L'obiettivo di Unity con le nuove politiche relative alle royalties sarebbero i giochi presenti all'interno del catalogo di Xbox Game Pass, che con le loro installazioni potrebbero garantire un grosso ritorno economico.
A sostenerlo è Dynamic Voltage Games, team di sviluppo indipendente autore di titoli come Pirates of First Star e Time Blazer: secondo lo sviluppatore, Unity non punta certo a monetizzare sulle normali vendite degli indie, bensì ai distributori come Microsoft.
"L'aumento di prezzo annunciato da Unity riguarda al 100% il Game Pass", ha scritto lo sviluppatore. "Sanno che un gioco come Tunic potrebbe totalizzare tre o quattro milioni di download su Game Pass, e questo vale molto più di vendite fra le due o trecentomila copie."
Fra proteste e manovre sospette
Dopo l'annuncio di Unity, numerosi team di sviluppo hanno espresso in maniera molto chiara il loro disappunto sui social, minacciando di cancellare i propri giochi laddove la piattaforma non faccia dietrofront.
Nel frattempo, pare che i dirigenti di Unity abbiano venduto le loro azioni prima di annunciare la tassa sulle installazioni, pratica che rientrerebbe nell'ambito dell'insider trading.