Il primo Octopath Traveler è stato un gioco di ruolo estremamente divisivo, se non altro perché non tutti hanno visto nel titolo Square Enix il tanto profetizzato erede di Final Fantasy VI, ma un esperimento ancora acerbo che ha però spalancato le porte a questa nuova generazione di GDR nostalgici e, al contempo, ha sdoganato una delle intuizioni grafiche più amate degli ultimi anni: lo stile HD-2D.
Che un sequel fosse in lavorazione era nell'aria da tempo, e Nintendo ce lo ha mostrato con un lungo trailer che, insieme al blog di Square Enix, fa decisamente ben sperare.
Ecco tutto quello che sappiamo di Octopath Traveler 2.
Otto nuovi eroi
La prima cosa che bisogna sapere è che non serve aver giocato Octopath Traveler prima di cominciare questo seguito: Square Enix ha tenuto a sottolineare che il nuovo GDR è completamente slegato dal precedente, si svolge in un nuovo mondo e ha per protagonisti otto eroi completamente inediti. La struttura, tuttavia, sembrerebbe essere rimasta inalterata. All'inizio della partita, il giocatore sceglie una sorta di "leader", e da quel momento può affrontare le otto storie nell'ordine che preferisce, saltando dal capitolo di un personaggio a quello di un altro nei momenti di intermezzo. Square Enix ha tuttavia promesso di aver lavorato a quell'aspetto del primo titolo che aveva fatto storcere il naso a moltissimi giocatori: l'intreccio.
Facciamo un passo indietro. Per chi non lo sapesse, nel primo Octopath Traveler il giocatore poteva reclutare gli altri protagonisti nel corso del capitolo che stava affrontando, e formare un party che arrivava a contarli tutti e otto. Il problema era che non offrivano praticamente alcuna interazione, indebolendo alcuni momenti particolarmente solenni della narrativa.
Questo era un peccato, perché alcune delle otto storie di Octopath Traveler erano scritte davvero bene, grazie anche a un ottimo adattamento italiano che restituiva dialoghi intensi e appassionati. Solo che ogni volta che succedeva qualcosa di importante a un certo personaggio, tutti gli altri sparivano di colpo, rompendo l'illusione in un modo poco elegante. Square Enix sembrerebbe aver migliorato questo aspetto della narrativa aggiungendo un maggior numero di interazioni tra i personaggi, che anche a giudicare da alcune scene del trailer sembrerebbero essere più coinvolti nelle storie degli altri protagonisti.
Se così fosse, Octopath Traveler II farebbe già un immenso passo avanti rispetto all'originale, in cui le narrative si intrecciavano indirettamente soltanto nel proibitivo endgame, attraverso una missione secondaria facoltativa.
Il trailer ci ha presentato i protagonisti solo sommariamente, ma se alcuni sembrano essere molto promettenti - Hikari, Osvald, Throné - non si può negare che il nuovo cast, in generale, sembra una rimasticatura del precedente: c'è il sacerdote, il guerriero, la cacciatrice, la ladra, il mercante e così via. Ha senso perché ogni personaggio rappresenta una classe di partenza e, infatti, anche Octopath Traveler II permetterà al giocatore di rimaneggiare il party e cambiare classi, imparando nuove abilità che permettono di perfezionare ogni protagonista e sperimentare nuove sinergie.
I personaggi, inoltre, faranno ancora uso delle Azioni viaggio, ma c'è una novità: il ciclo giorno/notte cambierà l'Azione viaggio di ogni protagonista, e quindi sarà come se ne avessero due a testa, per un totale di sedici. Il samurai Hikari, per esempio, di giorno potrà sfidare i PNG in duello e possibilmente ricevere nuove abilità come ricompensa; di notte, invece, potrà corromperli per ottenere denaro, oggetti o informazioni. Questo significa che dovremo visitare ogni zona più volte e con più personaggi, se vogliamo scoprire tutto ciò che ha da offrirci.
Un nuovo mondo
Come abbiamo detto, giocare al primo Octopath Traveler non serve perché il mondo in cui si svolge il sequel è completamente diverso da Orsterra: si chiama Solstitia ed è costituito da due continenti divisi dal mare. Square Enix ha sensibilmente cambiato anche l'ambientazione, che invece di essere un marcato fantasy, si ispira al più realistico periodo della rivoluzione industriale, con l'ingegneria a vapore che sta pian piano prendendo il sopravvento insieme a nuove tecnologie.
Il nuovo contesto ha indotto Square Enix a lavorare tantissimo sugli scenari, che appaiono fin da ora molto più particolareggiati, con un impiego davvero incantevole del 3D e dell'illuminazione e un movimento più dinamico e creativo della telecamera e delle inquadrature. Anche i piccoli sprite 2D appaiono più espressivi e meglio animati, mentre la varietà degli scenari è garantita sia dalla nuova contestualizzazione, sia dal ciclo giorno/notte che, giocoforza, sdoppia ogni ambientazione, speriamo anche a livello contenutistico e non solo visivo.
La possibilità di ricorrere ad alcuni mezzi di trasporto, come barche o navi, suggerirebbe che le mappe siano più ampie e articolate rispetto al precedente episodio, ma d'altra parte il trailer non ci ha mostrato nel dettaglio i dungeon, che speriamo siano meno banali da esplorare. È altamente probabile che i nostri spostamenti siano funestati dai combattimenti casuali, anche se continuiamo a sperare che Square Enix implementi un'opzione per regolarne la frequenza, dato che nel gioco precedente era tarata un po' troppo verso l'alto e si potevano ridurre solo imparando una specifica abilità.
Il sistema di combattimento non dovrebbe essere cambiato più di tanto: continuerà a girare intorno alle modalità Dominio e Potenza, e quindi sarà importante valutare quando accumulare i PA e quando scaricarli per potenziare attacchi o incantesimi. Sfruttando le vulnerabilità del nemico si indebolisce lo scudo che lo protegge, fino a rimuoverlo del tutto: a quel punto, il bersaglio resta stordito e subisce più danni per un periodo di tempo. Il trucco sta nel bilanciare l'accumulo e il consumo di PA per stordire il nemico al momento giusto e impedirgli di lanciare i suoi attacchi più potenti.
Nella speranza che Square Enix abbia bilanciato meglio gli scontri - in particolar modo i boss, piacevolmente impegnativi ma alla lunga fin troppo coriacei - e il livello di difficoltà in generale, prendiamo atto di un'aggiunta che sembra davvero interessante: il Potere latente. Rappresentato da un indicatore che si carica colpendo i nemici e inducendoli in stato di Dominio, il Potere latente altro non è che una sorta di spettacolare super mossa che può rovesciare le sorti della battaglia, e che quindi deve essere giostrata con attenzione.
Square Enix sembrerebbe proprio aver tenuto in considerazione le critiche rivolte al suo primo Octopath Traveler, un apripista che potrebbe trovare la quadra in questo promettente sequel. Le spigolosità che avevamo riscontrato giocando al primo episodio sono state limate, e ora non ci resta che valutare concretamente il lavoro svolto sulla narrativa intrecciata, sull'esplorazione del nuovo mondo e sul sistema di combattimento riveduto e corretto quando il gioco uscirà per Nintendo Switch, PlayStation 4, Playstation 5 e PC.
CERTEZZE
- Lo stile grafico HD-2D è ancora più incantevole
- Le storie intrecciate arricchiranno la narrativa
DUBBI
- Il cast e le Azioni viaggio ricordano un po' troppo il primo episodio
- Bilanciamento di esplorazione e combattimenti da verificare