Abbiamo provato Payday 3 in anteprima insieme a sviluppatori e colleghi giornalisti, mettendolo e mettendoci alla prova attraverso due diverse rapine: la prima ai danni di un magazzino portuale e la seconda ambientata nell'immancabile banca dal caveau pieno di soldi. Il gioco sembra in grandissima forma, ma dopo tutti questi anni c'è ancora posto per un'esperienza come questa?
Brilla il caveau di Payday 3
Il problema di Payday è da sempre un problema relativo, questo perché per milioni di appassionati un problema non lo è affatto: è ripetitivo, eppure questa ripetitività è in parte proprio la sua forza. La prima volta che fai un livello non sai cosa fare, la seconda rubi qualcosa senza riuscire a scappare, la quarta e la quinta va un po' meglio, fino a quando non riuscirai a scappare con tutto il malloppo senza far scattare allarmi. Un po' come accadeva nel vecchio Swat di Sierra ma a parti invertite, qui siamo i criminali e non chi deve metterli fuori gioco, il fine ultimo di Payday è svolgere un lavoro remunerativo e possibilmente pulito, senza vittime né allarmi.
Naturalmente il sistema è tarato in modo da punirci quasi ad ogni errore, sbagliare è facile, ma un colpo può concludersi bene anche scappando sotto la classica pioggia di proiettili. Nella rapina alla banca, provata due volte perché la prima è andato tutto malissimo, abbiamo fatto scattare tutti gli allarmi possibili, c'erano polizia e addirittura cecchini ovunque, eppure abbiamo portato a casa un bel gruzzoletto. Ci siamo riusciti prendendo diversi ostaggi, e poi facendo saltare il forziere utilizzando della termite posizionata sul pavimento del piano superiore. Per scappare ci siamo più semplicemente fatti strada a suon di mitragliate terroriste. Amara sorpresa: almeno un terzo dei soldi è stato rimasto macchiato dall'inchiostro di sicurezza.
Rispetto ai precedenti, Payday 3 migliora naturalmente la grafica, ma si preoccupa soprattutto di moltiplicare le possibili interazioni dei giocatori con l'ambiente circostante. Soprattutto nella tranquillità delle fasi iniziali di perlustrazione, è possibile intravedere una miriade di possibilità che naturalmente potremo davvero approfondire solo giocando e rigiocando la stessa rapina e livello.
Se ci entri in fissa è la fine, tanti lo hanno fatto specialmente con il secondo gioco, ma abbiamo il timore che oggi, con un modello di business ibrido tra prezzo medio alto e vendita di oggetti cosmetici, le cose potrebbero andare diversamente. Per chi non lo sapesse, parliamo di un gioco esclusivamente online e privo di una campagna: si carica per divertirsi insieme e ammassare ricchezze. Parliamo anche di un gioco che ha dovuto affrontare di tutto durante il suo sviluppo, con una Starbreeze finita in bancarotta e diversi dirigenti entrati e usciti dal carcere. Parliamo insomma di un prodotto che nelle idee iniziali sarebbe dovuto uscire già diverso tempo fa.
Costruire un team
L'ancora di salvezza finale è arrivata dai 50 milioni della ex Koch Media, come dall'incrollabile convinzione del team di avere tra le mani un grande seguito e di conseguenza un grande gioco. Sicuramente tutto questo tempo ha permesso agli sviluppatori di offrire un'esperienza davvero ben confezionata. Payday 2 era accattivante, aveva però ancora quell'aspetto da gioco non proprio ad altissimo budget, anche un po' rudimentale, che inevitabilmente nel tempo si è accentuato sempre di più. Sarà anche vero che di Payday 3 abbiamo visto poco, ma l'impressione iniziale ci racconta di ben altri standard di qualità. In certi momenti graficamente ci è apparso anche molto bello: convincente l'atmosfera tra i container della prima rapina, ed emozionante la moltitudine di personaggi su schermo che scappano tutti insieme nella seconda ambientata in banca.
Non sappiamo su che configurazione ci hanno fatto giocare, ma senza dubbio la grafica è stata disegnata pensando anche alla configurazioni meno potenti: Payday 3 preferisce non perdersi in dettagli inutili proprio per darci in cambio tutti gli fps di cui abbiamo bisogno, i comandi più reattivi possibili. Tra l'altro le cose dovrebbero ulteriormente migliorare quando, nei prossimi mesi, quando verrà aggiornato all'Unreal Engine 5.
Game Pass al lancio
Il problema sarà convincere altri tre amici ad acquistare il gioco per organizzare rapine insieme a noi, si fideranno? Starbreeze è fortunatamente consapevole del rischio e non si è fatta trovare impreparata: Payday 3 sarà disponibile dal primo giorno su Xbox Game Pass. Una brutta notizia solo per le banche virtuali del gioco che inevitabilmente verranno prese d'assalto da migliaia di giocatori. Anche in questo caso, come tanti in precedenza, il difficile sarà convincere quelle persone a restare sui server del gioco per mesi e non tre giorni soltanto. Come intende riuscirci Payday 3 però è ancora una sorta di mistero che, se non accorreranno in aiuto i giocatori di lunga data, potrebbe non trovar mai soluzione.
Dopo drammi legali e finanziari, posticipi dopo posticipi, finalmente abbiamo giocato a Payday 3 e ci è anche piaciuto. Graficamente regge, il gameplay è quello di sempre, ma molto più ricco di possibilità e sfaccettature, inoltre con la giusta risposta del pubblico il supporto post lancio promette di essere granitico. Per il passaparola iniziale, Starbreeze si è affidata al Game Pass di Microsoft, ma il gioco debutterà oltre che su Xbox e Pc anche su PlayStation 5. Data di uscita? 21 settembre!
CERTEZZE
- Graficamente snello ma allo stesso tempo convincente
- La rapina in banca è stata emozionante!
- Gameplay rodatissimo è ancora più ricco
DUBBI
- Il sistema di progressione sarà sufficientemente interessante?
- Di giochi con una coop simile, fortunatamente non uguale, ultimamente ne abbiamo visti troppi
- Quante volte si può fare lo stesso livello senza annoiarsi?