridotta, ma perfettamente adatta allo scopo e a quel pubblico che oggi fatica a trovare esperienze come quella offerta da Noob, al prezzo chiesto da Noob. C'è poi questo gusto perverso nel mascherare in un prodotto per giovanissimi quello che in realtà è un JRPG degli anni '90, che ci sentiamo assolutamente di appoggiare. E chissà se partendo da un titolo come questo, alcuni non finiscano tra le braccia di un Final Fantasy VI o un Legend of Mana. Anche se in Noob a quella tipologia di JRPG ci giochi per scherzo, ci giochi davvero. Qualche anno fa, un prodotto simile avrebbe avuto tutt'altre caratteristiche, oggi per conquistare il pubblico di una serie su Youtube con un videogioco, beh, ti ci devi impegnare.

Nonostante Noob: The Factionless sia stato creato per i fan dell'omonima serie su Youtube, che ricordiamo è tra le più popolari in Francia, sembra comunque avere le giuste qualità per divertire anche chi di questa serie conosce poco o nulla.

CERTEZZE

  • Scrittura frizzante e scorrevole
  • Grafica e gameplay come quelli di un classico JRPG

DUBBI

  • Una licenza che non ha molta presa in Italia
  • Quanto gioco di ruolo c'è davvero?